Den Haag, in Italia conosciuta come l’Aia, sarà la prima città al mondo a vietare le pubblicità di marchi e prodotti utilizzano combustibili fossili. Il consiglio comunale della capitale olandese ha deciso che dall’anno prossimo sugli spazi pubblici non si potranno reclamizzare stazioni di servizio, auto a benzina, crociere o viaggi aerei.
Un voto coraggioso, che va oltre quanto deciso in altre grandi città del mondo, da Sidney a Edimburgo. Finora, alla rimozione dei messaggi pubblicità sui muri o sui grandi cartelli pubblicitari si era arrivati soltanto attraverso accordi con gli operatori.
L’Aia non vuole avventurarsi in anni di trattative che spesso si traducono in perdite di tempo al limite dell’ostruzionismo. Dal primo gennaio 2025, sui cartelloni pubblicitari non potrà più comparire nulla che si riferisca più o meno direttamente ai combustibili fossili.
Un po’ come il divieto della pubblicità delle marche di sigarette, che è stato imposto con una atto di imperio, in nome della lotta per un’ambiente pulito.
L’Onu ha chiesto il bando della pubblicità della benzina
Del resto, era stato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, nel giugno scorso, a chiedere ai Paesi di tutto il mondo di vietare pubblicità delle compagnie petrolifere, del gas e del carbone. Aziende definite senza mezzi termini “padrini del caos climatico”.
La decisione della capitale olandese è stata festeggiata dall’associazione non profit Advertising Fossil Free è soddisfatto. “L’Aia ha dimostrato il coraggio necessario per affrontare la crisi climatica. E che è possibile farlo attraverso una legge locale. Questa decisione potrebbe avere un effetto valanga in tutto il mondo”.
Amsterdam si era limitata a vietare le pubblicità nella metro e nel centro storico
In parte le campagne sono già in atto: il consiglio comunale di Edimburgo ha vietato la promozione di prodotti ad alto contenuto di carbonio negli spazi di proprietà della municipalità, dai cartelloni pubblicitari e alle fermate degli autobus.
In Australia, c’è il caso di Sydney, dove il consiglio cittadino ha votato a favore di restrizioni sulla pubblicità ma anche sulle sponsorizzazioni di società legate ai combustibili fossili.
L’Aia ha così superato Amsterdam che tre anni fa, come la capitale scozzese, aveva preso un analogo provvedimento ma limitato agli spazi pubblicitari nella metropolitana e nel centro storico.
Qualcuno dice notizie che scaldano il cuore, invece a me fanno paura. È tempo che mi sto chiedendo “ma davvero pensiamo di essere in uno stato e continente libero?”. Molti crederanno al beneficio dei veicoli elettrici mentre non sono altro che l’ennesima operazione per mungere la popolazione. Per fortuna la gente ancora non si è fatta abbindolare, pubblicità o meno, rifiuta questa porcheria
Credere alle bufale non è reato. Diffonderle nemmeno. Ma non sul nostro blog. Sono stato chiaro?
“Olanda, vietato fare pubblicità alle auto a benzina, crociere e viaggi aerei”: il titolo non è corretto, dato che chi lo legge potrebbe a ragione ritenere che il divieto riguardi tutta l’Olanda, non la sola città de L’Aia
Beh alcune case potranno pubblicizzare modelli sia benzina che elettrici, quindi Jeep Renegade, Fiat 600, Peugeot 208, tanto esternamente sono tutti praticamente uguali, poi le persone vanno in concessionaria e scelgono.
Kudos per Stellantis…
Una volta c’era un signore di Torino possessore di Model X che aveva un canale dal titolo “Aboliamo il motore a scoppio”.
Sapete che fine a fatto?
Lui, in questo paese di pagliacci, stava facendo un buon lavoro.
lo seguivo anche io. Una volta ha fatto un viaggio Torino Oslo Torino passando per la Polonia al ritorno. É scomparso. Peccato
Notizie che scaldano il cuore e danno speranza.
-L’Aia non vuole avventurarsi in anni di trattative che spesso si traducono in perdite di tempo al limite dell’ostruzionismo.-
Del resto è risaputo da secoli che non serve a niente menare il can per l’Aia.
A l’Aia menano i polli, provare per credere.
È la scelta più biella del mondo.