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La VW ID.4 in produzione, si lavora alla ID.5 da 700 km

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Un'operaia della catena di montaggio di Zwickau accanto a una ID.4 ormai ultimata.

La VW ID.4 è già in produzione nella fabbrica tedesca di Zwickau, arriverà sul mercato a inizio 2021. E si lavora a un’ammiraglia da 700 km di autonomia.

La VW punta molto su questo Suv da 40 mila euro

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La ID.4 in uscita dalla catena di montaggio di Zwickau. Sulla destra si nota la linea della ID.3.

La Volkswagen stringe i tempi sull’elettrico. Pubblica le immagini che mostrano la produzione già in corso del Suv ID.4. Mentre il numero uno del gruppo, Herbert Diess, impaziente di guidare il nuovo modello, posta sul suo profilo Linkedin la prima prova su strada. La Volkswagen parla di “un Suv tuttofare”, che dovrebbe diventare il vero best-seller mondale nell’elettrico, ancor più della ID.3. Con motore elettrico sull’asse posteriore che genera 150 kW (204 CV), con accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e velocità massima di 160 km/h.

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Il touch-screen al centro del cruscotto della Volkswagen ID.4 e, sotto, Herbert Diess durante la sua prima prova. Al suo fianco Thomas Ulbrich, responsabile della e-Mobility del gruppo VW.

la VWQuanto all’autonomia, con la batteria da 77 kWh si arriva fino a 520 km WLTP (qui altre info). L’ID.4 potrà ricaricare nelle stazioni super-fast in corrente continua (DC) fino a 125 kW di potenza, inserendo in mezz’ora l’energia necessaria per coprire 320 km.  I prezzi partiranno da 46.800 euro per la versione 1st Edition e da 56.800 per la super-accessoriata versione 1st Edition Plus. Di fatto, con gli incentivi, si partirà da 40 mila euro (anche meno con rottamazione).

Svelata l’ammiraglia da 700 km, in arrivo nel 2023

Ma ID.3 e ID.4 sono solo l’antipasto di una gamma di 70 modelli elettrici che il Gruppo Volkswagen ha in preparazione. Sui social il capo della marca Volkswagen, Ralf Brandstatter, ha postato le prime immagini di quella che sarà con ogni probabilità la ID.5, ora contrassegnata dal nome di progetto Aero B. Sarà prodotta a Emden, in Germania, con un look da grande station-wagon, un’ammiraglia del cosiddetto segmento E, quello della Phaeton.

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Le due immagini postate su Linkedin dal capo della marca Volkswagen con l’ammiraglia elettrica in preparazione.

Brandstratter la descrive con una certa enfasi: “Potrà essere caricata in modo super-veloce e offrirà un po ‘più di tutto: più spazio, più autonomia, più accelerazione e più velocità massima. Una festa per i sensi – e per tutti gli appassionati di tecnologia e design!“. Colpisce soprattutto il dato dell’autonomia dichiarata, 700 km, un range tale da far passare l’ansia da ricarica. Arrivo sul mercato previsto per il 2023.

Dal 2023

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6 COMMENTI

  1. Concordo anche sulla e-Golf il software è al di sotto delle aspettative, l’indicatore dei chilometri residui non è collegato al navigatore dove hai impostato la destinazione per cui l’indicatore non tiene conto del percorso che farai con relativi consumi che possono essere diversi a seconda se fai autostrada o extraurbano e velocità di crociera e dei dislivelli che dovrai affrontare.
    A sua volta il navigatore non è ben interfacciato con le colonnine di rifornimento, non si sa se sono disponibili, che potenza hanno , quanto ti dovrai fermare, collegamento social con recensioni delle colonnine.
    Poi l’indicatore dell’autonomia residua da il dato in chilometri e non di percentuale di carica SOC è l’algoritmo per cui ricava i chilometri è misterioso, infatti viene chiamato indovimetro.
    Non capisco come la divisione software della SW sia caduta in fallo così, bastava mettere assieme un po di studenti di informatica in tirocinio per fare di meglio.
    La soluzione è adottare software di terze parti con collegamento OBD all’auto e cellulare così si risolve egregiamente.
    Forse un domani, con Android auto, si potrà far girare questi software di terze parti direttamente sull’infoteiment dell’auto.
    Forse un domani GoogleMap, che già può girare con Androidauto, si evolverà per dare un servizio completo di navigazione e rifornimento alle auto elettriche.
    Forse un domani la VW pubblicherà degli aggiornamenti?

  2. Il software di VW è patetico e lo hanno ampiamente dimostrato. Ed il software è e dovrebbe essere il cuore di un’auto elettrica. È per questo che Tesla domina il mercato dell’elettrico e continuerà a farlo almeno per altri 5 anni (se non 10). Solo chi produce tutte le parti controllate via software può innovare costantemente ed avere un software altrettanto innovativo.

    • Concord, la ID.3 (con 10 gg di vita) fatica proprio sul software: è lento, macchinoso, con interfaccia di non facile accesso. Spero vivamente in miglioramenti con gli aggiornamenti previsti.

  3. Ogni tanto il mercato dell’auto va “Rigirato” altrimenti la gente non acquisterebbe più auto e dato che ci sono aumentano anche i prezzi.
    Chiaro che per questa via non ci sarà mai mobilità elettrica di massa, ma solo di nicchia e quindi a livello ecologico inutile perché non farebbe la differenza.
    A mio pare invece la strada da percorrere è quella del auto compatte e con batteria piccola che garantisca l’autonomia “Quotidiana” più una margine per i viaggi oltre l’autonomia , ma corredata da una infrastruttura di ricarica veloce e capillare, cosa attualmente “Inesistente” rispetto a quello che servirebbe per una mobilità di massa.

  4. Speriamo che i prezzi non aumentino in modo direttamente proporzionale alla sigla dell’auto, altrimenti quando uscirà la ID.5 con prezzi da 50mila euro in su anche la VolksWagen dovrebbe rinominarsi e chiamarsi ReichWagen più che auto del popolo.

    • Forse volevi dire RichWagen, dall’inglese “Rich”, ricco.

      “Reich” in tedesco vuol dire regno, impero, stato.

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