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La vera alternativa all’elettrico? Le range extender

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La Nissan Qashqai e-Power, variante sul tema della tecnologia range-extender.

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La vera alternativa all’elettrico puro? Sono le range extender, molto più convincenti delle ibride plug-in, ci scrive Paolo, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it .

la vera alternativaLa vera alternativa all’elettrico, molto meglio delle ibride plug-in, non credete?

“Vi seguo con grande interesse da quando esiste Vaielettrico. Anche se preferisco in linea di principio le BEV, capisco che in una fase di transizione ci possa essere spazio per le ibride plug-in. Dal mio punto di vista sono come le bifuel benzina metano o GPL: in mancanza di un carburante economico ma meno pratico e diffuso, uso l’altro (nessuno compra una bifuel per andare a benzina). Per questo credo che il concetto di ibrido plug-in dovrebbe essere declinato come Bev + range extender. La riserva di benzina è quella comodità che mi permette di uscire da situazioni difficili, non servono centinaia di kW termici, basta un generatore da pochi kW. E in questo modo posso anche avere un pacco batterie relativamente piccolo, tarato per l’uso medio quotidiano. Eppure l’unica auto con range extender che mi viene in mente è la BMW i3. A mio avviso le range extender uniscono i vantaggi delle termiche e delle elettriche. Mentre le ibride plug-in sommano gli svantaggi: costo, peso, manutenzione, scarsa autonomia elettrica. Che ne pensate? Perché questa strada non viene battuta dai produttori?“. Paolo Di Carlo

Strada battuta solo dai costruttori asiatici, ma in futuro…

Risposta. Ci sembra ragionevole: il range extender è una soluzione che supera alcuni dei limiti delle plug-in. Con minor peso, minor ingombro del motore termico, minor rumore e anche maggior piacere di guida. La trazione è assicurata solo dal propulsore elettrico, mentre il motore a benzina serve da generatore per alimentare a batteria, senza collegamenti con le ruote. È una strada che i costruttori cinesi stanno battendo con convinzione ed è probabile che anche in Europa venga riconsiderata , se la UE aprirà anche alle ibride plug-in dopo il 2035. Al momento, dopo la fine della produzione della BMW i3, ci sono due costruttori che utilizzano soluzioni del genere. Uno è la Nissan, con Qashqai e X-Trail e il sistema e-Power (vedi video sopra). Qui un motore 1.5 turbo a benzina ricarica una piccola batteria che a sua volta alimenta il propulsore collegata alle ruote. C’è poi la Mazda con la MX-30 R-EV, con batteria da 17,8 kWh ricaricata da un motore Wankel 75 CV. Il motore elettrico da 170 CV trasmette la trazione alle ruote anteriori, ma puoi ricaricare la batteria anche da una presa elettrica come una normale ibrida plug-in.

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51 COMMENTI

  1. Fossero usate bene, cioè in elettrico per il massimo tempo possibile, avrebbero un po’ di senso.
    Rimarrebbero i costi di gestione ben più elevati (due motori, revisioni, olii, ecc.) il che farebbe cadere un bel po’ la scusa dei costi delle EV.

    Per me la disinformazione prezzolata la fa da padrona.

    • sempre di ignoranza si tratta, in gran parte dei casi: dal conto vanno tolti coloro che consapevolmente conoscono pregi, difetti e limiti delle eREV/plugIn e le scelgono sapendo di dover avere posto auto per ricaricarle quotidianamente o quasi, di dover andare incontro a maggiori spese di gestione ordinaria (e potenzialmente straordinaria) ed avere un rendimento “medio” meno favorevole dei due mondi ICE/BEV per beneficiare però della possibilità di viaggiare a benzina quando non si trova ove ricaricare… e con una autonomia più consueta nei lunghi viaggi, con rifornimenti più veloci.
      Mi preoccupano tutti coloro cui verranno “rifilate” facendo leva sulla scarsa conoscenza delle possibilità delle ultime versioni BEV.. che tra pochi anni si renderanno conto magari che potevano facilmente compensare i “limiti” (reali o più facilmente immaginati) delle elettriche pure.
      La cosa più angosciante è che le case europee sfruttino male (o per nulla) questi pochi anni guadagnati sul mercato interno, perdendo sempre più terreno rispetto ai migliori competitors internazionali che finiranno per fagocitare tutto il mercato “che conta” (lasciandoci delle tristi “nicchie” poco redditizie.

  2. Quello che non capisco è perché, con ancora 10 anni davanti prima dello stop alla vendita di auto nuove con emissioni di CO2 superiori a zero (questo è esattamente ciò che prescrive la legge europea, NON stop alle auto termiche), le case automobilistiche si affannino a proporre, alcune ormai da molti anni, soluzioni ibride che assorbono energie e investimenti e ben poco contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 e delle tante altre sostanze inquinanti e climalteranti prodotte dalla combustione, senza in effetti avere seri, chiari, ben finanziati e ben comunicati piani di investimento nella ricerca e sviluppo sulla mobilità elettrica e di sviluppo di modelli elettrici.
    Io temo che il problema, per praticamente tutte le case automobilistiche storiche, è che siano così fossilizzate a essere diventate solo generatrici di profitti a breve e brevissimo termine (parola di De Meo….) da aver perso la volontà di finanziare ricerca e sviluppo in un campo così nuovo come la mobilità elettrica che richiede invece investimenti a medio e lungo termine.
    La Cina ebbe gioco facile in questo senso 20 anni fa: dato che partiva da zero e non aveva senso cercare di combattere le case automobilistiche storiche nel campo dell’auto termica, puntò sulla men che neonata mobilità elettrica (unico modo per abbattere il mostruoso inquinamento cittadino cui erano giunti) a partire dalle ricerche più di base in materia.
    Dopo 20 anni, le case automobilistiche storiche continuano invece a cincischiare con ibridazioni varie e a perdere soldi con auto elettriche mal progettate e /o costruite in dipendenza dalla Cina per la parte elettrica. La vedo molto dura per loro.

    • L’obiettivo dei vari DeMeo/Tavares r simili è unicamente riempirsi le tasche, riempire quelle degli azionisti, e ritirarsi a godersi i soldi passando la rogna del ban 2035 ai loro successori. Gli unici a rimetterci potenzialmente sono i loro dipendenti, ma per loro immagino siano un semplice danno collaterale, da accollare alla protezione sociale del governo di turno oltretutto.

    • Si sono fidati di previsioni sballate che vedevano l’elettrico diventare dominante in pochi anni e rendeva quindi inutile investire in altre soluzioni. Si sono quindi privilegiate soluzioni di ripiego a basso costo e dopo la pandemia hanno monetizzato.
      Condivido la mancanza di visione R&D Powertrain a lungo termine, cosa di cui ho testimonianza diretta, per averci lavorato in Italia. Nel 2002 c’erano progetti di ricerca finalizzati allo studio e altri alla produzione. Gia’ nel 2012 i primi erano spariti, i secondi ridotti al lumicino. Quindi ben prima dell’elettrico.

    • La risposta si trova nelle politiche green adottate da Bruxelles, il problema non è fra 10 anni , quando dovrebbe essere efficace il ban alle auto termiche ma ora visto che da quest’anno sono applicate multe stratosferiche sullo sforamento dei limiti di C02 sul max di 95gr/km per l’intero parco macchine venduto per ogni singolo Brand. Le case automobilistiche ci hanno provato(poco e male) a proporre BEV che se rimangono ad appannaggio di pochi , sia per i costi di acquisto che per tutte le condizioni logistiche per poterle sfruttare al meglio, diventano un flop clamoroso(vedasi Fiat 500e o più recentemente il tonfo della fiat 600 elettrica lanciata in pompa magna il 4 Luglio del 2023 con dei riscontri da flop assoluto per quanto riguarda le vendite, ci sono auto a km zero che vengono vendute anche con 10000 € di ribasso rispetto al listino), a questo punto è normale che si ripieghi su questi mezzucci le Mhybrid, le plug-in, addirittura stanno rispolverando le diesel hybrid in modo da ridurre le emissione di C02. Quando la UE si accorgerà di aver fatto il passo più lungo della gamba dopo aver distrutto il comparto dell’idustria automotive in Europa sarà troppo tardi. Ora i cinesi ci vengono a fare concorrenza pure sul termico perchè se una Panda costà 20000 € invece che 13/15000 € come dovrebbe è perchè devono ripianare investimenti colossali in R/D che hanno ritorno zero a livello economico.

      • “se una Panda costà 20000 € invece che 13/15000 € come dovrebbe è perchè devono ripianare investimenti colossali in R/D” il discorso ha sicuramente senso, ma declinato proprio sulla Panda cozza con la realtà fattuale di NON avere avuto alcun costo di R&D perché i Mild Hybrid Stellantis sono una modestissima evoluzione del sistema start&stop già esistente. Non c’è nessun componente costoso, non c’è software di gestione, c’è lo sfruttamento di falla normativa e procedure di omologazione non aggiornate che permettono di fatto il nulla.

  3. Sono felice possessore da tre mesi di una Qashqai e-power.
    Posso dire che i consumi sono paragonabili a quelli della mia auto precedente, una Tiguan TDI 2.0 alimentata a gasolio.
    Ma comfort di viaggio, piacere di guida, silenziosità e prestazioni sono migliori.
    Ultimo viaggio Lecco – Bormio 17.5 km/l (+1000 MT di dislivello). Bormio-Lecco 28.5 km/l (-1000 MT ovviamente).

  4. Questo tuo di motore era definito EREV (Extended Range Electric Vehicle): un piccolo motore a combustibile dedicato esclusivamente alla ricarica della batteria del motore elettrico, preposto alla trazione.

  5. Ma invece di queste “vie di mezzo” che servono solo a continuare a bruciare petrolio e andare incontro ad una clientela male informata o mal fidata, perché non finanziare una campagna di sensibilizzazione e promozione dell’elettrico full andando a dire la verità ovvero che oramai è una tecnologia matura ed affidabile?

  6. Un range extender ha senso solo se serve per raggiungere la stazione di ricarica più vicina in caso di emergenza. Se si usa abitualmete per viaggiare allora tanto vale avere un’auto a benzina. D’altra parte questo utilizzo diventerà via via sempre meno interessante con l’aumentare delle prestazioni e la diminuzione dei costi delle batterie. Inoltre con lo sviluppo della rete di ricarica queste eventuali emergenze diventeranno sempre meno frequenti.

  7. Le Nissan hanno una batteria da 2kWh. È ridicola. Voglio vedere il carica/scarica dopo 100k chilometri. Sarà da buttare. Ma la gente non se ne accorgerà e:
    1 viaggerà con il motore a benzina perennemente acceso;
    2 sarà obbligata a sostituire la batteria.
    Tutto questo per fare i 18 con un litro in città e i 13/14 in autostrada.
    Soluzione stupida solo per togliere l’ansia di ricarica.

    • Essendo cosí piccola, la batteria rischia di soffrire anche quando le si richiedono le massime prestazioni, spero almeno che l’elettronica di controllo le eviti per quanto possibile questo stress aggiuntivo.

      • Se guardi lo schema sul sito Nissan (https://www.nissan.it/gamma/auto-e-power.html) il motore termico è collegato direttamente all’ inverter, che decide poi se passare l’elettricità al motore elettrico o alla batteria, come in fase di frenata/rigenerazione.
        Anche perché con 1.85 kWh di batteria e 140 kw di potenza di picco del motore elettrico, alimentare quest’ultimo solo dalla batteria sarebbe arduo, vorrebbe dire avere una capacità di scarica di 75C. Ah e la batteria è garantita tre anni, auguri col degrado.

        È ancora più una porcata di una phev, che almeno per larghi tratti in elettrico puro ci va, queste auto avranno il motore perennemente acceso.

    • Può darsi, farà apprendere ai possessori di queste auto quanto è gradevole un motore elettrico, Ho visto possessori di plug.in fare il passo successivo a bev. Le critiche sul sistema Nissan sono tante anche riguardo all’affidabilità, ma Nissan ha una garanzia sicura.

  8. Se pensate che la i3 ha cancellato da anni quella ckn RE… capite molte cose. E la Mazda.. Non ne venderanno mezza fuori dal Giappone

  9. Tanto dipenderà dal progresso delle batterie.

    Entro 5 anni immagino che i consumi di Tesla attuali diventeranno alla portata di tanti. Se al prezzo di una 60KWh, ci saranno auto da 80KWh, con carica a 200KW non vedo la necessità delle EREV, se non in casi molto selezionati.

  10. Si, posso capire andare incontro alle esigenze di tutte le tipologie di automobilisti…
    Smettere con le emissioni di CO2, idrocarburi incombusti, monossido, ecc, dalle automobili, a quando?

    • .. a quando avremo un sistema polico analogo a quello cinese. Ma varrà per tutto, non solo ciò su cui saremo d’accordo con il legislatore.
      Fino ad allora le opinioni di strati significativi della popolazione (elettorato?), anche se non condivise o apprezzate da noi, saranno importanti e non ignorabili.

      • Le opinioni che non condivido sono sempre rispettate.
        Il punto è che l’opinione essendo espressione di un pensiero può portare oggettivamente ad un miglioramento o a un peggioramento (corretta o erronea). In questo secondo caso, pur rispettandola mi sembra logico che non abbia seguito una sua applicazione o che comporti uno stop della sua applicazione (vedessi stop graduale all’uso degli idrocarburi fossili, che non avverrà oggi, ma nei prossimi 25 anni). Non è chiedere la luna.
        Poi visto che un qualsiasi motore termico (che usi o no un combustibile fossile) inquina in ogni caso, mi sembra logico cercare un’alternativa per sostituirlo. Per ora l’unica alternativa prati è rappresentata dalle BEV. Se tu o qualcun altro troverà un’altra alternativa, ben venga. Per ora EREV o altre forme di ibridazione abbinato a un motore termico emettono comunque inquinanti quando i quest’ultimo è in funzione.

        • Uno dei grandi problemi su questi temi, è anche la narrazione quotidiana diffusa a reti unificate.
          Narrazione fatta da personaggi più o meno prezzolati, distorta, scorretta e per nulla obbiettiva.
          In Italia abbiamo una TV pubblica, la quale dovrebbe diffondere le notizie in modo equilibrato ed imparziale, cosa che non avviene. Per quello che siamo molto in basso nella classifica sulla libertà di stampa.
          Come fa un elettorato qualunque ad orientarsi correttamente su tutti gli argomenti che lo riguardano tipo la transizione?
          Poi c’è da dire che molte persone sono pigre, per non dire di peggio. Si fermano al proprio tornaconto oggi, privi di visione critica ed obbiettiva a lunga scadenza.

  11. Cosa inutile anche questa solo per prendere in giro tutti. Complicare il tutto per cosa? Non si capisce. È chiaro che ad oggi (per chi conosce bene il tutto) la migliore tecnologia è l’elettrico e basta con gli ampi margini di miglioramento in efficienza, pesi e batterie. Già solo che si continua a discutere di queste cose è allungare i tempi e distorcere il tutto!!

  12. Io nel caso delle ibride di qualunque tipo esse siano mi baso molto semplicemente sui test di consumo delle riviste. Pur ammettendo che in teoria una elettrica con range extender sarebbe l’uovo di Colombo (motore benzina che ottiene il massimo rendimento perché lavora sempre nel regime di coppia ottimale, e motore elettrico in grado di avere un rendimento oltre il 90%), guardo i dati del Qashqai e–power e mi trovo una vettura che se va tutto bene riesce a fare 18 km con un litro. Quindi i casi sono due, o il sistema studiato da Nissan ha delle pecche concettuali che gli impediscono di lavorare come si deve, o le caratteristiche del sistema stesso lo rendono di base poco efficiente. Se devo mettere insieme un motore elettrico, un motore termico, un serbatoio e un pacco batterie per poi fare gli stessi km con un litro che farei con un semplice benzina a mio parere non ha alcun senso.

  13. Guardate che Nissan non é per niente un range extender! É una normalissima ibrida senza nemmeno spina furbescamente proposta come elettrica dalla Casa. Voi non dovreste cascarci però

    • La e power non è una range extender ma non è una ibrida “tradizionale”
      La trazione la fa il motore elettrico
      Il motore a combustione tiene carica la minuscola batteria da nemmeno 2 kWh

      Poi detto tra noi, non capisco l’utilità di un tre cilindri turbo così complicato per ricaricare una batteria

      • E-power di nissan e l’ E:HEV di Honda sono automobili termiche non importa il tipo di ibridizzazione del motore termico con uno elettrico , e quanta trazione alle ruote viene data dall elettrico, per muoversi l’energia viene dalla benzina/motore termico , infatti le “elettriche” sono delle BEV , Battery Electric Vehicle, ovvero delle vetture elettriche a batteria, ovvero vetture elettriche cui energia per la trazione viene da una batteria.

  14. Il più è… Che differenza di rendimento c’è tra il termico di una plug in e quelli utilizzati come extender e quanto peso realmente si risparmierebbe?
    Se è considerevole tanta roba, altrimenti mah, la vedo comunque meno “gestibile mentalmente” rispetto a una plug in e non risolverebbe molto il fatto che tanti usano la plug in come una termica, al contrario mi aspetto che nella maleducazione varia ci sarà gente che per pigrizia o altro starà mezz’ora in auto a motore acceso per caricare quel tot che gli serve o peggio lasciando acceso per una commissione veloce così guadagna qualcosa di autonomia, come auto aziendale avrebbe lo stesso problema delle cariche domestiche delle plug in da gestire per i rimborsi etc
    Chiaro che se mi cambia tanto da poter fare in serenità 7/800km partendo con entrambi i pieni e magari un rabbocco di benzina se le colonnine son tutte occupate… Per chi sta sotto i 200km giornalieri e solo ogni tanto fa viaggi lungi (come quasi tutti) costando meno di una plug in.. sarebbe veramente top

    • Nelle EREV basterebbe mettere un serbatoio da 5 lt (come in alcune auto a metano) e il vezzo di usare una PHEV come una HEV non ti passa per l’anticamera del cervello. D’altro canto come ha scritto Guido Beccarini se il generatore non eroga più di 22 kWh un serbatoio da 5 lt ti produrrebbe circa 17 kWh, ovvero nemmeno 80 km in autostrada e poco più di 100 km nel ciclo misto. Giusto per non avere ansia da ricarica e recarsi alla prima colonnina per ricaricare l’auto e al primo distributore per fare il pieno.
      Comunque le EREV dovrebbero avere pacchi batteria da minimo 60 kWh per autonomie da 300 a poco più di 400 km. Autonomie che in futuro dovrebbero aumentare con pacchi batteria che a pari capacità dovrebbero pesare meno (credo anche la metà di ora) e soprattutto perché penso che i power traino elettrici saranno più efficienti e quindi avrà ancora meno senso portarsi dietro il peso di un generatore.
      Mi sembra di aver letto che la BMW sia riuscita a ridurre del 10% i consumi con la sua gen.6 dei motori elettrici. Quindi se ora una BMW i4 a 130 km/h consuma 0,26 kWh/km avremo che le future versioni dovrebbero scendere a poco meno di 0,24 kWh/km.
      Quindi io anche se dovessero esserci sempre più PHEV difficilmente ne comprerò una. Ad oggi sono orientato sulle BEV.

  15. Opel Ampera è un range extender da 13 o 14 anni. Non va male se devi fare 40 km in inverno e 70 in estate. Motore elettrico 150CV motore benzina 80 CV che ti fa andare bene anche perché la batteria da 17 kwh ti permette di usarne solo 10 , 7 li tiene per usarli quando và a benzina . Ti da la potenza per le accelerazioni . Alternativa vera , una elettrica vera . Questa andava bene dieci anni fa , farla ora è solo un omaggio ai petrolieri.

    • Mah, a me non sembra che faccia tutta questa differenza con le plugin, perché comunque un motore termico piccolo o grande che sia va manutenzionato ugualmente e con i soliti costi, allora personalmente preferisco una plugin, perché per come la vedo io queste vetture hanno 2 motori che possono lavorare in maniera indipendente e nel caso uno di essi abbia un’avaria (il termico o un problema al sistema ibrido) non rimani per strada.

      • La differenza è che quando vai a batteria ha le stesse prestazioni di quando vai in range extender, mentre l’ibrida plug in quando và a batteria è limitata in potenza e velocità. Come ho detto sopra : Questa andava bene dieci anni fa , farla ora è solo un omaggio ai petrolieri e alle officine che fanno i tagliandi.

    • L’Ampera del 2012 l’ho venduta nel 2019 per l’arrivo della Tesla. Aveva 110.000 km, con un consumo di benzina di 0,92 lt x 100 km. Se avesse avuto la batteria da 20 kwh utilizzabili, 0,92 sarebbe divenuto 0,2/0,3.
      Era una soluzione fantastica!
      Solo l’elettrico puro l’ha migliorata.

  16. ma qualcuno l’ha capito che il passaggio all’elettrico serve per ridurre drasticamente l’inquinamento?? e ancora che si vuole usare la benzina! non è solo quello che esce dalle macchine ad inquinare ma tutto il cliclo produttivo dei carburanti fossili che sommato a quello dell’elettrico tornerebbe ad essere insostenibile… i fossili vanno eliminati punto e basta, io faccio 5mila km al mese con una tesla non ho mai avuto problemi, basta un minimo.

    • Ma qualcuno ha capito che mezza Europa attende con ansia la prossima riapertura dei rubinarri gas dalla Russia e l’altra metà se vuole sopravvivere dovrà comprare quello dagli stati uniti? E non sarà per necessità ma per obbligo.
      Da quel che si vede sarà già un successo se nel 2035 esisterà ancora l’Europa come la vediamo oggi
      Un vecchio film citava testualmente in una sua parte focale ” la realtà è interessante ma mentre accadeva noi eravamo distratti a guardare altro”
      Questi stanno pensando di spartirsi e sventrare l’artico per estrarre gas , petrolio e minerali e voi pensate che gli freghi del pianeta , ma quando crescete?

      • Se non ci estinguono i conflitti armati tra USA Cina e Russia…ci estingueranno le crisi ambientali nei prossimi 10 anni

      • @DS
        Poco o tanto, dipende dai punti di vista, ma credo che il gas russo abbia continuato ad arrivare in europa.
        Poi qualcuno ha preferito quello americano a prezzi quadrupli per la felicità di alcuni.

        La domanda che poni immagino sia da girare ai menefreghisti.

    • Nicol, io se facessi ancora 3500 km al mese, come quando lavoravo qualche anno fa, avere una elettrica senza poter ricaricare da casa sarebbe un casino … farne 5000 sarebbe un dramma.

    • Mi spiace se vivi in questa illusione.
      Le auto elettriche non sono minimamente la soluzione per risolvere il problema ambientale.
      Ne è una prova la Norvegia, dove nonostante mercato 100% elettrico il consumo di petrolio va aumentando. Nessuno abbandonerà mai le fonti fossili.
      anche se avessimo 100% elettrico, il petrolio verrebbe comunque usato per altri scopi. L’inquinamento semplicemente si sposterebbe dalle auto ad altre fonti.

      • Il dato 100% elettrico non significa 100% di auto circolanti.
        Il rapporto è 20% elettrico vs 80% ICE circolante ad oggi. Poi si deve anche vedere come lo usano. Sono prevalentemente seconde auto, visti i forti incentivi per il loro acquisto.
        Servirebbe uno studio sui km totali percorsi tra BEV e ICE, per vedere quanti km in meno hanno fatto le ICE, dall’arrivo delle BEV.
        Un altro paio di dati che non vengono mai evidenziati sono i veicoli circolanti in numero assoluto. Le ICE circolanti sono cresciute malgrado tutto, e malgrado tutto, il consumo di carburante è diminuito del 4%.

        • Non so se la critica è anche per me, ma questi dati ho trovato, riportati dal Norwegian road federation sul circolante.
          Io cercavo solo di correggere DanieleR con il suo 100% buttato li a caso.
          Buon lunedì a tutti e buon aerosol nel traffico ICE.

      • Sig Daniele , mi ripeto ma prima di tutto sappia che la norvegia rifornisce di gas e petrolio l’intera europa , ma soprattutto noi italiani che ci ostiniamo ad usare auto a carburante ! capito stavolta ?

  17. La Qashqai e-power non ha un range extender, scusate. È una ibrida in serie. Non ha batteria ricaricabile diversamente dalla benzina, non confondiamo le idee.
    I range extender sono ottimi purché la potenza non sia superiore a 22kW: a batteria completamente scarica fai almeno i 100 di velocità ma non molto di più e sei incentivato a ricaricare, se hai fretta. Toglie completamente ansia da ricarica ma non ti toglie la voglia di ricaricare appena possibile (parlo di usi impropri, ovvio che chi la prende e la usa consapevolmente non lascerebbe scaricare la batteria se non in reale necessità).

    • Sottoscrivo ogni singola lettera, inoltre fa altre due cose importanti
      1)disinnesca la narrazione ” ci vogliono controllare / appiedare / chiuderci nel recinto dei 15 minuti…”
      2) diminuisce la necessità di fare batterie grandi e quindi maggiormente impattanti in termini di CO2 alla produzione.

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