La Verità dice una bugia sull’auto elettrica?

La Verità dice una bugia sull’auto elettrica, scrivendo di maggiori pericoli di investire i pedoni a causa della precoce usura dei freni? Lo sostiene Marco, un lettore. Vaielettrico risponde. Per contattarci scrivete a info@vaielettrico.it 

la veritàLa Verità dice una bugia: “Non lo sanno che i freni non li usiamo quasi mai?”

“Seguo da tanto la vostra pagina e sono felice che qualcuno racconti la verità (vedi sotto). Oggi scorrendo nel feed ho trovato una notizia di una testata mai sentita, che solo dal nome fa intendere il livello di quel che produce. Questo il link all’articolo. Basta leggere la parte accessibile a tutti senza login (non metto i miei dati su quella porcheria di sito) per capire l’ignoranza che continua a dilagare. E allora mi chiedo: possibile che nel 2024 i fantomatici giornalisti non abbiano ancora capito che noi i freni non li usiamo quasi mai? E come è possibile che dopo così tanto tempo questi soggetti non si siano stancati di sparare balle così grosse?“. Marco

la verità
Il titolo dell’articolo pubblicato on line da “La Verità”.

Che cosa non si inventa pur di denigrare le EV…

Risposta. La Verità fa a gara con Nicola Porro nella cacciaa ogni pretesto possibile per attaccare l’auto elettrica. Vedi il VIDEO a fine articolo, con il contorcano di Paolo Mariano. Purtroppo molto spesso (quasi sempre) sbaglia bersaglio, come in questo caso. Sostenere che ci possa essere un maggior pericolo per i pedoni è una bestialità. Intanto perché, come dimostrano anche le tante indagini svolte dalle principali compagnie assicurative, in genere chi guida una EV va più piano. E poi perché non c’è alcun pericolo di un’usura precoce dei freni, dato che (come segnala Marco) il relativo pedale non si usa quasi mai. Optando invece per la frenata rigenerativa. Non a caso spessissimo i lettori ci scrivono segnalando di trovare le pastiglie in ottime condizioni anche dopo numeri rilevanti di km.

Visualizza commenti (49)
      1. Ho trovato l’articolo completo qui: https://research.birmingham.ac.uk/files/106306506/PM10_Emission_Factors_for_Non_Exhaust_Particles_V7_POST_PROOF.pdf

        Confesso di non averlo letto tutto ma sono andato alle conclusioni. Sostanzialmente viene affermato che c’è un grosso grado di incertezza che mette in ombra i risultati ma che sostanzialmente risulta necessario che ci sia la frenata rigenerativa per ottenere dei vantaggi in termini di riduzione di polveri sottili . Per i PM10 solamente in autostrada non risulterebbero vantaggi rispetto agli ICE a causa del peso maggiore (dovrebbe essere ridotto del 22%) mentre la riduzione per i PM2.5 è del 27% su tutti i tipi di strade con almeno il 90% di frenata rigenerativa.

        Non mi sembra che ci sia molto spazio per demonizzare i BEV, soprattutto in prospettivadal momento che non c’è molto spazio di riduzione delle polveri sottili sui veicoli ICE mentre è probabile che si arriverà a riduzioni di peso delle batterie sui BEV.

  1. pACO_rabaNNE

    Lattuada,
    “eppoi” in italiano è un caso di “univerbazione”.
    Da ciò che scrive, deduco che lei non conosce l’argomento, ergo non conosce l’italiano, ergo non sa di cosa parla.
    Per cui, si metta a studiare, ché la settimana prossima la interrogo.

    1. Maurizio Lattuada

      Bravo, ma da Vernacoliere o lì vicino.
      In compenso tutti aspettano il link allo studio…

    2. Guido Baccarini

      “Per cui, si metta a studiare, ché la settimana prossima la interrogo”

      Chissà se sarà ancora con noi la prossima settimana. Cioè: se sarà qui con lo stesso nick, magari si chiamerà SDDNP? (non avrà difficoltà a interpretare l’acronimo).
      Meteoroide: meteora di massa troppo bassa per giungere fino a terra e lasciare un segno del proprio passaggio, che rimane talvolta un ricordo se riesce a brillare sufficientemente in chi per caso guardava il cielo in quel momento.

      Mi scuso con la redazione per la polemica personale 1:1 che nulla aggiunge ad un sano dibattito, ma con uno che come primo commento (almeno con questo nick, curiosamente ha la stessa identica arroganza narcisistica di un altro tizio, a sua volta uguale ad un altro…) solo una settimana fa è entrato con le scarpe infangate e si è stravaccato sul divano, insomma, non vedo valore aggiunto nè futuro, DFTT.

  2. Maurizio Lattuada

    Cioè, siamo ancora qui a discutere di queste scemenze? Ancora con ste scemenze sul particolato dei freni? E il particolato emesso dalle flatulenze del mulettista che trasporta batterie dal magazzino alla catena di montaggio che ne facciamo? Sono state considerate?

    Inoltre, il caro paco rabanne potrebbe firmarsi con nome e cognome. Così, giusto per capire con chi si sta parlando (magari un redattore/giornalista de La Verità?) Altrimenti viene facile fare supercazzole “ho laurea, master e parlo 4 lingue”.

  3. pACO_rabaNNE

    Gentili Signori,
    con il permesso della redazione (che ci tengo a ringraziare per aver pubblicato le mie repliche ai vostri attacchi ricevuti), provo a ricostruire un po’ i fatti da cui è nata questa “querelle”.

    Dunque, commentando la lettera del lettore Marco sulle considerazioni del quotidiano “La Verità” a proposito della cosiddetta frenata rigenerativa delle auto elettriche, molto sommessamente pubblico il “succo” di uno studio dell’Università di Birmingham che, in estrema sintesi, dimostra che “….in ambiente autostradale, nessun livello di frenata rigenerativa può mitigare l’aumento di PM10 a causa dell’eccessivo peso dei veicoli elettrici. Per ridurre significativamente l’emissione di PM10, il peso delle attuali BEV dovrebbe ridursi di almeno il 22%…”.
    Nient’altro.
    Le principali risposte (e i toni di tali risposte) a questo mio post sono state le seguenti:

    “Ma l’articolo fornisce i riferimenti di questo nuovo studio? Perché nell’ambiente scientifico è così che funziona: se cito uno studio, indico tutti i riferimenti. Altrimenti non vale granché….” (Eugenio Davolio).

    “Nel testo che scrivi, i numeri non tornano con altre ricerche, manca un po’ di contesto, sembra una supercazzola perché non cita i valori assoluti ma piuttosto le riduzioni…” (>R.S.)

    “In attesa di leggere le SUE fonti (è lei che in casa d’altri vuole avere ragione, lo dimostri) cambi dietologo: troppe proteine, si sentono stridere i denti da qui…” (Guido Baccarini.

    Per brevità, sorvolo sul resto.

    Ora, se questi sono i vostri modi di rispondere ai contenuti di un post che non vi piace, non vi lamentate se poi il sottoscritto vi risponde abbastanza piccato.
    L’atteggiamento di superiorità è VOSTRO nei miei confronti e vi dirò che non siete nuovi ad atteggiamenti del genere, che ovviamente valgono solo nei confronti di coloro che non suonano ad occhi chiusi il vostro spartito unico.
    Eppoi, ribadisco….ci sono molti di voi che pubblicano quotidianamente post chilometrici infarciti di dati, statistiche, tabelle e quant’altro….perché non chiedete anche a questi signori la bibliografia delle fonti?!?! I riferimenti li devono pubblicare soltanto i non allineati al pensiero unico?

    Stendo poi un velo pietoso sul post di Leonardo (R) che si chiude con la richiesta alla Redazione di “….sollevare il forum dalla mia presenza…”.
    Richiesta che rivela la grande apertura mentale del soggetto e l’altro tasso di democraticità insito nella propria coscienza civica.

    Con questo, per me (che modestia a parte e per inciso, ho una laurea, un master conseguito all’estero, parlo 4 lingue e mi fermo qua) la polemica è chiusa.
    Ringrazio nuovamente la redazione per aver pubblicato i miei post e vi auguro buon proseguimento.

    1. Lo studio che lei continua a citare senza un link è di una inutilità (stupidità) assoluta. Chi se ne frega del PM10 in autostrada, dove tra l’altro le auto termiche effettuano la ben nota rigenerazione del Fap espellendo quantità industriali di particolato accumulato durante la circolazione in città? Il problema è l’inquinamento nelle aree urbane dove il vantaggio delle auto elettriche rispetto alle termiche è fuori discussione. In sostanza le sue argomentazioni sono oziose e ininfluenti. Le abbiamo consentito di esprimerle in tutte le salse nonostante i suoi toni irriguardosi nei confronti nostri, di gestori del sito, e dei nostri lettori. Continui così è finirà nel cestino con laurea e master al seguito.

    2. Ho appena scoperto che durante la sosta le emissioni di un’auto tradizionale sono identiche a quelle di una bev!!! Siccome un’auto è in sosta per la maggioranza del tempo (fra il 90 qed il 95%) è del tutto inutile ridurre le emissioni delle auto, meglio applicare un catalizzatore all’apparato digerente del conducente, che invece resta attivo 24 ore su 24.

    3. Guido Baccarini

      Se non puoi accettare risposte adeguate all’arroganza gratuita (risposta che si configura come legittima difesa e non attacco incondizionato in risposta ad attacchi personali a Davolio, R.S. e battutine sulle competenze linguistiche ignorando assolutamente quanto possiamo valere noi), non commentare, così nessuno ti perculerà.

    4. mario milanesio

      @pACO_rabaNNE
      bene, ok, certo…

      ma intanto caccia fuori l’articolo scientifico, verifica che sia almeno peer reviewed, e poi ne parliamo
      e se hai ragione… benissimo, hai ragione.

      mi aspetto lo stesso atteggiamento da parte tua.

  4. Ma dobbiamo semplicemente capire e accettare che questi personaggi cercano di fare “cassa” pubblicando delle bugie (rimango decente nella terminologia…).
    Magari non ci credono neanche loro nelle c…a che scrivono ma fa cassa perché ricevano “click” e così Google, YouTube e co le pagano per la pubblicità associata.
    È diventato un mestiere ma la gente non lo sa e credono su parole le idiozie scritte da questi personaggi.
    Non serve a niente ribellarci perché non si fermeranno finché qualcuno continua a cliccare…

  5. Questa dei freni è la più grande cretinata che abbia mai sentito, ne ho sentite tante ma questa è la più spettacolare.

  6. Io ho percorso 60 Mila km e le pastiglie sono praticamente nuove, mi capita addirittura di vedere della ruggine sui dischi di tanto in tanto.
    E faccio il 50% di strada extra urbana

    1. Guido Baccarini

      In un cambio gomme (novembre) mi sono divertito a tracciare sui dischi con un gesso un bel segno. Ha resistito 12 giorni, poi purtroppo ho dovuto frenare all’ingresso di una rotonda bruscamente perchè il solito indeciso ha pensato bene, stando nella corsia di immissione sinistra, di girare invece a destra tagliandomi la strada. E dire che le LFP perdono parecchio con le temperature basse, come capacità di rigenerazione, in estate possono passare settimane intere senza che debba mai usarli. Secondo la telemetria, il mio recupero MEDIO su 47.000 km è del 24%. Cioè, per semplificare e farlo capire chiaramente, ho consumato per fare X km 1.240 kWh di energia, ma ne ho caricati soltanto 1.000, gli altri 240 mi sono arrivati dal recupero in frenata (J+Pilot dava queste informazioni, ora uso TeslaFi)

  7. pACO_rabaNNE

    @Leonardo (R)
    Carissimo, il suo intervento mi rallegra, ma lei entra a sproposito nella discussione.
    Parlavo con Davolio.
    Ciò nondimeno, mi fa piacere che sia in grado di leggere un po’ di inglese.
    Questo pensiero mi farà dormire più tranquillo.
    @Guido Baccarini
    In quanto a lei, Baccarini, mi duole renderle noto che sono vegetariano.
    Invece lei, a mio parere, assume pochi carboidrati….ed è per questo che sente cose che non esistono. Scommetto anche che si sente osservato, talvolta….e poi, le piacciono sicuramente i fiori.
    Si curi….non è grave.
    Comunque, visto che tiene a leggere le mie fonti, spedirò anche a lei il tomo dell’Università di Birmingham che, esposto nella sua biblioteca (tra i fumetti di Topo Gigio e la biografia di Elon Musk), farà sicuramente un figurone!

    1. Leonardo (R)

      Carissimo, dovrebbe tenere conto di almeno un paio di cose:
      – lei scrive in un forum pubblico, è naturale che chi si sente partecipi alla conversazione, se al contrario intende parlare da solo con l’amico Davolio gli scriva in DM e non sarà disturbato da nessuno.
      – i suoi modi canzonatori sono decisamente fastidiosi e i suoi discorsi non aggiungono alcunché di realmente interessante alla discussione tra persone genuinamente interessate alla mobilità elettrica, ma soprattutto il modo che usa di irridere il prossimo ostentando superiorità perché (secondo lei?) non si conosce l’inglese è oltremodo stucchevole.
      Se insiste dovremo sopportarla in silenzio perché lei cerca soprattutto la provocazione anziché un confronto onesto, e a noi la prima non interessa affatto.

      A meno che la redazione non decida di sollevarci dalla sua presenza e dalle sue provocazioni, ma questo è un altro discorso.

    2. pAco Sarebbe opportuno che lei si identificasse con un nome e un cognome dimostrando un pò di coraggio, La sua arroganza è insopportabile come il suo complesso di superiorità , aggiungerei alla dieta una certa quantità di proteine
      si sentirebbe più sereno , si curi non è grave .

  8. pACO_rabaNNE

    Davolio,
    come mai quando, ad esempio, “R.S.>” e gli altri “scienziati ” che frequentano abitualmente questo forum pubblicano i loro indigeribili polpettoni infarciti di dati, statistiche e tabelle varie, lei la “bibliografia delle fonti” non gliela chiede mai e si beve tutto come acqua fresca, addirittura elargendo Tw di applausi (sigh!)?!?!

    Attendo il suo cortese ed esaustivo riscontro in merito.

    Comunque, riguardo allo studio da me precedentemente citato, facciamo così: lei, per iniziare, cominci e studiare un po’ di inglese; dopodiché, appena il suo livello sarà un po’ oltre a cose del tipo “the pen is on the table”, le mando il tomo edito dall’Università di Birmingham sul topic in argomento.
    Così lei potrà sicuramente stupire tutta la platea con le sue brillanti contro argomentazioni….e, soprattutto, con il suo inglese!
    Mi faccia un fischio, quando è pronto…..

    1. Leonardo (R)

      Io posso leggere in inglese quello che vuole, non si faccia problemi a mandarlo.

      Comunque non si crei troppe aspettative perché intanto:
      – Per le normative Euro 7 il limite di emissioni dai freni è molto inferiore quello delle elettriche mentre per le auto tradizionali è decisamente superiore.
      – Le tecnologie delle batterie e degli pneumatici sono in continua evoluzione ed è prevedibile una riduzione di peso negli anni a venire, per intanto la differenza di peso tra una Tesla e un’ibrida moderna non è già oggi particolarmente apprezzabile, mentre per gli pneumatici c’è in corso un’evoluzione atta a migliorare le caratteristiche necessarie per le BEV.

      Certamente poi si possono fare mille cherry picking, volendo, per cercare di dimostrare qualunque cosa, ma quando si arriva a fare studi sulle nuove tecnologie per screditare la loro bontà è il segnale che le vecchie sono arrivate al capolinea e non hanno che armi spuntate nei loro archi. Anche perché di singoli studi ce ne facciamo veramente poco, occorre vedere quando la comunità scientifica raggiunge il consenso, ad esempio se gli studi per reviewed fossero diversi si potrebbe iniziare a discutere seriamente, visto che è già capitato diverse volte che spuntassero questi studi singoli, per poi scoprire che non erano rivisti fra pari, spesso avevano preso dati obsoleti o li avevano stiracchiati malamente o avevano fatto ipotesi errate, altri ancora erano stati presto smentiti dalla comunità scientifica. Insomma, se ne sono già viste di cotte e di crude anche su questi schermi, quindi al suo posto terrei a freno l’entusiasmo per questa incredibile “scoperta”

    2. Guido Baccarini

      In attesa di leggere le SUE fonti (è lei che in casa d’altri vuole avere ragione, lo dimostri) cambi dietologo: troppe proteine, si sentono stridere i denti da qui.

    1. Concordo. È un sito che fa della dietrologia, della disinformazione e del no-tutto (soprattutto no Europa) la propria cifra. Poi può piacere o meno, ma pure io lo trovo utile solo per lo scopo che hai detto tu

  9. «Nella Verità non ci sono notizie e nelle Notizie non c’è verità»

    Aforisma popolare risalente ai tempi dell’Unione Sovietica e riferito alle due principali testate giornalistiche di quel paese, Pravda e Izvestjia (appunto “La Verità” e “Notizie”)

    1. Gianni Barberi

      Esatto, e si dicesse che era veramente possibile conoscere la verità, era sempre l’opposto di quello che diceva la Pravda

    2. mario milanesio

      questa cosa qui (Pravda = Verità)
      non la sapevo
      ma è assolutamente meravigliosa!

      quindi, in sintesi,
      uno dei gruppi campioni di anticomunismo in Italia, e liberismo economico,
      chiama il suo giornale
      allo stesso modo del giornale del Paese comunista per antonomasia,

      e lo chiama con un nome
      che ricopia il paradosso di quello originale, il quale era infarcito di balle su balle dimostrabili e dimostrate, in barba al nome stesso.

      Belpietro è un genio incompreso dell’ironia.

  10. È un giornale schierato contro tante cose, dall’aborto alla efficienza energetica (sapeste cosa scrivono riguardo il cappotto sugli edifici).

    È un tipo di giornalismo che alla fine si copre di ridicolo.

    L’ennesima dimostrazione che l’Italia è il paese con maggiore libertà di espressione.

    1. mario milanesio

      “…L’ennesima dimostrazione che l’Italia è il paese con maggiore libertà di espressione….”

      beh, tu prova ad andare in direzione opposta all’italiano medio del bar alle 11 del lunedì mattina
      con ragionamenti, logica, umiltà, dati e tutto quel che serve per sviluppare un percorso intellettivo

      e vediamo se c’è tutta questa libertà…

      la libertà che circola in Italia da 30 anni
      (ma penso anche prima)
      è quella di accondiscendere il popolino,
      dargli ogni volta un nuovo motivo per lagnarsi contro qualcuno che sia altro da sé e dalla sua responsabilità,
      regalargli quindi quotidiane mezz’ore d’odio
      e
      convincerlo che al di fuori di ciò è tutto un complotto.

  11. C’è uno studio di un professore inglese (vado a memoria) che analizzando i dati sugli incidenti a pedoni e facendo alcuni assunti, teorizza che le auto elettriche provocherebbero il doppio degli investimenti a causa soprattutto della loro silenziosità. Sembra però che i dati analizzati siano antecedenti all’obbligo introdotto circa il suono minimo che le elettriche devono emettere. Ritengo opportuno che questo tema sia approfondito nell’interesse di tutti.

  12. C’è un articolo in cui è riportato che il marchio LiveWire brevetta un due-ruote dotato di frenata esclusivamente rigenerativa.
    Quindi la non conoscenza o ignoranza sull’argomento mobilità elettrica (sotto ogni forma) è alta.

  13. Questa nuova crititica dimostra l’insulsaggine dei denigratori delle BEV; ma non c’è da meravigliarsene e certamente ogni giorno ne sentiremo una nuova e allora ho deciso di dare una mano a questi ignoranti che non hanno ncora pensato a tantissime altre difetti delle auto elettriche.

    Provo quindi a elencare quante altre critiche è possibile muovere contro le BEV.

    Eccone un buon numero, ma basta pensarci un pò e se ne potrebbero trovare molte di più:

    01) Le BEV frenano male perchè più pesanti
    02) Le BEV essendo più pesanti rovinano le strade
    03) Le BEV sono pericolose per i pedoni perchè troppo silenziose
    04) Le BEV fanno male all’organismo a causa delle forti riprese
    05) Le BEV intralciano le autostrade perchè vanno più piano delle altre
    06) Le BEV stancano il piede destro a casa della guida ONE PEDAL
    07) Le BEV indeboliscono il fisco perchè consumano troppo poco
    08) Le BEV provocano raffreddori perchè l’aria condizionata parte troppo presto
    09) Le BEV riducono il tempo utile al lavoro per le lunghe attese alle colonnine
    10) Le BEV fanno addormentare chi le guida a causa della loro silenziosità
    11) Le BEV riducono i parcheggi a causa degli spazi riservate alle colonnine
    12) Le BEV negli scontri frontali sono pericolosissime per il loro alto peso
    13) Le BEV nel traffico devono disattivare il condizionatore per rsparmiare energia
    14) Le BEV fanno sentire le asperità delle strade per il rumore del motore mancante
    15) Le BEV quando si incendiano contribuiscono al riscaldamento globale

    Penso che dovrei essere ringraziato ora dai NOBEV

  14. pACO_rabaNNE

    “Un nuovo studio sull’argomento dell’Università di Birmingham suggerisce che la frenata rigenerativa, grazie alla quale il motore elettrico recupera energia, potrebbe portare i veicoli elettrici a essere ufficialmente meno inquinanti solo nelle aree urbane. In questo studio, il vantaggio di un freno rigenerativo nelle auto elettriche è dimostrato dalla riduzione fino a 11,5 mg/km nell’ambiente urbano, ovvero circa il 26% di riduzione del PM 10, con valori relativi a vari livelli di frenata rigenerativa o di cattura della polvere dei freni. A velocità più elevate, su strade statali o provinciali, questa riduzione scende tra 2,7 e 4,0 mg/km, che è comunque una riduzione circa del 12%. Per gli ambienti autostradali, il modello mostra che nessun livello di frenata rigenerativa può mitigare l’aumento di PM 10 a causa dell’aumento del peso del veicolo. Per ridurlo sarebbero necessarie strategie aggiuntive, ad esempio la riduzione del peso del veicolo di almeno il 22%.”
    Questa è “La Verità”, caro Marco.
    Che ti piaccia o no!

    1. Interessante!
      Ma l’articolo fornisce i riferimenti di questo “nuovo studio” dell’Università di Birmingham (autore, titolo, rivista su cui è stato publicato e anno di pubblicazione)?
      Perché nell’ambiente scientifico è così che funziona: se cito uno studio, indico tutti i riferimenti. Altrimenti non vale granché…

      1. Esiste e l’ho letto. Poi però andrebbero fatte delle valutazioni e approfondimenti. Non lo scarterei a priori come “immondizia”. Può darsi (o forse no) che siano necessari dei correttivi per aumentare la sicurezza dei pedoni. Nulla di scandaloso.

    2. nel “testo” che scrivi i numeri non tornano con altre richerche, manca un po’ di contesto, sembra una supercazzola perché non cita i valori assoluti ma piuttosto le riduzioni

      poi ad oggi che sono diffuse strumentazioni di controllo migliori, non si considerano più i PM 10, relativamente abbondanti in peso nel consumo dei pneumatici, che danno l’impressione ingannevole che siano l’emissione principale, ma i PM 2.5, i più pericolosi per la sospensione in aria e la respirazione sino agli alveoli polmonari

      le proporzioni cambiano considerando i PM 2.5, che sono dovuti a scarichi auto, freni e pneumatici, nelle proporzioni di circa:

      >> 7+6+6 mg/km, auto ICE con filtri allo scarico idealmente nuovi e non durante le rigenerazioni

      >> 0+2+7 mg/km, auto BEV

      considera che con le norme Euro 7 dal 2035 le auto nuove non dovranno emettere più di 3 mg/km di polveri dai freni, praticamente impossibile per una ICE senza dispositivi aggiuntivi

      ===================
      i PM 10 dei pneumatici sono comunque un tema per l’inquinamento delle acque fognarie (rimangono a terra e la pioggia li lava via nei tombini), che sta già venendo affrontato dai costruttori e dalla normativa Euro 7 con nuovo specifiche sui pneumatici

      1. ancora peggio, sono andato ritrovare i dati, le proporzioni tipiche che ho citato sono per il PM10, e il confronto peggiora con i PM 2.5

        Euro 7 mi pare andrà a normare sia PM 10 che PM 2.5

    3. quello che scrivi non ha senso, perché non so gli altri ma io so guidare e il freno lo ho utilizzato esclusivamente nei momenti in cui ho sottostimato la distanza di sicurezza o qualche furbo mi ha tagliato la strada

    4. @Paco
      Date per scontate le risultanze dello studio, ci sono statistiche dei Km totali percorsi nei diversi ambiti (cittandino, extraurbano, autostradale)?
      Chiedo perchè percorro quasi il doppio della media dei Km degli italiani, di questi in autostrada forse il 3%.
      Oserei pensare, almeno nel mio caso, che la scarsa rigenerazione e l’incidenza del maggior peso (maggiore rispetto a che poi… magari avessi una termica avrei preso un suv da 200 Kg in più) sia piuttosto irrilevante rispetto al resto dei Km percorsi.
      O no?

    5. Quindi in autostrada i freni praticamente non si usano? Chi l’avrebbe mai detto…. è una scoperta sconvolgente, dovranno riscrivere tutti i testi di ingegneria.

  15. Iorio Cavallini

    Ho appena fatto la prima revisione ( 4 anni) alla kona64 e , mi risulta, che poi si fa ogni due anni…qui ( dove abito) la revisione viene fatta sul serio…a proposito di freni!! Ne approfitto per segnalare che con i pneumatici arriverò a 70000 km…un consiglio: tenete controllata la pressione delle gomme e non ho altro da aggiungere…non vale la pena sprecare tempo…se non sbaglio abbiamo perso altre posizioni nella triste classifica della libertà di stampa….siamo proprio in fondo…

  16. La verità è che “La Verità” è la prova materiale, la pistola fumante, che sia l’Ordine dei Giornalisti, sia l’Ordine dei Filosofi sono completamente inutili.

    1. Aggiungiamo che l’inutile giornalista M. Belpietro direttore dela falsissimo “LaVerita’ ” lo si trova spesso quasi ogni sera invitato ai talk show… da qui capiamo quanto sia credibile e neutrale l’informazione in Italia.. TV e giornalismo spazzatura.

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