La Tesla col generatore, questa poi…

La Tesla col generatore (a benzina): per arrivare ai piedi dell’Everest, laddove di ricariche non c’è traccia. L’ha allestita un miliardario cinese: ecco come funziona.

La Tesla col generatoreLa Tesla col generatore, per salire sull’Everest alimentando il motore elettrico

Di colonnine, in giro per il mondo, ce ne sono ormai dappertutto. Ma non ai piedi, letteralmente, della montagna più alta del pianeta. Che fare dunque per arrivare ai 5.300 metri della più alta piattaforma di osservazione dell’Everest? I cinesi non si perdono mai d’animo e il proprietario di questa Model Y ha fatto onore alla tradizione.

Come? Agganciando un generatore a benzina da 8 kW al traino nella parte posteriore della sua Tesla, per produrre energia (in corrente alternata). Energia trasmessa a una ciabatta a cui il conducente collega il caricabatterie del veicolo. Non stiamo parlando certo di ricariche ultrafast: le cronache in arrivo dal Nepal parlano di una potenza di 3 kW, sufficiente per recuperare 19 km di autonomia all’ora. Meglio di niente, anche se i consumi, con queste pendenze, devono essere notevoli…

La Tesla col generatoreEsempio che farà scuola? Decisamente no…

Trascurabile, invece, per chi può permettersi avventure come questa il costo del generatore: si parla di 2.800 yuan, pari a circa 266 euro. Il sito francese Automobile Propre, che ha ripreso la notizia, parla dunque della prima Tesla in versione  Nissan Qashqai e-Power, con un piccolo motore termico ad alimentare il propulsore elettrico. Motore termico che non è collegato alle ruote.

Chiedendosi se Elon Musk e i suoi penseranno a cavalcare l’idea per le prossime generazioni di modelli. Si tratta chiaramente di una boutade, dato che l’autonomia della Tesla, in condizioni normali, è più che sufficiente per soddisfare le esigenze anche di lunghi viaggi.

la Tesla col generatore– Leggi anche / Estate con A2A: maxi tagli alle tariffe sulle colonnine (non tutte)

 

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Visualizza commenti (11)
  1. Claudio Avagliano

    Ma nessuno hai mai pensato a delle batterie da traino? Immaginate le macchine elettriche con poca autonomia intorno ai 100 km , ideali per il tragitto auto/lavoro, ma meno per i viaggi , e si pensasse a delle batterie extra collegate alla macchina per i viaggi un po’ più lunghi?
    Magari con un servizio di noleggio per il solo periodo del viaggio? Potrebbe essere un argomento di spunto.

    1. Andresti ad aggiungere peso, anche se messo col traino. Quindi suppongo che non avresti chissà quale vantaggio in autonomia..meglio pianificare bene il viaggio

    2. Credo che le batterie funzionerebbe meglio se usate in piano, scalare una montagna crea un problema di forte consumo energetico in salita. Vero che poi in discesa l’energia in parte si recupera, ma per assurdo un generatore e eventualmente qualche tanica di benzina aiuterebbe…. Ma basta con la fiera dell’assurdo!!!

  2. >>>> “extended range“, definizione coniata per le Nissan con un piccolo motore termico ad alimentare il propulsore elettrico. <<<<

    Correggete in fretta please, non si possono vedere strafalcioni del genere su un sito dedicato all'elettrico.

  3. Quando si viaggia in luoghi remoti, si cerca di viaggiare leggeri e con una densità energetica quasi dieci volte superiore alle batterie al litio, uno è, attualmente, “costretto” a usare i combustibili fossili.

    Altrimenti il viaggiatore ha solo l’alternativa usata da Mark Watney su Marte.

    Confidiamo nell’evoluzione delle nostre conoscenze scientifiche e tecniche.

    1. andando in luoghi remoti, invece che un generatore a benzina, io avrei preferito caricare sul tetto 3 pannelli fotovoltaici….e da qualche parte ho già visto un prodotto simile che attualmente è già in vendita.

      1. Si, come Mark Watney su Marte: quando la batteria del veicolo era scarica, si fermava, tirava fuori i pannelli fotovoltaici, li orientava verso il sole e attendeva (con calma) che ricaricassero il veicolo.

  4. Extended Range, proprio no: nessuna BEV (che io sappia, sicuramente non Tesla) permette di essere ricaricata con la marcia inserita, solo e soltanto in parking, quindi è semplicemente una… colonnina portatile, dato che per caricare devi fermarti e aspettare, niente a che vedere con la Nissan E-Power che è un ibrido serie (e non è nuovamente un’auto con Extended Range, è una ibrido serie con un potente motore termico).

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