Le auto a 800 V possono ricaricare da colonnine a 400 V? In altre e più semplici parole: le nuove auto elettriche più performanti con architettura a 800 Volt, possono ricaricare alle vecchie colonnine fast da 50 kW? La risposta è articolata, ma in teoria sarebbe un “no”. A meno che il costruttore non abbia previsto di dotarle di un dispositivo specifico chiamato “booster”. Ci spiega perchè il professor Ceraolo.
di Massimo Ceraolo∗
In anni recenti sono apparse sul mercato auto che hanno una batteria a tensione molto più elevata di quelle a cui eravamo abituati. Diciamo da 800 V rispetto ai 400 V precedenti (Leggi anche).
Un chiarimento su questi due numeri per chi fosse interessato. Innanzitutto, ci dobbiamo ricordare che la tensione della batteria non è costante ma cambia durante il funzionamento: quando la batteria si scarica (in salita, durante le accelerazioni), la tensione si abbassa, quando si carica (dalla colonnina, in discesa, nelle frenate a recupero) si alza.
Batterie, tensione di riferimento e valore reale
Per semplificarci la vita, per ogni batteria si definisce un valore “nominale”, tensione di riferimento. In pratica la tensione potrà essere più bassa o più alta del valore nominale. Ad esempio, la batteria di avviamento delle auto tradizionali ha una tensione nominale di 12 V, ma se andiamo a misurarne il valore otterremo numeri che si possono discostare anche di molto da questo valore. Per le norme, ad esempio, in condizioni di estremo freddo, la tensione al momento dell’avviamento può scendere fino a 6 V!
Inoltre, le auto non hanno sempre come valori nominali 400 o 800 V. Ad esempio, secondo ev-database, la tensione nominale della Hyundai Ioniq6 è di 697V, non 800V.
Limitiamoci però, per semplicità (a non troveremo per questo conclusioni errate), a considerare che le batterie possano avere solo due tensioni: 400 V e 800 V.
Ci poniamo questa domanda: un’auto da 400 V può essere caricata da una colonnina da 800V? E un’auto da 800 V può essere caricata da una colonnina da 400?
Colonnine, le curve di funzionamento secondo Charin
Per rispondere a questa domanda occorre considerare che le colonnine di ricarica in corrente continua in realtà sono in grado di operare in ampi intervalli di tensione.
Spesso non si conoscono i dettagli di come operano, ma possiamo ragionare considerando le curve di funzionamento che l’associazione Charin (associazione non-profit di portatori di interesse verso la standardizzazione della ricarica dei veicoli elettrici www.charin.global/) consigliava qualche anno fa.
Guardiamo le zone di ammissibile funzionamento, secondo questi standard Charin, per le power class “FC50” e “HPC 350” nelle figure 1 e 2.
Colonnine fast FC50 e ultrafast HPC350
L’area tratteggiata di celeste di queste figure mostra le zone di possibile funzionamento. Nel caso della FC50 la tensione può andare (a seconda delle necessità della batteria) da 200 a 500 V: ottima per batterie con tensioni nominali dai 300 (o forse anche un po’ meno) ai 400 V.
Nel caso della HPC 350, invece la tensione può andare da 200 a 920V: può quindi gestire correttamente tutte le batterie con tensioni in questo intervallo, quindi direi con tensioni nominali da 300 a 800 V.

Se arriva un’auto con batteria da 400 V a una colonnina che può caricare secondo il profilo FC50 o il profilo HPC350, essa potrà essere agevolmente caricata. Non si può dire però il contrario: se arriva un’auto con batteria da 800 V a una colonnina che può caricare secondo il profilo FC50 evidentemente non potrà essere caricata, se non si prevedono particolari accorgimenti nell’auto per consentirlo.
Un “passepartout” chiamato booster
Quali possono essere questi accorgimenti? Il più naturale consiste nell’inserire nella macchina un convertitore DC/DC detto booster: è questo un dispositivo che consente di modificare le caratteristiche dell’energia elettrica, in modo da trasferirne da un sistema a tensione più bassa a uno a tensione più alta.
Si realizza in questo caso lo schema raffigurato in figura 3 (CA= Corrente Alternata, CC=Corrente Continua):
Si legge su internet, ad esempio, che la Porsche Taycan nelle prime versioni aveva un booster integrato da 50 kW, con la possibilità di acquistare opzionalmente un booster da 150 kW, e che nell’ultima versione quest’ultimo è di serie.
Naturalmente il booster ha un costo, peso e ingombro all’interno dell’auto, ma svolge il ruolo fondamentale di consentirle di poter ricaricare dalle colonnine che supportano fino 400-500 V.
Il costo, peso e ingombro del booster possono essere limitati se lo si realizza con componenti già presenti nell’azionamento di trazione. Infatti, un convertitore CC/CC ha la stessa architettura di un ramo dell’inverter di trazione. Il booster può essere quindi realizzato sfruttando l’inverter di trazione, integrato con gli avvolgimenti del motore di trazione che funzionano come induttanze. Questa tecnica, a quanto si legge, è adottata nella Hyndai Ionic 5.
Sono tante le colonnine precluse agli 800 V
Si tratta di una necessità reale o un problema fittizio? In altre parole, quante sono le colonnine che non supportano la carica a 800 V? In effetti sono moltissime: tutti i supercharger di Tesla della generazione V2 e V3, ad esempio, non supportano la ricarica a 800 V. E ormai la stragrande maggioranza di essi è accessibile anche ai veicoli di altre marche. Inoltre, che io sappia, nessuna colonnina DC con potenza da 50 kW supporta gli 800V. E queste sono utili e si stanno molto diffondendo in prossimità dei centri commerciali, in quanto lo stop per gli acquisti ha una durata tipica di 30-60 minuti, ben compatibile con una sostanziale ricarica con colonnine da 50 kW.
Per chi fosse curioso di sapere quali colonnine siano compatibili con 800V e quali no, suggerisco di dare un’occhiata alla pagina www.charin.global/technology/dashboard/. (da lì si vede che solo circa il 35% dei punti di ricarica DC in Europa è a 800 V)

Di conseguenza sono fermamente convinto che valga pena di fare uno sforzo per rendere le auto con architettura a 800 V compatibili con le colonnine a 400. Su internet si legge, ad esempio, che hanno questa compatibilità la Hyundai Ioniq5 (127 kW) la Porsche Taycan (a 150 kW), la Kia EV6.
Ultima considerazione: cosa aspetta la Mercedes?
È stata lanciata sul mercato pochi giorni fa la Mercedes CLA 250+: un’elettrica bellissima con grandissima efficienza energetica e autonomia. Però, nel sito ufficiale della Mercedes si legge quanto segue: “La ricarica rapida DC è possibile solo presso le stazioni di ricarica che supportano la tecnologia 800 V […] la ricarica non è possibile presso i punti di ricarica a 400 V”.

Questa limitazione taglia fuori, come abbiamo visto, la possibilità di ricaricare da un’enorme quantità di punti di ricarica in corrente continua.
Possibile che la Mercedes abbia fatto una scelta così penalizzante? Stento a crederci, ma le parole sul suo sito non sembra lascino adito a dubbi.
Mercedes risolverà il problema dal 2026?
AGGIORNAMENTO- A distanza di qualche giorno dalla prima pubblicazione di questo articolo è stato confermato da più fonti che la Mercedes ha preso effettivamente questa decisione, che a me appare molto discutibile.
Si ha notizia però del fatto che la Mercedes ha in progetto di superare questa limitazione con interventi (non è chiaro se mediante nuovi modelli o la possibilità di ottenere questa funzione come optional e non si sa con quali potenze) che verranno introdotti nel corso del 2026.
∗ Ordinario di Sistemi elettrici per l’ Energia, autore di numerosi testi universitari e firma ben nota ai frequentatori di Vaielettrico che avranno letto i suoi articoli di analisi sulla tecnologia dell’auto elettrica. Oggi insegna Veicoli elettrici e ibridi all’Università di Pisa. Chi fosse interessato a comprendere la tecnica dei veicoli elettrici e della loro ricarica può leggere il suo libro “Capire i Veicoli Elettrici”, edito da Amazon.
- LEGGI anche “Ricarica, Atlante gioca di squadra con Spark Alliance” e guarda il VIDEO
Buongiorno a tutti,
Chiedo il Vs. aiuto dato che tecnicamente sono una capra e sto per ordinare una CLA elettrica (in sostituzione di altra EV Mercedes).
Per il mio utilizzo l’incompatibilità 400v in linea di massima non sarà un problema… ma che succede se per errore collego il veicolo ad una stazione 400v ?
L’auto “si limita” a non ricaricare … o faccio danni ?
Grazie !!
Da quello che ho capito, ma correggetemi se sbaglio, potresti danneggiare la batteria.
Per quello, sempre se ho capito bene, nel navigatore interno Mercedes dovrebbero apparire solo le colonnine compatibili.
@DanieleR comincio dal fondo: sul batteryswap ci troveremo d’accordo (ho scritto più volte che lo giustificherei solo per veicoli elettrici su rotte prestabilite e brevi tempi di sosta in cui fare cambio tipo “pony express”..stazioni intermedie dove i TIR cambiano batteria e ripartono dopo la sosta obbligatoria -ad esempio – anche se penso faciliterebbe le riparazioni per vetture ad uso aziendale/privato, con centri nei principali capoluoghi…ma in Europa funzionerebbe solo se ci fosse standardizzazione tra i principali marchi ; CATL sta spingendo per affermarsi anche in quel settore inaugurato da NIO (che rischia il default secondo me) e potrebbe pure riuscire, coinvolgendo anche BYD, perché toglierebbe qualsiasi ansia di deterioramento batterie (che per altro le statistiche danno in forte miglioramento…rischiano di durare più del resto vettura).
Per le tettoie…mi spiace per la tua azienda: è vittima delle strettoie burocratiche (sempre esistite) e del nuovo accanimento contro queste nuove tecnologie (un favore a solite lobby petrolio e chi da troppi decenni ha pensato di campare su auto ICE…Senza guardare dove va il mondo…nonostante ambisse a vendere pure fuori dall’ orticello nazionale).
In molti piccoli e medi comuni si sono dati parecchio da fare per prendere fondi PNRR per rifare illuminazione pubblica LED e magari mettere FV su tetti edifici pubblici/scolastici.. così da abbattere i costi energetici che di questi tempi erodono i sempre più miseria bilanci.
Stessa cosa dovrebbero fare le aziende.. (ed i privati che possono…gli altri..sbrigarsi ad aderire ad una CER..che non ha capienza infinita..quella di Octopus si è saturata subito…vedi intervista qui su Vaielettrico).
Personalmente l’ investimento fatto 5/6 anni fa su FV (di cui all’ epoca non avevo bisogno..ma ho speso ugualmente). adesso sta fruttando tantissimo..per enorme risparmio su costi riscaldamento invernale e da oltre 2 anni con la BEV…
Son cose che dovrebbero essere agevolate..non tassate (o almeno tassate meno…IVA agevolata ad es.).
I costi dell’ inquinamento li paghiamo tutti (e 60000morti imputabili solo in Italia), i costi sanitari idem..
I drammatici costi delle ricorrenti sciagure legate al clima (alluvioni…frane.. siccità e distribuzione aziende e raccolti agricoli) li paghiamo tutti noi (con più tasse ..o più danni al patrimonio familiare e aziendale ..o anche soltanto per aumento beni di necessità a fare la spesa)..
Qui in Toscana miliardo solo nel 2023. .cui sono seguite altri eventi nel 2024 ..e ogni giorno ci sono ulteriori nuovi crolli e devastazioni (a Siena ora sta franando una fondamentale arteria di collegamento con Arezzo e Grosseto… così come pure nel pisano…pistoiese ..lucchese…etc etc)
E pure qui chi paga ?
“Pantalone” ? (che poi siamo sempre i soliti…noi che paghiamo le tasse -non quelli che sono evasori totali/parziali)
Sta cosa delle lobby sa molto di complottismo. Al massimo c’è la lobby dei comuni che chiedono oneri urbanistici per oggi cosa 😀 la
Interessante ma non vedo come comprare auto elettriche possa in qualche modo mitigare il problema.
Direi che vanno fatti investimenti sul territorio per evitare le devastazioni. In Italia siamo allergici alla manutenzione.
ovviamente DanieleR io non immagino loschi figuri incappucciati … ma gli interessi dei petrolieri e di chi ha da decenni sfruttato quel settore sono enormi.. e lobbysti dichiarati o occulti ci sono..
I Comuni si “arrangiano” con i balzelli di loro competenza (specie ora che gli hanno provvisoriamente tolto gli introiti da autovelox).
Il guaio enorme è che adesso si Somma la carente/assente manutenzione con i dissesti del territorio (tra cause dell’errata attività umana & natura intrinseca delle zone che, se soggette a precipitazioni sovrabbondanti, sprofondano..crollano o si allagano).
Ovviamente non è comprando auto elettriche (e basta) che si risolve qualche problema, difficile ormai pure attenuarli… giusto l’inquinamento urbano (e la salute) mostrerebbero una modifica rapida ed apprezzabile.
Immagina però di avere attorno almeno un 20% di NEV che viaggiano silenziosamente: non sarebbe un vantaggio per l’aria che respiri e il minor rumore?
Ti direi localmente e egoisticamente si.
Salvo poi che i disastri vengono fatti nei luoghi di produzione. Vedi le proteste in Germania per l’espansione dello stabilimento Tesla senza andare lontano.
Meno impattante non comprare auto e girare con i mezzi pubblici.
Pensa, ti sto scrivendo da Frecciarossa..fatte vacanze full treno metro bus 🙂 ho emesso meno c02 di un tuo respiro (scherzo ovviamente)
😂 avrei respiro pesante sennò !
(a parte il fatto che Trenitalia è colpevolmente in ritardo sull’alimentazione dei propri treni… stanno sviluppando solo ora parziali alimentazioni F.E.R. !! )
Sulle proteste per l’ampliamento GigaBerlin penso siano condivisibili se il progetto (come qualsiasi espansione di sito industriale etc) comporta gravi danni ambientali e Non si vogliono fare modifiche al progetto e piani di ripristini compensativi.
Però DanieleR tieni presente anche che non puoi continuare a scrivere (ma ne sei veramente convinto?? ) che occorre tenersi l’auto vecchia o girare coi mezzi pubblici e smetter di comprar auto nuove… perché in Europa (e nel resto del mondo) sono milioni di persone che campano di tutto l’indotto generato dal settore automotive… e che Se gli togli lo stipendio (come già sta avvenendo … un po’ ovunque… un po’ tutti i marchi ) saranno milioni di persone a perder la possibilità di far anche solo la spesa, pagar bollette e comprarsi vestiti o medicinali….
Sul TPL siamo d’accordo (pensa che io ho BEV, caricata 8/12 FV .. e giro in bici / piedi 4/5 giorni la settimana se non serve l’auto per portar passeggeri o altro)… però anche questo in Italia è rimasto indietro sempre con la motivazione che la mobilità privata era un vanto nazionale (FIAT docet).. Ora per fortuna -e con fondi PNRR o altri- vengono sostituite vecchie flotte ICE con veicoli più ecologici… spesso pure BEV…e pian piano vedremo miglioramenti (troppo piano per cambiamenti climatici… ma sufficienti per i ns polmoni 😉)
Sono convinto che auto euro 0-5 diesel e euro 0-4 benzina non debbano proprio circolare.
Noi ci lavoriamo con l’automotive. Non ti dico il crollo di fatturato dovuto alle Ev..perchè prima fornisci i pezzi alla Cina, poi se li copiano e se li fanno da soli.
Per vendere in Cina abbiamo dovuto fare join venuture al 50% con produttore locale.
Secondo te da quali stabilimenti toglieranno la produzione? Ti do un indizio…il paese comincia con l e finisce con la A. 🙂
Poi sicuramente arriverà il momento in cui ci cacceranno e si terranno lo stabilimento con il know how.
Le EV che tu chiami NEV le fanno in Cina. E anche quelle europee hanno poco di Europeo. Quindi quando parli di indotto in Europa lo perdi lo stesso.
Non saremo mai e poi mai competitivi nel settore EV..i cinesi ci stanno perdendo miliardi coperti dallo stato.. aziende private Europee non lo faranno mai.
Il mio approccio attuale è compro migliore per l’uso di oggi, con un occhio di riguardo a prodotti locali. Penso di contribuire sufficientemente con la mia euro 6e e i mezzi pubblici:)
Chiaro se dovessero esserci tecnologie game changer nelle EV, sarebbe inevitabile il passaggio.
Su bloccare circolazione (ma direi fino a Euro6 Temo x i Diesel) sono d’ accordo (e ovviamente tutte le vetture coinvolte nel Disel-gate che ancora circolano Senza averle riportate a norme omologazione!) .. ma è una bella utopia (come dai un veicolo sostitutivo a queste persone?).
La fornitura di componentistica (Cina, Germania, USA o altre nazioni) fa parte del normale commercio globale; siamo noi che non siamo in grado (per incapacità o interessi diversi) a tutelarci come han fatto i cinesi (ma anche USA ai tempi della creazione FCA.. ).
Non siamo più in grado di evolvere, non sfruttiamo bene i brevetti (quando registrati in Italia o Europa) perché per svilupparli come minimo dobbiamo spostarci sul mercato USA.
Comunque…per quanto siano “copioni & cattivoni” i cinesi…fanno -giustamente- i propri interessi…e vendicandosi di quando li abbiamo sfruttati noi occidentali proprio per le loro carenti legislazioni ambientali e sui diritti lavoratori. Ora dobbiamo imparare a condividere equamente la crescita economica e sociale perché Senza poi non cresce veramente nessuno (salvo pochi super potenti); la Cina cresce solo se esporta .. e USA + Europa sono i maggiori clienti; noi cresciamo Solo se esportiamo su grandi mercati… (USA + Cina) quindi occorre trovare un punto di equilibrio. Non mi piace Trump, non mi piace la sua politica di dazi… ma spero cmq che sia un punto di partenza per trovare accordi vantaggiosi per tutti (anche i paesi più arretrati..che se poi crescono.. aprono nuovi mercati…stan meglio loro ..staremo meglio noi 😉). 👋
damiano l, veicolo sostitutivo? Nessuno..se non te lo puoi permettere vai con i mezzi pubblici o compri un mezzo usato più recente. Non te lo prescrive il medico che DEVI per forza avere un auto. Mi spiace ma sui cinesi non sono d’accordo.
Non c’è nessuna vendetta, perché se non fosse per i cattivoni occidentali che hanno portato li le fabbriche, sarebbero ancora in giro con l’asino e il calesse a coltivare riso.
Discorso che vale anche per noi italiani verso gli americani eh. Guardare i propri interessi ci sta eh, pero’ cosi è esagerato. Ti sembra normale che solo Tesla puo’ avere in cina un’anzienda senza partecipazione cinese?
Solo in Corea del nord ci sono + restrizioni.
Secondo me è corretto invece l’idea di dazio…ti sembra corretto che aziende italiane che per fare un giubbotto che a Bari farlo costava 80 euro, chiudono per aprire in Vietnam dove costa 60? (caso reale) cioè non stiamo parlando di differenze abissali, eppure…è corretto avere una forma di riequilibrio che impedisca queste decisioni. Poi è chiaro che in europa non è sostenibile fare produzioni a basso valore aggiunto (vedi fare viti ad esempio). Pero’ la media e alta produzione va difesa in qualche modo. Perchè per gli azionisti (vedi stellantis) se puoi risparmiare anche 0,01 cent esternalizzano o delocalizzano.
Per me chi compra cinese, anche EV, non inquina meno di chi compra ICE.
Le aziende non cinesi sono tartassate e super controllate e certificate per la sostenibilità. Cosa che Byd e compagnia cantante ignorano completamente o si autoceritificano…
Onestamente non riesco a comprendere, ho una KIA EV6 che quando la comprai costava meno della model 3 e non ho mai avuto problemi di ricarica, ho caricato in continua ed in alternata senza mai avere problemi. Esiste qualcosa nella mia EV6 che gli permette di caricare anche a 400v?
La tua auto carica anche a 400V lo dice anche l’articolo
Purtroppo questo è lo scotto che si deve pagare per una Tecnologia che sta ancora maturando, che sta evolvendo..
Le auto elettriche, o meglio la tecnologia che sta dietro i motori e la loro alimentazione, è una tecnologia in rapido sviluppo.
Piano piano se ne comprendono appieno le possibilità operative e quindi si cerca di migliorare il più possibile.
Tutto questo sviluppo ha un costo.
Tutto questo rende rapidamente obsoleto quello che si è fatto sinora…
Rapidamente…le auto vecchie diventano ancora più vecchie…
Anche i sistemi di ricarica devono seguire queste leggi di sviluppo.
Sono anche questi i motivi per i quali la transizione richiede dei tempi lunghi.
Una azienda che produce auto o che produce sistemi di ricarica non può investire in quantità elevate su prodotti che presto cambieranno.
Sarebbe un suicidio…lo stanno capendo anche in Cina.
Ma li è tutto diverso, paga pantalone…
Pensate che BYD, ha investito appena 20 miliardi…una cifra stupida però ha assunto 120.000 ingegneri.
In tutta Europa neanche ci sono 120.000 ingegneri, costerebbero come il PIL di tutta Europa.
Chi pensa che la Tecnologia abbia raggiunto la sua maturazione si sbaglia di grosso, abbiamo ancora qualche decennio di sviluppo.
Solo ora si sta capendo bene come devono essere costruiti i motori.
Che si devono usare architetture multi motori per sfruttare appieno le loro potenzialità.
Vedi i parcheggi in parallelo…con ruote sterzanti…
Nuove architetture ad alta tensione con rotori esterni invece che interni…o meglio affiancati…
Le batterie, i nostri serbatoi di energia, stanno radicalmente cambiando.
Nei prossimi anni saranno sostanzialmente molto diverse dalla attuali.
Molto diverse, ma molto..
Meno costose, più capienti, più sicure e più leggere. Con meno metalli rari..
Molte architetture di alimentazione saranno miste, con a fianco serbatoi di Idrogeno, celle a combustibile, con pacchi batterie più piccoli e leggeri.
Non più solo batterie..
Per autonomia complessive superiori al 1200km
Anche la rete di ricarica sarà più evoluta, molti punti di ricarica saranno inseriti nelle stazioni di servizio, con Caricatori di alta potenza e tensione, con vicino stazioni per la ricarica di Idrogeno.
Il tutto sarà più simile alle attuali stazioni di servizio per i carburanti…
Le colonnine di ricarica sparse sul territorio saranno un ricordo, in quanto inutili…e anche dispendiose, oggetto di vandalismo e non facilmente aggiornabili e poi come molti sanno sono… di poca praticità…
Ma ci vorranno circa 20 anni…
Bisogna aspettare…
In realtà è esattamente l’opposto: è chi ha cavalcato un cambio tecnologico dall’inizio che ne ha tratto i maggiori benefici, non chi è rimasto alla finestra a guardare fino al “momento giusto”, senza sapere bene quale fosse questo momento…
Con questa mentalità, non avresti mai comprato un cellulare.
Adesso ci sono ottimi prodotti già adeguato a molte esigenze diverse. Che le cose in futuro saranno migliori ne sono certo anche io, ma voglio entrarci dalla porta principale, non dalla finestra.
Invece Carletto ha perfettamente ragione.
Abbiamo come esempio quelli che pochi anni fa’ hanno preso auto con chademo.
Arriva nuova tecnologia e in poco tempo sei completamente obsoleto.
Se paragoni cellulari e auto, mi spiace dirtelo ma sbagli di grosso. Solo per parlare della complessità è qualcosa di imparagonabile.
ma dai.. citare le prese Chademo giapponesi del 2010, per argomentare delle BEV di OGGI, che già fanno 300-500 km e accelerano come razzi
ogni vettura (specialmente quelle termiche con le norme anti-inquinamento), diventano per forza “obsolete” (nelle funzioni accessorie) durante il loro ciclo di vita di 12-20 anni, e vorrai cambiarle anche perché usurate di carrozzeria e interni, ma continuano a funzionare, l’elettricità (o la benzina) mica spariscono
magari già tra 2 anni, cioè un po’ meno dei 20 del tormentone di Carletto 🙂 , sarà più conveniente per la maggior parte degli utenti comprare elettrico invece che termico
Ma non è vero.
La mia ultima auto a benzina venduta a 15 anni..ma non era “obsoleta”. Aveva le stesse prestazioni di quando l’ho comprata. Cosa mi mancava? Il bluetooth per il telefono e android auto.. cioè tecnologie che non incidono quasi minimamente nella funzionalità auto. Invece le tecnologie di cui stiamo parlando che usciranno renderanno per davvero obsolete le auto elettriche di oggi.
Però in casa abbiamo ancora la “solita” potenza installata…al massimo si và da 3kW a 6kW contrattuali… Siamo molto lontani da potenze normali di altre nazioni…
DanieleR
Quello che non cambierà sono le strade… Escludendo i viaggi superiori all’autonomia dell’auto (che per me oggi significa circa 350 km autostradali) noni cambia assolutamente nulla di nulla, che impiegi un femtosecondo oppure 8 ore a caricare: lo fa mentre non la uso, cosa che vale per la maggior parte degli utenti.
Ieri parlavo con amico rappresentante…da 1000km al giorno (con ancora TD…in fase di dismissione): anche lui fa “pause” ogni 200~250km… non gli cambierebbe Nulla nelle soste Autogrill di 20~25 minuti per esigenze personali… Anzi…troverebbe pure l’ auto già ricaricata con Normali ed attuali HPC (rispetto a doverla spostare e rifornire gasolio).
Se.ogni 10~15 anni ci saranno “salti tecnologici” non sarà un gran problema..ci sono in qualsiasi “campo” (PC, TV, cellulare.. ma pure sistemi condizionamento… trasporto… Sciocco aspettare sempre “il Nuovo che arriverà”..la famosa “gallina domani 🐔” Senza mangiare l’ ottimo “uovo ” di oggi.
Per la ChaDeMo basterebbe un Accessorio After market (adattatore o nuova presa per OBC)
Anche i cellulari 3G adesso vanno “fuori uso” ma ci hanno fatto “compagnia” per quasi 25 anni…
@Carletto ! Butti via Subito (!) il PC o Smartphone che usa adesso per scrivere…e lo compri (e scriva) Solo con quello Definitivo!
Già che c’è, butti via Subito anche la sua auto ! Anche se ICE ..quella tra 10 anni sarà migliore !
Etc etc etc
Non siamo rimasti al trasporto a cavallo o dorso d’asino…
L’ importante è cambiare quando ci sono Nuove Soluzioni Valide e sufficentemente convenienti (e le auto NEV ci sono da decenni…siamo noi italiani gli arretrati… più che tecnologicamente…di “testa”… purtroppo 😔)
Damiano l, il termine NEV è un termine coniato dai cinesi per propaganda e motivi commerciali. Ribadisco che paragonsre cellulare con auto non ha alcun senso. Ma se proprio vuoi fare il paragone,oggi se compri l’ultimo cellulare uscito non ha quasi nessuna differenza nel uso normale con un cellulare acquistato 2/3 anni fa (ecco spiegata la crisi di vendite degli iPhone). Con le auto EV non è così, anzi. Immagina chi ha comprato l’anno scorso.. niente Renault 5 o Scenic elettric. Niente Byd o altre auto. Il prezzo deve inevitabilmente calare..chi compra oggi paga di più per avere qualcosa che domani costerà meno e renderà di più (senza contare di eventuali tecnologie game changer come il v2g o batterie a stato solido, 900v ecc). L’italiano non è arretrato mentalmente, vuole semplicemente spostarsi da punto a punto b nella maniera più semplice ed economica possibile. Mi fate passare almeno che ad oggi le EV non rientrano in nessuno dei due come punto forte? Parlo di utente medio che non ha pannelli solari e walbox personale.
@DanieleR
NEV: ci comprendono tutte le Nuove motorizzazioni Elettrificate (full Hybrid, eREV, BEV e vari livelli di plug-in).. personalmente lo trovo corretto per indicare veicoli con motori Molto più moderni dei mildhybrid finqui proposti a noi europei come “toppa” più stretta del buco tecnologico.
I cellulari sono tutt’ ora oggetto di enormi evoluzioni; sono gli utenti che comprano iPhone o altri modelli ipertecnologici per postare selfie e filmini su TikTok (e basterebbe un entrylevel..ma piace pavoneggiarsi con modelli Top…); con questi ultimi puoi fare cose che una volta neppure in mainframe… Ma bisogna avere le conoscenze..le necessità lavorative o per hobby personale per sfruttarle appieno.. Se le vendite seguissero le reali capacità degli utenti o giustificate dall’ impiego vero…forse in Italia ci dovrebbero essere ancora 60% di featurephones e 20% di Top gamma.
Idem le auto: difficilmente sono correttamente proporzionate alle reali necessità quotidiane.
Le ultime auto sono ugualmente sempre più complesse..ed è la ragione del forte calo dei modelli europei nei mercati sempre più evoluti ove apprezzano auto in grado non solo di andare da A a B ma fornire servizi multimediali (da sfruttare per lavoro o intrattenimento) da parte di utenti altrettanto evoluti: in BYD hanno oltre 12000 ingegneri… sicuramente apprezzano poter svolgere conference-call durante gli spostamenti (in guida assistita livello 2 e 3)… Nel mio reparto consegne facevano fatica a comprendere l’abbonamento Bluetooth o il DAB (figurati certi ADAS).
Ovviamente auto così (NEV o ICE) sono soggette a rapidissima obsolescenza tecnologica (e deprezzamento valore usato).ma non ne diminuisce la possibilità di continuare a viaggiare (da A a B) con tutti i servizi di livello nativo…tranne TESLA e altre Cinesi che sono Native “auto definite dal software” e quindi aggiornabili in servizi, funzioni e taratura dispositivi.
Molte case occidentali son state costrette a rendersi conto della dura realtà di progettare e realizzare una efficace, efficiente ed economica vettura S.D.V. -vedi VW con Cariad.
L’ utenza italiana è nella media kilometrica europea: 60km giorno.. potrebbero farli con la AMI/Topolino (e caricare nei piccoli garage dei nostri vecchi palazzi con presa normale e contratto a 3kW…e difatti i dati vendita sono in crescita).
Sicuramente gli stipendi italiani sono sotto-livello e prevedo in futuro in grande contrazione; calo industriale porta a calo redditi spendibili…calo istruzione porta a lavori semplici e sottopagati (e a costoro non sono utili auto che fanno videoconferenza mentre guidano da sole)..che al massimo possono ambire a piccole utilitarie o grandi auto di decenni fa.
In Italia abbiamo una quota NEV che è 1/3 rispetto ai paesi con cui ci vorremmo paragonare (Francia .. Germania?) e che notoriamente non hanno il sole (per FV ) dell’ Italia ma ugualmente spingono per realizzare ovunque strutture di ricarica disponibili a tutti (vedi legge francese per FV su tettoie parcheggi).
In Italia chi sta spingendo per aver qualcosa di simile? per avere prezzi PUN più bassi?
Te DanieleR…per cosa ti stai battendo?
Non mi batto per nessuno se non per fare passare un concetto realistico. come fai ad avere un pun più basso se siamo nel libero mercato?
Sicuramente i pannelli solari, accumolo e le auto EV sono il futuro e ti danno per la prima volta un arma contro il libero mercato.
Ma ad oggi le leggi ti impediscono di averli se non vivi in villetta. Non voglio entrare nel dettaglio ma basta fare una ricerca su internet per vendere i limiti che ci sono nei condomini.
Rimane un lusso per la minoranza.
Il termine NEV rimane un invenzione commerciale cinese che rifiuto di adottare. Anche perché nelle EV non c’è proprio nulla di nuovo.. motori elettrici (ti dicono qualcosa le lavatrici?)e le batterie esistono dal 1914.
Sui cellulari dissento totalmente.. aumentare la capacità di calcolo non è evoluzione.. è solo miglioramento..che però non porta a nulla. Oggi abbiamo cellulari più potenti di PC di 5 anni fa..ma facciamo le stesse cose di 5 anni fa con questi Cell.
Invece nelle EV mi aspetto lì si un evoluzione netta che cambieranno anche il modo di usarle.
Mi spiace che non ti batti per qualcosa in cui credi (anche se a livello dialettico ti impegni)
però @DanieleR non insistere a paragonare i motori automotive con le lavatrici.. sai che è un paragone ridicolo anche se i principi fisici son quelli… così come non puoi dire che con gli attuali smartphone non sono “evoluzione” solo perché la maggior parte di chi li compra NON è in grado di sfruttarli per incapacità sua… Ci son decine di migliaia di persone che con quegli strumenti ci lavorano quotidianamente, magari collegandosi da zone remote (pensa ai giornalisti – inviati di guerra … o a tecnici inviati a controllare/riparare apparecchiature in zone lontane… pensi che ci vadano con il manuale cartaceo? 30 anni fa nella “mia” azienda già venivano tecnici dotati di “palmari” connessi ad internet … (Nokia 9000 Communicator ad es.).
Per cortesia DanieleR … non confondere più l’incapacità di usare strumenti con presunta inutilità degli strumenti stessi.
Quanto alle EV … che evoluzione ti aspetti ? e quale vettura EV hai in questo momento ?
Eccomi io sono uno di quelli che ci lavora con i cellulari e sono un utente consapevole.
Mi collego remotamente a macchinari remoti anche.
Pensa che 10 anni fa già mi collegavo anche con teamviewer al pc.
E pensa lo posso fare anche oggi.
Nessuna evoluzione…solo potenza maggiorata e batterie con maggiore durata.
Per carità molto utile, mai sostenuto fossero miglioramenti inutili…ma il mio utilizzo del cellullare non è cambiato negli ultimi 5/10 anni.
Dalle EV mi aspetto V2G esteso che possano rendere le auto accumuli per le case, autonomia a 800wltp grazie alle batterie allo stato solido e ricarica in 10/15 minuti grazie a 900v o superiore. Le potenzialità delle EV sono enormi.
Immagina di avere corrente in casa anche durante disastri naturali ad esempio.
Ma al momento mi tengo la mia ICE aspettando che almeno alcune di queste siano industrializzate e testate per bene. 🙂
👍 c’è di buono..che dovrebbe mancare abbastanza poco…. Sempre che la rete italiana (GSE & TERNA ad es ) facciano le necessarie implementazioni…
(PS 800WLTP…. basterebbe anche 640 😉😁)
In gioventù mi sono in laureato in chimica e ancorché sono tanti anni che faccio altre cose certi concetti basilari della Termodinamica e della Elettrochimica me li ricordo chiaramente.
Nel caso particolare ricordo che la Legge di Faraday dice che una batteria si ricarica tanto più velocemente quanto più grande è l’intensità di corrente. E per ottenere una intensità più alta si va alla semplice soluzione di aumentare la tensione (semplicissima legge di Ohm I =V/R). E quindi ecco che per avere le ricariche veloci si passa dai 400 Volts agli 800 Volts.
Il problema è che ancora le colonnine a 800 Volts sono poco diffuse per cui uno si compra una bella supercar da 60-70 K euro con la quale però non ci può fare nulla perché non ha la colonnina adatta a disposizione. E anche per questo motivo Maserati ha ritirato il progetto della Folgore. Ferrari ci sta riprovando ma il risultato sarà ovviamente lo stesso.
E ve l’ho detto già molto tempo fa ….. la transizione verso l’elettrico che voi tanto desiderate troverà dei grossi ostacoli tecnici proprio dovuti a queste leggi della Elettrochimica e della Termodinamica.
E voi continuate a parlare della storia del ban del 2035, del Green Deal e della Von der Leyen che ha deciso così. Ma non esiste potere su questa terra che possa cambiare le leggi della fisica e della chimica per cui questa transizione verso l’auto elettrica troverà grossi problemi e probabilmente fallirà e con essa anche l’industria automobilistica europea.
“Ma non esiste potere su questa terra che possa cambiare le leggi della fisica e della chimica” ma lo sanno le oltre 10 milioni di BEV (BEV pure, non plugin) attualmente in circolazione nel mondo? Vuole forse dire che ogni volta che io ho ricaricato la mia macchina elettrica negli ultimi 4 anni sono caduto in uno stato catatonico senza rendermi conto che il tempo passava inesorabile mentre io ero in sospensione cognitiva?
E quindi è una falsa percezione il fatto che ben oltre la metà delle volte sia stato costretto ad alzare il limite di carica oltre al desiderato perchè la macchina aveva terminato di ricaricarsi prima che fossimo usciti tutti dal bagno? Pur possedendo il modello base con architettura a 324V e batteria da 52kWh che non arriva nemmeno alla metà delle potenzialità delle HPC FreeToX?
E quei signori che macinano 80k km all’anno con una BEV, come diavolo faranno? I 5.000 camion elettrici Volvo, a chi li hanno venduti, ai concessionari che se li sono autoimmatricolati?
Folgore e Ferrari sono tipicamente rappresentanti della necessità media degli automobilisti italiani, immagino. Comunque esiste la Rimac Nevera con 1.408kW di potenza che ricarica la sua batteria in 30 minuti all’80%, architettura a 400V.
Quello che serve al mondo è di avere in ogni marciapiede e in ogni parcheggio una presa da 3kW. Poi all’1% della popolazione (forse), serve caricare in 15 minuti l’80% della batteria, cosa che già oggi in macchine attualmente vendute nei concessionari sta già avvenendo, pur mancando 10 anni allo “spauracchio” del 2035 e all’impossibilità tecnologica sventolata da MASSIMO.
L’industria automobilistica Europea se fallirà, fallirà non certo per una questione TECNICA ma per ragioni di AVIDITA’ e MIOPIA.
“Quello che serve al mondo è di avere in ogni marciapiede e in ogni parcheggio una presa da 3kW.”
Si certo, è una cosa semplicissima da fare. Ne riparliamo tra qualche secolo.
A parte che in Norvegia è parecchio diffuso da decine di anni (e serve a riscaldare la coppa dell’olio dei motori termici che diversamente in inverno…) e che tra tutti i problemi pare essere il minore (non so se ha notato, ma pare che nelle abitazioni, tutte, arrivino dei cavi e addirittura nel 90% arrivano persino dei tubi con dentro un gas altamente infiammabile e in pressione) è questa l’unica cosa che riesce a rispondermi?
No, ti rispondo un altra cosa. I costruttori di auto si adeguano agli ordini della Von der Leyen. Ma ci sta un piccolo problema e cioè che siamo noi che che decidiamo se comprarle e tirare fuori i soldi. Ora io, anche se il soldo non mi manca, preferisco tenermi la macchina vecchia di 15 anni che il pieno ce lo faccio in 3 minuti anziché avere una supertecnologica BEV che che ha la rogna di metterci 7 ore a ricaricare a una colonnina di quelle lente. Per cui per me le case automobilistiche europee possono fallire, io non tiro fuori un euro per quella robaccia.
Non c’è peggior sordo…di chi non vuol sentire.
@Massimo
Trovami uno che, durante un viaggio, si ferma a caricare ad una colonnina lenta.
Sono 5 anni che uso auto elettriche, quando sono in viaggio utilizzo solo cariche in DC.
A meno di caricare come a casa, ovvero mentre dormo, ma questo è un altro discorso.
ma con uno che scrive il suo nick in maiuscolo perdi pure tempo a rispondere?
@ale
a MASSIMO (il Maiuscolo!) probabilmente non fai cambiare idea…
Ma chi è disponibile a pensare e cambiare forse si…e ne vale la pena 😉
Dove trova la complessità?
Considerato che sotto i marciapiedi corrono i cavi per l’illuminazione pubblica, basta sostituirlo con altri più grossi in grado di portare tutta l’energia che viene richiesta da teli colonnine.
E no, non è molto difficile da realizzare.
A2A ha già già cominciato a farlo, è la prova che si può fare se sì vuole.
Una domanda che pongo al Prof. Ceraolo con la premessa che ho una (evidente) infarinatura di elettrotecnica e quindi passibile di sesquipedali sciocchezze: perchè non è possibile prevedere un semplice relais interno e un diverso collegamento interno tra celle che preveda due sottoblocchi da 400V collegabili alternativamente in parallelo o in serie a seconda delle necessità di ricarica? (in scarica sarebbero sempre in modalità 800V).
I 400 o gli 800V sono ottenuti collegando in serie un numero di singole celle, banalizzo per semplicità supponendo siano tutte da 4V, che siano 100 o 200. Dato che le celle sono in numero ben superiore, in realtà sono a loro volta collegate in parallelo a gruppi (moduli, anche qui semplifico, so che i moduli sono in un numero inferiore e hanno altro scopo), quindi parliamo di collegare 100 moduli o 200 moduli per ottenere 400V oppure 800V. Se con un relais potessi commutare tra due gruppi da 100 moduli collegati tra loro in serie per scegliere se collegarli nuovamente in serie o in parallelo, senza avere alcun trasformatore di tensione ma solo un collegamento elettromeccanico, avrei l’uno e l’altro.
Grazie per la risposta….
È esattamente come funziona il Gigantesco pacco batterie dell’hummer EV americano. Sono due moduli da 100 kWh (se non sbaglio) a 400V che infatti accettano la ricarica a 400V 250 kW massimi quando vanno in parallelo, mentre alzano il limite a 300 kW (mi pare di ricordare) quando sono collegati ad una colonnina ad 800V e funzionano in Serie.
Buongiorno Guido,
mi pare che oggi quasi tutti i pacchi batterie, specie LFP, usano celle abbastanza grandi (es. 150-165 AH) da poterle collegare tutte in serie, senza necessità di duplicarle e collegarle a copie anche in parallelo (2p)
cella LFP = nominali 3,2 volt
esempio 108 celle in serie = 345 volt
esempio 216 celle in serie = 690 volt
se celle “grandi” da 165 AH,
(165 AH x 3,2 volt) = ognuna 0,53 KW-h
una configurazione 108 in serie
porta già il pacco batteria a 57 KW-h
questo comunque non impedisce a una batteria da 216 celle in serie a 800 volt, di poter avere all’interno un sistema come quello che descrivi, che a richiesta divide il pacco batteria in 2 blocchi da 108 e li mette in parallelo per ricaricare a 400 volt.. ma non ricordo quali costruttori hanno previsto questo, oltre al sopra citato Hummer
Se ho capito bene, il cybertruck usa già una tecnologia simile a quella che hai ipotizzato tu, che permette di caricare sia a 800 chea 400 V.
Personalmente ritengo una follia la scelta di Mercedes di relegare la propria facoltosa clientela a muoversi solo in ambito domestico o su specifiche direttrici fornite di HPC 800V: pure i cinesi stanno battendosi a casa loro in confronti su chi ha la ricarica più veloce e potente, andando su un percorso di ricariche da colonnine da Megawatt o anche due prese in contemporanea (per la “gioia” di chi arriva e vede 1 sola auto con due cavi attaccati 😂).
Nella situazione europea, con colonnine mal diffuse in troppe aree (come in Italia) sarebbe più vincente la strategia di sistemi più versatili , che vanno da AC22 ad HPC 250 magari…in modo da sfruttare tutto ciò che già c’ è…Non quello che Forse un giorno ci sarà (Se ci sarà!) vista la sostanziale retromarcia dell’ UE sulle emissioni che darà il via a rinunciare all’ elettrificazione del parco auto europeo, tutto a vantaggio dei costruttori cinesi che ci inonderanno con le loro NEV /eREV.
Avrei gradito che qualche nostra casa avesse fatto un nell’accordo con NIO per condividere le tecnologie Battery swap & CATL in modo da aggiudicarsi un leader di mercato (batterie efficienti a basso costo) e pure un sistema di cambio rapido da diffondere almeno sui principali “corridoi” di traffico europei e nei maggiori capoluoghi (utile anche per “aggiornamento” della batteria ed eliminare il rischio di degrado…oltre che implementare un ottimo sistema di stabilizzazione rete elettrica nazionale – sarebbero dei meravigliosi BESS).
Al momento ioi tengo stretta la mia comoda BEV che carica anche AC22kW (super diffusa .e pure gratis dove mi sposto io) e le ricariche HPC 50kW..con cui mi trovo benissimo..visto che non ho minimamente cambiato la durata delle pause che facevo pure con le 7 turbo Diesel precedenti).
Peccato per Mercedes.. veramente peccato!
Viaggio in elettrico da 4 anni, in famiglia una utilitaria e la mia personale una Tesla. Se nei viaggi di piacere o lavoro dovessi limitarmi a 50 kW mi sparerei…
Mi spiace x te ..ma la maggior parte degli Europei non fa più di 60km/giorno (sicuramente anche tra i tuoi familiari e amici non ci sono altri come te)…e quindi i 50kW pubblici (e le AC domestiche) sarebbero tutto ciò che basta a star bene ..
Per i viaggi di lavoro (forzato) comprendo… Per quelli di piacere No (la vita non è un Gran Premio 🏎️🏁) e a rallentare spesso si sta pure molto meglio.
Io faccio parte invece di quelli che fanno meno di 50 km al giorno…
Dal 2019 ho una Kona 64kWh……mai caricata a una colonnina….la carico a casa di notte …al 90 o a 100….mi sembra che carica lenta sia meglio.
Sicuramente la mia auto è già obsoleta, tra 5 anni ancora di più.
Ma per l’uso che ne faccio io la vivo in modo rilassante. Intanto il mondo va avanti, le tecnologie evolvono. Nel 2000 compravo una fiesta e mai avrei immaginato di comprare un’auto elettrica.
Aspetto con curiosità cosa accadrà nei prossimi 15 anni….sempre che ci arriviamo sia io che la mia Kona..😊
Innanzitutto. . Pensa positiva @Monica ! Te e la tua ottima auto ci arriverete sicuramente! Anzi ..con il tuo (scusa..ti dò del “tu”) spirito positivo e disposta ad evolvere…lo renderà certo..ed in modo migliore.
Hai una grande fortuna: caricare a casa è un privilegio…ma non deve scoraggiare “gli altri” a non informarsi e trovare (ottime) soluzioni (quasi sempre disponibili).
Secondo me per democratizzare il trasporto “elettrificato” di persone (e merci) servono molto più punti di ricarica presso luoghi di Lavoro (pensa se tanti potessero caricare la NEV durante le 8h di lavoro…non dico gratis ..ma a costi “domestici” ad una presa industriale…).
Le Super Ricariche da 800/1000W servono per i camion/bus BEV… E per i pochi ricchi con auto super potenti e costose.
E per chi ha vescica d’acciaio ed in 1000km al giorno non si ferma neppure 1 (una!) volta per esigenze fisiologiche (ed in cui ricaricare pure l’ auto)😉👋
Quasi NON ci credo! ; Trovare le stazioni di ricarica: la ricarica rapida DC è possibile solo presso le stazioni di ricarica che supportano la tecnologia 800 V. Per assicurarsi di raggiungere la stazione di ricarica giusta, il sistema di navigazione MBUX la include direttamente nella pianificazione del percorso quando la guida è attiva. Si noti che la ricarica non è possibile presso i punti di ricarica a 400 V, che pertanto non sono visualizzati nella navigazione.> da Mercedes benz
Ottimo articolo. Che solleva un’altro problema, c’è qualcuno che spende decine e decine di migliaia di euro per un’auto rischiando di non riuscire a caricare in tantissime hpc? Mi immagino quello che compra la Mercedes da 60000 € a benzina ma non può fare il pieno perché il suo bocchettone è più piccolo di 5 mm e quindi le normali pompe dei benzinai non entrano. Ma con questi presupposti vogliamo veramente diffondere l’auto elettrica? Il mio caricatore USB c del notebook è compatibile con tutto, può erogare 67w se ci attacchi il PC, con tensione di 20v ma lo uso tranquillamente per caricare il telefono o lo smartwatch perché adatta la tensione a 5v di uscita al dispositivo connesso. Così come fa il POE degli switch ai quali colleghi qualsiasi cosa e funziona. Una domandona : ma la macchina a 800v a casa si può caricare o serve un allaccio in media tensione?
Be’ in Italia hanno venduto per anni TV a colori, quando l’unica emittente nazionale era in B/N…
Direi che non è assolutamente vero. Le TV a colori si sono diffuse quando la Rai trasmetteva a colori, sono abbastanza vecchio per ricordarlo benissimo.
Ammetto la mia totale ignoranza sulla incompatibilità 400v vs 800v.
Adesso comprendo pure che alcune case de ne fregano pure, con pure la necessità di pagare un optional per la retrocompatibilità..di questo passo davvero sarà dura che l’auto elettrica soppianti il termico. Un prodotto per vincere nel mercato deve essere migliore, semplificare la vita, essere più economico o semplice. Semplicemente migliore io in quasi tutto di quello che sostituisce.
Non è che Mercedes se ne frega ..
È solo che pensa di riuscire a vendere la CLA solo sul mercato Cinese…così come la “casa dei 4 anelli” ha ribattezzato AUDI (letterale) la propria gamma cinese di veicoli elettrici…
Loro (i cinesi) sono 1.4 Miliardi…i vicini Indiani..pure…
Noi “4 gatti” europei ci possiamo ancora trastullare con le nostre stufe a ruote..
Ok che in Cina sono avanti, ma non credo che tutte le colonnine siano 800v e non credo che buttino via le vecchie colonnine per fare un favore a Mercedes. Rimane il fatto che anche un consumatore cinese non comprerà questo prodotto anche solo per il timore di avere un range più limitato di colonnine. Da quello che leggo, il consumatore cinese è molto attento al prezzo delle colonnine (per dire l’infrastruttura tesla li è semideserta perché il costo di ricarica è superiore).
Se leggi anche CarNewsChina ti rendi conto di quanto spingono le varie case locali (che son centinaia.. contando pure le start-up) per differenziarsu ..per avere la modalità ricarica più veloce…o il Battery swap 🪫🔋 migliore…
Il crollo delle case tedesche è imputabile sia al Diaelgate in USA che al minor appeal delle produzioni europee rispetto ai loro prodotti sempre più evoluti e sempre più economici…
Con 1.48 miliardi di persone..hai voglia se pure Mercedes CLA 800V troverà qualche acquirente che riesce a sfruttarla al meglio (tra le tante alternative cinesi)..
Siamo noi europei in grave ritardo…
Se semplicemente avessimo avuto l’obbligo di dotare i parcheggi aziendali e dei centri commerciali etc di punti ricarica AC (x 8h lavoro) o anche solo 50~70kW per le soste di 1 o due ore (acquisti, visite, palestra etc) …ma chi avrebbe bisogno di 800V DC veramente?
Quelli con Porsche…(visto che poi 1000 cavalli elettrici di correntene bevono!)
Ma chi li paga questi obblighi?
In Cina paga pantalone…da noi in azienda non ci hanno nemmeno permesso di installare i pannelli solari nel parcheggio per coprire le auto dalle intemperie e fornire qualche colonnina elettrica per ricaricare dai pannelli perché il comune voleva nuovi oneri di urbanizzazione. Per me vivi in in mondo che non esiste, senza offesa Damiano l. Il battery swap per me è destinato a fallire. Aveva un senso con batterie molto piccole e inefficienti o con poche colonnine..ma ora ha già poco senso. Perché fare swap quando il tempo di ricarica è molto simile o se hai una colonnina a 3 centesimi (parlo di Cina)?
In assenza di ulteriori conferme, e senza con questo voler mettere in dubbio, rimango basito da quanto ci racconta il professore carissimo in merito alla Mercedes.
Come penso di aver ripetuto fino alla nausea, e forte (più che altro in passato) una certa contingenza di origine giornalistica con progettisti ed uffici tecnici del settore moto, vedo che da un punto di vista tecnico vengono fatte delle cose che non hanno il benché minimo senso.
Ma non soltanto che non hanno senso in quanto tali, ma che non hanno nemmeno senso di essere fatte.
Perché mi porta a pensare addirittura cose assurde, tipo che ci siano delle spore maligne nelle canalizzazioni dell’aria condizionata di certi uffici tecnici, che risalgono per le vie aeree dei progettisti e si insinuano nel cervello facendo danni.
La teoria delle spore, vi posso assicurare, è stata per anni molto accreditata tra gli appassionati per certi disastri tecnici che venivano fatti a ripetizione negli uffici tecnici della Moto Guzzi.
Oppure mi viene da pensare che vi sia un uso generalizzato e indiscriminato di sostanze stupefacenti.
Però, e chi coglie la citazione senza usare Google vince mille punti stima, si drogano pure male perché su quella fascia solo minchiate stanno facendo.
tutto ciò, allargando lo zoom su tutto il panorama, mi dal’ennesima conferma che c’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nei pensieri di quelli che stanno approcciando la transizione alla trazione elettrica. Non riesco a levarmelo dalla testa, e ogni volta è una conferma.
Non è possibile togliersi scientemente la possibilità di ricaricare alle colonnine a 400 V.
O è idiozia o è autosabotaggio.
Alessandro, io non capisco una cosa : le singole celle hanno una tensione intorno ai 4 volt quindi collegandole in serie o in parallelo in modo opportuno si può utilizzare qualsiasi tensione per caricare: a mio parere questa è solo una scelta commerciale, un bms ben fatto potrebbe permettere lo stesso la ricarica anche se a potenza minore su colonnine a 400 v evitando di inserire uno step up converter che per quelle potenze non sarebbe piccolissimo e non costerebbe di certo pochi euro. Alla fine il chademo resuscita sempre
– a mio parere questa è solo una scelta commerciale-
Perfetto, grazie. Ma si torna a bomba: allora è davvero semplicemente folle. Fuori da ogni logica di buon senso.
beh ma il buon senso manca già da anni.. basta vedere le porcate che hanno fatto i progettisti con genialate tipo la cinghia di distribuzione a bagno d’olio..
In effetti quella della cinghia in bagno d’olio è una mossa che sinceramente non ho proprio capito.
Fermo restando che preferisco una eterna catena, se proprio ti va di fare una cinghia per la distribuzione, la fai “a secco” (comunque è silenziosa) e prevedi che la sostituzione non sia problematica. O ameno non eccessivamente problematica.
E con le cinghie rinforzate in kevlar ne fai di chilometri prima di doverla cambiare…
Persino le cinghie di trasmissione (finale) delle Harley Davidson ormai durano almeno 30.000 km e reggono bene fino a 100 cavalli.
E una cinghia di trasmissione finale di una moto fa una vita ben peggiore di una cinghia che muove la distribuzione e i “sevizi”.
Quindi concordo: mistero.