Laffite, marca italiana con 5 hypercar

Laffite Automobili: nasce un nuovo marchio italiano, svelando 5 hypercar elettriche disegnate e progettate da GFG Style, l’azienda di Fabrizio Giugiaro.

laffiteLaffite by Giugiaro: un Suv estremo, uno stradale, una barchetta (anche coupé) e una sportivalaffite

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Questa inedita gamma, svelata in occasione del Gran Premio di F1 di Miami, è il risultato della collaborazione tra il marchio guidato da Bruno Laffite e Giugiaro . In meno di 6 mesi GFG ha progettato e realizzato anzitutto la Atrax, un hyper suv estremo (2+1) per uso fuoristrada con versione più stradale, la Atrax Stradale. Il terzo modello è
la Barchetta, con il doppio parabrezza e i cockpit separati che, nella variante chiusa, cambia fisionomia diventando Barchetta Coupé. Infine c’è la Laffite LM1, una sportiva derivata dalle corse endurance, ma omologata per la strada. I frontali di tutti i 5 modelli hanno la stessa sequenza di design. Con alettoni inferiori, barra orizzontale che integra i gruppi ottici e le uscite d’aria sui cofani ben modellati. Ma sono soprattutto i fanalini DRL accesi, dice Giugiaro, a dare il segno distintivo, ispirandosi alle innovazioni di sicurezza adottate nelle corse auto.

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LaffiteLaffite Atrix è un Suv sportivo con ruote da quasi 1 m. di diametro

Altre due immagini dell’Atrix, l’hyper Suv elettrico di Laffite Automobili.

Sul Suv in particolare Fabrizio Giugiaro spiega: “Atrax si propone come un SUV sportivo dalla forma esasperata ed estrema, con volumi importanti e un’abitabilità generosa. Consentendo un’architettura di 2+1 posti, che è una vera sorpresa! Siamo partiti dalle enormi ruote all-terrain, quasi un metro di diametro, che generano parafanghi importanti. Modellati con passaruote applicati dalle forme in carbonio a vista. La fiancata è semplice con la linea di cintura ben proporzionata e la porta che si alza a farfalla con un unico finestrino che scende regolarmente. La particolarità della porta è la presenza del montante A “staccato” che funge da elemento aerodinamico nel punto più delicato dei flussi. Creando così un design unico. Il montante B è anch’esso “staccato” dalla carrozzeria, funge da alettone aerodinamico e si completa con due uscite d’aria“.

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Visualizza commenti (12)
  1. Invece io adoro. Credo che abbiano dato proprio carta bianca a GFG Style perché si sono sbizzarriti. E hanno fatto benissimo.

    Parliamo prima del suv (io non amo i suv). Non posso farci nulla, quando vedo un suv io vedo un americano obeso: c’è proprio equivalenza! Quando gli amici mi dicono “ti piace il mio suv?” nella mia testa mi viene in mente una ragazza che si scopre la pancia e mi dice “ti piace la mia nuova pancia da muratore?” e sfoggia un melone come se fosse incinta. Pachidermici unici bestioni che servono solo se hai le ginocchia rotte e sei obeso (nota per le anime belle e sensibili: non ho offeso le persone, ho offeso le auto, chiaro?!?).

    Questo invece è un suv che ha senso, quando lo vedo mi vien voglia di buttarlo sullo sterrato duro, già ce lo vedo mentre salta da una duna nel deserto o mentre guada un torrente. Sbaglio o davanti ha la predisposizione per il verricello? Mi piace l’abitacolo, col tetto finalmente basso (non tutti siamo alti 2 metri e 60, non ci serve tutto quello spazio sulla testa!) e le portiere da sportiva. Personalmente senza aumentare l’altezza complessiva avrei aumentato un po’ l’altezza da terra e avrei reso l’abitacolo più sottile (gli angoli invece sembrano già perfetti), chissà se ha sospensioni pneumatiche in grado di alzarlo ulteriormente per l’offroad più duro.

    La barchetta non è male: d’accordo, ci sono quegli archi laterali che sono un po’ inutili e ingombranti, però il parabrezza è fenomenale. Ha un’altezza perfetta: al posto di GFG Style io avrei previsto un tettuccio/volta elettronica da far sparire nel “codino” dietro il pilota, una sorta di arco che chiude l’abitacolo in caso di pioggia e che scorre su un binario per poi infilarsi alle spalle di pilota e passeggero. Rispetto ad altre barchette, la soluzione comunque del parabrezza sdoppiato e alto mi sembra valida: chissà se con un parabrezza così ricurvo si può fare a meno dei tergicristalli, presumo che oltre certe velocità il vento riesca ad “autopulire” i vetri facendo scorrere l’acqua di lato. Voto finale: 6.5

    La sportiva LM1 è esteticamente 10 e lode. E’ proprio il genere di estetica che piace a me. Una così a 50000 euro la comprerei subito passando sia da Compass che da Findomestic ma temo costi uno 0 in più. E’ cattiva quel tanto che basta che, guardando l’auto, sembra impossibile sia omologata per circolare per strada e sembra invece destinata a LeMans. E qui mi viene in mente il più grande difetto della Model 3 Performance: è indistinguibile dalla RWD.

    1. ernesto grottaferrata

      io ci vedo (atrix) molto della 405 dakar dei tempi che furono.. non le gomme botulinizzate, ovvio 😁

    2. Hai appena vinto un weekend sulla Macchè, con l’effetto audio della “prima infinita”. 😇🤭

    3. Guido Baccarini

      “E qui mi viene in mente il più grande difetto della Model 3 Performance: è indistinguibile dalla RWD.” nì, ha lo spoiler (piccolissimo) posteriore e ha le pinze dei freni rosse; i cerchi standard della RWD sono i 18″ col copricerchio aerodinamico, quelli della Performance sono da 19″ o da 20″ senza copricerchio (chiaramente la dimensione non è indicativa dato che la RWD può montare quelli da 19″ e la Performance può montare – ma non tutte – quelli da 18″ e sicuramente tutte le performance possono montare cerchi da 19″).
      Frontalmente, sono identiche.

      1. Sì sì, chiaro Guido, volevo precisare che mi sarebbe piaciuta una versione più cattiva, per dire la Giulia GTAM sì che la distingui a km di distanza dalla Giulia base: frontale diverso, minigonne, alettone, prese d’aria aggiuntive, etc.

        Per dire, fossi in Musk io alla Model 3 applicherei un bodykit come questo [ https://www.instagram.com/reel/CqIeQdVAu9g/?utm_source=ig_embed&ig_rid=e7939925-fc70-4138-b654-8985acb4671c ] o quello completo presentato da Ingenext. La Model 3 Performance sembra una sleeper (nel gergo: sleeper o q-car sono auto ottimizzate per le massime prestazioni ma che le nascondono sotto un look volutamente sornione e poco appariscente, ad esempio una Punto apparentemente normale ma dentro truccatissima).

        1. cavoli che bella! Diciamo che così si dà margine all’aster market. 😉

          un’altra differenza tra RWD e Performance: l’assetto. Chiaramente è difficile da notare, ma io che ho la RWD quando cammino vicino a una performance mi accorgo che sono più basse.

    4. Francamente… nel tuo commento, Enzo, vedo body shaming; e dei più beceri.
      Potevi scrivere le stesse cose evitando la stupida parte sugli obesi. E scrivere che “critichi il suv e non le persone” non cambia le cose perchè stai proprio usando il termine “obeso” come disperegiativo.

      Io guardando una 124A vedo un Enzo, non ci posso fare nulla. E’ come se una ragazza si scopre la pancia e ci trovo tatuata la faccia di Enzo.

    1. Concordo.
      Come automobili servono a niente, come auto sportive non hanno senso.
      E la barchetta manco mi piace di estetica. Le altre due invece son belline.
      Boh… 🙄🙄🙄

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