Ladri di batterie scatenati sulle ibride in Francia: presi di mira in particolare alcuni modelli Toyota, saccheggiati senza tanti complimenti dai malviventi.
Ladri di batterie scatenati e c’è chi pensa di “tornare al buon vecchio diesel”
In Italia, come abbiamo visto, l’emergenza riguarda il saccheggio dei cavi di ricarica (contenenti il rame) delle colonnine ad alta potenza. In Francia, invece, gli occhi sono puntati sui furti sempre più frequenti di batterie dalle auto ibride, fenomeno di cui abbiamo avuto diversi assaggi anche da noi. Il sito del quotidiano Le Parisien riferisce di diversi episodi ad opera di una banda specializzata, tra cui tre auto depredate nella stessa notte in un residence a Maurepas (Yvelines). Non lontano da Parigi, quindi, altra zona presa di mira dai ladri di batterie.
Le Parisien cita il commento di alcune vittime dei furti, che avrebbero espresso il desiderio di “tornare a un buon vecchio diesel“. La scena a cui si assiste è sempre la stessa: finestrini rotti, sedili strappati, cavi mozzati e batterie rubate da sotto il sedile posteriore. Evidentemente con qualcuno a commissionare i furti.

I modelli più presi di mira? Toyota Prius, Yaris e C-HR
I modelli Toyota preferiti dai malviventi sono la Prius, la Yaris e la C-HR, questi ultimi due in particolare molto diffusi anche in Francia. Il fenomeno, secondo Le Parisien, non risparmia nessuna città e mette la vittime davanti al duplice problema di tempi di riparazione molto lunghi e di conti salati da pagare. Un automobilista vittima del furto ha confidato ai giornalisti di avere deciso di disfarsi della sua Toyota ibrida per tornare a un modello tradizionale: “Le autorità pubbliche ci spingono ad acquistare modelli più ecologici, ma alla fine paghiamo noi il conto, troppo salato. Non ne vale la pena“, ha detto.
Un altro proprietario ha raccontato di aver trovato il suo SUV smontato in un bosco, dopo che gli era stato rubato davanti a casa. E, al di là dei costi, c’è il problema dei lunghi tempi di ripristino. Ma la Polizia ha fatto sapere che “questo tipo di furti non ha avuto soste per alcune settimane“, facendo pensare che all’opera ci sia ben più di una banda.
bah. ormai tutti i veicoli hanno android auto e quelli elettrici anche il check batteria (livello di carica) .
un veicolo elettrico o ibrido che sia vuoi che non registri un intervento tanto pesante quanto il cambio di batteria? basta far bloccare da remoto le batterie rubate o i veicoli che le montano .
lo fanno con i cellulari da 100 € tramite Imei.. non mi sembra una cosa fantascientifica.
certo che si è proprio alla frutta..
Forse sarebbe meglio tornare al “vecchio” GPL (dato che in Italia fra un po i diesel non circoleranno più) e sinceramente ho qualche dubbio che i ladri si mettano a smontare un impianto GPL magari con la bombola piena … soprattutto se sono fumatori 🙂
Tornare al GPL?
Ma se ci sei già.
“Le Parisien cita il commento di alcune vittime dei furti, che avrebbero espresso il desiderio di “tornare a un buon vecchio diesel“ ”
Immagino che il commento del mio collega con Audi A4 a cui rubarono l’intero cruscotto (tutta la plancia, sostanzialmente, più il volante) avrebbe dovuto esprimere il desiderio di “tornare a una buona vecchia Panda”.
Aggiungo anche che un ex collega ha pagato per la sua Prius oltre 4.000€ per sostituire la batteria da ben 7kWh (primo modello) quando la batteria da 60kW di una Model 3 non arriva a 9.000€, forse il problema sta anche lì: te la porti via facilmente (per via del peso, delle dimensioni e della collocazione) e costa un botto e non ha nessuna protezione elettronica (provate invece a montare una batteria rubata su una Tesla…).
Colpa dell’ecologia o colpa del costo dei ricambi spropositato rispetto al valore intrinseco del bene unitamente alla diffusione della delinquenza, aggravato dalla consueta miopia dei costruttori che si guardano bene dal rendere difficile l’utilizzo di ricambi rubati (basta un chip che ha qualsiasi toner o cartuccia da stampante per complicare la vita ad un ladro, se attivi una protezione sulla matricola, roba da pochi euro, ma come sempre: chissenefrega, ci penseranno i polli, ehm, i clienti)?
7kWh? Magadi.
La Prius 2, il primo modello importato, con il 1,5l, aveva una batteria molto più piccola; 28 moduli per 7,2V e 6,5Ah, per cui circa 1,3kWh.
Ma si smontava abbastanza facilmente per sostituire gli elementi guasti.
So che oggi sono oltre 10, per cui i 7 che mi aveva detto lui mi sembravano credibili. Ancora peggio allora…
Oggi la Prius è plug-in, quelle precedenti erano full hybrid. Sulle full hybrid dubito che esistano batterie da più di un paio di kWh
già molti anni fa era cominciata la “caccia” ad alcuni costosissimi ricambi, in particolare del marchio BMW; venivano depredate dei primi fari LED, navigatori da cruscotto (in era in cui gli altri si accontentavano del TomTom) ; problema poi tornato in auge durante lo “shortage” dei chip dovuto al COVID.
Se questa settimana USA e CINA non trovano un vero, serio e duraturo accordo arriveremo al neorealismo italiano… i “ladri di biciclette”.
Quindi i possessori di auto ibride dovranno munirsi di antifurti meccanici che rendono più complicato smontare le batterie.
Basta cercare [antifurto-batteria-auto-ibride] ed esce un esempio
Non le portano via, rubano la batteria direttamente il loco e lasciano l’auto sventrata.