Home Nautica “Girerò l’Italia in barca a zero emissioni. Consigliatemi un motore”

“Girerò l’Italia in barca a zero emissioni. Consigliatemi un motore”

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Il velista in navigazione
Training Academy Varta

Il motore elettrico più idoneo per fare il giro di 33 isole italiane in barca a vela? E’ la domanda del velista Lucio Bellomo, che rilanciamo. Fatevi avanti per dare un consiglio, magari pure un piccolo sponsor, per il marinaio/ingegnere siciliano.

Pronto a issare le vele per approdare in 33 isole italiane percorrendo 2300 miglia in 4 mesi a bordo di Maribelle, guscio di noce da 6.15 metri senza cabina, un’ibrido fra  barca a vela leggeragommone ed  windsurf spinto da un motore elettrico. E’ il progetto, partenza ad aprile, di Lucio Bellomo, ingegnere elettronico, velista e subacqueo che per il mare ha rinunciato alla carriera accademica.

 

La barca in navigazione
Maribelle in navigazione

La barca c’è, ma per individuare il motore restano  poche settimane. Lucio ha fatto i suoi ragionamenti, ma chiede  il sostegno di voi lettori per fare la “scelta giusta”. Prima però una sua riflessione filosofica sulla motivazione elettrica: «E’ per coerenza con l’idea del mio progetto. Il cuore del viaggio è rappresentato dagli incontri con la gente che ha deciso di stabilirsi in un’isola per realizzare idee innovative, coraggiose, moderne. Tali idee possono essere legate all’ambiente piuttosto che all’arte, alla tecnologia piuttosto che alla marineria in senso lato, e costituiscono  un modo sostenibile di proiettare nel futuro le isole, che rimangono luoghi remoti e spesso isolati. Per questo  mi pare essenziale compiere un viaggio a emissioni zero in quanto sostenibile come le idee che cercherò di documentare con la realizzazione di un documentario. Credo che la motorizzazione elettrica per le imbarcazioni da diporto rappresenti il futuro, per questo ho scelto di adottarla per la mia Maribelle».

Maribelle, barca a vela senza cabine

Anche per la descrizione della barca ci affidiamo a Lucio: «Maribelle è una piccola barca a vela di 6 metri e 15, priva di cabina, progettata e realizzata da Francesco Belvisi,   disegnatore di barche avveniristiche originario di Pantelleria. Ha due originalissime caratteristiche, che le hanno valso diversi premi: è un “gommone a vela”, ed il suo boma è di tipo “wish bone” come quello di un windsurf

Si lavora alla barca
In cantiere

Grazie ai tubolari è molto più stabile di una barca a vela tradizionale e adatta alla navigazione in solitario, mentre il wish bone ne fa una barca decisamente divertente. L’ albero in carbonio, una randa particolarmente ampia ed un peso ridotto (circa 600 kg a pieno carico) rendono Maribelle sportivissima! Possiede inoltre una deriva di circa 150 kg abbattibile per ridurre drasticamente il pescaggio». 

Appello: quale motore?

Sul motore elettrico fuoribordo, diamo ancora spazio e parola a Lucio: «Esistono i motori con batteria integrata, tipo il Torqeedo Cruise 1003, comodissima ma difficile da utilizzare come batteria per i servizi che nel mio caso sono solo le luci di navigazione e la radio VHF.

L'itinerario di Lucio
L’itinerario di Lucio

Rispetto ad altre marche simili (AquamotePropulsion), Torqeedo permette però di ovviare a questo problema fornendo: a) una presa USB dalla quale è effettivamente possibile alimentare i servizi, anche se va pensato un modo efficace per rendere stagna tale connessione USB b) un input dove è possibile collegare direttamente un pannello solare. Il costo di questa soluzione , o marche equivalenti, si aggira intorno ai 1900 €Ma sono più orientato verso un motore senza batteria integrata, da collegare dunque ad una batteria “classica”, indipendente, alla quale verrebbero collegati poi, tramite un regolatore, i servizi ed il pannello solare. Queste soluzioni sono generalmente molto meno care (intorno ai 1000 € compresi batteria e regolatore) ma finora ho trovato solo motori che mi convincono poco in quanto a robustezza e marinità. Fra tutti, quelli  della Minn Kota mi sembrano i migliori».

Quale potenza? Chiede Lucio

L’ultima riflessione di Lucio sulla potenza. «Quale sarebbe adeguata per Maribelle? Il parametro nel caso dell’elettrico non è in realtà la potenza (i cavalli), bensì la spinta statica (static thrust). I fuoribordo con batteria inclusa, tutti raccomandati per tender, ma anche per barche un po’ più grandi, si aggirano intorno alle 70 lbs (libbre) di spinta statica. Minn Kota propone un 55 e un 80 lbs. Per quanto l’80 possa sembrare più appropriato, sul sito della Minn Kota il 55 lbs è consigliato per barche fino a oltre 1000 kg. Ma per quali velocità e soprattutto con quali condizioni di mare e vento?». 

Fatevi avanti, aiutiamo il velista siciliano

Le domande sono poste, aspettiamo con Lucio i vostri consigli. Li potete pubblicare nello spazio dei commenti sotto l’articolo. Se volete sostenerlo finanziariamente questa la pagina del crowdfunding mentre marchi o concessionari possono offrire un loro contributo in natura: ovvero motore e assistenza.

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  1. […] “Girerò l’Italia in barca a zero emissioni. Consigliatemi un motore” diGian Basilio Nieddu Il motore elettrico più idoneo per fare il giro di 33 isole italiane in barca a vela? E’ la domanda del velista Lucio Bellomo, che rilanciamo. Fatevi avanti per dare un consiglio, magari pure un piccolo sponsor, per il marinaio/ingegnere siciliano. Pronto a issare le vele per approdare in 33 isole italiane percorrendo 2300 miglia in 4 mesi a bordo di Maribelle, guscio di noce da 6.15 metri senza cabina, un’ibrido fra  barca a vela leggera,  gommone ed  windsurf spinto da un motore elettrico. E’ il progetto, partenza ad aprile, di Lucio Bellomo, ingegnere elettronico, velista e subacqueo che per il mare ha rinunciato alla carriera accademica. La barca c’è, ma per individuare il motore restano  poche settimane. Lucio ha fatto i suoi ragionamenti, ma chiede  il sostegno di voi lettori per fare la “scelta giusta”. Prima però una sua riflessione filosofica sulla motivazione elettrica: «E’ per coerenza con l’idea del mio progetto. CONTINUA… […]

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