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Le 4 news di inizio anno: MG, VW, BMW e Ford

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Le 4 news più importanti (secondo noi) di inizio anno: la piccola elettrica in arrivo da MG, la VW ID.4 già in consegna, i piani BMW e la Ford che… 

Le 4 news: la MG 3, una concorrente per la Zoe

Cominciamo dalla MG. La Casa con passaporto inglese, ma di proprietà cinese, lavora a una versione elettrica della MG 3, modello già in commercio dal 2018 con motore a benzina. Per dimensioni, si porrebbe sul mercato come una concorrente diretta della Renault Zoe, l’EV più venduta in Europa. Come per ogni auto cinese che si rispetti, la MG 3 punterebbe soprattutto su un prezzo molto competitivo.

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La MG 3: una potenziale concorrente della Renault Zoe, ma a un prezzo più competitivo.

Il sito inglese AUTOCAR (qui l’articolo) parla di un listino a meno di 20 mila sterline, quindi sotto i 22 mila euro. Ovviamente a questo importo andrebbero sottratti gli incentivi. In pratica: l’idea sarebbe di vendere un’auto delle dimensioni della Zoe al prezzo della Twingo. Nulla si sa delle specifiche tecniche. La MG 3 dovrebbe debuttare nel Regno Unito a fine anno, per poi essere venduta in Europa nel 2022. Sempre a fine 2021 con il marchio MG dovrebbe debuttare sui nostri mercati anche una station wagon, di maggiori dimensioni rispetto alla 3.

Le 4 news: partono bene le consegne della ID.4

le 4 newsStanno iniziando le consegne del secondo modello della nuova generazione elettrica Volkswagen, la ID.4. Nei mercati più promettenti le immatricolazioni sono già iniziate a dicembre con notevole successo: in Olanda le ID.4 vendute nell’ultimo mese dell’anno sono state 2.297. Ma qual è l’autonomia reale del nuovo Suv tedesco? L’Agenzia americana per l’Ambiente, EPA, nel suo test di omologazione ha assegnato alla ID.4 un range di 250 miglia, pari a 402 km. Il sito tedesco Electrive ha invece rilevato una percorrenza media reale di 345 km. La ID.4 è dotata di un pacco-batterie da 77 kWh di capacità netta. Con un motore posteriore sincrono da 150 kW e una coppia massima di 310 Nm.

L’elettrico tira e la BMW alza del 20% la produzione

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La BMW iX3, in arrivo anche in Italia in queste prime settimane del 2021.

La BMW alza del 20% i target di produzione di auto elettriche per il periodo 2021-2023. In tutto si tratta di un aumento di circa 250 mila vetture. Evidentemente con previsioni di un mercato che cresca più velocemente di quanto ipotizzato inizialmente. Proprio in queste settimane sta arrivando nelle concessionarie il secondo modello elettrico della Casa di Monaco, la iX3, dopo la i3, lanciata nel lontano 2013. L’annuncio dell’aumento dei target precedenti è stato fatto dal numero uno Oliver Zipse in una breve dichiarazione alla Reuters. Entro fine anno il gruppo bavarese prevede di avere sul mercato una gamma di 5 modelli elettrici: la i3, la Mini Cooper SE, la iX3 , la iNEXT e la i4. A partite dal 2025, poi, la BMW disporrà di una piattaforma studiata esclusivamente per l’elettrico, mentre finora si è lavorato su basi tecniche già esistenti.

Il vantaggio di Tesla? I concorrenti ironizzano e…

Forse, o non forse, la fortuna di Tesla sta anche nel fatto che le Case tradizionali continuano a sottovalutare la Casa di Fremont e le sue potenzialità. Un saggio di questo approccio viene da un’intervista rilasciata da Darren Palmer, uno dei capi del Progetto Edison, nato all’interno di Ford per creare una gamma elettrica. Parlando del primo modello in arrivo, la Mustang Mach-E, Palmer ha detto: “Le porte si adattano bene, la plastica e altri materiali si abbinano ai colori, i paraurti non cadono, il tetto non si stacca quando lo lavi. E le maniglie delle porte non si bloccano quando fa freddo... “.

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La Ford Mustang Mach-e, elettrica.

Tutti gli addetti ai lavori hanno interpretato queste parole come una sarcastica ironia nei confronti dei difetti che più comunemente vengono attribuiti alle Tesla. Peccato che i clienti non stiano giudicando le auto di Elon Musk secondo i canoni classici dell’automotive. E cominciano a essere tanti (mezzo milione l’anno scorso), con un’insospettabile disponibilità a passar sopra a queste che giudicano “imperfezioni”.

 

 

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5 COMMENTI

  1. Una cosa che non vedo mai citata è che Tesla è anche super charger. Non ci sono alternative valide alla rete di ricarica Tesla, sicuramente chi compra un’auto elettrica deve guardare il pacchetto e non vedo alternative ad oggi.

  2. Segno, il fatto che a quanto pare gli utenti Tesla non badino alla costruzione dell’auto, che l’auto non è più vista come mezzo di trasporto, ma come optional tech. È, per quel che mi riguarda, la fine dell’auto come oggetto di passione e culto. E prima che iniziate gli attacchi, non me la prendo con la motorizzazione dell’optional tech ma col triste cambio di mentalità.

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