Le 10 elettriche più vendute al mondo. Ci sono nomi noti, ma anche 7 modelli cinesi ancora non venduti in Italia. Con una conferma: il Tesla Model 3 ormai non fa più numeri di nicchia, se la batte con le auto benzina-gasolio.
Sei modelli cinesi nella top ten
I dati sono riferiti alla prima metà del 2019, raccolti da Car Industry Analisys. E sostanzialmente certificano la netta prevalenza del duo Tesla-marche cinesi. Con una sola giapponese (la Nissan Leaf), una sola europea (la Renault Zoe) e una coreana (la Hyundai Kona). Non ci sono modelli tedeschi, e questo spiega con quanta forza il Gruppo Volkswagen sta programmando la sua controffensiva, a partire dalla ID.3, l’elettrica del popolo.
Quelle citate sopra sono tutte auto conosciute, ma delle cinesi (sostanzialmente vendute solo in patria) sappiamo poco o nulla. Potrebbero conquistare anche noi italiani? Vediamole con sei brevi schedine.
BYD E5 e Yuan
Tra le 10 elettriche più vendute al mondo, ben due sono targate BYD. La e5 è in produzione ormai da 4 anni ed è basata sull’architettura di un modello a benzina, la Burui. Dotata di un pacco batterie litio-ferro-fosfato, è venduta in due versioni, con 220 o 300 km di autonomia dichiarata. Velocità massima: 150 km/h. Le dimensioni sono da berlina media: lunghezza 468 cm, larghezza 176 cm e altezza 150 cm.
La Yuan è invece un piccolo Suv molto popolare in Cina, disponibile con due pacchi-batterie, da 42 e 53 kWh.
Quest’ultima ha un’autonomia reale ben superiore ai 400 km. La Yuan tra i modelli elettrici cinesi è decisamente quella con le maggiori potenzialità per il mercato Europe. Con le qualità per diventare la regina tra le 10 elettriche più vendute al mondo.
La BAIC EU 5, con un motore da 250 cavalli
Il gruppo Baic (qui il sito) è un colosso posseduto dallo Stato cinese. Sede a Pechino, al 137° posto nella classifica delle maggiori aziende mondiali stilata da Fortune.
La EU è disponibile in diverse versioni, la più costosa ha un motore da 250 cavalli e un’autonomia dichiarata di 416 km, ma secondo lo standard NEDC, piuttosto ottimistico. L’autonomia reale è comunque superiore ai 300 km. In Cina ha un prezzo pari a 32.500 dollari, circa 30 mila euro.
La Chery EQ 1
È una due posti con una somiglianza molto evidente con la Smart. Che viaggia per lavoro in Cina può averla vista con le insegne di un car-sharing molto diffuso, EvCard. Svelata nel 2016 e messa in vendita l’anno successivo, ha un’autonomia dichiarata di 151 km, un range per l’uso cittadino. La velocità massima è di 100 km/h, la potenza massima non va oltre i 41 cavalli. Si può ricaricare a casa in 8 ore con un normale presa da 220V. Il prezzo è molto popolare: dall’equivalente di 7.240 dollari per la versione più popolare ai 14.516 dollari dell’allestimento più costoso.
Geely Emgrand EV, in doppia versione
È la versione elettrica di una delle berline più popolari in Cina (qui il sito ufficiale). È disponibile in due versioni, la 300 e la 450, con pacchi-batterie rispettivamente da 41 e 52 kWh. E autonomia di 300 e 400 km secondo lo standard NEDC (nella realtà su strada non si va oltre i 200 e i 300 km di range). Per entrambe le versioni la velocità massima è di 140 km/h, ma mentre la 300 accelera da 0 a 100 in 9,9 secondi, la 450 impiega 9,3 secondi. Potenza massima: 95 kW (130 Cv) per la 300, 120 kW (176 Cv) per la 450. Dimensioni: lunghezza 463 cm, larghezza 178 cm, altezza 149 cm.
La Roewe Ei5, del colosso SAIC
La Roewe è un marchio creato da uno dei colossi cinesi dell’auto, la SAIC, nel 2006, usando parte dei brevetti e delle proprietà intellettuali della defunta MG Rover. La Ei5 è accreditata di un’autonomia di 301 km, ma secondo il vecchio standard NEDC, molto ottimistico. Il pacco-batterie ha una capacità piuttosto limitata, 35 kWh, e quindi si può parlare di di un range reale su strada di circa 200 km. Il motore elettrico ha una potenza massima di 85 kW (115 cavalli), con 255 Nm di coppia massima.
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