Una mini ambulanza tutta elettrica e tutta italiana, made in Padova. Sfornata da Alkè. Naturalmente è dedicata alle brevi percorrenze: l’autonomia massima è di 150 km.
Forse l’avete vista nei campi di calcio durante le manifestazioni internazionali. E’ la piccola ambulanza Alkè da Padova, un veicolo dedicato al soccorso e all’assistenza sanitaria che presenta alcuni elementi interessanti. Dall’azienda padovana puntano, per esempio, sulla mancanza di vibrazioni: “Il trasporto al punto più vicino di primo soccorso, come un mezzo di soccorso avanzato o un P.M.A. (posto medico avanzato) allestito per l’occasione, avviene senza provocare ulteriori traumi grazie alle particolari sospensioni dell’ambulanza elettrica”.
Autonomia 150 km, batterie 20 kWh, motore 14 kW
L’autonomia è di 150 km, con batteria al Litio da 20 kWh mentre la potenza massima del motore è pari a 14 kW. Un altro aspetto che evidenziano da Alkè è la struttura del telaio che permette il ”trasporto di apparati medicali anche di peso notevole. Infatti, i nostri veicoli elettrici sono in grado di trasportare un peso fino ai 1.630 kg, e hanno la capacità di alimentare elettromedicali come il frigo farmaci, respiratori, apparati radio…”.
A bordo tre paramedici più l’infortunato
Per quanto riguarda il funzionamento rispetto alle operazioni di soccorso ed assistenza: “L’equipaggio può essere formato da tre paramedici più l’infortunato. I sanitari, dopo aver eseguito le valutazioni mediche di competenza e aver deciso il trasporto in sicurezza, potranno immobilizzare la persona con i presidi adatti, come le cinghie ragno, collare cervicale e i fermacapo”.
Indicata per gli spazi chiusi
L’ambulanza è dotata di tavola spinale ed equipaggiata con il sedile passeggero posteriore. Le minori dimensioni, secondo l’azienda, rendono l’ambulanza elettrica: “la soluzione ideale per prestare i primi soccorsi anche in ambienti chiusi o con spazi ristretti. E’ inoltre disponibile in versione antideflagrante o come mezzo di soccorso per tunnel, gallerie e condotte”.
Da Alkè sottolineano anche i benefici positivi della mancanza di emissioni che ne “consentono l’utilizzo in ambienti con particolari esigenze come strutture ospedaliere o resort turistici, ovvero dove la mancanza di scarichi nocivi e la bassa rumorosità rappresentano delle priorità”.
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