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La Svezia in Model Y: 4.700 km consumando…

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La Svezia in Model Y: Oswald, un lettore della provincia di Bolzano, condivide il bilancio di un viaggio di 4.700 km. Siamo alla 14° puntata della serie ‘Ricarica in vacanza’. Volete raccontare il vostro di viaggio? Scrivete a info@vaielettrico.it

                                           di Oswald Deporta

Sono un attento lettore del vostro portale e vorrei condividere le mie esperienze riguardo ad un viaggio vacanza che ha portato mia moglie e me nel Sud della Svezia. Guido una TESLA Model Y AWD bianca dal 04/2022 e sino ad ora ho percorso circa 86.000 km chilometri senza riscontrare alcun problema. Affrontando anche diversi viaggi più o meno lunghi in Francia, Germania, Austria e in giro per l’Italia.

la sveziaLa Svezia in Model Y: “Ansia da ricarica? Macché, colonnine ovunque”

Le nostre ferie in Svezia sono state la dimostrazione che un lungo viaggio con un’auto elettrica non è solamente fattibile, ma riesce ad essere assolutamente rilassante. Riterrei addirittura di sostenere che, con una TESLA, possa essere ancora più facile. Grazie alla fitta rete di stazioni di ricarica ed al loro alto grado di affidabilità, la spesso citata “ansia da ricarica” non si manifesta. Soprattutto in un paese scandinavo come la Svezia, dove l’elettromobilità è di per sé più rappresentativa rispetto all’Italia e le infrastrutture dedicate di livello molto elevato.Siamo partiti giovedì 14.06.24 da Chiusa (BZ) e ci siamo spinti fino al porto di Rostock in Germania (poco più di 1.000 km), necessitando di 3 ricariche per questa prima tappa lunga. Dopo un primo pernottamento abbiamo preso il traghetto per la Danimarca, per poi raggiungere Copenaghen.

in Svezia
Dantaxi, una delle compagne di taxi elettrici più attive a Copenaghen.

Tappa a Copenaghen: “È difficile vedere un taxi che non sia elettrico”

Dopo 2 giorni di visita a questa bellissima città, è iniziato il nostro vero e proprio giro nel Sud della Svezia, che ci ha portati fino a Stoccolma. Da lì ci siamo spostati verso la costa occidentale per poi scendere di nuovo sino a Trelleborg. Il tutto percorrendo tappe di qualche centinaio di km al giorno. Ripresa la nave per raggiungere nuovamente Rostock, abbiamo infine affrontato il lungo viaggio di ritorno, attraversando tutta la Germania e rientrando a casa martedì, 02.07.24. Ribadisco che la mobilità elettrica in Scandinavia è di un livello molto alto. A Copenaghen è difficile vedere un taxi che non sia elettrico. Per quanto è dato vedere sulle strade di Danimarca e Svezia, un’auto su tre pare essere elettrica. Anche la rete di ricarica in Svezia è molto ben sviluppata, con punti di ricarica messi a disposizione da fornitori locali .O dalle stesse compagnie petrolifere in molte stazioni di servizio.

La SveziaLa Svezia in Model Y: “Con un minimo di preparazione puoi andare ovunque”

la Svezia
Due immagini scattate da Oswald in Svezia durante il viaggio.

La stessa rete di ricarica TESLA in Svezia e Danimarca (e penso anche in Norvegia) è aperta di fatto a tutte le marche automobilistiche. Viaggiando prima della grande ondata di ferie, non abbiamo mai avuto tempi di attesa ai punti di ricarica. Tuttavia, posso immaginare che il problema si possa presentare in modo più marcato durante l’alta stagione. Ho notato questo nel corso dell’estate, soprattutto nel fine settimana. Sulla tratta dell’A22 tra il Brennero e Verona le 6 stazioni di ricarica TESLA (in parte aperte anche ad altri marchi) erano sistematicamente occupate quasi al 100%. Chi guida un veicolo elettrico, e sino ad ora non se l’è sentita di affrontate un viaggio più lungo, può assolutamente stare tranquillo. La mia valutazione può essere considerata anche soggettiva. Ma con un minimo di preparazione e la volontà di variare un po’ le proprie abitudini di viaggio, scoprirete un modo di viaggiare più rilassante.

 

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16 COMMENTI

  1. Si preoccupano dei 2€ in più o meno e non vedono la trave nell’occhio delle emissioni, forse regna e impera sempre il motto che “ Basta che son soddisfatto io, quelli che verranno dopo compresi i loro nipoti se li hanno, si arrangiano) ….

  2. Stesso consumi del mio TDI…. Se volete inquinare meno Cominciate a ridurre il consumo di carne che inquina molto di più

    • in effetti… anche gli allevamenti intensivi sono un problema serio per l’inquinamento ambientale e la salute umana…
      ma non per questo si può continuare ad ammorbare l’aria coi motori a gasolio; se il TDI poi è un EA189 😱😷

    • Tutto vero, condivisibile in pieno soprattutto l’ultima parte. In ogni caso è meglio comunque non emettere nell’ambiente CO2 e particolato mentre si guida l’auto, con il diesel ne emetti in quantità altamente dannose per l’uomo e per l’ambiente, e poi il livello di prestazioni (non intendo certo la velocità massima che non serve a nulla ma la coppia elevata istantanea) e il livello di comfort (silenzio e guida one pedal……) di un’auto elettrica sono enormemente maggiori di un’auto a gasolio, a parità di categoria, quindi la qualità di un viaggio è molto ma molto migliore in un’auto elettrica. Considerando inoltre che il tragitto prevalentemente autostradale è la condizione peggiore per l’auto elettrica e malgrado ciò rimane in un range di costi di esercizio paragonabili a quello di un diesel nel suo terreno ideale. Promozione a pieni voti

  3. Complimenti per il giro che hai fatto. Sul piano dei costi però è ancora caro. Un buon diesel avrebbe avuto una spesa simile io stesso con la mia ex Kuga 2022 in extraurbano o in autostrada a 110-120km/h sarei stato sui 21/22km e 380-390€ di spesa totale (col prezzo carburanti italiano che dovrebbe essere più caro)
    Un turbo GPL (p.e Sportage) sarebbe stato sui 250€ con 13km/l , 360 litri di GPL a 0,70€ litro.
    Non conviene proprio viaggiare in elettrico.

    • la mia BEV quest’anno mi ha fatto risparmiare: 380€ bollo (rispetto a gasolio precedente) e €200 di spesa in meno sul tagliando (sempre rispetto al gasolio).

      Con 580€ di risparmio certo (oltre al minor costo km visto che mi consuma piuttosto poco) potrei fare lo stesso viaggio anche pagando tutti i rifornimenti a tariffa italiana (0.90€/kW) ad andatura “allegra”.

      Poi, tutti quei km col rumore del motore negli orecchi … anche no, grazie… ne ho abbastanza…. (e pure mia moglie)…. fossi più anziano e sordo…. forse…. ma non ora !

      • Ciao. Concordo sulla silenziosità è piacere in molte situazioni di guida ma in autostrada ho riscontrato che un buon 2.0 turbodiesel moderno ha una 6a tuttofare e sopra i 120km/h si sente solo il rotolamento delle ruote ed eventuali fruscii dell’aria, il motore proprio non si avverte.
        Ancora meno un bel 3.0 6 cilindri con cambio automatico già a 90km/h non avverti nulla.
        Io ho una Plugin, il confort di una guida elettrica nel traffico o in extraurbano è impagabile ed ok, l’ho comprata apposta.
        Io credo che non ci sia una soluzione ottimale per tutti ma, oggi, tra puro endotermico, full hybrid, plug in ed elettrico c’è una motorizzazione per le esigenze di ognuno.
        Se uno ha la possibilità di ricaricare in casa la sera e fa abbastanza km l’anno allora l’auto elettrica è una valida ed ecologica alternativa altrimenti no.
        In questo caso per un viaggio l’auto elettrica si presta male e non è neanche economica secondo me per quello che sono i miei gusti.
        Capisco a chi cmq piace anche per i viaggi e si adatta alle esigenze dell’auto facendo combaciare le proprie. Anche io delle volte se sono scarico e lontano da casa ed ho tempo ricarico da colonnina quando a conti fatti mi conviene andare a benzina con funzionamento fullhybrid, mi piace la guida elettrica.
        Mediamente un elettrico sta 10’000€ in più forse anche 15’000 di un suo omologo endotermico quindi per il discorso puramente di rientro dei costi del bollo e tagliandi ci vorranno 15 anni per avere un ammortizzamento della spesa e se l’impiego è per viaggi e prevalentemente autostradale come in questo caso non ci rientrerai mai.

        • si Alessio … su alcune considerazioni sono anche d’accordo (BEV non per tutti ora ma ottima per chi ricarica a casa) ma io ci ho lavorato 30 anni (ho anche perso amici e colleghi ammalati per gli inquinanti) e personalmente ne ho avute 7 a gasolio (pure con cambio automatico a 9 marce).. ma preferisco di gran lunga non tornare indietro…piuttosto cambio abitudini.
          Per chi proprio non può far diversamente (lunghi viaggi, tempi stretti, zone non coperte da ricariche utilizzabili con certezza e tempi corretti) l’invito è scegliere l’auto meno impattante su ambiente e salute…
          Per gli altri… se è solo paura del nuovo o pigrizia mentale… di capire che il mondo non sta ad aspettare noi… Non saranno le BEV a salvarlo… ma giù adottarle in massa farà cambiare la mentalità da inquinatori seriali.
          Anche l’inquinamento ha un feroce costo occulto… lo paghiamo tutti..
          Buona vita..

  4. Per fare 1000 km, necessarie tre cariche. Siamo alla preistoria. Pensate se su quell’auto ci fossero state quattro persone che devono lavorare. I costi dei tempi persi (sprecati) non li considerate mai. Altro che risparmio, sarebbe una spesa allucinante. Semplicissimo.
    Poi sul fatto del poco inquinamento, avrei delle perplessità:ancora non si sa l’impatto ambientale, economico ed energetico per il recupero / riciclo delle batterie. Anche su questo argomento, tutti zitti.
    Tra qualche anno saremo ad un livello degno, certamente, ma oggi c’è un perché il 95% di italiani compra altro.
    Questi non sono viaggi, sono Disse.

    • A parte che fermarsi max ogni 2-3 ore per sgranchirsi e ripristinare il livello di attenzione è una buona norma di prudenza sempre valida (al punto che i conducenti di camion sono obbligatoriamente tenuti a fare tali soste), le ricordo che erano in vacanza, rilassati e felici: è quindi del tutto fuori luogo inutile fare paragoni con situazioni di lavoro di persone tese e magari pure inca**ate…
      Almeno in vacanza si può smettere di ‘tirare’ sempre come degli ossessi?
      E viaggiare per lavoro ‘tirando’ sempre come degli ossessi e considerando “tempi persi (sprecati)” le soste è poi una cosa così buona?

      • il viaggio è bello se lo puoi fare in modo comodo e rilassato…. guardando il panorama, fermandoti nei posti che ti incuriosiscono… ed ogni volta che le esigenze fisiche/fisiologiche lo richiedono (anche solo sgranchirsi le gambe, respirare aria pulita (non certo quella in scia a mille auto a combustione !! ) e reidratarsi… (se poi serve anche alla BEV … meglio)
        Ho visto arrivare in “vacanza” gente che parevano gatti impazziti dopo una tirata in autostrada a scansarsi come all’autoscontro…. hanno impiegato 2 o 3 giorni a darsi una calmata … e preoccuparsi due giorni prima del viaggio di rientro …. Mi spiace veramente tanto per loro….

  5. Cos’ è che spendi con una ibrida?????? Ma fammi il piacere …io con la fuga spendo come spendevo col grnadland diesel…

  6. 4.700 km con una ibrida spendo 400 euro, e che lui ha ricaricato a un prezzo inferiore che in Lombardia. Io tenterei di girarla più sul green (ammesso che qui lo sia) che sui costi. Considerando anche i 10 o 15 mila in più che spenderei per una bev, hai voglia ad ammortizzare.

    • Intanto…ringrazia chi..come Oswald..cerca di tenere l’ aria più pulita anche per i tuoi polmoni…a spese sue.

      Per decenni ho assistito clienti con vetture ben sopra i 40.000 euro ..e purtroppo ben sopra i valori di inquinamento nella pratica rispetto all’ omologato….penso che sia sempre meglio rallegrarsi per una vettura più pulita attorno a noi ..
      Chi ha la capacità di spesa (e magari pure le condizioni ottimali..come posto auto privato) fa sempre bene a considerare le BEV nelle proprie possibili scelte…se i tempi e km di spostamento non impongono enormi sacrifici…
      Il piacere di guida è capace di far dimenticare rapidamente il vecchio privilegio di “inquinare per 1000km senza sosta”.
      Le ibride e plug-in sono una soluzione temporanea per chi ancora non è mentalmente pronto o non vive in zone sufficientemente attrezzate.
      Tra qualche anno però il maggior costo delle BEV potrebbe tornare nuovamente sul valore usato man.mano che i punti di ricarica aumentano..e diventa più evidente il vantaggio nell’ uso.
      Trenta anni fa ho sentito tante critiche sui motori a gasolio dell’ epoca..ritenuti solo per autotrazione o trattori… dicevano che conveniva comprare Diesel solo per chi faceva più di 20k km anno .. sennò non si recuperava il maggior costo rispetto a benzina: io ho seguito l’ evoluzione tecnologica..comprandone ben 7 di fila -pur facendo solo 13k km/anno tra lavoro e gite . avendo anche passione per le moto – ma le ho sempre potute rivendere piuttosto bene perché ricercate da chi voleva risparmiare nell’ uso ma non se la poteva permettere nuova. Succederà anche per le BEV (molto sottovalutate nelle quotazioni usato attualmente…un vero affare!).
      Tra 4-8 anni sarà molto più costoso mantenere a posto vetture termiche ibride ..che hanno tante componenti degradabil a percorrenze elevate ..e le quotazioni usate ne risentiranno..

    • Probabilmente nella quotidianità il lettore consuma e spende meno… credo sia un po’ tirato il tuo paragone, a meno che tu non abbia fatto lo stesso viaggio nelle stesse condizioni…

  7. Mi complimento con Oswald per il resoconto del bel viaggio….
    Solo un piccolo appunto su ” La mia valutazione può essere considerata anche soggettiva. “: di soggettivo nulla da dire… Il problema è Oggettivo!
    In Nord Europa (e Norvegia in particolare) l’ adozione più convinta della mobilità elettrica come “patrimonio collettivo a tutela della salute pubblica ” aiuta tantissimo il viaggiare in elettrico… colonnine pubbliche ovunque te le aspetti, HPC e SUC Tesla…

    In Italia invece anche avere una Tesla non aiuta più di tanto…visto che i SUC Tesla sono molto più rari e più che altro ci sono hotel convenzionati…
    La ricarica pubblica impostata per gran parte su colonnine AC a 11/22kWh non aiuta granché… Nel mio caso poi faccio molto meglio di Tesla…visto che se ho bisogno posso caricare in AC 22kWh …
    Magari la cultura più Sociale dei nord europei fa si che non si lamentino troppo dei tanti spazi occupati per ricariche NEV (da loro però abbondanti.. vista la densità di popolazione molto bassa e la inferiore propensione alla mobilità privata).
    Vedo tantissime auto BEV con targa tedesca, olandese e belga girare qui lungo la costa toscana..ed occupare le nostre povere colonnine AC… sicuramente “comode” per chi va in spiaggia o a cena ..
    Mi piacerebbe che anche molti nostri connazionali in giro all’ estero con le loro ICE imparassero qualcosa. .
    in particolare che quella italiana è una triste anomalia….

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