TORNA A: Comprare un’elettrica nel 2018. Arrivano Audi, Jaguar e…
A nostro modestissimo giudizio, l’americana più attesa per il 2018 non è la strombazzatissima Tesla Model 3, la prima auto dal prezzo (quasi) accessibile prodotta da Elon Musk, ma piuttosto l’Ampera-e, che arriverà da noi con le insegne della tedesca Opel, ma in realtà è la versione europea della Chevrolet Bolt. Perché diciamo questo? Intanto perché non è affatto sicuro che la Model 3 arrivi anche da noi nel 2018: le centinaia di migliaia di prenotazioni raccolte da Tesla negli Stati Uniti fanno pensare che per parecchi mesi gli uomini di Musk saranno impegnati in una complicata salita produttiva, che consentirà di soddisfare a fatica gli ordini domestici. E poi perché della Model 3 si sa tutto sommato ancora poco, al di là delle scarne informazioni rilasciate dalla Casa.
Mentre la Ampera-e è una macchina che esiste, già in mano circa 15 mila americani che l’hanno acquistata a prezzi assolutamente competitivi, grazie ai generosi incentivi statali e federali. Il punto di forza dell’Ampera-e è l’autonomia: il costruttore parla addirittura di 500 km e assicura che il 97% degli utilizzatori riesce a percorrere più di 300 miglia con un ‘pieno’, arrivando quindi alla fatidica soglia dei 500 km. Una troupe televisiva del canale ‘Auto Mobil’, guidando a una velocità mai superiore ai 50 all’ora, è riuscita addirittura a percorrere 750 km, ma anche i 380 km che vengono attribuiti dai critici più severi restano un ottimo biglietto da visita per una macchina elettrica che, pur essendo lunga 4 metri e 17, appena 10 cm. più della sorellina Opel Corsa, si presenta con un aspetto da monovolume e un’ottima abitabilità interna.
Tutt’altro che ‘seduta’ nelle prestazioni, però: il pacco batterie da 60 kWh (contro i 40 della Renault Zoe e i 36,5 della eGolf) è formato da 288 celle agli ioni di litio e garantisce 204 cavalli di potenza, con un’ottima coppia e una velocità di punta autolimitata a 150 km all’ora, sempre per non succhiare troppo in fretta l’energia disponibile nelle batterie, che comunque sono garantite per otto anni o 160 mila km. L’accelerazione, come si diceva, è notevole, con uno 0-100 annunciato in 7,3 secondi, contro i 9,6 dichiarati dalla e-Golf.. La ricarica con normali prese di corrente è piuttosto lenta, per cui è indispensabile dotarsi di una colonnina fast charge, con la quale la Casa assicura che si può ottenere in mezz’ora nuova autonomia per 150 km.
La nota dolente, come al solito è il prezzo, che anche da noi dovrebbe essere attorno ai 40 mila euro, ovvero il doppio di un’auto con il motore termico delle stesse dimensioni, ma non c’è dubbio che nel novero delle elettriche pure questo sia sicuramente uno dei modelli più convincenti, se non il più convincente in assoluto. Difficile prevedere, piuttosto, quando e quante macchine saranno disponibili sul nostro mercato: seocndo la stampa americana la cessione della Opel ai francesi di PSA avrebbe rimesso in discussione l’effettiva volontà di spingere le vendite della Ampera-e in Europa. Presto ne sapremo di più.
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