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L’auto elettrica costa troppo. Ma è proprio vero?

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acquisto noleggio
Fonte: Sifà https://www.sifa.it/blog/det/il-noleggio-sociale-cose-e-il-caso-francese-426

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L’auto elettrica costa troppo per una famiglia media che può permettersi una sola auto, possibilmente una utilitaria da usare anche fuori città. Ma siamo sicuri che sia proprio vero? Facciamo due conti. Inviate i vostri messaggi a info@vaielettrico.it

Le piccole da famiglia costano il doppio

Premesso che non ho nulla contro l’elettrico, la mia contrarietà è per l’elevato costo delle auto, e non parlo di chi si può permettere una Tesla o similari, ma anche le piccole costano il doppio se non di più per una utilitaria utile solo per le città o poco più! Parlo a nome degli automobilisti che si possono permettere una sola vettura economica. Grazie e vi prego continuate a parlare come sapete fare, vi leggo sempre anche se a volte non condivido il vostro punto di vista. Aldo

Allora facciamo due conti sulla mia MG4

Risponde Massimo Degli Esposti- Caro Aldo, ripetiamo spesso anche noi che l’ auto elettrica costa ancora troppo, soprattutto nei segmenti A e B (e C nel caso di un’auto da famiglia) che in Italia sono i più diffusi. Però le cose stanno velocemente cambiando e oggi automobilisti non particolarmente benestanti trovano già qualcosa alla loro portata anche tra i modellli “non solo da città”, come osserva lei.

auto elettrica costa troppo
La mia MG4 Standard in sosta nel centro di Bologna. Nel garage condominiale, purtroppo, non sono ancora riuscito ad installare una wallbox

Per farla breve le faccio un esempio: il mio. In marzo ho acquistato una MG4 Standard con batteria FLP da 51 kWh, che mi è stata consegnata esattamente due mesi fa. Per dimensioni può essere considerata un segmento C.

Ha un’autonomia dichiarata WLTP di 350 km, confermata dai test della stampa specializzata (noi compresi), 5 posti, un buon bagagliaio, spartana nelle finiture e negli interni, ma dignitosa. Garanzia totale di 7 anni e 150 mila km. Prezzo di listino 31.103 euro, che diventano 28.660 con lo sconto standard del concessionario. Non ho fruito dell’incentivo rottamazione da 5.000 euro, perchè la mia vecchia auto Euro 5, pur con 10 anni d’età, non era ancora un catorcio e mi è stata valutata 4.000 euro. Ho beneficiato quindi dell’incentivo base per auto elettriche (3.000 euro) e il prezzo è sceso a 21.660 euro.

La pagherò 26.472 euro in quattro anni

Con un anticipo di 8.000 euro e 48 rate da 189 euro al mese la terrò 4 anni e alla fine potrò riscattarla con 9.400 euro, oppure riconsegnarla e basta. In totale mi sarà costata 26.472 euro.

In realtà quei 189 euro di rata mensile li recupererò in parte risparmiando su  carburante, bollo, assicurazione e manutenzione. Non pago il bollo che sulla mia vecchia termica, in Emilia-Romagna, era di 166,8 euro; l’assicurazione annuale costa 118 euro in meno; non so ancora quanto costeranno i tagliandi, ma il primo è programmato a 25 mila km e se sarà in linea con le altre auto elettriche dovrebbe costare meno di 100 euro.

Ho percorso finora 3.587 km, consumando 497 kWh, per un costo totale 219 euro. Al momento non ho ancora la possibilità di ricaricare nel garage condominiale, dove avrei speso circa 0,24 euro al kWh con un banale contratto per uso domestico a 4,5 kW di potenza. Perciò ho sempre dovuto ricorrere alle colonnine pubbliche. Ho sottoscritto finora due abbonamenti mensili flat con Enel X Way (il primo da 99 euro per 320 kWh, il secondo da 69 euro e 160 kWh) e due con Be Charge entrambi da 20 euro per 50 kWh ciascuno).  Nel secondo, rinnovato il 26 maggio, ho ancora una disponibilità di 11,8 kWh che mi consentiranno di percorrere altri 70-80 km: altri 272 km di autonomia li ho ancora in batteria, come si vede dalla foto qui sotto, scattata ieri.

Ma ogni mese avrò risparmiato circa 100 euro

auto elettrica costa troppo

Principali dati di consumo e stato della batteria dall’ultima ricarica al 6 giugno; l’ultima ricarica risale a sabato 3 giugno.Nel giochino degli abbonamenti è necessario prevedere una certa flessibilità (capienze  e scadenze diverse per non restare a secco prima del tempo o arrivare a fine periodo con rimanenze, che vanno sprecate). In un’ occasione sono stato costretto a ricorrere alla tariffa a consumo di Elel X Way e 18 kWh mi sono costati 15 euro.

Facendo una media, il mio costo unitatio è stato di 0,44 euro/kWh. Il consumo è stato di 13,8 kWh/100 km, percorrendo principalmente strade urbane o extraurbane e solo brevi tratti autostradali. Con la mia vecchia auto, su un percorso analogo, avrei consumato almeno 5,5 litri di gasolio per 100 km (18 km/litro). Calcolando una media di 1,7 euro al litro, avrei speso 338 euro, contro 219 con MG4.

Proviamo quindi a fare un raffronto mese su mese. Ho speso 59,8 euro al mese in meno di alimentazione; 10 in meno di assicurazione e 14 in meno di bollo. In totale ho risparmiato 83 euro, che posso virtualmente detrarre dalla rata mensile del finanziamento, riducendola così da 189 a 105 euro. Vedremo quanto risparmierò ancora di tagliandi e manutenzione, ma penso che saranno circa 200 euro. Spalmati nell’arco di 12 mesi porteranno la mia rata mensile virtuale abbondantemente sotto i 100 euro.

 

Guarda anche il test di Poalo Mariano

 

Conclusione: una transizione a costo zero

Dunque: è vero che l’auto elettrica costa ancora troppo ed è fuori portata per una famigli non benestante? Rispondo che non è semore vero. Infatti, riassumendo:  scadenza del mio piano di finanziamento, fra 4 anni, avrò pagato, riscatto compreso, 26.472 euro. Le auto termiche più economiche, in questo segmento, costano di listino fra 20 e 24 mila euro. Le premium, come Golf e Audi A3 fra 26 e 31 mila euro. Mettiamoci sconti vari e possiamo dire che la MG4 è costata qualche migliaio di euro in più di una equivalente termica all’acquisto.

Considerando però i minori costi di utilizzo, che saranno di 4.500-5.000 euro nell’arco dei 4 anni, e altrettanti, se non di più, nei quattro anni successivi, stimo di aver compiuto la mia personale transizione dal termico all’elettrico a costo zero, se non addirittura risparmiando.

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72 COMMENTI

  1. Francamente penso che almeno in italia questo passaggio all’elettrico sia molto più avanti del 2035..almeno altri 15 anni da quella data.. Leggevo in questi giorni del mercato dell’usato dove la metà delle transazioni sono per veicoli di oltre 10 anni.. Quindi immagino che il budget non vada oltre i 5000euro o giù di lì..lascio a voi le considerazioni..

    • Il parco auto italiano ha una età media di 12 anni e due mesi, con oltre il 53% che ha una età superiore ai 14 anni!. Si tratta dell’età media più alta d’Europa ed è in continua, lenta crescita dovuta al crollo delle immatricolazioni di autovetture nuove, precipitate in piena pandemia a circa 1,3 milioni e lentamente risalite nel 2021 a circa 1,457 milioni. Con questi ritmi sostituire l’intero parco circolante che oggi vale 39.272.000 automezzi, richiederà tempi biblici e ci costringerà ad utilizzare vetture termiche tradizionali per molti, molti anni dopo il 2035. La transizione verso l’elettrico non farà che esacerbare i problemi di potere d’acquisto di molte famiglie italiane che già oggi comprano circa 2,3 milioni di vetture usate con più di 10 anni di vita per evidenti limiti dei budget disponibili.

  2. Non so se costa troppo, e poi è vero che ogni volta che si parla di prezzo saltano fuori MG4 o Dacia Spring.
    Mia esperienza: abbiamo due auto. Io uso la Kia Niro hev comprata nuova nel 2018 versione style con adas pack. 28000 € , ha praticamente tutto quello che deve avere, compresi sedili in pelle, vetri oscurati, navigatore, clima dual zone ecc. Uso l’app Sprit Monitor, finora ho percorso 47000 km abbondanti ed ho fatto 84 rifornimenti spedendo 3617 €. Tempo impiegato? A 3 minuti l’uno diciamo 5 ore scarse in 5 anni? E in qualsiasi posto mi sia servito, senza nessun patema. Considerate poi che girando prevalentemente in città il 40% della strada la ho fatta in elettrico. Sei mesi fa avevo chiesto un preventivo per una nuova auto, ma giusto per curiosità mentre aspettavo il tagliando, la mia me la ritiravano a 20000€. I tagliandi, fatto l’abbonamento, li pago 189€ l’uno.
    Nel 2021 abbiamo comprato la Twingo ZE. Costava 24500€, versione intens, rottamando un’auto con 20 anni la ho pagata 14000 €. Va benissimo e ne sono sodfisfatto visto che ne facciamo uso cittadino. Però tutto questo perché carico comodamente a casa. Altrimenti la colonnina più vicina sta al Conad a 5 km da casa mia e al massimo posso caricare a 22 kW quindi un’oretta ci vuole tutta, sempre se è libero lo stallo. Un’ora di ricarica e poi dopo circa 180 – 200 km al massimo sei di nuovo da capo.

    • ‘Tempo impiegato? A 3 minuti l’uno diciamo 5 ore scarse in 5 anni? E in qualsiasi posto mi sia servito, senza nessun patema.’

      io viaggio esclusivamente elettrico, a chi mi chiede dove e quanto tempo impiego per ricaricare io dico 20 secondi (il tempo di collegare il cavo tra presa e mezzo elettrico) e ovunque ci sia una presa elettrica (sicuramente molto più diffuse dei distributori di carburante) , si può fare prima di iniziaare il lavoro, prima di andare a dormire, prima di pranzo, prima di cena, prima della palestra, prima di una pausa fisiologica, e via dicendo

      ah, avendo fotovoltaico e batterie (il M5S regalava entrambi a tutti gli italiani) per ricaricare a casa mia (almeno il 90% del totale delle ricariche) non spendo 3617 euro, spendo zero, ed esistono anche occasioni di ricariche gratuite ben note a tutti gli ‘elettrici’

      • Ma per favore. Lei in 20 secondi riesce a caricare abbastanza per fare almeno 700 km in autostrada? Siamo seri, cerchiamo di non fare ridere. 20 secondi è il tempo che impiega a collegare il cavo, il doppio di quanto impiego io ad inserire la pompa nel bocchettone. Poi dopo 3 minuti io ne ne vado, lei resta lì in attesa… E basta con queste pause che sono forzate e non dovute, mica sempre devo andare in palestra o fare la spesa. Quando mi serve l’auto perché mi va e necessito di un’ autonomia maggiore non devo proprio pianificare niente, mi fermo, un’attimo metto benzina e via. Lei vuole pianificare tutto? Non fa per me.
        Ovunque ci sia una presa elettrica? Quindi anche nel garage condominiale dove c’è una presa che prende energia dall’impianto condiviso che è sezionato con un magnetotermico da 10A?
        Il m5s non regalava niente a nessuno, e comunque una buona parte della corrente prodotta dal mio fotovoltaico la uso per le esigenze di casa. Prima o poi capirete che non tutti hanno una vita uguale alla vostra, fatevene una ragione

          • Ed aggiungerei: per fortuna che non tutti abbiamo una vita uguale alla sua! Schiavi dei 3 minuti dal benzinaio perché se non ci si va è un problema e se ci si va ma si sta fermi più di quei 3 minuti chissà cosa mai potrà succedere nelle loro vite…

          • Alcuni di voi qui, spesso, danno risposte incredibili. Non accettate il confronto, avete ragione e basta. Eppure come ho detto ho anche un’auto elettrica e so di cosa parliamo. Poi siete quelli che criticate lo spot ” l’elettric9 senza spina” di Nissan. Veniamo ai fatti perché quelli sono. La risposta alla domanda ” quanto impieghi a caricare” non è 20 secondi, quella è il tempo che impieghi ad attaccare il cavo. Caricare vuol dire ” imbarcare il carburante” e nel caso di una bev in 20 secondi forse non è finita neppure la negoziazione fra obc e wallbox. Bisogna essere onesti e dire le cose come stanno veramente. Che un’auto elettrica di pari segmento e con la stessa dotazione ATTUALMENTE costi di più è innegabile, sono numeri, non opinioni. Certo che una bev ha molti vantaggi , nessun rumore, nessuna emissione, guida più fluida, minori costi di gestione : però i contro , vedi maggior spesa iniziale per l’acquisto e gestione del ” carburante” più complessa rispetto ad un benzina sono dati di fatto, se poi non volete vederli quello è un problema vostro. Sig. Mauro, non si preoccupi per la mia vita, a me i 3 minuti non incidono nulla: faccio un lavoro che mi dà modo di gestirmi tranquillamente il tempo, e come ripeto all’infinito ho tre posti auto miei e due posti auto in garage, ho l’impianto fotovoltaico quindi ricaricare è l’ultimo dei miei problemi. Non buttatela sul personale, qui si parla di auto elettrica, non dell’auto di Ilario e della gestione del suo tempo. Saluti

          • Mentre ricarica la sua auto elettrica resta a guardarla? Non credo proprio. Il tempo di ricarica è un conto, il tempo perso per la ricarica è un’altro. Spero che sia d’accordo almeno su questo che, come le piace dire, è un fatto.

          • No Massimo, non resto a guardarla. Ma vedo che non riesco a fare passare il concetto di
            ” libertà d’uso” . Se per voi caricare una bev e fare benzina in una hev ci vuole lo stesso tempo, ovvero posso ” caricare” un tot di km negli stesso tempo, va bene. Avete ragione. Parliamo di spesa: 3600 € in 5 anni con un auto grande come la Niro sono troppi? Lasciamo perdere il discorso del fotovoltaico, prendiamo un utente “normale” che ha una bev ma non ha il posto per caricarla a casa come io non ho il benzinaio in casa e quindi va alla colonnina: quanto spenderebbe in 5 anni? E se avesse la mia situazione dove la colonnina più vicina sta a 5 km da casa e sul luogo di lavoro non ce ne sono? Porto l’auto alla colonnina e aspetto un’ora recuperando un po’ di km oppure mi faccio venire a prendere da mia moglie e poi mi faccio riportare a ritirare l’auto? Mi compro un monopattino da tenere nel bagagliaio come mezzo di servizio? Dai, siamo obbiettivi: tutto quello che volete ma non paragonate, almeno per ora, la comodità di rifornire una ibrida hev rispetto ad una bev. Poi magari fra 10 anni ci saranno punti di ricarica ovunque, colonnine da 500 kW e la batteria entry level sarà da 100 kWh , una auto per tutti costerà 20000€. Lì non ci saranno più scuse, per adesso l’elettrico è una scelta, rispettabile ma non per tutti

          • @Ilario
            Penso sia abbastanza chiaro ed evidente, da non doverlo spiegare, che quando qui si dice che noi “perdiamo 20 secondi per ricaricare” o “ci mettiamo 20 secondi” intendiamo dire che IL TEMPO PERSO nel nostro caso, per fare rifornimento, sono 20 secondi (vogliamo arrotondare ad un minuto per essere cortesi ed includere il tempo di staccare la spina?) e non che il processo di ricarica dell’auto duri 20 secondi. Perché, e da possessore di auto elettrica dovresti saperlo, la prima critica che i detrattori dell’auto elettrica fanno è “quanto tempo ci vuole per caricarla” e quando gli rispondi che a 6 A la tua auto ci impiega poco meno di un’ottantina di ore a caricare ti prendono per pazzo e ti sfottono. Che poi sia un’ottantina di ore al minimo della potenza in AC o 30 minuti al massimo della potenza in DC, non cambia, perché loro vanno dal benzinai e ci impiegano 3 minuti (ammesso che siano 3) a smanettare con un accettatore self service, una pompa di benzina ed ad aspettare che finisca guardando il display della pompa. Ma, come ribadito più volte (e, ancora una volta, tu dovresti saperlo), usare in modo efficiente ed efficace un’auto elettrica NON È quello di mettersi lì a guardare l’auto, girarsi i pollici o farsi un sonnellino mentre carica… Per questo noi, per fare un paragone, parliamo di tempo che si perde per caricarla e lo quantifichiamo in secondi o al più una manciata di minuti come gli amanti del termico.
            Io da quando ho l’auto elettrica perdo molto meno tempo a fare rifornimento. Non devo più andare dal benzinaio o dal metanaro. Sono fortunato perché ho la possibilità di ricaricare a casa? Senz’altro (come del resto potrebbero esserlo più della metà degli italiani), ma nella peggiore delle ipotesi, organizzandosi un po’, anche ricaricare alla colonnina si può fare senza perdere troppo tempo, semplicemente (come viene ripetuto alla nausea) lasciando che l’auto si carichi mentre tu fai altre cose, se hai la colonnina nella giusta posizione. Ed ecco, ancora una volta, che il tempo perso è praticamente nullo o totalmente paragonabile a chi ha un’auto termica. È un cambio d’approccio. Se tu ti mettessi dal punto di vista di un ipotetico utente che ha solo guidato auto elettriche nella sua vita, ti dirà di sicuro che dover andare a fare rifornimento dal benzinaio è una bella rottura di palle, nonché una perdita di tempo (recati apposta dal benzinaio, più o meno vicino che sia, apri lo sportellino, inserisci la tessera o le banconote – se te le legge, attendi l’autorizzazione, seleziona la pompa, prendi la pompa, sporcati le mani, aspetta che eroghi tutto, metti via la pompa, sporcati le mani di nuovo, chiudi lo sportellino prendi magari la ricevuta, e vai a fare quello che realmente dovevi andare a fare…).
            Se a te questo concetto non entra in testa, pazienza, non so che dirti. Però o i proprietari di auto elettrica in tutto il mondo sono tutti pazzi (e ormai non sono più così pochini), o probabilmente dovresti accettare che probabilmente per la stragrande maggioranza di loro è esattamente così, o altrimenti avrebbero già gettato l’auto.

          • @Mauro. non sto dicendo che i guidatori di veicoli elettrici siano tutti pazzi, perchè allora potrei esserlo anche io all’80% avendo una bev, uno scooter bev ed una ibrida hev. Sto dicendo che il cambiamento necessario richiederà molto più tempo di quanto vi aspettate. Non tutti abitano in grandi città ben servite, non tutti possono ricaricare facilmente e per ultimo non tutti vogliono spendere i soldi per bev. E’ notizia di 3 giorni fa che il mercato elettrico in Italia ammonta al 3,7% del parco circolante. Allora, se nonostante parecchi incentivi che sono stati erogati la situazione è questa (dati a febbraio 2023) cosa ne posso dedurre? Che i pazzi siano il restante 96,3% ? O ci sono motivi molto più plausibili?

          • Alzi gli occhi, Ilario: Germania, Francia, Olanda, Regno Unito sono ormai al 15% del mercato. E spesso le auto elettriche hanno incentivi uguali o minori dei nostri. Non coglie un’anomalia? Nessuno dice che le elettriche di oggi vanno bene per tutti, ma vanno bene per tanti. I tempi di ricarica sono gli stessi in tutto il mondo, ma sono intollerabili solo nella testa degli italiani che non li hanno mai sperimentati.

      • Semplifica troppo e identifica la sua situazione personale con quella dell’intera popolazione italiana, cosa che, ovviamente, non è. Bene per lei che il suo impianto FV le consenta di utilizzare tutta l’energia elettrica che le occorre, ricariche incluse, spendendo zero, ma io già non potrei farlo e come me milioni di cittadini. Certamente il futuro vedrà grandi miglioramenti nel settore (in fondo, ad inizio XX secolo la benzina per i pochi veicoli a motore circolanti si comprava nelle farmacie!) ma è ancora presto per capire se si arriverà ad una sostituzione 1 ad 1 del parco termico oggi esistente con BEV o se, come io credo, differenti tecnologie conviveranno ancora per decenni, inclusi i motori termici.

  3. Una EV costa troppo e costerà troppo finché non vi saranno offerte di auto EV usate in buono stato, ma purtroppo per poter risparmiare su una nuova Auto EV la si deve tenere per almeno 10 anni altrimenti niente risparmio, quindi niente (o poche) EV in buono stato.
    Concludendo le auto EV per una famiglia non benestante non sono ancora economiche.
    Il mio ultimo acquisto auto familiare di seconda mano con 45000km 3 anni. A 12000€
    Cerco un auto con questo prezzo anche 50000km, grazie

    • Fra tre anni la mia avrà 45K km e il valore garantito sarà di 9.400 euro. Me ne dà 10 e facciamo l’affare

  4. Leggendo la tua “autorecensione” sembra in sostanza che si sposta una fetta di costo operativo, nell’acquisto dell’auto, il che potrebbe anche andare bene se poi l’auto la si tiene 8/10 anni o più.
    Chiaro non sono un fan dell’auto (in generale), non ho mai sentito il bisogno di cambiarla prima della sua morte naturale o quasi, però… 28k di listino… Far un discorso per povery e tirar fuori quelle cifre…
    Ok non sono miope, negli ultimi 3 anni le termiche han avuto un bel saltello in avanti sui prezzi, niente di esagerato ma cmq c’è stato un aumento generalizzato, soprattutto nella fascia media e alta di prezzo ma cmq anche in quella bassa, vuoi perché gli approvvigionamenti di materie prime e la corrente son aumentate (ed “evidentemente” per le case produttrici la corrente rappresenta un costo molto elevato per unità) vuoi perché per vendere qualcosa di molto più costoso avendo una alternativa più economica, è più facile alzare il prezzo della fascia più bassa e a meno marginalità, piuttosto che intervenire in modo drastico per abbattere i prezzi, con 30k oggi di sicuro non si compra una elettrica coi sedili in pelle umana fantozziani, ma una bella termica si prende…

    Se si parla di auto da povery, è mi ci metto in mezzo anche io per il valore che do all’auto, non si parla di anticipi, non si parla di maxi rata finale, che senso ha? Se ho poca capacità di spesa, nei tre anni dove già gli do 200€ al mese devo anche preoccuparmi di mettere via 8k per pagare la rata finale?
    Se ho 11k cash glieli do subito come anticipo e mi risparmio gli interessi.. Ma in ogni caso, se ho poca capacità di spesa e vado su un nuovo, andrò su uno che posso acquistare con 200€ al mese massimo massimo ma se è meno è meglio.. con mille euro di anticipo e una rottamazione, allungando al massimo la durata per avere quel qualcosa di margine per eventuali imprevisti futuri… È dato che la pagherò anni anche su un marchio di comprovata affidabilità nel lungo termine, che oggi in elettrico, solo tesla ha… Ma è ben lontana da un listino di 13/14k,la metà della mg…

    • La mia non è un'”autorecensione”: è il conto dettagliato di quanto spendo e quanto risparmio acquistando un’auto elettrica che di listino costa qualche migliaio di euro più della maggior parte delle pari categoria (non di quelle con i sedili in pelle che costano uguale), ma recupera il gap con i risparmi nella gestione e nell’uso. Dimostrami che sbaglio i conti. E’ ancora troppo per quelli che tu definisci “povery”?. Sono d’accordo. Ma il problema è la povertà, non l’auto elettrica o termoca che sia.

  5. EV costa troppo ? Concordo. Qui la mia tragica esperienza.
    Acquista Enyaq 60 ad agosto 21 pagandola con rottamazione 29k anziché i 43 di listino. 8k stato+ 4k Lombardia + sconto concessionario.
    Ancor peggio decido di installare fotovoltaico 4kw senza accumulo buttando altri 6,5 k al vento. Poco importa che me ne stiano tornando il 50xcento indietro in 10 anni. Non sono contento e installo persino wallbix in garage a 1,5k sempre con 50 in detrazione 730…percorro nel 2022 circa 25000 km con un’auto top ultra silenziosa ultra comoda senza alcun costo di manutenzione e faccio viaggi fino a 3000 km di range senza guai. Ma poi tiro le somme 2022….a casa ho pagato bolletta luce circa 80 euro mese per totali 960 euro anno NONOSTANTE fotovoltaico perché non ho accumulo e quindi carico un po’ anche di notte. Per i viaggi lunghi spendo ben 300 euro circa di cariche ionity. Ma la sorpresa più brutta arriva un mese fa…il GSE con lo scambio sul posto mi comunica che mi sta per accreditare 1047 euro per il 2022. Quindi cerco di ricapitolare il tutto prima di tentare il suicidio: ho pagato 29 k una super auto. Provatela se avete dubbi. Poi ci faccio 25k km praticamente gratis perché pago 1000 di corrente ma ne ricevo indietro 1047. A beh certo i 300 di ionity….la disperazione mi sale quando mi rendo conto che con il costo zero della corrente ci ho pure coperto i consumi di casa con piastre induzione e asciugatrice. Quindi per quest’anno ho deciso
    Ritorno al termico senza FV a casa così tornerò a risparmiare con i consumi precendenti che erano di circa 2800 euro di diesel per i miei 25k km e di circa 1500 euro corrente casa. Beh adesso mi sento sollevato. Ritorno al termico perché EV è roba da ricchi. Ciaoooo!

  6. Certo che costa di più. A meno che vuoi prenderti una scatoletta oppure come vorrebbero i concessionari pagare rate di noleggio per la vita senza possedere nulla. Quindi ad oggi è antieconomico.

    • Vedo che non ha letto l’articolo. Non è il primo. Ma le chiedo: cosa la spinge a sparare sentenze senza sapere di cosa si stia parlando?

  7. Quindi la risposta è
    SI, COSTA DI PIU’
    Quindi se non hai disponibilità iniziale, ti attacchi.
    Però, SE hai la disponibilità, e SE ti dura abbastanza senza problemi, puoi sperare di ammortizzarla.

  8. Prezzone! 28.660 come prezzo scontato dal concessionario a cui applicare gli incentivi è un prezzone, significa che già così chiunque passando dal tuo concessionario se la porta a casa (pagando “cash”) a 25.660 che per la MG4 è davvero un prezzone.

    Complimenti Max per il tuo acquisto e condivido la scelta del modello, impossibile con i listini attuali trovano un’offerta migliore di questa. E complimenti anche per il coraggio della ricarica in strada presso le colonnine, sarebbe impensabile per me.

    Tanta stima zio Max.

    • Grazie Enzo. La ricarica in strada, comunque, è l’ultimo dei problemi. Mi scoccia solo pagare il doppio per fare il pieno.

      • Complimenti Massimo. Mi ha sempre interessato come auto, l’ho provata anche su strada, se fosse uscita nel 2019 prima di cambiare auto ci avrei fatto un pensierino.

    • Non l’ho acquistata, ma quel modello in concessionaria a Milano aveva quel prezzo esposto.
      A quella cifra ti compri una Yaris cross o una Puma.
      Poi uno può fare tutte le considerazioni che vuole, ma tanto è.

  9. Mi tengo ancora molto stretta la mia a Metano, che con 16Kg senza riguardo faccio mai meno 25Km/Kg e quindi ora che è dalle mie parti a 1,049 spendo per fare 3587KM: 3587/25*1.049=150€ : un risparmio di 69€ rispetto un uso normale di BEV e con inconvenienti che possono capitare di App/colonnine/rfid che in un post commentava. Io faccio sui 36.000km/anno e quindi risparmio sui 690€ rispetto alla MG4, che forse sì con costi manutenzione/bollo forse siamo li’ o qlke differenza + o – ….ma per l’uso statali/autostrada/viaggetti all’ultimo la trovo personalmente al momento (piu’) comoda

    • Che conti avrebbe fatto 9 mesi fa, con il metano a 2-3 euro al kg? Questo, intendiamoci, vale anche per l’energia elettrica e per i carburanti. E’ tempo perso fare calcoli con il bilancino quando i prezzi possono raddoppiare o dimezzare nell’acro di pochi mesi. L’auto elettrica è una scommessa. Anche quella termica, ma non ce ne rendiamo conto: siamo troppo abituati a ritenerla un dato di fatto.

    • Amen fratello!
      Gira e rigira il metano è stato / è / sarà sicuramente la soluzione che accomuna risparmio economico e ambientale.
      A prescindere dal pensiero dei fanboy eletttrici

      • Non può prescindere dal fatto, però, che la combustione del metano genera C02 a iosa. Sia nelle auto sia nelle centrali termoelettriche.

    • Va detto che ricaricare alle colonnine è un bel handicap: per gli stessi km ricaricando a casa spendo 153€ con una model 3 long range che pure è di una/due categorie superiore.

    • E come la mettiamo con la manitenzione?
      Olio, cinghia,ecc….costichisno.
      Io ho una Tesla e dopo oltre 4 anni e 70000 km mi ha costato la modica somma di €70 tra tergicristalli e filtra aria cabina. Nient’altro.
      Unica cosa che dovrò fare, come tutte le vetture, cambiare il liquido freni quando servirà.
      E la bellezza, Tesla non ti mena per fare tagliandi collegati alla garanzia del veicolo. Risparmio guidando….in silenzio….shut!

    • “inconvenienti che possono capitare con app/colonnine/RFID”… Vogliamo parlare dell'”inconveniente” della sostanziale assenza di self service per il metano e della difficoltà in molte aree d’Italia di trovare distributori aperti nel weekend o (ancora peggio) di notte? O del fatto che il rifornimento di metano a casa è una chimera?
      Ti parlo da convinto metanista, tuttora possessore di una Grande Punto Natural Power, ma che l’anno scorso ha cambiato l’altra auto a benzina con una BEV. E, conti alla mano, anche solo di carburante fidati che pago al km meno che con la Punto (e mi riferisco al prezzo del metano pre-ottobre 2021) per un’auto infinitamente più performante e più comoda. Per non parlare della manutenzione, che sul metano è sovrastimata dai detrattori, ma che è comunque a livello di una termica benzina.
      Se hai ancora un’auto a metano usala fin che dura, ma il passo successivo è una BEV. Anche perché ormai auto a metano nuove non ne trovi praticamente più (visitare i siti dei vari costruttori per credere).

      • sì sono d’accordo con lei e Massimo, per quello ho detto intanto me la tengo stretta e nel frattempo migliori tutta la gestione Bev che sta facendo grandi passi. Poi ricordavo che un mio amico con la grande punto metano faceva parecchi km in meno della mia Golf, fino 5 anni fa era sì raro trovare distributori e per fortuna 1 vicino casa è sempre stato aperto anche di domenica mattina, invece vai nei paesi europei attorno all’italia e OGNI distributore metano è SOLO SELF
        Penso poi al Metano sintetico che i paesi Arabi e USA iniziano man bassa produrre combinando l’H del mare scisso con elettrolisi con la CO2 (alcuni anche quella prodotta da cementifici) perchè più facile da trasportare e densità energetica più alta dell’H: ok bilancio energetico pessimo, però a impatto sostanzialmente neutro, penso a quando la produzione solare a volte è successo che è troppa (vedi paesi bassi qlke gg fa) e bisogna allora in qlke modo pensare a sistemi di “accumulo” che magari non siano solo giganteschi pacchi batteria, c’è chi pensa anche di riempire bacini per poi tornare fare corrente idroelettrica

  10. Eh guarda caso, quando si tratta di prezzi, si tira fuori l’MG4.
    Si perché c’è SOLO questa a quel prezzo di quella categoria.
    Puo’ essere che a uno non piace? (non è il mio caso, a me piace)
    Puo’ essere che uno non è disposto a comprare un auto piena di difetti senza alcun supporto? (io non sono disposto ad andare ogni 2 x 3 al concessionario e aspettare settimane la risposta dalla cina per risolvere ogni singolo problema)
    Puo’ essere che la qualità generale degli assemblaggi non valgano 30k?
    Ma vi siete informati sui tempi di attesa per ricevere l’auto?
    Avete visto i tassi di interesse proposti da “MG”? in promozione siamo al TAEG 9,61%
    Io personalmente ho provato a comprarla ma gli stessi concessionari di MB e Milano nord hanno fatto di tutto per non vendermela.
    Ha ragione il lettore dicendo che auto di categoria A B e C elettriche a prezzi corretti non ci sono.

    • Vabbè, non so cosa sia successo a lei. Io l’ho avuta in due settimane, l’ho pagata il giusto e finora è andata a meraviglia. L’officina di assitenza è a due chilometri da casa, non in Cina. Le farò sapere se avrò problemi.

      • Niente LKA che cerca di ucciderti e va disattivato ad ogni sosta?
        Nessuna perdita di olio da riduttore?
        Nessun problema di accoppiamento al bluetooth?
        Nessun rumore dal compressore dell’aria condizionata?
        Nessun problema con l’infotainment? tipo blocchi o radio FM che non si salvano.
        Meno male dai, sono contento che le sia arrivato un modello che va bene.

        • L’LKA si regola o si disinserisce. Nelle impostazioni predefinite è sgarbato, ma questo non solo nella MG4 e non solo nelle elettriche. Perdite o rumori non ne ho avvertiti. Allo studio del manuale per settare connessioni e infotainment ci penserò in ferie: è talmente cervellotico che richiede qualche giono di studio.

  11. Ammettiamo che abbiate ragione sul discorso economico ma i soldi non sono tutto. Giorni fa sono passato dalla COOP vicino casa mia dove ci sono delle colonnine di ricarica Enel X (una grossa rettangolare + 7-8 di quelle piccole). Beh, alla colonnina grossa (50 KWatt?) ci stava a ricaricare una utilitaria e vado lì per curiosità a leggere sullo schermo della colonnina dove c’era scritto che per ricaricarla ci voleva ancora 1 ora e mezzo. Ora rendiamoci conto che, mediamente con la mia utilitaria ci metto 3 minuti per fare il pieno mentre invece se avessi una utilitaria elettrica dovrei andare lì sperando di avere la fortuna di trovare la colonnina grossa libera e ammesso che sono fortunato devo stare dentro il centro commerciale 1 h e 30 min a grattarmi i cosiddetti (quelle piccole ancora più tempo). Insomma, va bene il discorso economico ma dovete mettere in conto anche la rottura di balle di aspettare la fine della ricarica. E quella quanto la prezziamo? 😁

    • Ha visto il proprietario dell’auto alla “colonnina grossa” (sono Fast in DC) seduto ad aspettare? Magari ha fatto la spesa, è andato dal medico, ha fatto un versamento in posta e quando tornerà a staccare l’auto avrà “perso” tre minuti per collegare l’auto e scollegarla a fine carica. Come lei al distributore.

      • Si, ho capito quello che dice lei. Però tante volte uno deve ricaricare senza bisogno di fare la spesa o altro. E li ci schiacci 1 ora e 30 min ad andare bene. Perché se poi uno ha una auto con batteria a più elevata capacità e trova le colonnine piccole poco potenti (11 Kwatt?) allora va a finire che uno ci schiaccia la giornata. Lei capisce che ciò è del tutto improponibile per una persona che deve lavorare e ha il tempo contato.

          • Eh beh…
            grazie mille.
            Ovvio che se è già occupata bisogna cercarne un’altra. 😉

            Io rispondevo solo alla domanda del nostro amico su cosa fare nell’attesa di una ricarica lenta.

            C’è di buono che, volendo, si può saperlo prima con ragionevole certezza. Tutte le app degli operatori segnalano (più o meno) lo stato della colonnina.

        • Nessuno ci “schiaccia” ore o giornate. Di solito ci schiaccia una dormita, la notte. O una mezza giornata, mentre è al lavoro. O due ore mentre è al cinema.

        • Infilo la spina nella presa di casa ed in quella dell’auto, vado a letto ed il mattino dopo mi attende bella calda e carica.
          Una scomodità incredibile.
          Quando vado a fare la spesa, se la presa è libera la uso altrimenti pace, una volta a casa la collego e via.
          Che ancora non ho capito perché tutti pensano che se la colleghi devi farci per forza il pieno.

    • Caro MASSIMO, l’indicazione che lei ha visto alla colonnina era con tutta probabilità il tempo stimato per la ricarica al 100%.
      Evidentemente lei non ha un’auto elettrica, altrimenti saprebbe che non è praticamente mai necessario ricaricare al 100%, se non giusto in occasione di un viaggio… proprio come non è necessario fare sempre “il pieno” di carburante ogni volta.
      Quanti guidatori di auto termiche riforniscono 10-20-30 euro alla volta e fanno “il pieno” solo se devono partire per un viaggio?
      Ecco, il guidatore di un’auto elettrica fa esattamente così, con il vantaggio – dal mio personale punto di vista, s’intende! – che può rifornire l’auto di elettroni mentre fa altre cose, tipo appunto andare al supermercato a fare la consueta spesa.

      • Si, la ricarico solo al 30% così devo fare la ricarica 3 volte a settimana e 3 volte a settimana mi rompo le balle 🤣. Caro Signor Eugenio, le dico solo che ho una vecchia Fiesta con impianto benzina + GPL e riempio entrambi i serbatoi solo una volta al mese e ci metto solo 5 minuti in tutto. Non mi convincete proprio con le vostre belle EV. Tenetevele!

        • La maggior parte di noi non perde neppure quei 5 minuti perché carica comodamente a casa, fai un po’ tu.
          Poi comunque ti è già stato ripetuto più volte che anche se uno dovesse collegare la spina tre volte non significa che deve aspettare la ricarica… Per cui paradossalmente ci spendi più tempo tu dal benzinaio. Che poi non sono 5 minuti per il GPL, anche nelle condizioni migliori: vieni a Torino, magari nei weekend, e vediamo quanti sono i tuoi 5 minuti mentre sei la sesta auto in coda… Poi parli di 5 minuti per fare il pieno sia di GPL che di benzina, ma chi vuoi prendere un giro? Credi che qui dentro chi guida un’elettrica non abbia mai avuto auto termiche prima?

        • Voglio proprio vederti alle 20 di sera cercare di fare il pieno di GPL, con i benzinai serviti chiusi e nessun self-service GPL.
          Io invece la carico quando voglio in garage.
          E spendo molto meno tempo dei tuoi 5 min.
          E risparmio pure in sacco di soldi.
          Contento tu….

        • ciao Massimo io consumo circa 50 kw/h a settimana (percorro circa 400km a settimana) esco di casa alle 8 e rientro alle 18.

          quando ricarico e quanto sbatto:

          2 volte alla settimana vado al supermercato: 1 volta ci resto 1 ora la seconda 30 minuti (sarebbero 20 minuti ma tra 2 parole con chi conosco, il messaggio rimetti il carrello apposto alla fine è mezzora)

          in questa 1,5 ore a 11 kw ricarico circa 15 kw

          vado in tintoria al centro commerciale dove magari mi faccio un giro: altri 11 Kw.

          al fine settimana vado a Riva del Garda come turista e cerco di ricaricare proprio nei posti che si vedono nell’ormai famoso video (se possibile) ma lì la colonnina è a 150Kw quindi basta mezzoretta.

          quindi del mio fabbisogno settimanale di 50 Kw/h è coperto per 25 Kw/h mentre sono in fase “acquisti” e per i restanti 25 a caso o a casa: imposto il carichino a 13 amperes (2.880 Kw) e carico in qualche ora 6/7 Kw/h ogni giorno, di notte, se mi serve.

          Domani (venerdì) dovrò fare circa 200 Km per fare una visita medica fuori città e domenica scorsa avevo il 30% e consumo il 4% al giorno… e non ho ricaricato al supermercato, quindi ho caricato/caricherò 7 kw/h dom-stasera con questi risultati:

          carica iniziale 30% (23 Kw/h)
          consumo settimanale 4×4%= 16% (13 kw/h)
          ricarica notturna= 7Kw/h x 5 giorni (dom-gio) 35
          quindi venerdì mattina avrò:
          23Kw/h –
          13 Kw/h +
          35 Kw/h =
          45 Kw/h = 60% di batteria

          con qs 45 Kw posso percorrere 200 Km di autostrada senza problemi..

          PS: questa sera invece che 7 kw (3 ore di ricarica) ne metterò 15 ma se avessi il desiderio di avere più margine.. basterebbe mettere 15 Kw/h al giorno e via!

          PS: mi ricordo quando ho fatto vedere a mio padre il PC e Word, i commenti furono:
          – ma scherzi? adesso dovrò accendere il PC, aspettare che si accenda per scrivere una lettera?
          – la stampante, che spreco…. mille stampe.. la macchina da scriver ha 1 foglio e quello è!
          – se va via la luce io non scrivo più!
          – non si vede bene!
          – bello che puoi correggere, salvare… ma è tutto complicato.. con l’olivetti inserisco il foglio… tac tac tac (i tasti) e scrivo senza tante menate… e tiro fuori il foglio quando voglio io senza stampa – formato fronte – retro… porta via sta roba che va bene per giocare non per lavorare!!!!!

    • Per ricaricare l’auto elettrica bastano pochi minuti, anche per chi come me non ha possibile di ricaricare nel proprio posto auto, comunque non molto di più o per nulla di più che fare il pieno carburante compresa la procedura di pagamento, con attese in cassa. Io l’auto la collego in pochi secondi, soprattutto avendo la normalissima tessera rfid, e poi stop, faccio le normali cose che qualsiasi persona deve comunque fare nel quotidiano, faccende di casa, un po’ di sport, giocare con mia figlia, lavarsi, passare tempo con la famiglia, preparare la cena in famiglia, mangiare con la famiglia, lavarsi i denti, leggere un po’, guardare un po’ di televisione, giocare col gatto, poi dopo qualche ora, poiché con la ricarica lenta in AC ci vogliono anche più di quattro ore, la vado a scollegare in pochi secondi e la riporto nel mio posto auto. Il pagamento è automatico, con l’abbonamento risparmio parecchio, in pratica il tempo della ricarica è di pochi minuti, non me ne accorgo nemmeno. Quindi non rappresenta in realtà un problema, evidentemente. E con i km che faccio quotidianamente, 30 km esatti, una ricarica mi può durare quasi due settimane. Colonnine dalle mie parti ce ne sono, in più punti, di libere ne trovo sempre. Aggiungiamoci che ho anche la possibilità di ricaricarla al centro commerciale mentre faccio la spesa, al ristorante mentre mangio, in hotel durante un soggiorno, a casa di parenti durante una visita, spesso ricaricata anche GRATIS e da fonti rinnovabili, stupendo. In caso di viaggi lunghi dove serve fermarsi a ricaricare in autostrada la situazione non è affatto male, con le sempre più numerose colonnine ultra fast presenti nelle aree di servizio, e aumentano di continuo, il tempo della ricarica è giusto il tempo di una sosta all’Autogrill per toilette, caffè, brioche o panino, sgranchirsi le gambe, poi via senza passare dalla pompa. Tempi di ricarica: no problem

    • Se posso dire la mia. Una utiltaria ha un pacco batterie inferiore a 50 kWh, spesso anche di parecchio. Ammesso e non concesso che abbia collegato l’auto con la carica a 0% (nessun elettronauta con un po’ di cervello lo farebbe mai a meno di imprevisti o catastrofi) con la potenza di 50 Kw, anche considerando una curva media di 40, in un ora e mezza fa il pieno quasi due volte. E’ più probabile che stesse utilizzando il cavo AC (11 o 22 Kw) e abbia approfittato per fare le sue commissioni, come si dice più su (o giu?). Magari mi sbaglio ma…

  12. E’ evidente che l’auto elettrica oggi è molto più conveniente della termica. Resta solo il fatto che il consumatore medio, abituato a prendersi una golf (o anche la Panda o la opel), fidelizzato con il marchio più diffuso in Europa, ha un pò il timore di raffrontarsi con nuove marche in arrivo tipo MG.
    Volete sapere come va a finire la questione assistenza? io oggi ho portato l’auto in concessionaria per un problema al climatizzatore e appena risolto casomai ve lo relaziono.

    Tanta gente è psicologicamente ancorata alla vecchia realtà e non riesce a staccarsi dagli idrocarburi.
    Altro argomento degno di nota… gli incentivi… una cifra ridicola non convince la popolazione al cambiamento e nemmeno le norme europee.
    Guardando all’Italia ci sarà gente che si tiene il tosaerba a benzina fino alla morte (la propria, non quella del tosaerba).
    L’unico ostacolo che li farà desistere sarà quando andranno a comprare una candela e non la troveranno più.
    Ancora oggi c’è gente che compra lampadine ad incandescenza senza sapere che differenza di consumo ci sia.
    MA PARLIAMO DI DATI …
    Assicurazione kasko – furto incendio – eventi atmosferici – danni a cose 30 mln – danni a persone 30 mln ….. 550 euro all’anno.
    Bollo zero per qualche anno (in Veneto è così)
    Consumo zero (si ricarica da casa per 9 mesi all’anno con il sole) … anche se mi sono fatto l’abbonamento enel travel visto che viaggio parecchio (fine settimana scorso 900 km).
    Viva la Cina … abbasso la co2!!

  13. Due mesi fa per mia cognata ho contattato un concessionario per la stessa identica MG4 e la rata mensile che mi è stata offerta era sopra i € 400/mese, quindi nessun acquisto elettrico. Vero, lo sconto non è stato calcolato, non c’era nessuna auto da dare in permuta, ma l’auto sarebbe stata venduta in Lombardia ad una residente, quindi si sarebbero dovuti aggiungere gli incentivi regionali.
    Sarei curioso di mettere a confronto le due offerte e soppesare le diverse contropartite, ma la differenza è davvero tanta.
    Se la redazione chiede al loro lettore di avere l’offerta della concessionaria, io posso inviarvi quella fatta dalla concessionaria di Milano e vedere dove sono le differenze e capire dove stà l’inghippo.

    • Il lettore sono io. Ho spiegato abbastanza bene nell’articolo in cosa consisteva l’offerta: finanziamento con anticipo di 8.000 euro, 48 rate mensili e riscatto facoltativo a prezzo garantito

  14. -non ho ancora la possibilità di ricaricare nel garage condominiale-

    Mandami le planimetrie di garage e sala contatori, se vuoi disegnale anche tu mettendomi però le misure delle distanze da percorrere che ti faccio un progetto al volo per vedere se puoi mettere una presa blu. 😉
    Ti dico un po’ la spesa dei materiali e ti facco due conti della serva, così quando chiami l’elettricista sai già più o meno di che morte è giusto morire. 😉
    Se l’amministratore è recalcitrante poi ti rispiego esattamente cosa devi fare lato condomini per ottenere l’assenso e partire subito coi lavori.

    • P.S.

      Visto che ricarichi fuori, l’hai già comprata la copertina con l’anello magnetico da mettere attaccata alla macchina attorno alla presa quando piove?
      io ce l’ho e mi piace un sacco.

    • E’ un po’ più complicata la faccenda, Alessandro. Parliamo di autorinessa con 4 piani interrati e 200 garages.

      • mi permetta, se nel box ha una qualsiasi presa puo’ cambiare i fili dell’impianto e metterci 3 x 2.5 mm2 o meglio 3×4.0 mm2 e utilizzare schuco in tutta sicurezza , e la macchina , al sicuro in garage e al calduccio, si ricarica bene bene per tutta la notte! auguri

        • La faccenda è molto più complessa. Come ho già scritto, il garage è in un codominio con autorimessa interrata su quattro piani, oltre 200 posti auto, unico Pod e via dicendo.

          • Praticamente mi va meglio a me che essendo parcheggio comune all’aperto NON ho nemmeno il discorso dell’antincendio.

            Posso mettere la colonnina fuori e bon.

            Fosse con parcheggio assegnato sarebbe perfetto.

            Non conprendo però questa cosa Massimo. Io a casa mia, in condominio, posso mettere un piano induzioe da 7,4KW e nessuno può fiatare ma se avessi il garage condominiale per mettere una colonnina da 3,7KW ho bisogno dell’antincendio c***I e mazzi?

            Mi sembra un non-sense

          • Beh, intanto il suo piano a induzione è collegato al suo Pod e la corrente la paga lei; nel mio garage la corrente è compresa tra le spese condominiali. I collegamenti sono progettati per la sola illuminazione. Il garage non è presidiato, casa sua sì, soprattutto se il piano a induzione è acceso.

  15. Non mi tornano i conti: se il prezzo di listino è 31.103 euro, che diventano 28.660 con lo sconto standard del concessionario e dedotto l’incentivo base per auto elettriche (3.000 euro), il prezzo è sceso non a 21.660 ma a 25.660. I 4.000 euro di differenza sono il valore della macchina data in permuta, che ci sarebbero comunque anche se comprasse una termica. Pertanto i conti vanno rifatti partendo da un prezzo di acquisto di 25.660 euro.

    • Chi parlava di raffronto con la termica? Lei non ha letto l’articolo fino in fondo, dove calcolo l’esborso complessivo nell’arco di 4 anni, considero di aver pagato qualche migliio di euro in più, ma stimo il risparmio nell’uso che mi porta in sostanziale pareggio.

      • L’ho letto tutto e le spiego perchè i conti non sono corretti. Lei in realtà, dando la sua vecchia auto in permuta, è come se avesse dato in acconto 8.000 + 4.000 che è il valore dell’usato, per cui il costo totale è stato del acquisto è stato 4.000 + 8.000 + 48 rate + riscatto finale. se non avesse avuto l’usato avrebbe dovuto anticipare 12.000 euro o aumentare l’importo delle rate del finanziamento.

        • L’usato l’avrei avuto in ogni caso, anche comprando un’auto termica. Non capisco perchè dovrei escluderlo soltanto dal conto pagato per l’auto elettrica.

          • Non deve escluderlo in nessuno dei due casi, va computato come se fosse un apporto in contanti, perchè quello di fatto è.

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