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La Tesla popolare arriva tra 2 anni

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La Tesla Model 2: avrà un look molto simile al Model Y, con le "ruote alte"?

La Tesla popolare arriva tra 2 anni. Non sarà una citycar, ovvio, ma un’auto della taglia della Golf, con un costo di 30 mila euro o poco più, meno incentivi.

la tesla popolare
Le caratteristiche delineate da Tesla per la nuova piattaforma tecnica.

La Tesla popolare dovrebbe chiamarsi Model 2

Troppi indizi, corroborati da precise indicazioni dello stesso Elon Musk, fanno ormai pensare che l’arrivo della Tesla Model 2 è imminente. Il patron ha detto apertamente di non essere più così entusiasta del pick-up da tempo in gestazione, il Cybertruck. Un veicolo dalle linee così avveniristiche da essere definito da un grande designer come Valter de Silval’auto più brutta del mondo“. Tutto lascia pensare che Tesla punti invece sull’auto capace di farle fare il salto di qualità: da produttore di veicoli premium  a costruttore generalista. In grado di aggiungere 4 milioni di auto vendute all’anno e ai 2 milioni che potrebbe sfiorare già quest’anno, nonostante una gamma circoscritta a 4 modelli. Ed esiste anche una mappa produttiva della Tesla del popolo: due milioni di esemplari verrebbero costruiti nella nuova fabbrica in Messico, un milione in Cina e un altro milione in Germania, a Grunheide.

La Tesla del popolo

Il look sarebbe da piccolo Suv, simile al Model Y

Secondo i media americani, Musk si sarebbe convinto di avere in mano un enorme potenziale anche in una fascia di mercato più bassa rispetto a Model 3 e Model Y. Questo grazie alle tecniche produttive che, con il contributo decisivo delle GigaPress prodotte dall’italiana Idra, consentono di produrre le auto a costi contenutissimi. I costi che già ora fanno sì che Tesla possa vendere Model Y e, soprattutto, Model 3 con listini impensabili rispetto a qualche mese. C’è riserbo assoluto sul look del nuovo modello, ma secondo voci insistenti si tratterebbe di una versione più piccola del Model Y, l’auto più venduta in assoluto in Europa in marzo. L’unico indizio trapelato è una diapo mostrata da Tesla in occasione dell’Investor Day del 1° marzo scorso. La slide parlava di due nuovi modelli in fase di preparazione e uno di questi sarebbe il citato EV compatto. Il secondo sarebbe il robotaxi già previsto nel Masterplan II di Tesla.

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24 COMMENTI

  1. Peccato, io ero ansioso di comprare il Cybertruck annunciato qualche anno fa insieme alla spider, anch’essa annunciata….che peccato!

    • Ma no, figurati. E poi i giustificazionisti hanno già detto che la colpa è dei clienti che hanno autorizzato la trasmissione delle immagini ad un’azienda come tesla, che rispetta sia i clienti che i suoi dipendenti (vedi condanna per razzismo).

      • Sono i suoi dipendenti ad avere illecitamente diffuso i dati, non Tesla.
        Sono i clienti tramite consenso esplicito opt-in (cioè hanno dato consenso esplicito, se non dici niente significa che NON condividi i filmati) che li hanno condivisi.
        Sono i clienti che hanno eventualmente attivato la modalità sentinella nel proprio cortile autoviolando la propria privacy.
        Sono i non clienti che ne parlano solo perché… È Tesla. Che ringrazia sempre, continua a risparmiare tantissimo in pubblicità.

        • Ma scusi, perché Tesla è un’entità eterea non fatta da dipendenti? E questi clienti hanno optato per diffondere i loro filmati?
          Mi sembra la storia di quei tester del beta, eterno beta, del FSD pronti a rischiare gratis la vita per un bene supremo. Io non lo capisco, ma sicuramente è un mio limite.

          • È la risposta puntuale non solo a quello che è stato scritto ma anche a chi l’ha scritto, un tizio che insiste da anni infantilmente a scrivere Tesla in minuscolo e che la considera un tutt’uno con Musk, incapace di scindere l’uomo dall’azienda, dedita secondo lui alla tortura di dipendenti e clienti. Soprattutto per un tizio che sostiene che il Dieselgate di VW, 11 milioni di automobilisti truffati con fino ad ora 27 miliardi di euro di risarcimenti e arresti di amministratori, voluto dalla presidenza e appoggiato da decine di dirigenti “fu una bazzecola”. La mia risposta va inquadrata in questo contesto.

          • Eh, sig. baccarini, so che la verità èè imbarazzante per lei. Mi spiace.

    • Direi molto importante. Il trattamento dei dai personali non può esser casual. Allora quando in Cina hanno bloccato l’accesso alle auto Tesla ad alcuni siti la sapevano lunga.

      • Vero. Infatti è bloccata in Cina, in Russia, in Iran e nella Corea del Nord. Tutti paesi particolarmente sensibili alla privacy dei propri cittadini, non avendo nulla da nascondere come istituzioni.

        • vero così sensibili alla privaci che ti trovano anche una residenza in zone un po sperdute se ti senti oppresso o osservato :-).
          vabbè in Cina e nello specifico a Pechino nell’area centrale dove sono presenti ambasciate e uffici governativi non è che ti muovi tanto a filmare con telecamere e smartphone e non gli do proprio torto anzi….

  2. >>> Il patron ha detto apertamente di non essere più così entusiasta del pick-up da tempo in gestazione, il Cybertruck.

    prego? questa come ve la siete inventata? fonti??

  3. Musk riesce sempre più a ridurre i costi delle auto, vedi model y, a discapito della loro riparabilità (carrozzeria, meccanica e soprattutto pacco batterie). Se non cambia il suo modo di progettare tra qualche tempo si potrebbe verificare un calo delle vendite. Non tutti possono permettersi un auto molto dispendiosa da riparare (che addirittura potrebbe essere più conveniente rottamare!).
    Specialmente se si rivolgono ad una fascia economica relativamente bassa che potrebbe accostarsi alla model 2.

    • Concordo. Oltretutto perde ogni senso la sostenibilità presunta oltre che fa salire il costo delle assicurazioni.
      Però già tempo fa analisti su Automotive news citavano nel processo produttivo il vantaggio ed il limite di tesla.

    • Ahimè son d’accordo, magari aiuterebbe un obbligo di mostrare una sorta di indice di riparabilita nei dati tecnici delle auto o nelle pubblicità, in modo da poter pesare meglio la decisione d’acquisto.
      Dall’altra parte, se guardiamo a magari a 15/20 anni è lecito aspettarsi una guida autonoma o semi autonoma che dovrebbe essere decisiva nel numero di incidenti (i condizionali son d’obbligo) spostando di conseguenza i costi assicurativi sul produttore nella stragrande maggioranza dei casi, e si sa.. Il produttore non ha i nostri stessi costi nel riparare.. È difficile far previsioni soprattutto per la guida autonoma in Italia o in generale in Europa che presenta situazioni molto più complesse rispetto agli stati uniti come strade vicoli etc etct

    • Esatto, la riparabilità é l’aspetto più preoccupante.
      Anch’io sono molto interessato a questo modello ma bisognerà studiare bene ogni aspetto perché un incidente può capitare, anche a causa di terzi.
      Già quando si iniziava a parlare di batteria strutturale storcevo il naso perché preferisco l’idea di una batteria modulare.
      Però tra dettagli tecnici, costo di acquisto, garanzia e assicurazione la scelta tra i prossimi prodotti non sarà semplice, la storia é ancora tutta da scrivere

  4. Un bel SegC 50 come più corto e 10/15cm più stretto della Model 3. 400 WLTP, 400lt di bagagliaio a 29.900€… sarei già a fare il test-drive.
    Co siderando che la MG4 4,25X1,70 con 360lt di bagagliaio e 350 Km WLTP costa 30800 già oggi, sperare in un affinamento fra due anni (e vedendo cosa é successo ai listini di M3 e MY) non mi pare un sogno irrealizzabile.

    Però spero per quell’ora di avere già una BEV, sinceramente

    • Io mi aspetto listini inferiori e magari di parecchio ai 25.000 Euro, incentivi a prescindere. Non credo che avrebbe senso introdurre una Model 2 appena più economica della Model 3 single motor. Se Tesla vuole diventare un’auto “popolare” qualunque cosa ciò voglia dire, dovrà posizionarsi in una fascia di prezzo corrispondente.

      • Credo che tu abbia ragione e ti dico perché. Se confrontiamo i prezzi dei modelli americani e europei della Tesla Model Y [ https://www.tesla.com/modely/design#overview ] e [ https://www.tesla.com/it_it/modely/design#overview ] notiamo che il prezzo europeo è più basso e lo stesso vale per la Model 3 (ad eccezione, ahimè, della Performance) [ https://www.tesla.com/model3/design#overview ] [ https://www.tesla.com/it_it/model3/design#overview ]. Quando Tesla dunque dice che l’auto costerà 25000 $ credo che non sia imprudente dire che qui da noi costerà 25000 Euro. A sostegno di questa tesi c’è la batteria da 53 kWh che è similissima a quella della Renault 5 che già sappiamo costare 25000 euro e avere autonomia maggior di 400 km. Dunque com’è possibile che la Tesla compatta arrivi a costare il 20% in più di una Renault 5 a parità di range e dimensioni solo perché è un suv? Sarebbe un bel ribaltamento di ruoli visto che ad oggi la Megane e-tech costa più di una Model 3. Sempre per 25000 c’è la id2all della VW e anche la nuova segmento B della Fiat progettata in Brasile e assemblata in Serbia che potrebbe condividere soluzione con la Citroen C3 (sempre Stellantis) che è data addirittura per ben meno di 25000 euro.

        Insomma dire che la Tesla costerà più delle altre (30000 euro o poco più, come suggerisce VaiElettrico) fallendo l’obiettivo di una “””low cost””” per il 2025 significa fare a pugni anche con gli ambiziosissimi obiettivi di vendita e la logica concorrenziale di Musk: possibile che con tutte le ottimizzazioni ed efficientamenti di Tesla non si riesce a proporre un’elettrica a 25000 euro come invece tutti i competitor riusciranno a fare?

        Io sono più che fiducioso che la Tesla costerà 25000 euro e cercherà di battere la concorrenza offrendo di più: più autonomia, consumi minori, più accessori inclusi già dall’allestimento base, più prestazioni. Tra l’altro un’auto così le serve come il pane anche in Cina perché lì i competitor sono molto agguerriti e davvero riescono ad offrire elettriche low cost valide. In Cina in particolare BYD straccia Tesla in quanto a vendite e non possiamo usare la solita scusa “eh, ma quelli son cinesi” perché anche Tesla è … cinese! Produce lì, usa la manodopera lì, quindi in teoria dovrebbe essere in grado di giocare sullo stesso terreno. E’ chiaro che la nuova compatta di Tesla le serve per rispondere anche a BYD e alla sua Atto 3 che in Cina (e non solo) sta vendendo molto bene.

        • Enzo, a parte che alcune speculazioni lasciano il tempo che trovano, bisogna vedere cos’ha in mente Musk sul lato guida autonoma. La mia impressione è che non rinuncerà ad avere tutto il necessario di base, perché il vero futuro della mobilità si gioca su quello. Insomma, bisogna vedere se Musk si metterà veramente in competizione sulle auto di fascia bassa perché prima di tutto non può ambire a prendersi tutto il mercato mentre sul lato servizi evoluti ci sono ampi margini di business e di guadagni potenzialmente stellari.

  5. Peccato per la forma da suv, venderà di più ma egoisticamente parlando diventa molto meno attrattiva per me e anche autonomia e consumi ne risentiranno. Già si parla di batteria LFP da 53 kWh, in linea con i competitor (per la R5 si parla di una batteria di poco superiore ai 50 kWh). La Model Y l’ho vista da vicino e la trovo proprio brutta, mentre la Model 3, anche questa vista da vicino, la trovo molto elegante. Peccato che oggi vanno di moda i suv

    • Concordo, la Model Y, soprattutto vista da dietro, proprio non mi garba. Però ci ho viaggiato ed è veramente molto spaziosa, anche in altezza: nonostante la foggia da “coupettone” dei SUV odierni, dietro il tetto è molto alto ed immagino adatto anche a gente intorno ai 195 cm.

      Al contrario, anch’io trovo piacevole la Model 3 e, tutto sommato, penso che sarebbe bella anche una versione a due porte.

  6. Veramente nella presentazione si vedeva qualcosa che poteva essere un’auto (quella che mostrate in foto) e uno che poteva essere un furgone/minibus.

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