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La Zoe pronta al trapianto di cuore

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Meglio noleggiare le batterie o acquistarle? Nell’annoso dibattito, molto gettonato sui forum dedicati alla mobilità elettrica (soprattutto firmata Renault) si insinua uno sviluppo importante: finalmente i possessori della Zoe prima versione avranno la possibilità di rimuovere il pack originario e di sostituirlo con quello da 41 kWh, con un’autonomia decisamente più rassicurante.

L’operazione, già in atto da tempo nel nord Europa, viene ben descritta nella sua dinamica italiana da uno dei più attenti osservatori del mondo dell’elettrico, l’ingegnere abruzzese Lorenzo Marfisi, possessore di una Zoe e creatore del portale gruppoacquistoauto.it ( https://www.gruppoacquistoauto.it/news/upgrade-batteria-renault-zoe-in-italia/   ). Proviamo a riassumerla nei suoi passaggi essenziali, illustrati anche nel video qui sotto (in francese)

E’ la Renault stessa a contattare i proprietari di Zoe con batterie da 22kWh,  (motore Q210 e R240), offrendosi di sostituire l’accumulatore  con uno più capiente, il cosiddetto upgrade, al costo di 3 mila 500 euro Iva compresa. Chi è interessato deve a sua volta contattare una concessionaria che rientri nel network Z.E., ovvero i dealer Renault attrezzati per trattare auto elettriche. Quest’ultima provvede a ordinare il nuovo pacco batterie dalla fabbrica di Flins, in Francia.

I tecnici della concessionaria procedono a loro volta a tre operazioni: smontare le vecchie batterie e sostituirle con le nuove appena arrivate, rimarcando l’avvenuto trapianto con la rimozione della vecchia targhetta Z.E., al cui posto ne viene inserita una nuova con la scritta Z.E. 40 Electric . Ovviamente l’intervento può essere effettuato solo da personale specializzato nei training della casa madre e richiede comunque diversi giorni di lavoro. Si procede quindi all’aggiornamento del software di bordo e all’annotazione delle nuove caratteristiche tecniche della vettura sul libretto di circolazione. La terza operazione, infine, consiste nel ritiro del vecchio pacco-batterie, che non viene smaltito, ma inviato ai centri di raccolta Renault per essere utilizzato in parchi di accumulo elettrico, secondo le migliori pratiche dell’economia circolare.

Il proprietario rientra in possesso della sua Zoe ‘maggiorata’, nuovamente di proprietà della Renault, ma con un contratto di locazione che può prevedere un aumento del canone mensile : si passa da 59 a 69 euro per il chilometraggio fino a 7500 annui e da 99 a 109 per il chilometraggio fino a 17,500, mentre resta invariato a 199 euro il canone per il chilometraggio illimitato. Il gioco vale la candela? Ovviamente la risposta è affermativa solo se si intende tenere la Zoe per un certo periodo di tempo e si ha l’effettiva necessità di usare l’autonomia, che secondo l’ing. Marfisi,di cui parliamo in altra parte del sito( https://www.vaielettrico.it/stregato-dalla-mia-zoe-addio-diesel-crudele/) si dilata da 160-170 a 280-300 km reali. A questo proposito viene citata l’esperienza di un automobilista olandese, Martijn Hendriks, che ha già effettuato con successo l’operazione e che ha poi twittato un entusiastico “wow” per annunciare i 300 km di “real range”, ovvero di autonomia reale.

Tariffario spagnolo per l’upgrade Zoe

Sarà interessante capire quanti proprietari di Zoe aderiranno all’upgrade, ma resta il fatto che la scelta di noleggiare le batterie per non appesantire troppo il prezzo d’acquisto è chiaramente legata a una tattica transitoria da parte delle case automobilistiche. La General Motors ha appena fatto sapere che entro tre anni le batterie costeranno il 30% in meno, un altro passo avanti per rendere il prezzo degli Ev più competitivo con le auto a motore termico. Incentivi o no.

 

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