Entra con l’auto elettrica nella ZTL di Torino e nel giro di qualche giorno riceve la notifica di una multa salata. Giovanni dice che è una vergogna e ci chiede che fare. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.


Ma chiedo: cosa posso fare? Mi dicono che devo rivolgermi al giudice di pace!!!! Dico semplicemente che è una vergogna, sicuramente ero sull’elettrico ma da adesso in avanti….. State attenti ad acquistare auto elettriche. Ringrazio e allego verbale„. Giovanni Nepote

C’è poco da fare, ma finiamola con questa Babele nelle ZTL
Risposta- Ci spiace per lei, Giovanni, ma nutriamo seri dubbi sulla possibilità di ottenere l’annullamento della sanzione. Infatti il Comune di Torino consente ai possessori di auto elettrica l’ingresso nella ZTL solo previa autorizzazione.
L’autorizzazione deve essere richiesta preventivamente compilando un modulo, ed è consentita per un massimo di 12 ingressi nell’anno solare. Qui trova la pagina web con tutte le indicazioni.
Tuttavia siamo i primi a sostenere che bisognerebbe mettere ordine nella babele normativa che disciplina gli accessi alle ZTL.
Ogni Comune adotta le sue regole, e tutte diverse. Alcuni non ammettono esenzioni per le elettriche; altri, come Torino, prevedono esenzioni limitate e condizionate; altri ancora richiedono una registrazione e un apposito pass.
Infine altri, come Milano, rilevano gli ingressi con sistemi telematici che identificano automaticamente, attraverso le targhe, il tipo di motorizzazione e quindi non prevedono alcuna comunicazione preventiva.
In questo caos è frequente che gli automobilisti elettrici incorrano in violazioni, soprattutto quando si trovano in città diverse da quella di residenza.
Come abbiamo scritto tantissime volte, basterebbe dotare l’ auto elettrica di una targa che la differenziasse dalle termiche e la rendesse immediatamente riconoscibile sia dalle telecamere ai varchi di ingresso, sia dai vigili urbani durante la circolazione all’interno della ZTL e nei parcheggi, che spesso sono gratuiti per i BEV.
La risposta è parzialmente sbagliata redazione.
A Torino per accedere a ztl devi registrarti preventivamente, vero, però ci sono alcuni veicoli che, pur dovendo registrarsi, sono esenti e possono pertanto richiedere esenzione a posteriori, come i veicoli elettrici puri. Il ricorso probabilmente lo vincerebbe, potrebbe forse indirizzarlo prima (con richiesta esenzione a posteriori) alla polizia municipale.
http://www.comune.torino.it/trasporti/ztl/esenzioni-2.shtml
In Uzbekistan, le auto EV hanno una targa con un contrassegno verde per distinguerli dalle altre…. Si, parlo dell’ Uzbekistan!
Finché si continuerà ad accettare il pizzo di stato, non c’è speranza. È un business.
In Italia ci vorrebbe una legge molto semplice: l’ente pubblico non può chiedere al cittadino di fornire informazioni di cui è già in possesso. Visto che paghiamo (cifre peraltro inspiegabilmente elevate) per registrare tutte le informazioni relative alle auto di cui siamo proprietari e che le nostre auto sono identificabili tramite la targa, se un Comune ha la regola che certi tipi di auto possono entrare nella ZTL, deve ricavare tale informazione autonomamente (come infatti fa il Comune di Milano, con la tecnologia di oggi non costa nulla), non può chiedere al cittadino di dimostrare il tipo di auto e di procurarsi un tagliando attraverso cui il Comune può sapere quello che potrebbe sapere senza tagliando in altri modi.
Che io mi ricordi questa legge esiste già ma fa comodo per le autorità non applicarla.
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Sto consumando la tastiera a furia di scriverlo: in città usate i mezzi pubblici o la bicicletta, se la salute lo permette
Le ZTL non hanno solo lo scopo di ridurre l’inquinamento dei centri cittadini ma anche e soprattutto di ridurre il numero di veicoli che accedono al centro, visto il poco spazio disponibile.
Vicenda paradigmatica della situazione italiana, tra norme che differiscono a capocchia da località a località e cittadini che non si informano… 🤦🏻♂️
Siamo al “io speriamo che me la cavo”.
“sicuramente ero sull’elettrico ma da adesso in avanti….. State attenti ad acquistare auto elettriche”
Faccio sinceramente fatica a comprendere questa affermazione del distratto Giovanni, perché dovremmo stare attenti ad acquistare auto elettriche? perché non si può entrare gratis nel centro di Torino? è questa la discriminante che l’ha spinto ad acquistare un veicolo ecologico?
Sarebbe più sensato dire “state attenti a verificare bene quali sono le condizioni previste per l’accesso alle ZTL dei comuni dove vi recate…”, cosa che personalmente faccio se devo recarmi in qualche posto particolare.
Trovo anche non necessaria la proposta della targa differenziata che, parer mio, avrebbe solo il beneficio di renderle più facilmente identificabili dai malintenzinati, mentre per le forze dell’ordine è sufficiente il sistema adottato a Milano dove non solo per gli accessi, ma anche per le soste utilizzano la lettura della targa (ivi incluso la possibilità di pagare le soste con app tipo Easypark).
Concordo su tutto, ma sul problema che una targa differenziata per BEV “avrebbe solo il beneficio di renderle più facilmente identificabili dai malintenzionati” mi è scesa un’amara lacrima di sconforto al pensiero di come ci siamo ridotti… 😥
All’estero sono tranquillamente usate senza alcuna discriminazione e senza essere fatte oggetto di vandalismo. Da noi questo rischio invece deve essere ben reale se più commenti lo hanno sollevato. Poveri noi.
Forse una targa differenziata esporrebbe a qualche rischio. Ma in compenso aumenterebbe la percezione che le elettriche non sono oggetti misteriosi e in giro ne circolano già tante. E magari ridurrebbe un po’ gli abusi alle colonnine
Eh, in effetti questo sarebbe un’ottima cosa.
Scusa ma la targa attuale basta e avanza, dalla targa si risale al tipo di vettura, non capisco perché serve diversa, forse mi sfugge qualcosa?
Un privilegio come altri destinato a sparire. Auguri.
Non riesco a capire, scusatemi.
Facciamo un recap, forse mi sfugge qualche dettaglio: Giovanni non si informa, entra in una ZTL, prende una multa e scrive a Vai Elettrico per lamentarsi ed eventualmente fare ricorso?
Quindi secondo Giovanni la colpa è del comune di Torino che lo ha multato ma non sua che non si è informato sulle modalità di accesso alla ZTL?
OK Giovanni, grazie per aver condiviso la sua storia con noi!
Si, ok, ma se, come tutti speriamo, le elettriche aumentano di numero non possiamo pensare di intasare tutte le ZTL
perfetto.
peccato solo che tra i vari “plus” pubblicizzati a piè sospinto per le bev ci sia pure la ztl gratuita..
Più che altro ci sono utenti che dicono di entrare e parcheggiare gratis in ZTL, cosa certamente vera.
Che sia per sempre, ci può giusto credere qualche sciocco, lo stesso che comprerà l’auto elettrica due giorni prima che tolgano questa possibilità, probabilmente.
no caro leonardo, nessun “qualche utente che dice di”..
la propaganda, alla voce “dindini” mette SEMPRE in risalto “niente bollo, niente manutenzione, ingresso e parcheggio gratis nelle ztl, assicurazione più bassa”.
questo sia negli articoli che nei commenti
E da quando le opinioni dei commentatori sono “propaganda”!?
Ma ribadisco che solo gli sciocchi possono credere che durerà per sempre.
salve, a Bologna occorre andare a registrarsi in un ufficio vicino al palasport dove viene consegnato un contrassegno per il veicolo e contemporaneamente viene registratas la targa nel sistema di controllo del traffico. L’accesso è illimiatto come tempo e permette l’accesso e la sosta in quasi tutta la ZTL (con esclusione di alcune zone limiatte). Per i parcheggi è gratuita (anche se qui alcuni vigili dicono che devi comunque mettere il disco orario – per altri non devi mettere niente, basta il contrassegno in posizione visibile) per i pargheggi privati dipende di solito paghi – ci sono differenze comunque se uno è cittadino emiliano romagnolo o extra regione per l’accesso alla ZTL. Dovrebbe in teoria valerre per tutta la città metropolitana, ma conviene comunque chiedere prima.
Io per BO ho fatto tutto online qualche gg prima, comodissimo. Non sono passato a ritirare il pass fisicamente perchè per una notte non valeva la pena fare il giro “largo” ma mi hanno gentilmente detto che bastava esporre la mail con l’ok e la targa era cmq registrata.
La legge non ammette ignoranza. Prima di visitare una città bisogna informarsi. Oppure stare alla larga dalle ZTL.
Una targa “green” come fanno in Cina per me sarebbe controproducente, anche se mi piacerebbe, con tutti gli haters dell’elettrico che ci sono in giro in italia è come avere un mirino puntato contro.
” a Milano, rilevano gli ingressi con sistemi telematici che identificano automaticamente, attraverso le targhe, il tipo di motorizzazione”
Per sostare gratuitamente nelle strisce blu, però si deve chiedere l’autorizzazione. Vien da chiedersi se gli ausiliari così come controllano sul loro dispositivo che sia stato effettuato il pagamento della sosta via App, non potrebbero an che veroficare che l’auto è elettrica (a parte il fatto che non ha il tubo di scappamento 😉 )
Mi risulta che funzioni così, ho il permesso sosta a Milano (fatto tutto tramite mail in 2 giorni senza inutili code presso gli uffici comunali) e la comunicazione di conferma dice chiaramente che NON devo esporre alcun contrassegno perché il permesso di parcheggio viene rilevato automaticamente attraverso la lettura della targa
Credo valga solo per area B, che non è zona ztl, per area C (che è la vera ztl di Milano) serve registrazione… Correggetemi se sbaglio eh
Con la Plugin (-100 g/km co2) sono entrato e uscito dall’area C come nulla fosse.
Peraltro a pile.