La top 50 delle vendite 2023: ecco vincitori e vinti di un anno che vede di nuovo Tesla conquistarsi il 25% del mercato. Seguono Fiat (,8,0%) e Renault (7,4).

La top 50: Tesla al 25%, altro anno no per le tedesche
Se Tesla continua a dettar legge, le marche tedesche proseguono in un inseguimento sempre più complicato. La marca Volkswagen, in particolare, resta fuori dalla top ten e si ferma a una quota di mercato del 5,6%.
Manca nella gamma un modello dai prezzi più abbordabili, ma le voci in arrivo della Germania parlano di un ulteriore rinvio nell’arrivo della ID.2, forse oltre il 2026. Maluccio anche la Skoda, con la Enyaq ferma al 31° posto con solo 535 immatricolazioni. E così al secondo posto si conferma la marca Fiat con l’8% di quota, nonostante una gamma ristrettissima e il netto arretramento della 500e.
Segue al 7,4% la Renault, che sta preparando la rivincita con l’imminente lancio della rediviva R5. Mentre è ormai uscita di scena la Zoe, un modello lanciato solo a fine 2019: il che la dice lunga sulla durata delle auto nell’era dell’elettrico. Resiste invece la piccola Smart ForTwo, con 4.091 pezzi venduti, anch’essa a fine corsa. Mentre fatica ad affermarsi la nuova Smart #1, al 26° posto con 687 immatricolazioni.

Sotto le attese anche coreani e giapponesi
Neppure per le cinesi è stato un anno esaltante. È vero che piazzano un modello, la MG 4, nella top ten (è 9° con 2.033 auto vendute). Ma complessivamente ci si aspettava qualcosa in più. Così come il 2023 si è rivelato deludente per le giapponesi. Toyota e Honda sono fuori dalla Top 50 delle vendite, mentre la Nissan registra il tramonto della Leaf (344 immatricolazioni e 39°posto) e fatica ad affermare la Ariya, fermo a 169.
Neppure per le coreane è stato un anno indimenticabile. La Kona, col passaggio dal vecchio al nuovo modello, scivola al 20° posto, con 946 auto vendute, mentre fatica l’accoppiata Ioniq 5-Kia EV6, che pure sono due ottime auto. Solo la seconda entra nella top 50 delle vendite, con 226 auto. Sono tutti risultati su cui pesa, ovviamente, la reale disponibilità di auto da consegnare.
È il paradosso dell’elettrico in Italia: non c’è un gran mercato, ma anche chi vorrebbe comprare spesso si arrende davanti a tempi di consegna biblici. E anche in questo Tesla batte tutti, con una grande disponibilità di auto pronte per l’uso.
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Perdonate ma è la classifica dell’Italia?
Ma a quale produttore può interessare un mercatino da 66.000/anno?
Fare il 25% in italia o il 2,5% è praticamente uguale se parliamo di produttori globali come Tesla, ma anche come chiunque altro interessato a vendere milioni di pezzi.
Senza offesa per nessuno ma siamo una nicchia e pure piccolina. La Model Y nel 2022 in Italia ha venduto intorno ai 4000 pezzi… nel mondo è stata TERZA con 747000 pezzi (la model 3 10° sui 430.000). Per cui se invece di 4000, ne avesse venduto 400 NON SAREBBE CAMBIATO NULLA.
Siamo ininfluenti in buona sintesi.
E per fortuna aggiungo…
Per la verità la Tesla Model Y ne ha venduti 8.857. Sempre pochino rispetto al resto d’Europa, ma non 4 mila…
Mauro,
ilariovs si riferisce al 2022. Nel 2022 in Italia Model Y vendette 4.244 pezzi. Non ha nominato il 2023 perchè ancora non si sa la quota di Model Y vendute a livello mondiale, si sa solo il totale cumulato.
Non cambia il concetto di fondo: l’Italia rappresenta lo 0,9% mondiale (16.633 pezzi su 1.808.581) quindi siamo una totale bazzecola. La Germania è circa il 3,5% del suo mercato: noi sempre un quarto degli altri, anche per Tesla.
Esatto.
Mauro parlo dei dati 2022, non 2023. Mi risulta che nel 2022 la Model Y ha venduto circa 4000 pezzi in Italia ed in totale 747000.
Nel 2023 ha superato gli 8000 ma la Model Y dovrebbe stare intorno al MLN di pezzi.
Restiamo sostanzialmente ininfluenti.
Dopo 14 mesi di Model Y Performance e 1 anno di Cupra Born come seconda auto elettrica di famiglia, sono sempre più convinto della mia scelta.
Considerando quello che si legge nei commenti (quindi è una considerazione spannometrica e non supportata da sondaggi veri e propri), il successo di Tesla va oltre la vettura in sè, credo che una buona parte del suo successo sia dovuto a tre fattori:
– l’idea che è quella che mantiene più valore nel tempo grazie ai costanti aggiornamenti e all’idea diffusa che sia un passo avanti alle altre (quindi che diventi “vecchia” dopo, dato che parte con un vantaggio)
– la rete di ricarica dedicata che funge da paracadute verso i malfunzionamenti delle altre e ultimamente è anche decisamente a buon mercato (è la più economica in assoluto nel pay per use)
– le prestazioni (intese come autonomia, non di velocità o accelerazioni)
Parte è vero, parte è mito (nel senso che ci sono tante valide alternative) e credo che si possa dire che una parte di persone che hanno preso Tesla non avrebbero mai preso una BEV se non esistesse Tesla, mentre TUTTI quelli che hanno acquistato auto concorrenti (pari segmento, non parlo certo di Twingo o Spring) avrebbero comunque preso una BEV anche se non fosse mai esistita Tesla: hanno scelto altro perchè gli interessava di più quel marchio, o per estetica o per altri motivi e si sono potuti permettere di SCEGLIERE.
Quindi Tesla ha da una parte il lato positivo di avere spinto più persone a fare il salto, dall’altro ha creato una distorsione di mercato diventando il riferimento anche a sproposito (cioè fuori dal suo segmento), visto che ormai qualsiasi auto che costi intorno ai 40k “a quel prezzo prenditi una Tesla” anche se qualcuno voleva una segmento B.
Aspettiamo, davvero, con impazienza la R5, la E-C3, la Panda-E, la Lancia Y, la Dacia-B, la Casper (segmento A!!) e degli incentivi decenti, chiari, duraturi e soprattutto sensati (no ibride, no ICE e con dei limiti stringenti sulla fascia prezzo per aumentare la base e tagliare fuori chi i 40k ce li ha comunque).
Buona sera Guido
credo che per quel che riguarda gli incentivi in Italia sia forse il “canto del cigno”, ossia difficilmente verranno riproposti nei prossimi anni; tutto il “balletto NO BEV” fin qui esibito per poi “sparare” grosse cifre è servito a tentar di lasciar competitivo il mercato delle vetture prodotte/commercializzate in Italia da Stellantis fino ad ora; vista la ritrosia alle nuove tecnologie sperano magari che una quota consistente delle Euro 0-1-2-3-4 possa magari essere convertito in Euro 6/7 nei prossimi due o tre anni…. e poi si vedrà che succede quando ci avviciniamo al “pareggio” tra termica ed elettrica .
Va da se poi che chi si trova a guidare una prestigiosa e prestazionale ICE, quando viene “sverniciato” dalla BEV di turno … qualche domanda se la comincia a fare.
Per quanto riguarda le Case cinesi hanno appena cominciato ad affacciarsi sul mercato europeo, ma quando avranno diversi stabilimenti e gigafactory anche sul nostro territorio saran ben difficilmente contenibili (con il “ricatto occupazionale” possono mediare sull’origine cinese della componentistica – vedi il grande “miracolo della dR” tanto caro al sig. ministro),
Senza contare che Tesla sta abituando il cliente ad un approccio “fai da te” e quindi anche l’assistenza delle Concessionarie / autofficine diventerà meno discriminante in futuro.
Personalmente ho preso Tesla (ormai 4 anni fa) in quanto era rimasta l’unica alternativa acquistabile, insieme a Hyundai Kona, ma a quei tempi era quella che arrivava prima partendo dall’ordine (4 novembre l’ordine, 23 dicembre 2019 la consegna). E non sarebbe stata necessariamente a prima scelta, ma non mi pento dell’acquisto, anzi, ne ho apprezzato qualità che all’epoca non erano conosciute (aggiornabilità, qualità del software, qualità dell’hardware, rete di ricarica – che era una cosa di cui si sapeva l’esistenza ma solo dai vari early youtuber).
Buona la scelta di Tesla di ridurre le opzioni di scelta in acquisto, che facilita enormemente la scelta del modello, senza troppe complicazioni su pacchetti di accessori che alla fine creano solo confusione e gonfiano il prezzo a dismisura rispetto al prezzo pubblicizzato, che spesso ha la funzione acchiappa-gonzi
Il flop Fiat 600 è epico. Meno vendite della Tesla model S che costs minimo 3 volte tanto!! BYD non vende niente. Volvo e Polestar hanno vendite ridicole se si guarda alla quantità di pubblicità che fanno su TV e social. In pratica gli italiani non vogliono le EV, vogliono le Tesla.
Non mi stupisco visto che al momento Tesla è l’unica che offre un prodotto imbattile lato qualità/prezzo/prestazione, nessun’altro produttore riesce a tenererle testa in tal senso. I coreani sono secondo me gli unici ad avere una tecnologia ed efficienza nei suoi prodotti all’altezza di Tesla, ma aimé con prezzi decisamente troppo alti. Nel panorama dei produttori europei vedo uno sforzo concentrato solo nella fascia alta del mercato a parte le proposte del gruppo Stellantis che sono ancora ben lontane da essere definite competitive.
Credo che i prossimi due anni saranno l’inizio della “svolta” verso l’adozione delle BEV da un pubblico sempre maggiore: incentivi robusti promessi e arrivo di modelli più economici ma con usabilità reale adatta alla stragrande maggioranza degli automobilisti (devono solo ragionare in termini ” da motociclista” o conducente a GPL, prevedendo rifornimenti un po’ più frequenti, magari con una sosta relax negli italici esodi estivi).
Per l’uso quotidiano casa-lavoro, salvo i soliti casi di zone senza ricariche pubbliche (neppure nei supermercati ?? le principali catene li hanno praticamente tutti, anche se non gratuite .. però si può anche convertire i “punti spesa” in tessere di ricarica 😉).
In ambito tecnologico è normale che quello che compro oggi, fra qualche anno sarà obsoleto… ma l’importante è che svolga ancora perfettamente l’uso che mi aspetto.
Mica tutti comprano smartphone da 1400€ per solo uso telefono, messaggistica e poco altro ! basta un cellulare da neanche 100€ per tutto ciò !
Se una vettura elettrica ha un margine d’uso di una decina/quindicina di anni (prima che la batteria sia effettivamente compromessa), il vantaggio rispetto alle ICE è enorme , pensando a quante parti meccaniche richiedono manutenzione / sostituzione !
Per il software … se le Case produttrici si impegnano seriamente nell’aggiornamento (per sicurezza, efficienza motore e ricarica, magari implementare nuove funzioni – un po’ come fa Tesla) il cliente medio non credo abbia nulla di che lamentarsi ( io a bordo ho Android Auto … e frequentemente si aggiorna).
Magari le Case potrebbero anche studiare una linea “after-market” per implementare nuove funzioni (tipo ricarica wireless con un accessorio, o un nuovo OBC adeguato al V2G/V2H ) così da non restare definitivamente superate da chi immette sul mercato “l’ultimo grido della tecnologia”.
Un’ultima esortazione: chi ha disponibilità finanziarie e un tetto abbastanza esposto , in attesa di decidersi sull’eventuale passaggio a BEV … può intanto regalarsi un piccolo impianto FV (almeno 3kW) … potrebbe scoprire che è il miglior investimento (altro che Obbligazioni, BOT o CCT).
Riguardo agli incentivi sinceramente mi sa che saranno deludenti come e più di quelli attuali (vedi il bonus wallbox), finchè dura il governo attuale.
C’è da dire che Tesla (almeno per quanto riguarda Model 3) ha ispirato parecchi produttori di accessori after market, con i prodotti più disparati, dai tappetini wireless per la ricarica dei telefonini, alle protezioni in metallo per il bordo bagagliaio, alle serrature automatiche per portiere e maniglie illuminate, ai vari monitor aggiuntivi di vario tipo che ovviano alla mancanza di un monitor dietro al volante; consideriamo anche le varie utllity software (da ScanMyTesla a Teslogic) che aiutano a comprendere meglio il comportamento del proprio veicolo (solo per veri nerd 🙂 ).
Confermo sto tempi di consegna Tesla.
Ordinata a metà novembre 2022.
Consegnata ad inizio dentai 2023 (paradossalmente mancavano i porta targa ed ho dovuto attendere alcuni giorni in più, faccio presente che volendo a dicembre avrei potuto optare per un modello con gancio di traino a cui io non ero interessato).
Ci credi che mi sto scervellando per decriptare dentai? 😅
Punto tutto su Gennaio…
O Gennaio o “del”. Io allora punto su DEL, vediamo se vinco almeno questo, dato che non vincerò la lotteria Italia.
Ci credo sì, il correttore fa brutti scherzi. 😉
Correggo le parti errate.
Confermo sto tempi > Confermo sui tempi
inizio dentai 2023 > iniziò febbraio 2023
Confermo di non avere vinto la lotteria Italia e di avere sbagliato pure questo.
Cominciamo male. cos’altro potrebbe succedere? Ah, già: infatti piove. Tanto.
E io, che ho perso tutto? 😂