La Tesla che centra un cammello, ci mancava anche questa. È accaduto negli Emirati Arabi, l’incidente è stata immortalato da una Tesla che seguiva.
La Tesla che centra un cammello con tanto di video
Abbiamo visto video di ogni tipo ripreso dall’interno delle Tesla. Anche quando le macchine sono ferme e, con il “Sentry Mode” (la Modalità Sentinella), si vede tuto quello che accade intorno. Compresi i malintentazionati che vogliono rubare o addirittura sfregiare l’auto. E abbiamo visto incidenti di ogni tipo, anche con conseguenze gravi. Ma mai ci era capitato di vedere un Model 3 che investe addirittura un cammello. O questo almeno è quello che sostengono i media arabi come Al Marsd o l’influencer local Anas Alhajji, che poi hanno pubblicato il video su Twitter. Si vede un Model 3 arrivare a velocità sostenuta nella corsia di sorpasso di un tratto di autostrada che attraversa il deserto. All’improvviso la Tesla investe qualcosa che vola in aria e i media arabi dicono che si tratta proprio di un cammello. Nell’altra immagine si vede poi l’auto gravemente danneggiata nella parte superiore.
Il caso norvegese della Polizia che chiede aiuto
Non si ha notizia di danni agli occupanti, anche se l’auto è stata sbalzata sull’altra corsia. Né le cronache riferiscono se era inserito il pilota automatico ( in questo caso senza che l’Autopilot abbia visto il cammello) o se alla guida ci fosse un umano. Ancora una volta, comunque, le immagini saranno preziose per le autorità chiamate a far luce sull’incidente. Quando poi sono in Sentry Mode, le telecamere di Tesla vengono utilizzate addirittura come veri e propri presidi di sorveglianza. Con alcuni casi limite, come quello accaduto in Norvegia. Nel Paese scandinavo la Polizia si è appellata agli iscritti ai Club Tesla di Sandefjord, città in cui nella notte qualcuno ha tentato di incendiare la casa del sindaco Bjørn Gleditsch.
Di regola generale mentre:
-non bisogna mai provare a evitare un animale piu basso del cofano per evitare ad ogni costo di sbandare con il rischio di ribaltarsi e finire contro un albero
– bisogna invece evitare a tutti costi di scontrarsi con un animale con la pancia piu alta del cofano e quindi ogni manovra per sviare l’impatto e essenziale da li la manovra del Alce
In aggiunta mentre il rischio di un impatto con un animale di giorno e pocco gestibile in quanto e principalmente dovuto al attraversamento improviso della strada l’impatto di notte e spesso dovuto alla permanenza dei animali sulla strada potrebbe essere molto di piu gestito
E in questo caso il self drive potrebbe avere una vera propria efficaccia sia per individuazione precoce del ostacolo sulla strada che per la frenata e per ogni manovra repentina
E interessante capire se Tesla puo aiutare con il self drive e sltri acvorgimenti a ridurre gli incidenti con gli Alce in Canada che di solito sono mortali in quanto in caso di urto il cofano passa sotto la pancia del animale che viene a schiacciare l’abitacolo
Gli automobilisti aggiungono dei fischietti molto utili sui parafanghi per avertire l’alce del arrivo di un veicolo con un fischio accuto
Fischietti anti-alce ? In pratica degli AVAS in versione riveduta e (s)corretta 🙂
Tecnicamente sarà stato un dromedario (una gobba), visto che i cammelli (due gobbe) sono asiatici.
Magari l’autopilot riconosce solo questi ultimi, urge aggiornamento.
Probabilmente la differenza la fanno le corna. (un sorriso, prego)
Sicuramente incidente molto inusuale, ma non dimentichiamo che la cosiddetta “Prova dell’Alce” (o Test dell’Alce) è nato perchè nei paesi nordici dell’Europa e in Canada è un incidente relativamente frequente.
Per la cronaca, la frenata di emergenza non è attiva a qualsiasi velocità (dal manuale: “La Frenata Automatica d’Emergenza funziona solo quando la velocità di guida è compresa tra circa 5 km/h e 150 km/h.”), a velocità superiori non è funzionante e qui siamo molto allegramente sopra ai 150 km/h, per cui se il pilota umano era distratto (e probabilmente lo era dato che non ha nemmeno tentato di spostarsi prudenzialmente vedendo l’animale anche a bordo strada, probabilmente ingannato dal fatto che il cammello ha lo stesso colore della sabbia!) non c’era molto da fare se non sperare nelle 5 stelle Euro NCAP.
Notare che la macchina nonostante l’urto con un animale il cui peso varia tra i 300 e i 500 kg ha mantenuto la stabilità e si è arrestata in pochi secondi.
Il discorso è che nei paesi del golfo più che la prova dell’alce dovrebbero fare la prova dell’imbecille. Nel senso di chi guida. Su Youtube c’è una biblioteca abbastanza estesa di “drifting arabi”. Posto che per molti di loro (causa tasche rigonfie) acquistare un’automobile più o meno potente costa come da noi acquistare una bicicletta, pare che sia un divertimento abbastanza comune esibirsi in drifting improbabili con esiti spesso tragicomici.
Inoltre, nel deserto, spesso il concetto di “limite di velocità” è più che altro piuttosto formale; aggiungiamo che la composizione sociale di quei paesi permette a non pochi, in caso di semplice controllo di polizia, di uscirsene senza particolari conseguenze nella migliore tradizione del nostrano Marchese del Grillo. Detto tutto ciò, ecco spiegati in parte i motivi di tali eventi. In soldoni, se le cose stanno così non c’è autopilot che tenga.
Mah…..sembra che neanche lo veda…..magari era distratto. Povero cammello!
Ora qualche benzofanatico dirà che le elettriche attirano gli animali e sono pericolose
È più facile che un cammello passi sotto la cruna di una Tesla piuttosto che certi soggetti ammettano che il mondo è cambiato.
Aspettiamo con rassegnazione le polemiche (possibilmente certificate) sull’autopilot…