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La “stangata” di A2A/ Stazione di servizio o parcheggio con ricarica?

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parcheggio ricarica

Stazione di servizio o parcheggio con ricarica? Cos’è in realtà una colonnina quick a 22kW? Bisogna rispondere a questa domanda prima di censurare chi sceglie di utilizzarla, pur avendo la possibilità di optare per una fast. Questo sostiene oggi Lorenzo Mosna rispondendo alle critiche dei nostri lettori. La polemica nasce a seguito della sua lettera aperta a Vaielettrico in cui raccontava di aver pagato 42 euro per una ricarica di 10 kWh. E’ successo a Milano, in una colonnina di A2A tariffata a tempo anzichè a consumo. Fra i tanti lettori che l’hanno commentata, molti lo accusano di essere un “furbetto della ricarica”. Lui replica così.

parcheggio ricarica
Lorenzo Mosna, esperto di video giochi e comunicazione digitale

di Lorenzo Mosna

“Ben ti sta”, avete tuonato. E sì, cari amici lettori, ho incassato il colpo.

Per chi si fosse perso la mia lettera aperta alla redazione di Vaielettrico, vi riassumo la vicenda: qualche giorno fa ho parcheggiato la mia Tesla Model 3 presso una colonnina A2A a Milano, collegandola alla presa da 22 kw che mi è stata tariffata come una colonnina fast al non proprio modico prezzo di 25 centesimi al minuto. Risultato: 10 kw e tre ore di sosta mi sono costati 42 euro.

“Non sono un driver etico, ma…”

parcheggio ricarica
La stangata di A2A: 42 euro per parcheggio e ricarica di 10 kW. E’ giusto?

Al di là delle questioni di tariffazione e di una poco chiara esposizione dei prezzi sulla app del gestore, avevo messo le proverbiali mani avanti autodenunciandomi: non sono un e-driver etico. Carico in funzione delle mie necessità di sosta, talvolta senza una reale esigenza di fare il pieno di elettricità ma per la mera comodità di avere un posto riservato in una città complessa come Milano. Questa è stata una delle idee che mi ha spinto a passare all’auto elettrica, e in qualche modo non intendo privarmene.

Insomma, anche se al momento della mia dipartita il San Pietro delle auto elettriche mi sbatterà nel Purgatorio degli e-driver (dove tutti guidano ibride plug-in), non credo che cambierò questa mia abitudine. I vostri commenti hanno però fatto emergere una domanda interessante, sulla quale mi sono arrovellato negli ultimi giorni nel tentativo di trovare una risposta. La domanda è la seguente: le colonnine pubbliche sono stazioni di servizio? Ovvero, la colonnina deve essere considerata un parcheggio?

“Madunina, la regola è questa”

parcheggio ricarica
Qui una Tesla collegata a una colonnina pubblica quick a 22 KW nel centro di Bologna: un comodo parcheggio con ricarica. Per un “pieno” possono servire anche 7-8 ore, mentre in un Supercharger Tesla o in una fast di un altro gentore potrebbe bastare meno di un’ora. E’ giusto consentirlo?

È evidente che il nodo della questione si sposta sul piano etico, più che giuridico. Perché, stando al decreto Semplificazioni del 2020 e alle modifiche al Codice della Strada da esso introdotte, auto elettriche e ibride plug-in hanno diritto a sostare alle colonnine se in ricarica, e a restarvi collegate fino a un’ora oltre il termine della ricarica senza subire sovrapprezzi. Salvo regolamenti locali, oltre l’ora di sosta il veicolo può restare parcheggiato ad libitum senza rischiare multe, ma i fornitori di servizi possono applicare una tariffa per disincentivare la sosta prolungata. Dalle ore 23 alle ore 7, infine, la sosta è sempre concessa anche in assenza di ricarica, purché la colonnina non sia “ad alta potenza”.

Dunque, con buona pace di e-San Pietro, la legge italiana consente di restare collegati anche oltre la ricarica e, addirittura, di lasciare la macchina l’intera notte senza preoccuparsi di puntare la sveglia per lasciarla libera a qualche nottambulo alla disperata ricerca di elettroni. Nelle ore diurne, invece, posso lasciare l’auto collegata il tempo necessario alla ricarica e sforare di un’ora senza rischiare costi aggiuntivi, o di restarvi collegato per tempi più lunghi pagando (eventualmente) qualche euro extra. E, nel meneghino reame del “lavoro, guadagno, pago, pretendo”, ciò che non è vietato è lecito, anche se costa e se fa arrabbiare qualcuno.

“Mai occupato un parcheggio senza la ricarica”

In ogni caso, non mi sorprende che fra i commenti alla mia lettera vi fosse chi mi invitava a mantenere un comportamento civile liberando il posto al termine della ricarica e, soprattutto, ricaricando alla massima velocità possibile. Sul primo punto concordo, e per la verità non ho mai sgarrato: in tutte le mie soste alle colonnine non mi sono mai fermato oltre i 5 minuti dal termine della ricarica.

Il secondo punto è però più complicato: se la mia auto necessita di un’ora di ricarica alla massima velocità, devo rinunciare a parcheggiare alle colonnine durante una serata fra amici al fine di evitare di dovermi assentare tra l’antipasto e il primo per spostare l’auto? In secondo luogo, chi ha un on-board charger più lento ha dunque diritto a soste più lunghe?

Insomma, la colonnina è un’area di servizio? Se è così, checché ne dica la legge, è mio dovere fermarmi il più breve tempo possibile, allontanarmi poco dal veicolo o comunque rientrare prima di terminare la ricarica e, perché no, evitare di fare il pieno limitandomi a caricare solo i kWh necessari per giungere in sicurezza alla ricarica successiva.

Se, invece, la colonnina è un parcheggio con servizio, non è forse mio diritto fermarmi il tempo necessario a svolgere le mie commissioni, sfruttando il tempo per rabboccare l’auto? Probabilmente la verità sta a metà strada tra lo zelo della prima ipotesi e il menefreghismo della seconda, e sarebbe sufficiente imporre un limite all’orario massimo di sosta o una tariffa oraria crescente (come fa A2A, ad esempio) per creare un equilibrio tra questi due comportamenti.

“Quando i benzinai avranno una colonnina”

Dobbiamo inoltre considerare che andiamo verso un futuro in cui il parcheggio con servizio di ricarica non sarà una rarità, e in cui i confini tra ciò che è “parcheggio etico” e ciò che non lo è si faranno più labili. Il Regolamento per la Qualità dell’Aria della città di Milano, ad esempio, prevede che entro il 2023 tutti i benzinai del capoluogo lombardo si dotino di una stazione di ricarica.

Mi rendo conto che Milano non rappresenta l’Italia intera, e che in altri luoghi c’è ancora tanta strada da fare. Ma ciò che oggi viene considerato poco etico, probabilmente un domani sarà parte della quotidianità. E quel giorno, forse, e-San Pietro aprirà le porte del Paradiso anche a quelli con la ibrida plug-in.

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44 COMMENTI

  1. Continuo qui il discorso aperto con l’amico Massimo sul eventuale costo di ricarica di un “pieno” della Tesla visto che, non so se voluto o meno, dove ne stavamo parlando non posso rispondere ma caldo il tasto “rispondi” al commento del signor Massimo….
    Iniziamo con il dire che le tariffe a tempo di A2A sono pubblicate nel loro sito, che conta solo il tempo (i Kw caricati sono ininfluenti) e che questo c’è scritto:

    Per colonnine Quick fino a 2h: 0,033 €/min; dall´inizio della 3°h: 0,050 €/min
    Per colonnine Fast fino a 1h: 0,166 €/min; dall´inizio della 2°h: 0,250 €/min

    Se fai 2 rapidi conti vedrai che su di una colonnina Quick per 3 ore di ricarica non si spende 42 € che invece è il costo delle colonnine Fast.
    Quindi ora ci sono 2 possibilità per cui il nostro amico ha pagato 42€ per 3 ore ricaricando in A C.:
    1) l’amico ha ricaricato ad una colonnina quick (dove ci sono solo prese in a.c.) ma A2A ha sbagliato ad emettere fattura perché gli ha applicato la tariffa delle Fast, in tal caso l’amico non avrà difficoltà ad ottenere il rimborso da A2A se lo chiede perché è un palese loro errore…
    2) l’amico ha ricaricato in una colonnina Fast utilizzando la presa in A.C. (quindi è giusto che A2A applichi la tariffa delle colonnina Fast visto che questo tipo è, lui ha solo utilizzato la presa in A.C. ma la colonnina resta una Fast ed avevamo e maniera di non spendere 42€ bastava che utilizzava la ricarica in D.C.)

    Visto che in nessuno degli 2 articoli si è minimamente fatto accenno alla possibilità di un errore ma si è detto che si è applicata la tariffa in vigore (al massimo ci si è lamentato che non fosse sufficientemente esposta ma non che non fosse stata applicata la tariffa corretta) io escluderei la possibilità 1 e quindi resta la 2.
    Perciò resta valido tutto quello che ho già detto in precedenza e cioè che in quella colonnina se la si usa per come è stata installata (ricarica in D.C. per le auto che possono come in questo caso) non si spende 60 € ma poco più di 10 € che è un prezzo più che buono, migliore delle altre Fast in D.C. perché stiamo parlando di poco più di 20 cent/kwh…
    Se invece spendi 60 € perché per comodità tua decidi invece di utilizzare la presa in A.C. non hai motivo di lamentarti perché è e resta una tua scelta quella di non ricaricare in D.C. quindi è una tua scelta (non una imposizione di A2A) anche quella di pagare il pieno 60€ invece di 10€.
    Non puoi far i conti facendo finta di non star ricaricando ad un! colonnina Fast solo perché tu preferisci metterci 4 ore e mezza (per sfruttarla come parcheggio usando la ricarica in A.C.) anziché l’ora che ti richiederebbe con la presa in D.C. che è presente nella medesima colonnina….
    Il principio base per determinare il giusto o non giusto riguardo il costo rimane sempre quello di punire chi utilizza la stazione di ricarica come parcheggio e non come stazione di rifornimento, cioè chiunque ricarichi ad una velocità inferiore a quella che permette l’accoppiata colonnina/auto…. ed in questo caso trattandosi di una colonnina fast la velocità massima possibile a quella colonnina per una Trsla è di 50 kw in D.C. quibdi per me è giusto che chi sceglie (per suo comodo non per vincoli della colonnina o dell’auto) di ricaricare più lentamente paghi molto di più.

    • Ti rispondo io, che sono l’autore di entrambi gli articoli. Sul “Visto che in nessuno degli 2 articoli si è minimamente fatto accenno alla possibilità di un errore ma si è detto che si è applicata la tariffa in vigore” ti invito a rileggere gli articoli, soffermandoti in particolare sulla frase “Ora, è evidente che la colpa è mia e che mi sarei dovuto informare in anticipo”. Un saluto.

      • Quindi confermi che hai ricaricato ad una colonnina fast e non una quick!!!!
        Allora di che vuoi discutendo in questi 2 articoli?
        Cercate di far passare il messaggio che le tariffe a tempo così come le fa A2A sono “truffaldine” perché portano a costi altissimi fuori dal mercato quando non è affatto così….
        Quello che non vi va giù non è che il costo della ricarica sia troppo elevato ma che lo diventa quando volete utilizzare la colonnina come parcheggio facile e non come posto di rifornimento (cosa che ripeto essere qualsiasi colonnina…. non è di certo un parcheggio riservato per chi ha un auto elettrica ma uno spazio necessario per chi ha bisogno di fare rifornimento)….
        In ultima analisi quello che non vi va giù è che hanno trovato un sistema che funziona per non farvi fare più i furbetti ed approfittare delle colonnine per parcheggiare e non per rifornirsi di “carburante”….
        Perché in una fast la presa in A.C. non è messa per dar modo ad un auto che ha la possibilità di ricaricare in D.C. di starci parcheggiata per 3 o 4 ore ma per dare il servizio a quelle auto che non dispongono della carica in D.C. (e ce ne sono… per esempio la Zoe che ha il caricatore in d.C. come opzional ma anche altre cittadine pure)…
        E se tu o io con la Tesla gli occupiamo la postazione in A.C. si ritrovano impossibilitati a fare rifornimento in quella stazione… perciò è più che giusto che in una colonnina fast anche la presa in A.C. abbia lo stesso costo al minuto di quella in D.C. perché così a chi ha la possibilità di ricaricare in D.C. gli passa la voglia (visto che poi si ritrova a spendere 5 volte tanto) di fare il furbetto e attaccarsi alla presa in A.C. solo per poterci stare parcheggiato più a lungo togliendo così la possibilità per ore di ricarica ad un’altra eventuale auto che ha solo la ricarica in A.C.
        Questa è la logica con cui sono state pensate queste tariffe e cioè cercare di garantire che chi può ricaricare in D.C. lo faccia senza andare ad “intasare” la presa in A.C….

        • Ok, ora basta però. Abbiamo capito come la pensa, ma non ci attribuisca quello che nessuno di noi ha scritto (Tariffa truffaldina). Una domanda: se c’è solo una colonnina quick a 22 kW, ocme quasi sempre succede, possiamo ricaricarci una Tesla o il 95% delle auto che possono anche ricaricare in DC, oppure arriva lei a tagliarci le gomme?

        • Questo però è falso. Se una colonnina ha una presa AC e due prese DC, occupando un parcheggio in DC l’altro è libero per il solo uso della presa AC, dato che due DC in contemporanea non possono essere utilizzate. Di conseguenza, comunque ci si parcheggi, è impossibile “rubare il posto a una ricarica DC”. I posti auto sono sempre due e solo un’auto può caricarsi in DC. La mia domanda è: dato che la ricarica in AC non occupa il posto di una DC, perché tariffare la presa Tipo 2 come le prese in corrente continua? Mi accodo a quanto dice Massimo: nessuno qui parla di “truffa”, sebbene la sensazione è quella che non vi siano le premesse per fare pagare una presa Tipo 2 la bellezza di 25 centesimi al minuto.

          • Se tu avessi letto e soprattutto compreso quello che ho scritto ti saresti reso conto che ho detto se tu con la Tesla in una colonnina Fast scegli di utilizzare la presa in A.C. stai potenzialmente impedendo di ricaricare a quelle auto che hanno solo la ricarica in A.C. (per queste auto hanno messo la presa non per far ricaricare lentamente a chi vuole restarci parcheggiato e di auto con solo ricarica in A.C. ce ne sono diverse in ambito cittadino dove infatti sono queste colonnine a tariffa a tempo) e non ad un altro che arriva con un altra Tesla….
            un conto è utilizzare la presa in A C. Perché quella in D.C. è già usata da qualcun’altro in attesa che si liberi edun’altro è, avendo entrambe le prese libere, scegliere di occupare lo stallo in A.C. per starci parcheggiato ore… quindi quello che ho detto non è affatto falso
            Tu chiedi perché in una colonnina Fast la presa a 22 kw in A.C. dovrebbe avere la stessa tariffazione di quella in D.C.?
            La risposta che ti do io è che non esistono PRESE quick o fast ma COLONNINE quick o fast….
            Qualunque presa (anche quella in A.C.) di una colonnina Fast è una presa fast e come tale va tariffata.
            Questo perché una presa in A.C. in una colonnina fast non svolge lo stesso compito della stessa presa che c’è nella colonnina Quick… nella Fast, come ho già detto, serve per dare la possibilità di ricaricare a chi non ha la ricarica in D.C. quindi c’è l’esigenza di far si che per chi ha ricarica in D.C. sia più conveniente utilizzare la D.C. e lasciare libera la A C. (Esigenza più che reale visto il comportamento dei “furbetti” come dimostrano questi 2 articoli)…
            Invecee in una quick la presa a 22 kw è la presa più potente della colonnina quindi è ovvio che sia destinata a tutti a prescindere da se l’auto ha la ricarica in D.C. o meno….
            Anche volendola vedere dal lato del costo sostenuto dall’istallatore e di conseguenza del legittimo bisogno di rientrare delle spese, una presa in A.C.di una colonnina fast non costa quanto una presa in A.C. della colonnina Quick….

  2. Le colonnine pubbliche sono stazioni di rifornimento su questo non c’è neanche da porsi la domanda!!!!da questo ne consegue che le piazzole riservate a servizio delle colonnine NON SONO PARCHEGGI ma spazzi a servizio del rifornimento e, anche se a te da fastidio che te lo si dica, utilizzarli per rifornirsi a velocità ridotta è un abuso che che ne dica la legge…. a qualsiasi colonnina si deve ricaricare alla massima velocità che permette l’accoppiata colonnina-caricatore dell’auto…. non ha senso dire che chi ha i supercharger non può caricare alle colonnine da 22 kw ma lo ha molto dire che quando utilizzi la colonnina a 22 kw con una Tesla (anche io ne ho una) si deve ricaricare a 11 kw (il massimo che permette il caricatore dell’auto in AC) e non fare i furbi impostando in auto 5 A che in trifase sono poco più di 3 kw…. non si può utilizzare una stazione di ricarica come un parcheggio e questo vale per elettrico come è sempre valso per il termico: prova ad andare ad un benzinaio a fare rifornimento con la pompa aperta a filo per starci mezz’ora e poi vedi quanti calci in culo ti da il benzinaio….
    Quando esisteranno parcheggi con servizio di ricarica annesso (parcheggi veri e propri con prese di potenza ben più bassa, probabilmente da 3 kw, in cui, se a pagamento, paghi il posteggio più che la ricarica) si potranno utilizzare come tu ora stai utilizzando la stazione di ricarica ma non certo ora nelle colonnine. Anche perché per il parcheggio noi “utenti elettrici” abbiamo già l’enorme agevolazione di non pagare le strisce blu e di poter entrare nelle ZTL quindi di cosa ci vogliamo lamentare? Abbiamo davvero bisogno di utilizzare le postazioni di rifornimento come parcheggi? O è solo mancanza di voglia e considerarsi senza titolo più importanti di tutti gli altri?

    • I proprietari di auto elettriche residenti a Milano possono richiedere il permesso per poter parcheggiare gratuitamente sia nelle strisce blu che in quelle gialle!! (Non diciamolo a quelli col pass residenti non elettrici che si incavolano parecchio!😜)
      Mentre per quel che riguarda i discorso colonnine con tariffa a tempo: sono presenti generalmente [quelle che conosco io (può essere che mi sbagli!)] in zone ad alta frequentazione e che quindi prevedono un frequente via vai; è un po’ il concetto della zona disco: meno tempo per ognuno e più tempo per tutti!

  3. Scusate, io trasecolo, ma possibile avere tanti problemi e tante regole già da adesso che le auto elettriche sono le zero virgola percento?
    Parcheggio etico? ma di cosa parliamo? Non dico che sia giusto o ingiusto, dico solo che già parlarne è anomalo!
    Di sicuro così non incentivate le auto elettriche!
    Io compro un auto da quattro soldi perché mi deve servire, non voglio anche dovermi confessare perché ho parcheggiato un ora di troppo!

    • No, è molto più facile di come Lei la mette e glielo riassumo in una domanda: Lei parcheggerebbe davanti a una pompa di benzina?

      • no e nemmeno nei posto dei disabili. Appunto è anomalo parlarne. Di fatto poi non è la stessa cosa perché la pompa fa il pieno il 5 minuti ed è situata in un luogo privato …
        Quindi il problema non esiste proprio praticamente..

      • Io invece gliela metto così: un automobilista, non trovando posto a Milano, va a una pompa di benzina, fa il pieno, poi lascia il bocchettone attaccato, va a lavorare e torna dopo 8 ore. Impedendo sia agli altri automobilisti di fare rifornimento sia al gestore di guadagnare dalla pompa. Detta così sarebbe assurda, no? E nessuno si sognerebbe mai di dire che ha il diritto di farlo. Nessuno biasimerebbe il gestore se facesse rimuovere l’auto. Eppure è esattamente quello che ha fatto lui. Nel caso dell’elettrico, il gestore si tutela facendo pagare l’occupazione della colonnina per compensare il mancato guadagno che avrebbe avuto se l’automobilista l’avesse lasciata libera e avesse permesso ad altri di ricaricare. Con in più un sovrapprezzo per disincentivare un comportamento che penalizza gli altri utenti. A me sembra ragionevole.

        • Il paragone con il distributore di benzina proprio non esiste. Nessuna pompa di benzina consente di abbandonare l’auto durante il rifornimento e nessuna prevede il rifornimento lento. I caricatori elettrici, invece, sono concepiti proprio per questo. E resta il fatto che 12 euro all’ora è un pò eccessivo, anche calcolando parcheggio più 3 KWh di elettricità a 0,40 euro l’uno. C’è qualcosa che non va nella tariffa, non crede?

          • Non c’è nulla che non va nella tariffa a mio parere perché non puoi ragionare che ti deve costare quanto parcheggiare altrove ma deve essere una sorta di “multa” per chi abusa del servizio quindi deve costare enormemente in più rispetto alla somma parcheggio + kw prelevati….
            Solo così è un reale deterrente per cercare di evitare questi abusi. Se costasse quanto il parcheggio la gente continuerebbe a ricaricare a 3 kw perché non ci rimetterebbe nulla

          • La truffa è rallentare la ricarica apposta per lasciare l’auto tutto il giorno! Punto. Quando arrivi in una città da un cliente e hai bisogno di caricare per tornare a casa la sera è ingiusto impazzire per trovare una colonnina perché il furbo di turno parcheggia ore senza reale bisogno di ricarica ma solo perché fa comodo. Detto questo sarebbe intelligente avere i silos con tutti i posti auto con presa per ricarica lenta, così da andare in ufficio e caricare tutto il giorno con calma. Ma non togliere agli altri la possibilità di caricare alla colonnina. E questo vale anche per i signori con la Tesla che al supermercato scroccano la fast stando 1 ora dopo aver finito la spesa per completare la carica… Ci stai finché compri poi alzi le Tolle a carichi a casa lasciando agli altri la possibilità di caricare mentre fanno la spesa! Questa è civiltà.

          • Non usi parole inapprorpiate. La scorrettezza è un conto, la truffa un’altra

  4. Sono etico, non ho un’auto elettrica blasonata, ma semplicemente una twingo ze, che vivendo a Milano quelle due batterie “duracell” mi vanno bene.
    Detto questo rispetto il prossimo, forse non farò il lavoro molto ben pagato del signore in Tesla e quindi non posso predentere, ma dovunque la carica rispetto i tempi e quando arrivo al 100% rimango sul posto per qualche altro kw che potrebbe essermi utile finché non passa un’altro e-veicolo in cerca di colonnina in tal caso mi tolgo immediatamente e talvolta lho fatto anche con il 90%!.
    Capisco i problemi dei parcheggi a Milano per questo ho registrato l’autovettura per poter parcheggiare sia sulle strisce blu che gialle gratuitamente.
    Devo comunque affermare, con tristezza, che la maggior parte dei possessori di auto elettriche oltre a tirarsela un po, non rispettano le regole della “condivisione” delle colonnine in particolare quelle gratuite offerte dai vari Lidl e Iper (che ringrazio sempre visto che non posso pretendere).
    Per quanto mi riguarda spero che arrivino anche le stesse multe previste per i passi carrabili (sanzione più 2 punti in patente).
    Grazie per lo sfogo

  5. resta il “problema” commissione ..
    se la colonnina è FAST , può ricaricaricare 2 auto giusto ?
    una in AC lenta e
    una in DC veloce
    giusto ?

    posso scegliere l’AC ,lenta, invece della DC per un paio d’ore e andare a fare le commissioni
    senza la paura di essere messo al rogo nella pubblica piazza adiacente alla colonnina ?
    😀

    • ti faccio la stessa domanda che ho fatto ad altri: se ci sono 2 macchine che occupano entrambi gli stalli della colonnina facendo il tuo stesso ragionamento (carica lenta per poter “scroccare” un parcheggio e nel frattempo fare commissioni / svago / altro a piacere), tu arrivi che hai bisogno di caricare e le trovi entrambe occupate, come la prendi?

      • Lo scenario che tu ipotizzi semplicemente non è possibile perché una colonnina fast ha si sia scarica veloce in DC che quella lenta in AC ma non si può in contemporanea fare 2 ricariche in DC o 2 ricariche in AC (non ha neanche 2 cavi per l’AC)…. ed avendo ogni colonnina 2 postazioni va da se che quella libera per la ricarica dc ci sarà sempre potendo al massimo occupare 2 in ricarica AC

        • Premetto: non sono neanche considerabile “neofita” in quanto l’auto elettrica mi arriverà il mese prossimo, quindi magari sbaglio.
          Qui in Svizzera però il grosso delle colonnine ha due stalli e per ogni stallo puoi scegliere tra vari cavi (che sono quindi “duplicati”), per quello che posso vedere io puoi avere due auto in carica a 22kw ma anche due auto in carica a 3kw

          • Non so come siano le colonnine in svizzera. Qui in Italia una colonnina ha 2 piazzole di ricarica e normalmente è dotata di 3 cavi (non 6) ci cui 2 in DC (1 CCS Combo e l’altro Chademo che però non possono essere utilizzati in contemporanea) ed il 3 in A.C. (Tipo 2). Questa, che io sappia è la configurazione Standard di una colonnina fast (io ne uso ben poche perché avendo una Tesla quando devo caricare veloce vado ad un Supercharger) in Italia….
            E con questa configurazione uno che arriva trovando la colonnina completamente libera e decide di utilizzare la ricarica in A.C. (perché non ha fretta e preferisce preservare le batterie, perché vuole impiegarci più di 30 minuti per fare altro nel frattempo o per qualsiasi altro motivo) non occupa il posto a nessuno perché la seconda piazzola per chi ha bisogno di ricaricare in D.C. resta libera e comunque più di 1 auto a colonnina in D.C. non si può caricare….
            Quindi non fa abusi se ricarica alla massima velocità possibile in A.C. se invece ricarica in A.C. a 3 kw è sempre un abuso perché pur non occupando la postazione in DC sta occupando nem oltre il dovuto quella in AC che altri possono aver bisogno….
            Le colonnine ultra fast, tipo le Ionity, che hanno i doppi cavi in d.c. non hanno per nulla la ricarica in A.C. quindi anche qui non c’è possibilità di “parcheggiare” rubando il posto ad altri…

          • La sua ricostruzione dei fatti, Moreno, è impeccabile. Abbiamo stabilito che optare per la ricarica più lenta non è un abuso che può essere penalizzato con tariffe esorbitanti. Anzi, è una buona pratica per preservare la batteria. Come ho già detto, fra l’altro, il costo di installazione per una ricarica in Ac è di circa 3 mila euro, contro 50 mila di una in DC. Quindi logica vorrebbe che la ricarica costasse meno

          • Guardi amico Massimo che il suo collega che ha preso la salassata l’ha presa ad una colonnina Fast e perché non ha caricato alla velocità massima in AC ma a 3 Kw…. all’interno delle cariche in AC saprà anche lei che non c’è la necessità di ricaricare più lentamente possibile per preservare la batteria (ricaricare a 11 le ed a 3 kw da la stessa usura alla batteria) anzi dal punto di vista dell’efficienza più si va in basso ed in percentuale la dispersione è maggiore quindi per il sistema energetico è consigliabile ricaricare a 11 kw piuttosto che a 3 Kw perché a parità di energia realmente immessa nella batteria se ne deve produrre di meno.
            Comunque tornando al discorso principale utilizzare una presa in AC in una colonnina fast ovviamente è e deve restare una libera scelta ma cade il discorso da lei fatto riguardo al costare di meno perché meno impegnativa economicamente per l’istallazione perché stiamo parlando di una stazione fast quibdi quella più costose chi la installa….
            Queste sono le tariffe per le colonnine A2A a tempo:
            Per colonnine Quick fino a 2h: 0,033 €/min; dall´inizio della 3°h: 0,050 €/min
            Per colonnine Fast fino a 1h: 0,166 €/min; dall´inizio della 2°h: 0,250 €/min
            E come potrà notare già è come lei chiede…. nelle quick si paga molto di meno e si ha piu tempo prima di cambiare fascia di prezzo (perché in 1 ora si ricarica poco)…..
            Ma qui lei vorrebbe andare ad una fast e pagare come una quick perché LEI decide di utilizzare la presa in A.C. e magari ricaricare anche a 3 le (questo ha fatto il protagonista di questi 2 articoli perché il prezzo pagato è quello di una fast quibdi, anche se non lo ha mai detto perché non gli fa comodo, ad una fast ha ricaricato) e questo secondo me non è una pretesa legittima perché di utilizzare una presa AC in una colonnina Fast non è una ragione di necessità ma una tua scelta (libera e che hai il diritto di fare) che fai consapevole di cosa stai utilizzando e di quanto ti costa… se il costo della ricarica a tempo in A.C. su una colonnina Fast ti sembra elevato non puoi lamentarti perché non è un obbligo utilizzare quella A C. Avendo nella stessa colonnina anche quella D.C. che ti costa lm1/4 (siccome ricarichi più di 4 volte più veloce, 50 Kw contro 11 Kw visto che parliamo di una Tesla)….
            Quibdi non hai nulla di cui lamentarti perché hai le 2 scelte (dc con poca spesa ed anche poco “parcheggio” e ac con più spesa ma più servizio di parcheggio) e spendere oppure no è una tua libera scelta

    • Se ho capito la questione, avendo la colonnina la possibilità di scegliere sei libero di prendere quella che ti fa più comodo, ma la devi usare al max della velocità che il tuo mezzo ti permette. Quindi se ti fa comodo stare più a lungo usi la quick altrimenti la fast. Non stai negando uso a nessuno, chi arriva dopo di te sceglie l’altra.
      Se la colonnina ha 2 prese e 1 stallo solo è sbagliata la colonnina e non ha senso.
      Diverso è rallentare appositamente la carica al fine di sostare più a lungo.

  6. Questa riflessione non l’ho capita: qualcuno me la può spiegare?

    “Qui una Tesla collegata a una colonnina pubblica quick a 22 KW nel centro di Bologna: un comodo parcheggio con ricarica. Per un “pieno” possono servire anche 7-8 ore, mentre in un Supercharger Tesla o in una fast di un altro gentore potrebbe bastare meno di un’ora. E’ giusto consentirlo?”

    • Certo. Quello che è sbagliato è abbassare la potenza a 3kW in auto in modo da occupare la colonnina 3x il tempo realmente necessario.

  7. Possessore (felicissimo) di auto elettrica dal 09/2019 utilizzo regolarmente le colonnine per ricaricare, e trovo assolutamente corretto il criterio di progressività sulle tariffe: più tempo occupi la postazione, più paghi. A Milano nel 2019 ho partecipato ad un Convegno e ho sostato in un LIDL accedendo con tanto di Ticket e dove, peraltro, la ricarica era gratis. La regola applicata da LIDL a mio modo di vedere è “perfetta”: 2 ore di carica gratis e oltre le 2 ore di sosta 10€/ora per il parcheggio!(2 ore=22 Kw= 150 Km circa) Dovendo caricare per rientrare a casa ho sfruttato le 2 ore di parcheggio “gratuito”, ma poi sono andato a spostarla, spinto da un senso di civilità, e quindi lasciando libera la colonnina per chi, come me, ne poteva aver bisogno, ma è indubbio che i 10€/ora sono un forte disincentivo al menefreghismo. Quindi ben venga una tariffa progressiva o, in alternativa, una “mazzata” oltre un tot di tempo. Un’ultima considerazione: trovarsi di notte, con poca batteria non è piacevole (esattamente come avere la spia rossa con auto a motore a scoppio) e trovare gli spazi riservati alle auto elettriche occupati da “chiunque” è semplicemente demenziale, perché equivale a consentire a tutti gli automobilisti di parcheggiare liberamente nelle aree di servizio per carburanti fossili durante le ore notturne. Anzi, quantomeno con una tanica si potrebbe rimediare per Benzina o Diesel, cosa che diventa impossibile per un auto elettrica, pertanto è anche fortemente discriminatorio. P.S. (per Fabrizio), non ci sono solo i SUV piazzati da cafoni nei posti riservati alle auto elettriche, io ci trovo di tutto, dalle Pande euro zero ai furgoni diesel, dalle berlinone alle utilitarie, la madre dei maleducati è sempre incinta.

    • Quindi è un “furbetto della ricarica” anche lei: occupa una colonnina finchè è gratis, poi scappa allo scattare del primo centesimo?

      • Gentile Massimo, credo non abbia letto con attenzione. Ho scritto chiaramente che dopo le 2 ore, “spinto da un senso di civiltà” sono andato a spostare l’auto, e il fatto che la ricarica fosse gratuita, è irrilevante (anche perché avrei comunque fatto un po’ di spesa al supermecato per un senso di riconoscenza). Avrei spostato l’auto anche se l’avessi parcheggiata in una colonnina a pagamento, perché sono solito pagare per i servizi che mi vengono offerti. Aggiungo, per Sua informazione, che non dispongo di un impianto fotovoltaico e che pago regolarmente ogni kW che prelevo dal mio contatore. Che poi, possa beneficiare di qualche euro di kW gratuiti offerti da lungimiranti Supermercati… è indubbio, lo farebbe anche Lei gentile Massimo, ma La informo che gli stessi lungimiranti di cui prima, non hanno installato colonnine gratuite per filantropia, mi creda… Pertanto invitandoLa a RI-leggere ciò che ho scritto, respingo al mittente l’etichetta del “furbetto della ricarica” perché proprio non mi si addice. Buona domenica.

        • Ho letto benissimo, gentile Daniele. Anche Lorenzo Mosna, che lei censura, rispetta le regole e non occupa abusivamente la colonnina, lasciandovi l’auto connessa solo durante la ricarica. Semplicemente, come lei, sfrutta un vantaggio: nel suo caso quello di abbinare la ricarica con il parcheggio dell’auto anche se con la sua Tesla potrebbe connettersi a una fast sbrignadosela in una trentina di minuti. Il tema che giustamente pone Lorenzo, e che lei raccoglie, è: come calibrare le tariffe per minimizzare gli abusi e bilanciare vantaggi e svantaggi della ricarica lenta? Le ricordo che la ricarica in corrente alternata a 22 kW è molto meno stressante per l’auto, impatta molto meno sulla rete elettrica, comporta per il gestore costi di installazione dieci volte più bassi. E’ giusto farla pagare a tempo, come fosse semplicemente un parcheggio (ma alla bella cifra di 12 euro all’ora), ed esattamente allo stesso prezzo di quella veloce? Penso che se ne possa discutere serenamente senza accusarci reciprocamente di abusi e furberie. Non mi rivolgo a lei, che ha toni assai pacati, ma a qualche altro commento decisamente più aspro.

          • Tu invece non hai capito dov’è che fa il furbetto il tizio dell’articolo…. il fare il furbo non riguarda l’utilizzo di colonnine da 22 Kw invece dei supercharger, quello è suo pieno diritto e nessuno glielo contesta….
            L’atteggiamento non corretto, glielo dico da possessore anche io di una Tesla, è andare ad una colonnina da 22 kw e non ricaricare ad 11 kw (che è la massima velocità in A.C. che consente l’auto) ma impostare la ricarica su 3 kw (quindi impiegando 4 volte il tempo necessario al rifornimento) visto che la Tesla permette di abbassare la potenza che entra in auto e che la colonnina non ha modo di evitarlo….
            Questo è il comportamente assolutamente non corretto… lei cosa direbbe se quando va dal benzinaio trova davanti uno che sta facendo rifornimento goccia a goccia per non stare a cercare un parcheggio? Le starebbe bene o si arrabbierebbe?

          • La informo, signor Moreno, che i due articoli di cui stiamo parlando li ho titolati, presentati nell’introduzione e pubblicati io. Quindi li ho letti e capiti, anche perchè come moderatore di questo blog e cofondatore di Vaielettrico qualcosa ci capisco. Se li ha letti prima di commentarli (ma ho qualche dubbio) saprà che Lorenzo Mosna ha riconosciuto le sue “colpe” per aver impostato la ricarica a 3 kW. Ma le chiedo: se anche avesse mantenuto l’impostazione a 11 kW, con una tariffa oraria di circa 12 euro all’ora, quanto avrebbe speso per un “pieno” alla sua Tesla Model 3 standard range? Una sessantina di euro? Le sembra ragionavole?

        • 60€ per un pieno è non è poi così alto, perché lo ha fatto un 6 ore (calcolo circa 60kwh di capacità)
          Mettiamoci anche un 4€/di parcheggio = 24€, restano 36 di corrente a poco più di 0.5€

          • Amico Massimo come prima cosa stai spostando il discorso sul costo quando la domanda vera era se la stazione può essere utilizzata come parcheggio impostando 3 kw di ricarica oppure no….
            Ma anche riguardo la spesa de fossi onesto dovresti dire che non si spende 12 €/h se uno utilizza la colonnina per quello he fatta!!!! Tu hai detto che per fare il pieno alla Tesla spenderebbe 60 € cosa assolutamente falsa perché la tariffa di 12€/H riguarda le colonnine fast (quindi dove puoi ricaricare come minimo a 50 kw) non me quck (dove non è presente la ricarica in dc e che costano al minuto molto di meno) e interviene solo superata la prima ora di ricarica .
            Nella prima ora ti costa 0,166 €/minuto quindi leggermente meno di 10€/h.
            Quibdi se utilizzi la colonnina per come è fatta (ricaricando a 50 kw e non a 3 kw per parcheggiare l’auto) con 10€ ricarichi quasi 50 kwh (perché 50 kwh una Tesla li prende tutti anche al 80% della carica) altro che 60€!!!!!
            Un podi onestà o di maggiore informazione sarebbe gradita…. non cerchiamo di arrampicarci sugli specchi per rigirare la frittata e far passare “vittina” chi invece sta facendo un abuso.
            Calcolatrice alla mano se questa colonnina A2A con tariffa a tempo viene utilizzata nel modo corretto non ha tariffe più alte di qualsiasi altre colonnina….
            Ha semplicemente un modo diverso di calcolare la ricarica che permette di dare quello che si meritano ai “furbetti” che vorrebbero fregare gli altri ed invece con questo sistema vengono fregati… quindi per quanto mi riguarda questo sistema è molto migliore di quello al Kw perché spendi uguale ma solo se ricarichi come va fatto e cioè allamassima velocità possibile

          • No Moreno: Lorenzo Mosna ha pagato 42 euro per tre ore di sosta in ricarica alla colonnina in AC, caricando in tutto 10 kWh. Fa tu i conti di cosa sarebbe costato il pieno di 50 kWh, anche a potenza massima di 11 kW

    • I Teslari che ricaricano alle colonnine “gratis” dei discount mi fanno molta pena, soprattutto se sono poco potenti ed a tempo. 😂 (Opinione personale)

  8. Concordo, è auspicabile che in futuro ogni parcheggio abbia il servizio di ricarica da pagare in aggiunta ma, al momento, non è così e i punti di ricarica sono scarsi. Etichetta dei guidatori elettrici è di non sottrarre all’uso degli altri un bene scarso.
    Posso comprendere che Milano sia una giungla per parcheggiare ma non giustifico un comportamento alla homo homini lupus. Piuttosto lottate per una città più giusta, mandateli a lavorare questi assessori!
    Tra pochi mesi le colonnine saranno sempre scarse e i furbi innumerevoli…

  9. Basterebbe una tariffa mista; mi spiego, un tot di costo a kW e un tot di costo a seconda del tempo in cui state in carica, così se uno usa lo stallo x parcheggiare più che x caricare ( come il signore di cui sopra) pagherà di più rispetto a chi usa lo stallo x caricare , come sarebbe più giusto. Una chiosa finale: vi lamentate delle poche colonnine (vero), degli abusivi col suv (verissimo), ma se poi vi fregate tra di voi….😁, No good

  10. Quello che a me da più fastidio non è tanto che sfrutta volutamente un “buco” legislativo per usare la colonnina come parcheggio, quanto l’ipocrisia nel lamentarsi quando (più o meno) la stessa cosa la fanno gli altri (che occupano abusivamente lo stallo senza ricaricare).
    Dal mio punto di vista i due comportamenti sono identici, quindi lamentarsi quando altri fanno quello che fai tu (e sopratutto lamentarsi perché quando lo fanno gli altri non puoi farlo tu) è assurdo.

    • Dove sarebbe il buco legislativo? Chi installa colonnine fast e quick lo fa per offrire due opzioni all’utente. Non c’è nessun abuso nel sceglierne una anzichè un’altra.

      • Il “buco legislativo” (definizione impropria, lo ammetto) sta nel fatto che la legge dice che puoi occupare lo stallo finché ricarichi, senza specificare oltre.
        Dal mio punto di vista la colonnina è equiparabile a un distributore, quindi la usi è la liberi nel più breve tempo possibile.
        Scegliere di caricare a una velocità molto più bassa di quanto potresti è (sempre a mio avviso) una forzatura del sistema, che toglie un punto di ricarica a qualcuno a cui servirebbe per permettere al “furbetto” di turno di parcheggiare.
        Se tu arrivi a una colonnina con due posti auto entrambi occupati da auto in carica artificialmente lenta (per poter “scroccare” un parcheggio) immagino che la cosa ti faccia piuttosto alterare, no?

        • Corretto! Qui qualcuno gira la frittata parlando di colonnine “miste” con presa quick e presa fast… Non è quello il punto, puoi scegliere quella che vuoi… Il punto è che fatta la scelta quella presa la usi al massimo della velocità che permette il tuo mezzo. E’ l’artificio del rallentare lato auto la carica che è vergognosa, non caricare una tesla su una colonnina da 22kW invece di un supercharger da 350kW.

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