La strana coppia di odiatori dell’elettrico alla fine ha trovato il modo di riunirsi. Eccoli insieme Isabella Tovaglieri e Roberto Parodi su YouTube sparare a zero sulle auto a batteria.
La strana coppia con l’onorevole della Lega e l’uomo del Naftone
Lei, varesina, è un parlamentare europea della Lega con il chiodo fisso di battersi contro l’avvento dell’auto elettrica. Lui combatte da anni la stessa battaglia sui social, a favore del suo “Naftone”, un Suv super-inquinante, e a difesa delle auto Euro zero. Come quei soldati giapponesi dispersi che continuavano a battersi dopo la la fine della seconda guerra mondiale, anche Tovaglieri e Parodi non depongono le armi. Nessuno li ha avvisati che a breve, probabilmente già a dicembre, la UE tornerà sui suoi passi riaprendo alle auto termiche anche dopo il 2035. Il loro mantra è “viva i motori tradizionali e la nostra storia”, come se la tecnologia fosse qualcosa di immutabile. Spiegando che “la macchina elettrica non funziona ed è riservata a una piccola elite di privilegiati”. Cosa falsa, come ben sanno i nostri lettori. Non poteva mancare poi un attacco della Tovaglieri alla Cina. Qualcuno le spieghi che l’odiata UE ha messo dazi pesanti sulle elettriche made in Cina. E i cinesi si sono subito rifatti vendendoci un sacco di auto con l’amato motore termico, con un tocco di ibrido.

Fanno il paio con la fallimentare protesta romana contro ZTL, ciclabili e zone 30
I commenti, sui social, non sono teneri. Su LinkedIn Dino Marcozzi ha incluso la sortita del duo nella rubrica L’Angolo del Buonumore, scrivendo: “Tutto fa brodo per i trogloditi. Anche il fratello povero delle Parodi”. Ma resta un problema di fondo: l’uso strumentale che una certa parte politica sta facendo della decarbonizzazione nei trasporti. Su temi complessi ci si limta a battaglie di bandiera con cui si evita di entrare nel merito dei problemi, aizzando le folle a schierarsi a prescindere. L’ennesimo riprova si è avuta con la manifestazione organizzata domenica scorsa a Roma da Fratelli d’Italia. Una sfilata di auto nel centro città per manifestare contro ZTL, “ciclabili inutili” e “zone 30 senza criterio”. Tutt’altro che un successo. Ma l’ennesimo tentativo di solleticare gli istinti più bassi di chi è allergico a qualsiasi regola.
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Non sono odiatori dell’elettrico. Solo un pazzo può odiare l’elettrico. Sono amanti dei vantaggi che derivano dal fingersi odiatori dell’elettrico.
Questo duo (e tanti altri) sono utili solo per un motivo: da quando mi hanno fatto passare per un alto rappresentante delle elitè non c’è più porta, portone o finestra che rimanga chiusa.
Fenomeni da baraccone che noi italiani, stupidamente, foraggiamo esagerantissimamente troppo.
Dai, cantiamo tutti insieme sulle note di “Alfieri” di Elio e le Storie Tese!
Siamo una banda di petardi
al soldo dell’uomo del Naftone!
Stasera ad esempio noi incassiamo
e voi ve la pigliate dentro al c***.
Alfieri del bel canto
alfieri dell’uomo del Naftone.
Alfieri, semplicemente alfieri,
così oggi come ieri.
Sììì, così oggi come ieri.
🙂