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Lasciamo fare al mercato, assurdo imporre le elettriche

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Ursula Von der Leyen, n.1 della Commissione UE: che cosa deciderà l'Europa per il dopo 2035?

Lasciamo fare al mercato, è assurdo imporre le auto elettriche, che non risolvono i problemi dell’ambiente. È quel che ci scrive un lettore di Bergamo. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che per scriverci l’indirizzo mail è info@vaielettrico.it

punto interrogativo“Le EV le comprano i ricchi e non risolvono i problemi dello smog, non credete?”

“Mi capita di leggere ogni tanto dei vostri articoli che difendono a spada tratta le tante qualità dell’auto elettrica. Onestamente faccio davvero fatica ad apprezzare e capirne i vantaggi, specialmente dal punto di vista della gestione. Sarà anche perché al momento vedo l’auto elettrica come uno status symbol per ricchi.

Infatti credo che a questi ultimi non gliene freghi un tubo dell’ambiente e io sicuramente non posso permettermi di comprarne una. Terrò la mia Honda Jazz del 2009 a benzina fino alla (sua) morte. 

Ma credete veramente che l’auto elettrica risolverà i problemi dell’ambiente?  Io abito a Bergamo dove, a 3 km dal centro città, c’è un aeroporto che muove 16 milioni di passeggeri all’anno. Cosa risolve quindi qualche auto elettrica a livello di smog che incombe sulla città? Sono forse elettrici anche gli aerei? Non mi pare proprio. Voi vi fidereste a prenderne uno? Io no.

Inoltre mi sembra assurdo che dal 2035 sarò obbligato a comprare un’auto nuova solo se elettrica. Per fortuna c’è chi cerca di ostacolare questa assurdità, alla fine  deciderà il mercato. Cosa ne pensate?. Massimo da Bergamo

Lasciamo fare al mercatoLasciamo fare al mercato? Saremmo ancora alle Euro 0…

Risposta. Se lasciassimo fare al mercato, saremmo ancora alle Euro 0, le auto super-inquinanti del secolo scorso. È merito della UE se i costruttori sono stati costretti a rendere sempre più sostenibili le loro auto, con limiti sempre più stringenti, fino alle Euro 7. Un percorso a tappe che non solo ha contribuito a rendere più pulita l’auto delle  città. Ma ha anche costretto i produttori a uno sforzo in ricerca e sviluppo che ha reso l’industria europea sempre più competitiva a livello globale.

Nessuno ha mai detto che le auto sono le uniche responsabili delle emissioni che a volte rendono l’area irrespirabile. Né che si possa pensare di far andare gli aerei in elettrico. Ma tutti i settori (a partire proprio dall’aviazione civile) devono fare la loro parte per migliorare la situazione.

Nell’auto, in particolare, ora esistono alternative ai motori termici che hanno dettato legge per più di un secolo. Alternative che devono diventare più abbordabili in termini di prezzo per una platea sempre più ampia di cittadini. Poi sarà la UE a decidere quando e che cosa fare.

Quanto costa veramente cambiare la batteria di un’auto elettrica? Il caso della BMW i3 – VIDEO di Paolo Mariano

 

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97 COMMENTI

  1. Prima di arrivare ai possibili benefici per l’ambiente bisogna superare tali e tanti strati di lucro e interesse d’ogni tipo che passa ogni voglia e ogni fiducia.
    Quindi, anche no.

  2. Lasciamo fare al mercato! Cos’è questo obbligo di cinture di sicurezza? E ai lavoratori delle fabbriche di eternit nessumo ci pensa? Se il buco dell’ozono si è aperto ci sarà un buon motivo non vedo perche devo smettere di usare la lacca per capelli!
    Massimo dai cùnta mia sò di bambosade dom!

  3. Io a chi vuole che le auto a emissione zero non siano imposte e di essere libero di acquistare ciò che vuole per essere libero delle sue spese rispondo questo e di norma non controbattono.

    Sinceramente per convincerti basterebbe un po’ di buon senso, perché tutti noi sappiamo che quello che esce dallo scarico uccide, noi i nostri figli e i nostri vicini , quindi perché serve un blocco sulle vendite delle auto inquinanti, per il semplice fatto che purtroppo a noi non frega nulla, vedasi tutte le restrizioni per il fumo di sigaretta 😉

    Comunque nessuno sta imponendo l’auto elettrica, ma obbligo di veicoli a emissione zero e non è la stessa cosa 😉

    • Beh…allo stato attuale mi pare sia la stessa cosa…sbaglio?
      Ma questo obbligo riguarda solo le quatto ruote? E le due ruote?
      Grazie per chi volesse chiarirmi questo dubbio.

      • Obbligo per le auto nuove e molto futuro, non oggi e neppure domani

        Le due ruote ho curiosato e leggo che sono escluse dal provvedimento, verranno vendute anche con motore termico anche dopo il 2035, perchè:

        – incidono sulle emissioni e sui consumi di carburante dei trasporti per una quota percentuale infima, e se ci pensi ogni due ruote che viene utilizzata è già un risparmio di emissioni rispetto a usare e/o fabbricare un’auto

        – al momento non c’è certezza che le batterie saranno adatte per ogni utilizzo delle moto già nel 2035 (anche se è probabile che per tale data lo saranno), sulle moto l’ingombro e il peso devono essere minimi

        Altra particolarità sono i camion, per i quali c’ è un programma specifico dedicato a step, con tempistica un poco più dilatata, in pratica al 2040

        • Sarà certamente così…ma se parliamo della salute di chi vive incittà, le moto e gli scooter sono quelle/i che “puzzano” di più e fanno più rumore….quindi sono più fastidiosi….
          In certe città come Roma ce ne sono veramente tantissimi.

          • giusto, mi scordavo i ciclomotori e scooter a 2 tempi, non emetteranno molta CO2, ma altre sostanze che puzzano si, e possono fare molto rumore

            spero che un po’ alla volta vengano limitati alla circolazione (sono divisi anche loro in categorie euro 0, 1, 2), prima del 2035,
            e sostituiti da motocicli a 4 tempi, e quando i prezzi scenderanno, direttamente elettrici

  4. Caro Massimo da Bergamo, parlaci anche del parecchio dannoso e ancor più odioso inquinamento acustico delle auto e delle moto, secondo te anche in questo caso i motori elettrici sono peggio dei motori a scoppio? Attendo con curiosità e speranza la tua risposta, ma credo di conoscerla già quindi risulta inutile una tua ridicola risposta e il tentativo di sovvertire la realtà

    • Allora…io in centro a Bergamo, nel 99,99% delle occasioni (visto che ci lavoro) ci vado in bicicletta o (udite udite) in monopattino elettrico…quindi non produco rumore.
      Se non l’hai capito io sono contrario all’imposizione dell’auto elettrica che ritengo assolutamente inutile fuori dai centri abitati. Poi se uno la vuole acquistare non ho nulla in contrario …ma bisognerebbe avere il diritto di scegliere….come al momento si puo’ ancora scegliere tra benzina/ibrido/GPL…
      Per quanto riguarda l’inquinamento acustico in città andrebbe benissimo la mobilità ibrida…
      Chi veramente patisce l’inquinamento acustico sono quelli che abitano in certi quartieri o comuni attorno a BG dove gli atterrano gli aerei nel salotto …io per fortuna sono un po’ defilato…gli aerei che passano li vedo ma non li sento….

  5. Caro Massimo da Bergamo “benaltrista”, evidentemente lei non sa (o fa finta di non sapere) che a livello di UE sono anni che si discute di riduzione dell’inquinamento in tutti i settori della nostra vita, di economia circolare e di progressiva uscita dalle fonti fossili per la produzione di energia, quest’ultima accelerata dalla crisi innescata dalla sciagurata invasione della Russia dello stato sovrano dell’Ucraina.
    Le lascio solo tre link presso cui risciacquare il suo “benaltrismo”:
    • “Green Deal europeo”: https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/
    • “ReFuelEU” (specifico per l’aviazione): https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/10/09/refueleu-aviation-initiative-council-adopts-new-law-to-decarbonise-the-aviation-sector/
    • “RePowerEU”: https://www.consilium.europa.eu/it/policies/eu-recovery-plan/repowereu/
    Buona lettura.

  6. Se l’ Europa fosse realmente interessata all’ ecologismo dovrebbe far costruire auto che durino 50 anni e che siano facilmente riparabili come le euro 0. Con l’ imposizione “ecologica” hanno mascherato la creazione di auto a scadenza come lo yogurt che seppur consumando meno hanno un impatto ambientale maggiore sia per l’ elettronica sia per lo smaltimento di ogni veicolo dopo appena 150/200.000 mila chilometri. Favorendo la stessa industria. A e se volete iniziare a riciclare le batterie potete già iniziare con le montagne in africa di batterie classiche delle auto a combustione. Oppure potete seguire l’ esempio della Lombardia e usarle per concimare i campi e avvelenare con i tumori la popolazione locale e chi se lo và a mangiare. L’ auto più ecologica è la Mercedes con cinque milioni di km o anche l’ auto a benzina del signore che vi ha scritto.

    • Non è proprio come dici o come vorresti far credere…. perche sotto tutti i punti di vista (sia di CO2 che, soprattutto di veleni depositati nelle città dove la gente vive) le emissioni durante l’utiluzzo superano di n volte quelle per la produzione ancira oggi dove, almeno in teoria, un motore termico moderno dovrebbe emettere una piccola frazione di quello che faceva un euro 0.
      Se non fosse così una elettrica non potrebbe mai recuperare il deficit con cui parte per la sua produzione e ribaltare la situazione andando ad emettere in tutto il suo ciclo vita circa la metà di co2 e 0 di tutti gli altri veleni che oggi uccidono decine di migliaia di poveri cristi all’anno sono in Italia….
      E questi sono dati certi perchè ormai certificati da decine e decine di studi al riguardo tutti concordi (al netto di irrilevanti differenze nell’ordine di decinali).

      Sostenere che si inquiba di meno a non mettere alcun sistema antinquinamento ed agevolarne l’utilizzo è solo e semplicemente negazionismo allo stato puro!

    • Scusa ma mi ero scirdato di commentare la seconda che hai sparato….

      Da quando le auto termiche montano le batteria al litio?
      Lo sai o non lo sai che quelle che hai indicato tu sono tutte batterie al piombo che con quelle da traziobe delle auto elettriche non c’entrano nulla?
      Semmai il fatto che quelle delle auto termiche (perchè le elettriche fatte bene non hanno batterue al piombo neanche come batteria dei servizzi.. Tesla sono anni che monta una “piccola” batteria al litio anche per quella funzione) non vengono riciclate e generano quel tipo di probkema dovrebbe essere un motivo in più per abbandonare le auto termiche non il contrario perchè è un ulteriore (come se non bastassero le altre) fonte di inquinamento che generano.

      E fidati che non vedrai mai una batteria di auto elettrica dove vedi ora quelle al piombo delle auto termiche semplicemente perché mentre una batteria al piombo esausta è un oggetto senza valore ma che anzi fa spendere per il suo corretto smaltimento (da qui la tentazione per i disonesti di sbarazzarsene in modi non leciti) quelle al litio sono dei piccoli tesori in quanto contengono materiali dall’alto valore economico completamente riutilizzabili perchè, una volta recuperati, mantengono inakterate le proprie proprietà come se fossero nuovi di pacca…
      È la stessa cosa che accade con l’oro…
      Ha mai visto montagne di gioielli d’oro accatastati in Africa o sotterrati nottetempo in qualsiasi posto del mondo per disfarsene??
      Io non penso proprio!!!! Semplicemente chiunque ha un gioiello d’oro di cui si vuol disfare lo porta ad un irefice che glielo acquista per fonderlo e farci nuovi gioielli… ecco, esattamente la stessa cosa sarà normale che accadrà con le batterie al litio esauste: le si venderanno a chi si occupa del riciclo che sarà ben contento di pagartele visto che sa che ci guadagnerà molto di più con le materie prime che ne tirerà fuori…
      E bada bene che non è una semolice speranza ottimistica ma pura realtà perché le prime aziende che sono partite con il riciclo delle batterie al litio da autotrazione lo stanno già facendo: acquistano, cioè pagano i propretari, i pacchi batteria esausti/rotti… Non è che li devi pagare tu per smaltirtele (come succede con quelle al piombo) ma ti pagano loro perchè gli stai dando un qualcosa che, se anche non più funzionante in senso stretto, ha il suo bel valore.

      • Mi spiace ma si un punto sei proprio andato fuori strada , perché sono decenni che si riciclano le batterie al piombo ed è per questo che non viene più estratto per le batterie, con il litio arriveremmo alla stessa situazione, così non serviranno più le miniere di estrazione 💪

    • Mi chiedo se la Redazione possa valutare l’ipotesi di istituire una qualche sorta di premio per il commento più irrilevante, più infarcito di luoghi comuni sbagliati, più infarcito di affermazioni false, più velatamente complottista, più [categorie da definire].

      Perché tra i vostri lettori si nascondono dei veri campioni!

        • Quello è oro, denaro contante. 😂
          Ma tu che non hai l’occhio dell’editore o dell’affarista, non te ne sei minimamente accorto. 😇😇😇
          Tra l’altro nel momento in cui qualcuno manda una lettera ad una redazione per pubblicazione, di fatto gliene cede i diritti.

          Insomma, per farla breve: tenete tutte le perle e quando ne avete abbastanza mettete in fila le migliori e pubblicate un bel libro a costo zero.
          Può passare tranquillamente sotto silenzio (ma visto che il lavoro per realizzarlo è stato prossimo allo zero tutto sommato non c’è da dispiacersi). Oppure se si è fortunati può diventare il caso editoriale, l’ “io speriamo che me la cavo” di questi anni ’20.

          • Per editare “Io speriamo che me la cavo” basterebbero i 6.415 commenti (numero esatto, ad oggi) del mitico Enzo

          • 🤔
            Interessante, considerando la lunghezza tipica dei suoi commenti, potremmo stimare una media di 15 minuti a commento, ottenendo circa 1600 ore spese a scrivere commenti su Vaielettrico.
            Cioè poco meno di un anno uomo, praticamente è un lavoro a tempo pieno!

            Sì scherza ovviamente 😎

          • @Massimo degli Esposti
            prenoto una copia del libro!
            segnami!

            però…con 6415 commenti di Enzo viene fuori una enciclopedia!
            o un trattato di psicologia comparata….;-)

            e infine:
            6415 commenti, in 4 anni di sito, 1600 giorni, son 4 commenti al giorno, Natale e Pasqua inclusi….
            sì, è credibile….ma mannaggia allora quanti sono i miei?!?

          • io lo intitolerei “col cavo che me la cavo”
            con la prefazione di Porro , Formigli e Greg

    • per molto molto meno la politica italiana si inalbera egli elettori corrono dietro come pecore:
      i tappi delle bottiglie,
      o i sacchetti di plastica

      per dire due casi in cui l’UE legifera in direzione della sostenibilità progressiva

      e la politica marcia gioca a buttarla in caciara.

      @gioacchino
      tu ovviamente hai votato i partiti progressisti e massimalisti alle Europee, vero? VERO?
      non hai votato i popolari o peggio la destra che propongono provvedimenti in direzione contraria a quel che tu auspichi…. vero?

    • Non è esattamente così e questo discorso del “non comprare auto” assomiglia molto alla decrescita felice, spesso additata insieme al tema delle elettriche.
      Ovvio che meno si produce e meno si inquina, ma nessuno obbliga a comprare una ev, mentre la si considera quando si vuole cambiare auto.
      Anche la storia delle montagne di batterie in Africa non regge. Se qualcuno per risparmiare sullo smaltimento dovesse spostare batterie al piombo in Africa (o altrov) commette almeno un paio di reati. Cosa questo abbia a che fare con le ev, proprio non si capisce. Peraltro, le batterie sono la parte più pregiata delle auto elettriche, quindi è decisamente più conveniente il riuso e riciclo, con molti programmi e aziende già avviati.

    • Esatto!!!! Ci sono motori nel terzo mondo che sono stai rifatti innumerevoli volte e hanno percorso milioni di km, facendo i 6km litri certo, ma come diceva massimo di Bergamo, basti pensare agli aerei che consumano cifre assurde rispetto l automotive (solo per far spostare gente velocemente per fini spesso non vitali) e le decine di migliaia di navi attualmente in mare (per migliaia di prodotti che realmente non ci servono o che comunque potremmo produrre più vicinoche dall altra parte del mondo)? Ma poi NESSUNO DI QUESTO SITO SI RICORDA QUANTO INQUINA UN AUTO ELETTRICA PRIMA DI ARRIVARE SUL MERCATO?!??!

      • @Andrea
        strano….questo sito ha trattato il tema dell’inquinamento delle BEV prima di arrivare sul mercato in lungo e in largo,
        hai dei dati migliori?
        ce li condividi?

        e già che ci siamo: hai dati relativi a quanto inquina la benzina prima di entrare nel serbatoio?
        ci condividi anche questi?

        • Ma no è che lui ha sentito Salveeeni che ha citato questa cosa e allora la ripete, perchè a entrambi immagino sembra di aver trovato la pistola fumante per “fregare i pro-elettrici”.
          Argomento fantoccio se ce ne è uno, lo sanno anche i tifosi delle auto elettriche che in fase di produzione una BEV inquina di più (ma nemmeno così tanto di più).
          Peccato che poi ci sia tutto il periodo di utilizzo dell’auto, in cui la BEV prima pareggia il conto (tra 20 e 40.000 km a seconda di modello e nazione/mix energetico) e poi lascia lì la ICEV.
          Altro punto farlocco, questo rgionamento vale solo per la CO2, per tutti gli inquinanti prodotti allo scarico siamo a ZERO contro MOLTI. Se poi contassimo gli inquinanti di tutta la filiera della benzina dal pozzo al distributore…

      • Un A350 consuma 2.5L/100km per passeggero, considerando che mediamente una macchina viaggia con 1.7 passeggeri a bordo, un A350 è meno inquinante di tante auto….

      • Dimenticavo: su questo sito, ed altri seri, troverà link a numerosi studi in cui giustamente si tiene conto anche delle emissioni in fase di produzione e smaltimento. Il risultato è sempre lo stesso, tenendo conto di tutto il ciclo di vita, un EV inquina molto meno di una ICE.

      • What?
        Tra l’altro, quante navi soltanto per trasportare petrolio e derivati, miliardi di barili spostati in lungo e in largo per essere bruciati in motori a bassa efficienza.

      • Caro Andrea, qui ha a che fare con gente che ne sa. Forse non si è reso conto delle banalità, per di più false, che sta scrivendo

    • Vale la pena ricordare che ogni 100000km una macchina consuma 5 tonnellate di carburante, ed emette più di 10 tonnellate di CO2, per non parlare di NOx, particolato, idrocarburi aromatici ecc. tutta roba salutare che finisce nei nostri polmoni. Per fortuna norme sempre più severe hanno ridotto le emissioni ed è un dato di fatto che la qualità dell’aria è migliorata. Quanto alle batterie non finiranno come ha detto, per il semplice fatto che recuperando i materiali che le compongono si guadagnano dei soldi.

    • Gioacchino sulle batterie al piombo deve sapere che sono anni che non si estrae una grammo di piombo dalle miniere e lo sa perché? Semplice, in tutt’europa è obbligatorio il riciclaggio delle batterie al piombo, tant’è che nel 99% delle batterie circolanti in Europa le batterie che montano sono costruite con il piombo estratto nella prima metà del secolo scorso. Per quanto riguarda le batterie di trazione al litio ma anche quelle per dispositivi elettronici ci sono già aziende che le riciclano (alcune anche in Italia) intorno al 90% o poco più. Visto che però ci sono persone come lei scettiche su questa tecnologia si ha che le aziende italiane che effettuano il riciclaggio sono costrette a vendere i materiali riciclati alle aziende cinesi che ce le rivendono come batterie a prezzo moltiplicato.

  7. Io credo alla buona fede di Massimo che in questo momento vede le auto come l’unico settore interessato e per certi versi dal suo punto di vista “penalizzato”. Ma di fatto non è così e uno degli aspetti negativi è che purtroppo, soprattutto in Italia, non viene fatta una adeguata informazione su cosa sia la decarbonizzazione, di cosa preveda il “fit for 55”.
    Se si và a leggere, con tempi e modi diversi ovviamente, ma questa rivoluzione che porterà all’abbandono dei combustibili fossili, riguarda tutti i settori, residenziale…. industriale e anche quello aereo dove già si stanno sperimentando soluzioni alternative (idrogeno, biometano ecc.) ci vorrà tempo come ci vuole per la fine delle auto a combustione (il 2035 non è dopodomani).
    Inoltre non dimentichiamoci che non c’è di mezzo solo l’ambiente ma anche la competitività europea che oggi dipende da energie che deve acquistare all’estero e delle quali è schiava e ricattabile, come con il metano russo.

  8. “Possiedo” una Opel Mokka-e da febbraio di quest’anno. Ricco non sono, ma neanche lontanamente. Anzi..
    Status symbol nemmeno. A parte alla famiglia più stretta e al mio vicino di casa (per chieder consiglio), non ho detto a nessuno che la mia sia elettrica. Che gliene frega agli altri, onestamente, ma sr chiedono, non lo nascondo ovviamente.
    Quand’è morta la mia vecchia termica, ho trovato un’ottima offerta a zero anticipo e campo di mese in mese.

    Se chiedi consiglio, terrei la macchina che hai finché cammina. Quando la data della rottamazione si avvicina o quando costano più le continue riparazioni che il valore dell’auto, inizia a darti uno sguardo in giro. Non aspettare l’ultimo minuto. In giro ci sono sempre “offerte” ma è cosa buona avere un’idea del mercato. Fai la dovuta ricerca perché cambierà completamente il modo di gestire l’auto.. in meglio, a parer mio.

    In fine, qualsiasi scelta tu faccia, caro Massimo, sarà quella giusta per te

  9. Il fatto che dal 2035 non potranno più essere vendute auto con motore termico è rilevante soprattutto per l’industria automobilistica. Questo garantisce un quadro di certezza per le aziende, che possono tranquillamente investire solo sull’elettrico. Senza questo vincolo, dovrebbero continuare a investire anche su una tecnologia obsoleta, non potendo prevedere esattamente i tempi della transizione. Ciò porterebbe a uno spreco di risorse, in quanto gli investimenti che non siano sull’elettrico sono soldi buttati, che alla fine pagherebbero gli acquirenti. Per chi vorrà acquistare un’auto dal 2035, non cambierebbe nulla: le auto elettriche saranno talmente evolute che nessuno si sognerebbe di scegliere un’auto che non sia elettrica in ogni caso.

    • Ma parla per te! Mi spieghi perché tu sei libero di inquinare quanto vuoi usando l aereo tutte le volte che vuoi e io dovrei girare su un auto fatta con risorse limitate che sposta solo il problema dell inquinamento da un altra parte? Ma ragioniamo o parliamo solo a vanvera?! Finche i voli sono indiscriminati, io terrò la mia moto euro 0 che fa i 35km al litro, e magari ricompro anche un bel 2tempi.

      • Andrea come le è stato già scritto anche gli aerei saranno soggetti ai vincoli del green deal, come le navi… le caldaie… le acciaierie ecc. ecc., le auto rappresentano solo un piccolo tassello di un piano ben più articolato. Si informi, legga i link che le sono stati mandati prima di insistere su cose insensate che sinceramente fa pure brutta figura.

    • Ogni volta che ci sono state fusioni i prezzi sono solo peggiorati. Vedi Seat, Skoda e i listini dei brand americani, o anche la non concorrenza tra C3 e Grande Panda: solo ricarrozzamenti.

      Se Renault e Stellantis si fondono aspettati una impennata di prezzi e il motore PureTech anche sulle Renault. L’ offerta si contrarrà ulteriormente.

      • Purtroppo il fattore “scala” è fondamentale..
        competere coi giganti cinesi… sarà il durissima… oramai hanno più da insegnare che da imparare…
        Le aggregazioni saranno indispensabili…ma se faranno come ti aspetti.. ulteriormente fuori prezzo… sarà un suicidio commerciale

  10. per nostra grande fortuna… più che preoccuparsi della fine del petrolio (che considerando i giacimenti gas e petrolio in area artica…e le decine di basi militari russe a difenderne il controllo)
    è partita la “corsa mondiale” a toglierlo il più possibile…ma SOLO per abbattere i costi produzione e non dipendere da altri stati …
    gli investimenti di Cina, USA, India e persino Paesi arabi produttori si stanno intensificando nelle F.E.R. se vogliono rimanere competitivi…
    Ciò che pure in Europa (ed Italia) dobbiamo fare recuperando velocemente il divario; le aziende non hanno più margini utili nella competizione commerciale globale, a maggior ragione noi occidentali che abbiamo tutti i costi (manodopera e diritti lavoratori) molto più alti di qualunque altro paese …e di tempo per adeguaresi ne resta sempre meno.

  11. C’è qualche ombra di ragione nella lettera. Io amo volare, ma ha senso che il kerosene avio non sia tassato e si possa andare alle Canarie con 11 euro Ryanair undici! Ho pagato io tutto compreso.
    Mentre ha molto senso che i treni siano stati rinnovati, ho fatto ottimi viaggi (a parte che continuano a torturare con avvisi).
    Vedo quindi una strategia comune, globale, impressionare con l’emergenza climatica, che esiste, non per comportamenti più virtuosi, ma per fare spendere, in auto, case etc.
    Tutte questi lavori aumentano il pil ma sono intrinsecamente anti ecologici, cantieri, fabbriche etc.

  12. Il costo delle auto elettriche è ancora alto, se si sta sul nuovo, a parità di spazi, finiture e allestimenti. Ma sono convinto che l’eletrrico sarà la soluzione. Già da ora per molti, via via sempre di più e sempre per più persone. Miglioreranno le auto, ma non solo perché avranno batterie maggiorate con autonomia tanto maggiore, ma perché forse si arriverà a powertrain più efficienti e calibrati meglio per un target che non cerca tanto una supersportiva camuffata da auto comune, quanto un auto comune con motore elettrico ed efficienza migliorata. Passo ad un esempio. Io ho un suv sui 430cm, 4×4 visto il luogo di residenza in montagna e l’esigenza di affrontare percorsi innevati con una sicurezza elevata. Sul mercato elettrico c’è una vettura che mi piace tantissimo ed è la Volvo EX30. Ovviamente andrei sulla 4×4. E lì arrivano i paradossi. Esiste solo con una combinazione di motori da ben 498 cv. Tanti e vivaci. Ma per me abbastanza inutili e comunque non in grado di offrirmi una autonomia elevata. Prendendo la versione ibrida della mia attuale 4×4 sto entro un budget di 35 mila euro, con la volvo vado sui 50 mila, qualcosa meno con gli sconti. Non ho da rottamare per eventuali incentivi statali anche se fossero rifinanziati domani. Se Volvo avesse una versione con la 4×4 con la potenza della sola RWD, con prestazioni ridotte, ma comunque credo dignitosissime, costasse quei 7 mila euro in meno, la metterei in garage senza troppi pensieri. Così invece sono al margine del mio budget, avrei una superpotenza che in sostanza lascerei inutilizzata al 99%, e mi ritrovo ad attendere, forse inutilmente, che qualcosa di simile a ciò che mi servirebbe lo facciano Stellantis o Renault… Intanto spero di non dover cambiare auto perché nel presente chi ha la vettura che farebbe al caso mio l’ha solo ibrida. E non credo di essere l’unico che di fronte all’attuale mercato dell’elettrico non trova la soluzione compatibile.

    • pur condividendo gran parte di quel che scrivi,
      sento di voler aggiungere quanto segue:
      serve un cambio di mentalità,
      imparare a guardare e conoscere i propri bisogni, non (più) farceli dettare dalla TV e simili.
      del tipo: quanti km faccio PER DAVVERO a settimana? e al giorno?
      quanto mi costa l’auto che ho, quanti stipendi?
      quante volte negli ultimi 5 anni ho avuto necessità di fare 400 km tutti di fila?
      quanto uso le funzionalità dell’auto attuale? se è una station wagon, quante volte all’anno carico il pianale? se è un SUV, quante volte vado su sterrato in montagna?
      e infine: quanto sono disposto, da 0 a 10, ad accettare di comprare EVENTUALMENTE un’auto di dimensioni e categoria inferiore alla attuale?

      poi, alla luce delle risposte di cui sopra
      magari uno decide con più libertà.
      e qualcuno in più pensa all’elettrico

      • Questo è un ragionamento serio e comprende un simpatico giochino
        Vediamo, mediamente alla settimana 7/800 km , al giorno dai 50 ai 5/600 dipende dai giri programmati
        Avendo rimborsi aziendali che mi coprono quasi la parte privata non mi sono mai posto la questione di quanti stipendi
        Più di 400 km almeno 5/6 volte al mese, a volte sensibilmente di più
        Ho un piccolo suv e avendo anche casa in montagna ( con passione di trekking , ferrate e funghi ) faccio sterrato almeno 1 volta a settimana , diciamo da aprile a ottobre
        L’ultima risposta è zero
        Il problema generale è il d’atto che si creda che chi fa quello che faccio io sia come i panda in via d’estinzione e invece le persone che fanno vite simili alla mia sono molte
        Aggiungo ancora un punto
        Molte sere arrivando a casa tardi dai miei giri , salgo a casa giusto per una doccia e per recuperare la moglie e poi fuori a cena , si rientra tardi e la mattina alle 6 alle 7 o giù di li ( anche questo dipende dalla metà) si parte
        Questo per dire che a volte ( non poche ) l’auto sta ferma a casa 5/6 ore, a voi le conclusioni
        Ultima info , la mia auto l’ho ritirata l’8 novembre scorso e ad oggi ho 31767 km
        Capite perché mi altero alle semplificazioni?

        • Le persone che fanno una vita come la sua, che in pratica passa gran parte del tempo in spostamenti in auto, non sono poche. Ma neppure una percentuale così rilevante rispetto al resto della popolazione.
          La domanda quindi resta: e gli altri?

          P.S.: non la invidio, anche se sono certo che esistano persone ipercinetiche come lei a cui non pesa fare questo tipo di vita.

        • “….invece le persone che fanno vite simili alla mia sono molte…”
          anche questa è una semplificazione,
          pur nella sua assoluta realtà

  13. La termodinamica del pianeta non aspetta I CAPRICCI del mercato, ma soprattutto I CAPRICCI di coloro che il mercato lo influenzano a suon di:

    – DISONESTA’ INTELLETTUALE;
    – CATTIVA INFORMAZIONE.

    Forse non hanno capito che contro gli estremi climatici provocati dall’eccesso di CO2 non c’è bustarella e non c’è decreto che tiene.

  14. Io penso che il mercato qualcosa di buono lo farà, come è successo per i primi cellulari portatili o i primi lettori di DVD, non ci sono motivi tecnici perchè un auto elettrica debba costare più di una termica, appena le economie di scala faranno il loro corso e le ricerche abbasseranno i costi delle batterie l’elettrico costerà meno del termico e Massimo e compagni saranno i primi a saltare sul carro dei vincitori

    • per cellulari e telefonia il mercato ha agito quando ha potuto agire, cioè quando sono arrivati operatori diversi e inattesi rispetto a quel che il mercato si aspettava e per cui si era attrezzato:
      in estrema sintesi, Samsung + Huawei per i cellulari, e Iliad per le tariffe.

      toh: quel che sta accadendo anche stavolta

  15. Pienamente d’accordo. D’altra parte la tecnica d’estrazione del fracking è un primo segnale che di idrocarburi fossili ce n’è sempre meno. A quando la crisi da scarsità? 5 anni? 10 anni? 15? O 50 e poi anni? Andiamo dai bookmakers e vediamo a quanto ce li danno. Forse sarà più chiaro a tutti cosa ci si aspetta da qui a 50 anni (io per quella data non ci dovrei essere a meno che la natura non mi voglia regalare l’esperienza di essere
    un centenario).

  16. La classica risposta non risposta chi scrive da Bergamo a ragione.
    Nulla in contrario con l’auto elettrica ,ma pensare di rottamare 150 anni di sviluppo del motore endotermico in 10/15 anni perché lo dice la politica ..sta venendo una bestialità che rischia seriamente di mettere in ginocchio l ‘ industria dell’auto europea con tutte le catastrofi che conseguenze che tutti conosciamo .
    Per una resa in termini di inquinamento davvero ma davvero inavvertibili a livello europeo e soprattutto mondiale .
    L’auto elettrica va sviluppata le auto e di termiche con i bio carburanti vanno sviluppate ..farle camminare assieme incentivate entrambi
    Che vadano in competizione ,e la migliore proposta in termi assoluti per la clientela sarà quella che il mercato le necessita e non la politica devono determinate sempre nella direzione di un trasporto sostenibile nel rispetto del pianeta ,dell’occupazione ,e del ” buon senso”.
    Che davvero queste scelte degli ultimi 10 anni sono state un vero arakiri dell’Europa sul fronte di potenza industriale mondiale ..per cosa
    Per andare in giro a dire che noi siamo i prima a fare cosa ad aver ucciso l’industria più competitiva in senso di mezzi e uomini a livello mondiale .
    Con un ritorno i termini di sostenibilità che e tutt’ da dimostrate..vedi Toyota che ci snobba da 10 anni.

    • Bellissimi i 150 di sviluppo del termico. Ma se uno muore, che cosa se ne fa dei 150 anni di gloria e successo?

      Se sono stato alto, bello e sano per 150 anni e adesso mi diagnosticano il cancro, i medici non possono impormi la chemioterapia! E che cavolo! 🙄

    • Partiamo da una certezza. I politici tendono a posticipare tutte le decisioni o non farle se non garantiscono la rielezione. Ne segue che se hanno deciso per la decarbonizzazione della società anche rischiando la poltrona un motivo abbastanza serio deve esserci dietro. Tant’è che indipendentemente dall’area politica chiunque ha assunto posizioni chiave nella gestione dell’unione alla fine ha continuato su questa strada pur essendosi fatto eleggere per demolire questa decisione. Ora mi vengono in mente diverse domande e le riporto. Cos’è che ha spinto la politica europea a fare questa scelta? Sono così importanti per la sopravvivenza economica e sociali degli Stati europei? Perché hanno fissato il ban delle auto a combustibili fossili per il 2035 e non dopo? Perché hanno fissato la totale decarbonizzazione della società per il 2050-2055 e non più tardi? Quali conti hanno fatto per valutare costi e benefici di questa transizione che ad oggi risulta troppo pesante ad una bella fetta degli elettori? C’è dietro solo un problema climatico o qualcosa di più come una possibile mancanza di energia da fonti fossili da qui al 2035-2050? Ecco, forse già dando delle risposte anche ad alcune di queste domande a molti sarà più chiaro perché in Europa ed in altre parti del mondo i politici hanno preso questa decisione (anche se con tempistiche leggermente diverse). In poche parole siamo certi (anche escludendo i problemi climatici, sanitari e d’inquinamento delle auto termiche) ci possiamo ancora permettere le auto termiche per come le conosciamo oggi?

  17. Oltre all’aspetto ambientale, che è giustamente citato un po’ da tutti, c’è un aspetto latente che continua ad essere sottovalutato, ovvero che il petrolio non è infinito.
    Non sostituirlo ove possibile equivale a giocare alla roulette russa con il futuro: magari ci vorranno ancora dieci anni o magari tra due o tre avremo già i primi segnali di crisi sui prezzi, è difficile dirlo perché dipende anche da questioni geopolitiche che sono difficili da prevedere, ma quando capiterà non ci sarà il tempo per adattarsi, per cui lasciar fare al mercato non è l’idea migliore, perché il mercato quando va in crisi scarica le tensioni senza guardare in faccia nessuno e impoverendo tutti, o almeno chi non sarà pronto. Per questo invece di evocare il salvifico mercato, chi non ha grandi possibilità dovrebbe fare il tifo affinché si sviluppino auto elettriche sempre più economiche e che chi può inizi ad acquistarle da subito, altrimenti quando ne avremo bisogno in modo impellente non ce ne saranno disponibili neppure usate.

  18. Ecco di nuovo che esce fuori il solito modo di pensare italiano dove ka fonte di ogni problema è da imputare SEMPRE E SOLO agli altri e mai, nemmeno in minima parte a se stessi….
    Poi il ragionamento è viziato da almeno due convincimenti errati:
    il primo è che per le auto si mettano obblighi immediati (cosa falsa di suo oltretutto) mentre per gli altri non si faccia nulla. In questo caso si parla di trasporto elettrico, altre volte di quello marittimo o dei riscaldamenti domestici o delle emissioni industriali… ma la realtà non è questa, non esiste settore dove non ci siano già oggi, o comunque in arrivo, restringimenti molto sostanziali a livello di emissioni.. anzi, quello delke auto non è affatto il più bersagliato!!!!
    Il secondo convincimento errato è che dal 2035 tutti saremo obbligati a possedere un auto elettrica ma non è così perchè l’unico divieto riguarda il produrre NUOVE auto e non con cosa si possa possedere o con cosa si possa circolare… quindi chiubque habbia già la patente oggi potenzialmente potrà girare con un termico a vita se vorrà, semplicemente basta che si terrà l’auto che avrà nel 2035 o che acquisti solo auto usate!! Poi ci sarà da capire quanto sarà utilizzabile tale auto per le restrizioni alla circolazione per inquinamento cittadino ma quello è un altro discorso che con il ban al termico del 2035 non c’entra un fixo secco… non è mica colpa del legislatore se l’auto termica non emette solo CO2 dal tubo di scappamento ma anche un’aktra enorme quantitá di veleni che per la salute dell’uomo sono dannosissimi!!!

    P.S. riguardo alle emissioni dell’aereoporto di bergamo (che conosco bene abitando anche io nella periferia bergamasca), come di ogni altro aereoporto vorrei evidenziare che non si puo prensere il dato delke emissioni del traffico aereo e considerare che vengano rilasciate tutte negli aereoporti semplicenente perchè è completamente falso. Infatti le emissioni di un aereo sono in larghissima parte rilasciate in quota (quindi lontano dai nostri nasi)…. mentre sono in aereoporto, al netto dei 5 minuti necessari per il decollo e altrettabto per l’atterraggio, i motori degli aerei sono spenti…
    L’inquinamento locale generato dalla presenza dei un aereoporto è in massima parte generato dall’indotto, cioè da tutto cio che serve per movimentare ke persone fino all’aereo o per farle andare via dall’aereoporto.
    Per ogni volo che decolla o atterra ci sono dalke 100 alle 300 persobe che sono arrivate (o devono andarsene) all’areoporto e lo fanno con automobili….
    Quibdi se ci si pensa bene anche l’inquibamente locale di un aereoporto dipende per la maggior parte dalle emissioni delle auto che vi arrivano o che ripartono da li piu che da quelle dirette che escono dalle turbine degli aerei che sono praticamente sempre spente per tutto il tempo che l’aereo sta in aereoporto!

    • Vero …ma non verissimo…
      In fase di decollo un aerobile inquina quanto migliaia di vetture…
      per il resto sono d’accordo 👍

    • Eccone un altro (senza offesa) che interpreta le affermazioni altrui a proprio piacimento.
      Cito:
      “Il primo è che per le auto si mettano obblighi immediati (cosa falsa di suo oltretutto)”
      Io che ho un diesel euro 4 e non posso entrare nemmeno nel centro cittadino del mio comune di 15000 abitanti come lo chiamiamo se non divieto?
      “Il secondo convincimento errato è che dal 2035 tutti saremo obbligati a possedere un auto elettrica”
      Ma l’autore della mail dice tutt’altro afferma infatti che “dal 2035 sarò obbligato a comprare un’auto nuova solo se elettrica”. Il che corrisponde al vero, non essendoci al momento un’altra tecnologia a “zero emissioni” come amate definirla..
      In definitiva,che piaccia o no, come sempre il mercato lo decideranno i consumatori. Le imposizioni non hanno mai portato a nulla di buono.
      Spero che almeno stavolta il mio intervento verrà pubblicato, anche se non allineato alla linea editoriale.
      Cordialmente,
      Buona domenica

      • Lei ha ammesso che non ci sono altre tecnologie oltre l’auto elettrica per raggiungere le emissioni zero nella mobilità. Stiamo facendo qualche passettino avanti. Prenda atto che le emissioni zero sono un obiettivo irrinunciabile per superare la crisi climatica, come afferma il 99% del mondo scientifico, faccia due più due e si sarà convinto che se il mercato non cambiare spontaneamente, dovrà farlo “spintaneamente”.

      • Marcovers7777…. e si che mi sembra averlo scritto in modo chiaro!!!!!
        I divieti alle circolazioni in ambito cittadino, dove esistono, non hanno nulla a che fare con le emissioni di CO2 e l’obbligo di commercializzare auto che ne emettono dal 2035 in poi…
        Mischiare i 2 argomenti è barare ed essere poco onesti!
        Se lei non può circolare nel suo comune è perchè già OGGI vi si misurano livelli di veleni altamente nocivi (che con il CO2 non c’entrano nulla) tali da essere un grande rischio per la salute pubblica (quindi compresa la sua e quella dei suoi familiari… le auguro che non capiti mai ma se lei o una qualsiasi delle persone che le stanno a cuore si dovesse ammalare gravemente per l’aria che si respira forse capirà che il suo “diritto” che vorrebbe arrogarsi di poter circolare con un auto altamente inquinante non aveva poi così importanza…)

        Anche per quanto riguarda l’altra questione mi sembrava di essere stato chiaro: si vuol fare passare il ban del 2035 come se per quella data si dovrebbero buttare tutte le auto termiche e tutti dovessero girare con elettriche ma non è questo ciò che dice la legge.
        Chi vorrà continuare a girare con il termico (ovvianente accentando le limitazioni al traffico esistenti per l’inquibamento cittadino, che come detto sono un altro problema separato dell’auto termica) potrà farlo finché campa semplicemente non troverà più auto nuove termiche ma quelle usate ci saranno lo stesso perchè la loro vendite non è e non sarà proibita

      • “Io che ho un diesel euro 4 e non posso entrare nemmeno nel centro cittadino del mio comune di 15000 abitanti come lo chiamiamo se non divieto?”
        Ma di grazia che c’entra l’auto elettrica con le limitazioni al traffico? Le limitazioni esistono da ben prima che le auto elettriche diventassero la causa di tutti i mali, ricordiamo ad esempio le targhe alterne, o le domeniche a piedi. La limitazione delle emissioni non c’entra niente con le auto elettriche.
        Qua si sta confondendo in modo abbastanza imbecille la causa (l’aria inquinata) con la soluzione (le auto che non emettono sostanze tossiche in atmosfera)

    • L’automobile a benzina per andare in centro città la uso praticamente mai (ci vado in bici o a piedi). In autostrada o sulle extraurbane non credo di sporcare il naso di chicchessia….. perché dovrei comprare una elettrica?

      • In autostrada o strade extraurbane la sua automobile a benzina non emette nessun inquinante, o così mi pare di aver capito. Però Lei mi sembra il solito che la sua auto a benzina può inquinare nelle strade extraurbane ed autostrade in Italia, mentre insorgerebbe strepitando per l’inquinamento dall’estrazione del cobalto estratto dai bambini in Congo o per le miniere di litio in Australia o in Cile o chissà dove, o per la CO2 emessa in Cina per la costruzione delle batterie. Coerenza prima di tutto.

      • ovunque giri con una termica inquini … e l’aria si sposta … e gli effetti climaalteranto degli idrocarburi restano … non è questione di “puzza al naso”

        è il pianeta Terra (unico che abbiamo) che si “ribella” e sta creando situazioni disastrose e ripetute per la nostra sopravvivenza.

        Nessuno ti obbliga (coscienza a parte ? ) a cambiare l’auto per una elettrica, a maggior ragione se non te la puoi permettere (e mi dispiace)

        Ma almeno NON tentare di scoraggiare anche altri dubbiosi, che magari hanno situazioni migliori della tua (posto auto? FV ? reddito disponibile? )

        e Se hai da scrivere su un blog … vedi di suggerire qualcosa che abbatte l’inquinamento (andare in bici o a piedi quando possibile è un buon inizio).

        Grazie….

  19. “lasciamo fare al mercato” è una espressione emersa in Italia in maniera dirompente nel 1994 durante quella famosa campagna elettorale.
    “lasciamo fare al mercato” ha tante possibili declinazioni, tre in particolare in Italia:
    quella degli economisti seri che studiano e sono convinti, anche con qualche ragione e anche con qualche torto entrambi empirici e storicamente dimostrati, che le teorie liberiste siano il metodo migliore per rendere ricche i Paesi,
    mi viene in mente Monti,
    e poi quella degli italiani che vedono nel mercato libero la possibilità di fare quello che pare a loro, di eludere se non proprio eliminare le regole che danno fastidio a loro, lasciando in vigore quelle che penalizzano il vicino o il concorrente, per questo ovviamente sacrosante,
    un versione aggiornata del “familismo amorale” studiato negli anni 50 (vedasi almeno pagina su wikipedia).

    in mezzo la classe politica, che fino al 1994 aveva saputo e voluto arginare almeno in parte simili pulsioni infantili della popolazione, vuoi per interesse, vuoi per pudore, vuoi per etica. dopo è venuto giù tutto, e in Parlamento è entrato di tutto, e questo tutto poco alla volta è pure arrivato a governare.

    come andrà a finire? beh, penso che questo ciclo si chiuderà, come tutti i cicli, mi preoccupa di più cosa lascerà dietro di sè, perchè per 30 anni abbiamo ammazzato la formica, deriso la cicala e mangiato e sbevazzato e copulato come in una orgia di cavallette alle spalle del Paese inteso come persone, risorse e ambiente.

    l’auto elettrica è solo uno dei segnali che ci stanno arrivando, ne abbiamo avuti di molto più significativi in pandemia e con le vaccinazioni: delle polemiche non resterà nulla, i morti da vaccino sono numeri insignificanti (e mi si perdoni se semplifico e forse urto qualcuno che ha subìto lutti), il mondo è andato avanti e ci siamo trovati svuotati e senza sapere che cosa fare delle nuove opportunità che la pandemia aveva aperto, lo smart working per fare un esempio.
    e allora ci siamo girati indietro a guardare che belli che erano gli anni ’90 e 2000, accendere la TV per avere conferme, e in questo minestrone passatista ci muoviamo da un po’: preservare il buono del passato è saggezza, vivere nella nostalgia del passato è funesto e foriero di malanni gravi.

    un futuro cubano? possibile.
    con gente che se ne va, e chi resta tira a campare, senza più orizzonti rivoluzionari o di successo personale.

    per restare on topic:
    a me può anche andare bene lasciar fare al mercato,
    per cui vorrei sapere da Massimo da Bergamo che ha scritto a Vaielettrico cosa pensa circa i sussidi mostruosi che ogni anno finiscono nelle tasche di Big Oil e che contribuiscono a tenere in piedi tutta la baracca: quelli sono un pugno in faccia al libero mercato il quale potrebbe manifestarsi in tutta la sua potenzialità solo in loro assenza perchè alterano le condizioni a favore di una tecnologia rispetto alle altre.
    con la benzina a 3-4 euro al litro, mah, chissà quanti sarebbero ancora così ideologicamente oppositivi verso il nuovo che viene…

    • Buongiorno, credo che se la benzina dovesse costare 3 € al litro, costerebbe di più anche la corrente elettrica. Ma forse mi sbaglio.
      Poi, a proposito di Oil, la tanto decantata Norvegia, paese che fa meno abitanti della provincia di Milano, come produce l’energia per ricaricare le milioni di auto elettriche in circolazione? Coi pannelli fotovoltaici? Non è anch’essa una Big Oil?
      Massimo Bg

      • Caro concittadino Massimo… il tuo intervento dimostra solo quanto si parla per partito preso semza sapere in realtà nulla dell’argomento…
        La norvegia è una dei principali produttori di petrolio europeo quindi è colei che ci guadagna con la produzione ma per se stessa non me utilizza praticamente neanche una goccia ma la sua corrente la produce tutta da fonti rinnovabili..
        E questo sconfessa amche l’altra tua convinzione e cioè che senza sussidi alle big oil andrebbe alle stelle anche il costo dell’elettricità perche per questa i prodotti delle big oil non sono l’unica soluzione e neanche quella economicamente più vantaggiosa.
        E la dimostrazione più lampante di ciò è proprio quello che fa la norvegia che nonostante abbia la materia prima a praticamente costo 0 (perchè non deve acquistarla da altri come facciamo noi) sceglie di non utilizzarla perchè è più conveniente (non solo dal lato economico) utilizzare altre fonti più pulite.
        La verità per cui in italia si fatica (e presumo faticherà ancora a lungo purtroppo) ad abbandonare i fossili la sai qual’è?? È che le big oil sono così grate per il “buon lavoro” svolto da chi li appoggia da rigirargli una parte delle sovvenzioni ricevute sotto forma di finanziamenti per le campagne elettorali… percio per i nostri politici (non per il popolo italiano) non è conveniente smettere di dargli soldi…

      • idroelettrico per lo più.

        e se domani non vendesse più petrolio
        avrebbe dei danni economici importanti,
        ma gli impianti idroelettrici continuerebbero a funzionare, e le auto elettriche a circolare.

        del tipo:
        ho il petrolio, ho capito dove andiamo a parare, uso la risorsa petrolio per gestire la (mia) transizione ed essere pronto al domani.

        qual è la risorsa italiana?
        e la stiamo utilizzando?
        e stiamo pensando la dopo?
        FV + no + no

      • Massimo, ti ha risposto degli Esposti, non ripeto, aggiungo soltanto che loro il metano e il petrolio che estraggono e NON USANO ce lo stanno vedendo a noi a caro prezzo.
        Mentre loro guadagnano e investono nella transizione, noi ci impoveriamo sempre di più perché non investiamo in FER, riqualificazione degli edifici e industria automobilistica elettrica che ci avrebbe permesso di drenare capitali dai paesi limitrofi con l‘export. Invece così vai con import e ricchezza che esce dai confini nazionali e ci rende sempre più poveri.

      • Eh, forse ti sbagli, sì.
        La produzione elettrica da petrolio in Italia è praticamente zero (0.9% a fine 2023).
        Ah, la provincia di Milano fa 3.2 milioni di abitanti. La Norvegia 5.4.

        Imparare a parlare coi dati invece che con le sensazioni è dura eh?

      • Il bello dell’energia elettrica è che si può produrre dal Sole. Ne ha sentito parlare? Credo di no dalle argomentazioni che utilizza nel suo intervento. Sulla la Norvegia le hanno già risposto e anche in quel caso non ha fatto la figura della persona informata che però interviene a pontificare

      • La risposta è semplice perché è fattuale. La Norvegia “viaggia” al 90% di idroelettrico. Dunque un paese dove l’aria è pulita.
        Inoltre, sono appena andata a luglio, anche i traghetti oggi sono già tutte elettrici. È un paese che ha impostato il suo impegno per l’ambiente e lo fa bene. Vero, ci vende il gas e petrolio, ma questo è la.loro.particolarità.

    • Ho vissuto 1 anno prima dell’ entrata in vigore dell’ Euro (tenevo contabilità concessionaria all’ epoca..e la casa madre voleva bilanci comparati in quella valuta); ricordo perfettamente che all’ epoca i nostri governanti ci dicevano che Non servivano le procedure di controllo prezzi da Lira ad Euro tanto “basta lasciare fare al libero mercato”…
      Molti prezzi sono praticamente raddoppiati.

  20. Francamente mi dispiace tanto per Massimo di Bergamo…che non si è ancora reso conto che non è un provvedimento velleitario per accontentare ricchi snob.

    Tutti sono chiamati all’ inderogabile sforzo di ridurre inquinamento e clima-alteranti
    Le compagnie aeree devono usare carburanti SAF
    Le industrie provvedimenti specifici
    Noi…in casa e negli spostamenti… ognuno deve cercare di fare quello che può…
    Massimo cambierà auto quando potrà..ora però deve almeno ridurre l’uso evitabile.. magari andando più in bici e a piedi..
    Chi può. comprerà auto elettriche. Magari ricaricare con FV.
    Basta capire che non abbiamo più molto tempo..ed ogni telegiornale c’è lo ricorda..con le quotidiane notizie di tragedie

    • Allora….mi si chiede lo sforzo per comprare una non certo economica auto elettrica….per ricaricarla dovrei fare lo sforzo di adeguate il contratto con la compagnia elettrica e per montare il dispositivo di ricarica a casa …mi si chiede lo sforzo per rendere green la mia casa ..che cavolo volete ancora da me? Quando dovrò fare uno sforzo per motivi di salute…chi me li dà i soldi? Elon Musk? Io le tasse le ho sempre pagate e non ho fatto mai male a nessuno.

      • tutti facciamo del male al prossimo e al pianeta
        ogni volta che accendiamo una ICE, ogni volta che carico una BEV la cui elettricità non sia totalmente da rinnovabili e in entrambi i casi c’è anche il discorso della produzione del mezzo.

        credo sia giunto il tempo di finirla con l’idea che il mondo sia un nostro diritto,
        semmai è (anche) una responsabilità,
        come la propria casa,
        da godere ma anche da tenere in ordine e da manutenere.

        @massimo
        e gli obblighi saranno anche di più, e non sarà colpa della UE, ma del clima impazzito ma soprattutto imprevedibile: vedere Emilia Romagna

  21. A me sembra che l’unica alternativa al motore termico sia il motore elettrico. Non è di fatto una alternativa ma un’imposizione
    Poi scusate ..se tutti usassero l’auto in città solo quando necessario le nostre città sarebbero più vivibili…e non ci sarebbe stato bisogno di tutto questo can can
    P.s. io vado tutti i giorni al lavoro in bicicletta, molto più green di una Tesla.

    • Fai bene 2 volte ad andare a piedi e in bici…guadagni soldi & salute in contemporanea.
      Le elettriche ovviamente ora non sono imposte..e magari neppure dopo il 2035 : troppo lontano nel tempo per sapere che Commissione ci sarà..e cos’ altro ci sarà capitato a motivarci in un senso più ecologista ..o rassegnarsi al decadimento ambientale e sociale…

  22. Caro lettore,
    perchè abbiamo tolto l’amianto (eternit)? Era perfetto: economico, funzionale, facile da lavorare, trasportare e posare. Però ti ammazzava.

    Il trasporto aereo (non solo civile, anche merci) produce meno del 2% della CO2 mondiale, il trasporto su gomma il 12%: non importa la percezione che si ha, valgono i numeri.
    E’ rapido e attuabile OGGI la decarbonizzazione del trasporto aereo che pesa meno del 2%? NO.
    E’ rapido e attuabile OGGI la decarbonizzazione del trasporto su ruota che pesa poco meno del 12%: SI.
    Dunque, cosa direbbe il buon senso?
    Sarà indolore e a costo zero? No. La chemioterapia è una pastiglina che butti giù e basta o ha una serie di effetti collaterali devastanti? Però la si fa, perchè l’alternativa è svariati ordini di grandezza peggiore.
    Con una grossa, enorme, sostanziale differenza: se per qualsiasi motivo qualcuno respinge la chemioterapia, muore lui, solo lui. Se per qualsiasi motivo qualcuno respinge la transizione energetica, ammazza (in comode rate) tutte le generazioni successive.
    Dunque, perchè siamo ancora qui a parlarne?

    • Solo una cosa : siamo arrivati al punto che le bev non sono più auto per soli ricchi. Se si vuole un’auto per muoversi ormai con 20.000€ si riesce a comprare, meno se si cerca fra l’usato con 2 o 3 anni di vita. Io ho una bev ( piccina) e sono tutto tranne ricco

      • E finché “gli altri” non capiranno i vantaggi di viaggiare in elettrico… Si potranno fare notevoli affari comprando grandi auto BEV a prezzi modici…
        Poi .. basterà un problema di fornitura di petrolio (con tutti i conflitti in corso) o qualche provvedimento drastico sulla circolazione (non potendo fermare riscaldamenti e fabbriche ) che potrebbe scattare la corsa all’ acquisto “elettrico”..rialzando di colpo le quotazioni (un po’ come adesso…per le Diesel…anche la mia ultima l’ ho venduta sovraprezzata di 4/5k € rispetto alle valutazioni di 1 anno prima).

        Del resto anche usata una BEV mantiene per tanti anni i vantaggi della manutenzione quasi nulla (giusto verificare periodicamente sul ponte che sotto e dentro il cofano sia tutto a posto), neppure i freni… visto che lavorano solo il 10_20% rispetto ad un’ auto termica… (cinesi abitua subito e volentieri alla frenata rigenerativa).

      • Manca ancora una cosa (manca poco, però): una BEV piccina (diciamo segmento B) con una batteria generosa (diciamo 60kWh lordi LFP) in modo tale da potere essere l’unica auto di famiglia e non la seconda auto.
        Il problema delle BEV economiche è che hanno batterie davvero piccole e con prestazioni di ricarica abbastanza penalizzanti nel caso di lunghi viaggi: bisogna proprio essere convinti per andare con una Spring in vacanza a 500 km di distanza, non che non si possa, ma farlo con una famiglia con bambini, ecco…
        Non serve lo 0-100 in 6 secondi, non serve il tetto panoramico di vetro, non servono i cerchi da 18 pollici in lega, serve che abbia un’autonomia tale da non fare avere la continua ansia (e fornire una grande scusa) da ricarica.
        Una Twingo se avesse 50kWh avrebbe un’autonomia di circa 500 km in extraurbano, la Spring pure…
        Ma fino ad ora non hanno voluto, gli europei. Vedremo cosa ci regaleranno “i Cinesi”.
        PS: ci sono tante Id.3 con 50.000 km a meno di 20.000€ e non è un’auto “piccina”, è un’ottima auto!

        • Sono d’accordo con ogni parola che hai scritto. Se facessero la Fiesta sulla piattaforma da 58kWh della iD.3, ma con motore meno potente, meno fronzoli, autonomia superiore ai 450km e prezzo sui 28/30 mila euro la comprerei subito. Invece ad oggi per sostituire la prima auto di famiglia servono almeno 40 mila euro

      • Cosa intendi per piccina? Se parli di una xev yoyo o una Citroen ami…o una fiat 500 ti dico subito no grazie!. In famiglia siamo in quattro.
        Con € 20.000 mi compro una Hyundai Tucson usata con qualche poche decina di migliaia di km sul groppone.

        • con 21500 ho comprato una Zoe con 800km 3 anni fa.
          su Autoscout24 si trovano occasioni analoghe.

          la mia Zoe adesso ha 87mila km.
          il quid di acquisto in più rispetto a una nuovo ICE, circa 4000 euro nel 2021, l’ho già recuperato tra risparmio in carburante e bolli e manutenzione: serve farsi i conti con determinazione.
          ah, ricarico al 25% effettivo da fotovoltaico (pensavo di più, ma i conti questo dicono, ahimè!), il resto è la rete di casa.

  23. Anch’io abito in Provincia di Bergamo dove, a prescindere dall’aeroporto, si respira in continuazione un denso aerosol dai tubi di scappamento delle auto. Lasciando perdere i massimi sistemi su cosa inquina di più dalla nascita alla messa in strada, a me egoisticamente basterebbe respirare aria decentemente pulita almeno a livello strada e poter tenere abbassati i finestrini della mia auto senza soffocare per gli scarichi delle auto perennemente in coda …

    • “…Lasciando perdere i massimi sistemi su cosa inquina di più dalla nascita alla messa in strada…”
      se siamo qui a discutere ancora una volta di questa faccenda
      è esattamente perchè l’italiano medio non vuol parlare di massimi sistemi,
      perchè non li capisce e non capisce che ne fa parte, che gli piaccia o meno, e che fa parte di una comunità, che gli piacciamo o meno, e che gode e subisce i movimenti della comunità, che si governa CON i massimi sistemi e con la visione di futuro,
      non con tecnicismi e semplificazioni da bar dello sport.

      comprendo il suo “egoisticamente” che spesso è anche il mio,
      ma sono convinto che tanti “egoisticamente” non portano da nessuna parte, ciascuno tira nella sua direzione e nella migliore delle ipotesi la sommatoria è diversa da zero, ma si sono sprecate tantissime risorse.

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