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La triste fine del metano auto

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La Seat Arona è il modello a metano più venduto, ma con numeri bassissimi.

La triste fine del metano auto: i numeri di vendita del primo mese del 2023 sono impietosi  l’ennesimo segnale del crollo di un settore in cui l’Italia ha creduto.

La triste fine del metano: vendite sotto quota 300

I numeri anzitutto: a un settore già in crisi la folle corsa del prezzo del metano dell’anno scorso ha assestato un colpo decisivo. Già a gennaio 2022 le immatricolazioni erano precipitate all’1,3% di quota di mercato. Ora, causa anche la guerra in Ucraina, siamo allo 0,2%. Da 1.421 immatricolazioni si è precipitati a 296 e non c’è un modello che arrivi a quota 100. Un numero rende bene l’idea: la Panda Natural Power, che fino a qualche anno fa si vendeva benissimo, in gennaio ha trovato 5 acquirenti. Ed è comunque nella top ten delle più vendute. Notizie che non risollevano certo il morale a una rete di distributori già provata dal rialzo dei prezzi, con rischio chiusura per diversi impianti. Ma con questi numeri, ed essendo il metano diffuso in pochi Paesi in cui il trend è comune, diventa probabile che i costruttori cessino la produzione. Cosa che il gruppo Volkswagen (con Audi, Skoda e Seat) valuta da tempo.

la triste fine del metanoLe auto ecologiche non piacciono: le emissioni del “nuovo” crescono

A nulla sono serviti gli sforzi di Snam e di altri operatori per costruire una rete di rifornimento più capillare. Sul fronte dell’economicità il metano ha perso la guerra con il GPL, che in gennaio (dati forniti da Unrae) guadagna un terzo dei volumi di vendita e sale al 10,3% di quota. L’amara verità è che, ieri come oggi, la sostenibilità non è un criterio di cui gli italiani tengono conto quanto devono scegliere che auto acquistare. Lo conferma anche il crollo di vendite delle elettriche, in controtendenza rispetto al resto d’Europa. E non è solo questione di prezzi, visto il grande successo di veicoli come i Suv, che hanno listini ben più cari delle normali berline. Il risultato ce lo dice la stessa Unrae, l’Unione dei costruttori: “Le emissioni medie di COdelle nuove immatricolazioni in gennaio crescono del 2,2% a 120,7 g/Km“. Non è un buon risultato per un Paese che si ripromette di decarbonizzare.

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63 COMMENTI

  1. A me resta la paura che “L’amara verità è che, ieri come oggi, la sostenibilità non è un criterio di cui gli italiani tengono conto quanto devono scegliere che auto acquistare.” sia la cosa più vera. Tra un forno classe A+ a 700 euro (cifre e classi energetiche tirate a casaccio, perdonatemi) ed uno classe D a 400 difficilmente prenderanno quello in classe A+, purtroppo.
    Stessa cosa sui carburanti; se ne esistesse uno che costasse tipo 1 centesimo per unità e ad ogni accensione del mezzo però sparisse mezza flora terrestre, l’italico utilizzatore non si farebbe problemi ad usare quel carburante

    • hai ragione l Italia con i paesi dell est europa e mettiamoci la Grecia sono quelli che rimarranno indietro di molto per il motivo che hai scritto tu

  2. Siamo in uno strano paese, ultimi in Europa tra i paesi che contano per l’elettrico, primi per distributori di metano… ma nessuno compra le auto a metano! Le uniche vetture di serie sono tedesche, AUDI compresa, ottime come qualità e con impianti ben integrati. Sul GPL non mi sembra sia la stessa cosa. Anche le vetture che escono con impianto di serie sono in realtà montati sulla versione a benzina con minime modifiche. Così si spiega che il GPL ha successo su vetture economiche per il prezzo mentre la scommessa (persa) dalla VW era di proporlo come carburante ECOLOGICO e secondariamente anche più che economico. La GOLF TGI è una vettura super a prescindere che sia a metano… e la GOLF GPL non esiste!

  3. “Stiamo tornandoooo !” : da ieri il prezzo che si inizia vedere in giro è 1.6 €/Kg , e considerando si fa sui 26 Km/Kg chi più chi meno ….. chissà se tornerà a 0.9€/Kg che a questo prezzo su TTF da 2 mesi nel 2021 eravamo 1€/Kg

      • ciao, guarda sulle App Treviso e Bassano. Mentre a UD vicino al centro già da più di un mese c’erano 2 distributori che facevano sul 1.6

        Saluti

        • Grazie. Integro qui per rispondere anche all’utente sotto. Anche io con la Punto a metano giro su quei consumi. 15kg non mi ci sono mai entrati ma a kilometraggio i 280 li supero praticamente sempre (ho una media, da foglio excel di 21 e rotti al kilo di metano)

      • Golf after-market. Ma anche 2 miei colleghi con la Golf TGI fanno sui 25-26KM/Kg (guida normale, in autostrada a 130 faccio sui 22-23) , mentre un mio amico con la punto metano fa circa 280-300KM con 15Kg.
        E da un anno faccio molti più km con un pieno, 50KM in più ora arrivo sempre sui 420KM e prima con piede davvero “felpato” 375-380KM, sempre stesso distributore e pieno grosso modo uguale (metti più o meno 0.5-0.8KG) : rende di più il metano che abbiamo ora ??

        Saluti

    • a la spezia e massa carrara, ormai da molti mesi, ed anche ora 3 febbraio, i prezzi sono sempre fermi a 2,4. da mesi che io vado a benzina

    • Qui da me il metano costa 2,6€ e l’altro giorno hanno smontato il distributore….. chiaramente la cosa è voluta…meno mezzi che inquinano poco più auto elettriche vendute!!! Stica…

  4. Mah .oggi ho visto il metano dalle mie parti a 1.84 e la convivenza c’era già a 2.50 visto che con un chilo faccio di media 25km,con il benzina 15.
    In extraurbano ho fatto addirittura i 30km/kg.
    La mia è turbo compressa da 130cv uscita direttamente dalla casa con l’impianto e non paga il bollo a vita dato che è monovalente.
    La differenza di prestazioni in più a metano è evidente e sono felice di aver fatto una scelta consapevole.
    Peccato che essendoci sempre meno auto con questo carburante anche la rete ne risentirà ma io me la tengo stretta finché dura.

  5. Visto che non posso sapere tutto e che l’Alzheimer comincia a presentarmi il conto… qualcuno mi sa dare una percentuale magari non precisa ma ragionevolmente corretta della differenza di emissioni di co2 fra alimentazione a benzina, diesel e metano supponendo ovviamente un motore sostanzialmente identico?
    A grandi linee ovviamente, giusto per avere un’idea di massima. Sempre che sia possibile. Grazie

  6. “Il metano è molto più prestazionale”?
    Peccato che viene “bruciato” in motori nativi a benzina.
    Mi sa che circa un 20- 25% di resa viene buttato alle ortiche.
    Una Plug-in, con motore termico progettato appositamente per il metano, forse avrebbe un senso. Il Maxibon.

  7. Il mercato e’ drogato dalle combustione ferme da anni, vendute come nuove. Il mercato elettrico va bene, basta essere spontanei nelle dichiarazioni.

  8. Il vulnus é sempre lo stesso USARE CARBURANTI CHE NON SI POSSIEDONO.

    Per cui OGGI può convenire ma domani a giudizio del mercato NON convenire.

    Il petrolio é lo steso problema se domani l’OPEC si riunisce e dice che da Lunedì si taglia la produzione di 500.000 barili al giorno può decidere solo di andare a piedi o pagare il carburante quanto ti chiedono.

    Fine della storia

    • Pienamente d’accordo: l’Italia è il paese del solleone, qualcuno anni fa disse che se avremmo montato FV su tutti i tetti d’italia saremmo stati in grado di fornire energia a buona parte dell’Europa.

      • Il GSE stima fra I 75 ed i 92GWp SOLO SUI TETTI.

        Quindi 110TWh/anno (il 35% del fabbisogno totale italiano).

        Questo é il potenziale ininsfruttato del sole.

        Purtroppo

        • che sommato al 35% di rinnovabili attuali = 70%, senza considerare il potenziale dell’eolico + il solare agrivoltaico (che non occupa terreno coltivabile …)

          • C’è anche l’eolico che produce più in inverno che in estate, e ci sono cose interessanti che si possono fare in estate ad esempio P2G da stoccare e immagazzinare per l’inverno.
            In estate intanto sarebbe molto utile avere sistemi di accumulo per poter utilizzare la notte l’energia prodotta in eccesso quando il sole splende.

          • Bisogna studiare sistemi di accumulo. Anche il metano lo dobbiamo accumulare in estate per il consumo invernale. Attualmente diverse dighe pompano su l’acqua di giorno per accumulare energia. 30 anni fa pompavano di notte e producevano di giorno, attualmente con l’esubero di FV fanno il contrario. Poi c’è la produzione di idrogeno verde, e poi c’è…
            c’è da studiare 😂

          • Vorrà dire che d’inverno andremo in letargo come gli orsi. ( e lo confesso che all’alba dei 45 anni comincio a giudicare questa opzione con occhi completamente diversi… )

            Scherzi a parte, concordo con lei che bisognerebbe lavorare tanto sui sistemi di accumulo. Ma questa, indubbiamente, sarà una delle battaglie tecnologiche dei prossimi vent’anni. E le dirò di più: sono anche quasi contento di poterla fare adesso in un momento di relativa abbondanza di fonti energetiche per così dire convenzionali. Dover affrontare l’argomento sapendo che il petrolio è il prossimo a finire che il gas è molto meno disponibile di oggi… Insomma secondo me sarebbe molto peggio.

    • Quando l’elettrico non c’era ancora ero un grande sostenitore del metano. Era il più pulito, ma non sapevo ancora, nessuno me lo aveva detto, che quando consumavo 100 m³ di metano 20 erano già stati dispersi nell’atmosfera per estrarlo e portarmelo dove mi serviva. Come non mi è ancora stato detto quanto petrolio è stato bruciato o sversato nell’ambiente per ogni litro di benzina e gasolio uso. Quindi se non volessimo soffocarci, invece di chiacchierare tanto di batterie da 1000km che nel 95%dei casi useremmo 1,2,3 volte l’anno, facciamo uno sforzo, in primis i politici, installiamo impianti fotovoltaici, eolici, comperiamo auto elettriche, mettiamo i cappotti alle case. Facendo leggi che facilitano il passaggio che durino anni e non mesi, così evitiamo anche di distorcere il mercato con aumenti dei prodotti più simili allo strozzinaggio che al commercio. Visto che comunque sarò una vox clamans in deserto, posso terminare con un “amen”.

      • Vedo il tuo amen e rilancio con un gloria al cielo..hai detto bene,mancano delle politiche stabili per un obbiettivo definito..non è possibile progettare una ristrutturazione energetica con il patema di non rientrare negli sgravi alla prossima finanziaria..gli stessi consulenti fiscali sono alle prese con sempre nuovi decreti attuativi..e poi parlano di semplificazione…io per esempio avevo rinunciato al 110 dopo che ero rimasta ferma un anno per capire come funzionasse effettivamente..ora vediamo se renderanno strutturale il 90%…vorrei rifare tetto ed ampliare FV…oppure attenderanno prossime elezioni🤔?!

    • Beh, in qualche modo ci aveva visto giusto anche se non come immaginava lui: ha traghettato la Fiat verso l’elettrico, tanto è vero che la 500e si vende benissimo, e sta arrivando una robusta flotta Stellantis elettrica anche per altri segmenti.

  9. Se ci fosse stato buon senso avrebbero dovuto morire prima i combustibili più inquinanti, ma invece grazie alle speculazioni degli ultimi mesi questo è il risultato.

    Poi in questo momento il metano ha lo stesso prezzo del benzina e quindi converrebbe ancora e alla grande rispetto ai fossili (con 1 kg di metano fai più del doppio della strada rispetto ad un litro di benzina), ma gli italiani:

    – credono a quello che l’informazione (al 58esimo posto per libertà di stampa) dice;
    – non sanno fare i conti.

  10. In realtà il metano non ha mai perso convenienza, questo non è emerso durante i vari racconti della sua impennata di prezzo. Il metano garantiva di fare quasi il triplo dei km a parità di spesa e questo quando il suo prezzo al Kg viaggiava a 1 €. Quindi in teoria fino a quasi 3 €/Kg il metano conviene sulla benzina. Conosco persone che con l’auto a metano hanno continuato a caricare metano anziché viaggiare a benzina (pur avendo un capiente serbatoio a benzina) perché erano certi del risparmio. Ora che il metano viaggia sui 2 €/Kg ancora conviene.

    Il punto è che i futuri metanisti giustamente hanno preferito il gpl: molta più scelta in fase di acquisto, più performance e meno peso, più distributori, prezzi bassi e minor volatilità del prezzo, con maggiori garanzie per il futuro. Motivo per cui c’è stato un “travaso” da una categoria all’altra e il gpl supera il 10% del venduto. E probabilmente i numeri sono ben maggiori se consideriamo coloro che lo installano after market sia su auto nuove che su auto già di proprietà.

    Nota: “L’amara verità è che, ieri come oggi, la sostenibilità non è un criterio di cui gli italiani tengono conto quanto devono scegliere che auto acquistare”. Tutto il mondo è paese, non è che all’estero mettono fiori nei cannoni o hanno un cromosoma in più, semplicemente hanno un potere di spesa maggiore e allora acquistano l’ultima novità del mercato, l’auto elettrica. Penso ai civilissimi giapponesi che sono lì con la scopetta a pulire le loro città gratis (e se la sono portata anche a Roma dove si sono messi a spazzare per strada – https://www.fanpage.it/roma/la-storia-dei-turisti-giapponesi-che-puliscono-ponte-sisto-dai-rifiuti-come-stanno-davvero-le-cose/ ) ma le elettriche non le comprano: civili a giorni alterni o ipnotizzati da Toyoda?

    Le auto (elettriche) costano e neanche poco e chiaramente quando fai un acquisto non puoi farlo guardando solo ad un fattore, la sostenibilità, ma a tantissimi fattori.

    • Caro Enzo devo dire che stavolta sul metano sono pienamente d’accordo con te, tranne:

      – il metano è molto più prestazionale, ha 120 ottani;
      – il gpl è molto più pericoloso in quanto: pesa più dell’aria (tendendo a stagnare), ha una finestra d’innesco molto ampia (pericolosissimo), la bombola non è corazzata come quella del metano ed in caso di urto può diventare un’apocalisse.

      Per contro: il metano vola via in quanto più leggero, le bombole sono corazzate (e se si rompe una bombola vuol dire che l’auto non esiste più o quasi), ed ha una finestra d’innesco molto stretta.

      • Purtroppo il metano non è più prestazionale. Pur avendo più ottani, essendo allo stato gassoso nel cilindro ne entra troppo poco e satura subito lo spazio. Per sfruttarne al massimo gli ottani si suggerisce di ribassare di 1 mm la testata (per aumentare il rapporto di compressione) e aumentare la pressione del turbo ma poche case variano le specifiche progettuali dei loro motori per il metano, spesso si limitano (ed è già tanto) solo a irrobustire le sedi valvole. Servirebbero anche centraline modificate ad-hoc per avere sempre il rapporto stechiometrico ideale ma di fatto nessun produttore di impianti le adotta per ragioni di costo, limitandosi a centraline lente che ricopiano le mappature originali dei motori a benzina o addirittura servendosi direttamente delle centraline originali. Il gpl invece viaggia liquido fino all’iniettore che, in base al tipo di impianto, lo inietta in forma gassosa o liquida (e in questi casi l’auto va proprio più forte). Anche il gpl ha più ottani della benzina ma essendo più simile chimicamente a questa la perdita di cavalli non si avverte sui motori e impianti ben costruiti.

        Avendo avuto per molti anni auto a metano queste cose le so bene. Tra l’altro lo switch da metano a benzina era proprio un espediente che adottavo nei sorpassi più difficili per avere il 100% della potenza disponibile dal motore e il boost si avvertiva in modo netto.

        • @Enzo: ho sempre avuto auto a GPL, anche a iniezione (non diretta). C’è sempre stato il “polmone” (riscaldato dall’acqua del radiatore) nel quale il GPLiquido veniva portato alla stato gassoso.
          Per quanto riguarda il controllo hai ragione, con Car Scanner posso vedere lo stato della carburazione e ho visto che nella panda il controllo in funzionamento a metano è “Open Loop”, ovvero senza controllo, utilizzano la sola mappatura. Con i GPL che ho avuto invece il controllo, dopo l’iniziale tempo di assestamento (riscaldamento sonda lambda), anche a GPL c’era il controllo in retroazione dalla sonda, “Closed Loop”.

        • tutto vero… 20anni fa, la mia Zafira turbo metano monovalente ha più cavalli e coppia a metano, a benzina va moooolto meno, e così era anche la Zafira precedente non turbo, e se trovo una A4 gtron me la compro subito, sperando che ci siano sconti vista la situazione..

      • Sul pericolo del gpl: sì, in teoria è come dici tu, ma di quanti incidenti mortali in Italia negli ultimi 10 anni di auto a gpl (auto … non treni di Viareggio …) sei venuto a conoscenza? Ne uccide di più l’autopilot di Tesla (è una battuta, non volevo offendere nessuna semidivinità, non lapidatemi).

        • Boh, ho 2 auto a metano (turbocompresse) e ne ho avute altre 2 e vanno come delle schegge….pure meglio che a benzina.

          Però sono auto progettate dalla casa per essere a metano….non hanno impianti after market.

          Poi il metano ha un impatto ambientale decisamente inferiore soprattutto nella filiera rispetto al gpl.

          • Le auto moderne che escono con impianto a metano o gpl hanno delle mappe “conservative” per la benzina, ovvero hanno delle ottimizzazioni per il metano. A benzina rendono meno perché si potrebbero avere problemi di battito in testa che poi vengono corretti a volo da centralina. Non a caso le Renault e le Dacia a gpl, a differenza dei motori vecchi, hanno più cavalli a gpl (100) e meno a benzina (90). Diverso il discorso per quei brand che invece montano l’impianto senza modifiche al motore (ad esempio Kia) e infatti non vanno bene come quelli “nativi”.
            Probabilmente tu hai avuto auto tedesche che hanno motori ottimizzati per il metano, ad esempio la Leon a metano è così. Ma lo stesso motore, “ottimizzato” per la benzina, va di più.
            Comunque chi ha auto col turbo-metano di fabbrica il problema non lo avverte. In questi casi la pressione del turbo è più alta e questo aiuto molto il motore, mentre l’aumento della pressione col benzina potrebbe produrre un’usura eccessiva del motore. Con l’installazione aftermarket, il meccanico ti inviterà a scegliere: aumentare la pressione del turbo intervenendo sulla centralina (ma poi non sei in regola con la stupida legge italiana – all’estero si può fare) o tenerti la pressione originale perdendo così la possibilità di andare forte quasi come a benzina? Nota per i polemici: questo non è truccare l’auto (il pilota … la pista … l’omicidio stradale …), è solo evitare di perdere più cavalli del necessario quando si monta l’impianto a metano aftermarket, ma per lo stato è come truccare l’auto.

        • @Enzo: (sono stato sempre pro GPL) questo non si può sentire:
          “…ma di quanti incidenti mortali in Italia negli ultimi 10 anni di auto a gpl …”
          da uno che inneggia all’EURO NCAP come parametro fondamentale non è possibile accettare un: “..ma dai, cosa potrà mai succedere…” un po’ di coerenza, orsù…

      • Strano paese l Italia che guarda al portafoglio rispetto alle mode.

        Se mi metti il metano a 2€, la benzina a 1,8 e senza ricariche per le elettriche normale che la gente trova dove si risparmia, benzina/Gpl per ora sono il top per costo, con 1/5 di un elettrica ti prendi una rumena a Gpl, che per la distribuzione capillare

    • @Enzo: devo dire che come al solito parli per sentito dire, forse avrai anche avuto delle auto a metano, ma non adesso. Il metano ha perso convenienza eccome. Quando la benza si trovava a 1,5, qua nel forlivese il metano costava anche 2,6€/kg era arrivato anche a 4. Controlla su prezzibenzina.it come è la situazione adesso (che andiamo di lusso). Poi per far metano io devo fare 5+5km ovvero la mia autonomia si riduce da 250 a 240km. Fino ad anno scorso lasciavo la Panda a mio figlio (fra l’altro è intestata a lui 😁) che, andando a lavorare a Faenza ci faceva il pieno là che costava (a quei tempi) dai 0,6 a 1 € in meno a kg. Adesso costa meno a Forlì. Noi siamo andati a benzina per 8-10 mesi.

      • Daniele so benissimo che il metano è arrivato anche a 4 euro avendo un parente con l’auto a metano, una Seat Leon da 110 cv (che all’epoca gli consigliai proprio io, auto, modello e allestimento). Infatti ho scritto a caratteri cubitali che fino a quasi 3 euro c’è convenienza, sopra no e so già che in alcune parti d’Italia è arrivata a 4 €/Kg. Per inciso, per quel che vale, lui ha continuato ad andare a metano perché è riuscito a pagarlo al massimo 2.5 €/Kg scegliendo oculatamente dove andare a fare rifornimento (talvolta anche a 10 + 10 km di distanza): lo so perché mi sono tenuto aggiornato parlandone con lui e perché io per primo gli avevo proposto di girare a benzina (l’auto consuma poco anche a benzina) ma mi ha detto che, cercando, riusciva a trovare prezzi ancora convenienti e preferiva continuare col metano (è ingegnere e i calcoli li sa fare).

        • per la mia panda adesso che la benza costa 1,8€/l (un po’ di più) il pareggio lo faccio col metano a 2,55€/kg senza considerare il tragitto in più che devo fare per rifornire di metano. 2,55 coincide fortuitamente anche considerando che 1kg di metano ha circa 1,4 volte l’energia di 1 litro di benzina, da cui 1,8€/l * 1,4 = 2,52€/kg. Un mio amico ha preso di recente una VW usata a metano (prezzo bassissimo), non ricordo quale ma mi diceva che secondo i suoi conti il pareggio con la benzina a 1,6 (circa, ottobre novembre 2022) l’avrebbe fatto col metano a 2,1-2,2. Ragionandoci ore, anche per lui era semplice 1,6€/l * 1,4 = 2,24€/kg.
          Altro che 3€/kg.
          “…(è ingegnere e i calcoli li sa fare)…sono ingegnere pure io ma su questo assunto non metterei neanche un’unghia sul fuoco 🤣🤣🤣

          • Ovviamente la convenienza è legata al prezzo della benzina. Esempio: la Panda nel ciclo combinato per 100 km ha bisogno di 3 kg di metano o 4.5 litri di benzina. Quindi se il metano sta a 3 euro al kg, 100 km costano 9 euro. Con la benzina a 2 euro al litro c’è il pareggio col metano. In pratica per la Panda il prezzo del metano non deve essere superiore al 150% del prezzo della benzina. Con la benzina a 1.6 al litro il metano per convenire deve stare sotto i 2.4 al kg. Poi questo dato cambia da auto a auto …

    • @Enzo: non vorrei fraintendimenti. A parte l’elettrico io sono sempre stato un GPLaro, la Panda del 2009 l’ho presa usata 3 anni fa per 1.000€.
      Il problema, a mio avviso, è anche il prezzo. A quei tempi la panda natural power costava nuova 17.000€, mi sembrava già assurdo allora comprare una panda a quel prezzo, con gli specchi retrovisori manuali e i vetri posteriori a manovella, anche considerando che andando a metano si spendeva quasi un terzo cha a benzina.

      • Sì, vero, sul metano hanno sempre speculato mentre le auto a gpl si trovano solo con un piccolo sovrapprezzo. Nel caso del mio parente approfittai/approfittò di una promozione, gli feci prendere una Seat Leon station wagon a metano nuova a 21000 euro anche ben accessoriata (Android Auto, etc.). Altri tempi, adesso ti danno lo specchietto dell’auto a quel prezzo …

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