Emanuele Orsini, 52 anni, presidente di Confundustria dal maggio 2024.
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La sparata di Confindustria, l’ennesima del presidente Emanuele Orsini: “L’auto elettrica usata non la vuole nessuno, nemmeno il concessionario…”.
La sparata di Confindustria: “Nemmeno i concessionari le ritirano”
Il numero uno degli industriali italiani non perde occasione per attaccare l’auto elettrica, raccogliendo tutti i peggiori luoghi comuni che circolano. Ecco quel che ha detto al convegno sull’energia di QN a Ravenna.”Le sanzioni sulle emissioni al 2025 devono essere tolte, sono una pazzia. Non possiamo pensare di ammazzare un settore, quello dell’automotive, centrale per l’industria italiana ed europea. Sono i soldi degli europei, dobbiamo usarli per una transizione ordinata. Non ce l’ho con l’auto elettrica, penso possa essere una soluzione, ma bisogna dare tempo di applicare le tecnologie. Le tecnologie non si cambiano per norma, devono essere mature. Se i clienti non comprano le vetture un motivo ci sarà, forse vuol dire che la tecnologia non è matura e fruibile per tutti. Gli automobilisti erano abituati a comprare le auto e poi restituirle al concessionario che gliele valutava in cambio di una nuova. L’auto elettrica usata non la vuole nessuno, nemmeno il concessionario e questo non può andare“.
L’auto elettrica come arma di distrazione di massa
Purtroppo Orsini parla per sentito dire. Non sa che le tecnologie delle auto si sono evolute nel tempo per le normative sempre più stringenti emanate dalla UE. Non ha mai sentito parlare del Dieselgate e del fatto che Bruxelles ha preso il pallino in mano ritenendo inaffidabili le grandi industrie dell’auto. Per quanto riguarda l’usato, il presidente di Confindustria dovrebbe sapere che c’è auto elettrica e auto elettrica. Così come ci sono auto a benzina o diesel diverse, alcune di valore nel mercato di seconda mano, altre che nessuno vuole. Provi a mettere in vendita una Tesla per vedere se non si trovano compratori. Quanto ai concessionari, il business dell’elettrico usato è ancora acerbo e molti non si fidano. Ma chi vuole vendere una EV di seconda mano lo fa sui siti specializzati a prezzi tutt’altro che risibili. Ormai per il n.1 degli industriali l’auto elettrica sembra essere diventa una fissazione, la causa di tutti i mali. Un’arma di distrazione di massa, in un Paese che ha nel costo dell’energia la madre di tutti i mali.
Perché meravigliarsi… c’è qualcuno che inizia a mettere in dubbio l’utilizzo delle cannucce di carta in luogo di quelle di plastica… mi aspetto che a breve un’altro personaggio di grande “fame” inizi a mettere in dubbio il tappo bloccato nelle bottiglie di plastica perché non arriva a girarlo prima di bere… Quindi figuriamoci se non si inventino di tutto pur di non evolversi ma proviamo ad immaginare se dopo il meteorite che decimo i dinosauri fosse emerso un TREX a dire alla Terra di non dare spazio ai mammiferi, adducendo che non si può distruggere il comparto dei dinosauri… ma per favore con questa gentaglia saremo ancora ad usare l’abaco in ufficio altro che PC… ma per favore…
Il signor Orsini non sa tante cose e viene il dubbio di cosa ci sta a fare alla presidenza di Confindustria.
Oppure è tutta una strategia per tenere a galla il comparto del motore termico, anche se inquinante ?
Ma quale sarebbe questo comparto del motore termico?
ormai si contano sulle dita i motori prodotti in Italia.
La componentistica in generale fa poca differenza tra auto termica e EV.
Anzi ti posso assicurare che abbiamo aziende italiane legate alle EV che stanno soffrendo a causa dei bassi ordini.
penso parteggi soprattutto per la filliera dei fossili, carburanti e metano
ENI mi pare abbia un bilancio da 95 miliardi all’anno, in Italia quasi tutto gira attorno agli interessi ENI, mi sembra compresi governo attuale e vertici confindustria
L’elettrico puro fanno fatica a venderlo persino in Cina, figuriamoci in Europa. Nel resto del mondo non lo vuole nessuno. Tutto ciò non è solo questione di prezzo ma anche di cambio di filosofia, per molti non è facile adeguarsi a un diverso atteggiamento nell’uso del mezzo. Sicuramente chi ha un garage e il fotovoltaico è cliente ideale dell’elettrico ma non è per tutti.
Nessuno vuole l’elettrico? Beh, l’anno scorso nel mondo sono state vendute auto elettriche per quasi 18 milioni. In Cina hanno sfiorato il 50% del mercato. In Norvegia il 100%, on Svezia il 60%.
Massimo… fate un consiglio di redazione e modificate in “NONvaiElettrico”…
visto che qui siamo in pochi felici con le nostre BEV ma ci son tantissimi convinti che “l’elettrico non lo vuole nessuno” 🤣… chissà se continueranno a scrivervi…
Flop o no non saprei.
però alla fine anche in Cina il 70% delle auto vendute nel 2024 è termico
Se andiamo a vedere i conti nel 2024 le aziende cinesi hanno perso qualche punto percentuale in temini di guadagni. Quindi penso che si aspettavano di venderne qualcuna in più.
Caricamento...
auto passeggeri prodotte Cina, in milioni e compreso export, le BEV ovviamente aumentano, in qualsiasi modo si torturino i dati
2024 (vs 2023)
– 7,7 mil. BEV ( +1 mil )
– 5,1 mil. PHEV ( +2,2 mil )
– 14,7 mil. TERMICHE ( -1,8 mil )
nb: PHEV in buona parte per export, a paesi che si credono più astuti a sostenere ancora la filiera petrolifera 🙂
fonte dati 4R, nella stessa pagina in cui curiosamente vorrebbero dare a intendere che le BEV in Cina starebbero rallentando
entrambe… sicuramente…
ma è un problema di poca conoscenza e volontà di provare qualcosa di nuovo: se consideriamo l’uso medio europeo (e la velocità con cui stanno evolvendo sia le auto che l’ecosistema attorno) già un buon 25-30% potrebbe avere una BEV e vivere tranquillo.. ma non lo sa.. e quel che sa è per sentito dire (sbagliato).
Ho anche passato decenni lavorativi a spiegare auto “basic” (Panda 741 o Peugeot 106 ad es.) e visto la fatica che fa qualcuno a memorizzare quei pochi semplici comandi di cui è dotata… sudare per farla uscire dall’area consegne…
Non è un caso se gli early adopters sono persone già molto abituate ai cambi auto, ad adattarsi a nuove modalità d’uso…
comunque @Giuseppe
man mano che si diffonderà la conoscenza (magari perché la vedono usare dal collega, dal vicino, dal parente – anche la zia anziana..) sempre più persone capiranno che sono in grado di adattarsi; io sono ancora in contatto con persone sufficientemente “giovani” che faticano ad usare gli smartphones ed i PC (o li usano in modo paleolitico) quindi non mi meraviglio.. occorre tempo.
Però quando accadrà lo switch mentale.. sarà una corsa all’acquisto dell’usato perché sarà evidente che anche con molti km addosso le BEV fanno ancora il loro dovere… magari senza tutti i gadget e le evoluzioni di quelle appena uscite (altrimenti tutti avrebbero solo gli smartphone o tablet o PC top level).
Non c’entra nulla di nulla la poca conoscenza.
alla maggioranza delle persone interessa andare dal punto A al punto B.
E lo vuole fare nella maniera più semplice possibile.
Se l’elettrico fosse più semplice del benzina l’adozione sarebbe naturale.
ma ad oggi non lo è.
poi posso essere concorde che non stiamo parlando di differenza incolmabile ma al momento la situazione è questa.
La poca conoscenza c’entra eccome; nella mia città sono piuttosto conosciuto avendo lavorato 30 anni in conc. auto…se vado a giro incontro continuamente persone (ex clienti) che mi fanno domande..e sull’elettrico sono tutti disinformati con le solite fake sparpagliate sui media; molti son persone che conosco bene..dove abitano..che abitudini e necessità hanno… e so perfettamente quanti di loro farebbero bene a passare a BEV…quanti restare con quel che hanno…quanti dovrebbero sbrigarsi a cambiare auto..prima di trovarsi nei guai con manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nella mia città ci sono più HPC che BEV…e quelli con posti auto sono parecchi (città piccola con enorme periferia e zone di campagna): potrebbero in tanti ricaricare con la presa industriale (neppure WB ) e contratto a 3kW…
Ma bisogna spiegargli tutto… (che poi per anni è stato il mio lavoro)
Poi ovviamente hai ragione tu; per tanti l’ auto è un mezzo per andare da A a B..ma nulla vieta di farlo in modo più facile, comodo e non inquinante (e la lista di colleghi malati e deceduti dopo anni a lavorare sui motori ICE a idrocarburi e gas si allunga 😥).
Comunque questo disinformazione farà male parecchio al settore automotive nazionale.. perché non essersi adeguati prima ha portato a perdere grandi quote di vendita nel mondo.. Cercare di recuperare (a caro prezzo) sul mercato interno (europeo ed italiano) spingendo su prodotti tradizionali (ICE o rabberciati mild-hybrid e plugin) diventerà presto un boomerang letale sia per il divario tecnologico con la concorrenza asiatica sia per la brutta fine che rischiano di fare queste vetture fra non molti anni (leggi un po’ su EVclinic cosa gli tocca vedere).
Per i nostri fornitori automotive sarà un funerale se non vengono aperti subito nuovi stabilimenti di altri marchi.
Persino l’ Indonesia sa farsi rispettare di più…
Ha imposto ad Apple di aprire stabilimenti sul posto con fornitori e m.opera locale altrimenti avrebbero perso la distribuzione..
Orsini ha perfettamente ragione, dice l OVVIO di una sutuazione che VA GESTITA SENZA DOGMI o finirà molto male….basta guardareval CATASTROFICI FALLIMENTO DI NORTHVOLT e la vera ribelliobe anti elettrico che sta montando in tutta Europa .
Trovo semplicemente stupido, arrogante e controproducente trattare chi ha difficolta nel acquistare o usare auto elettriche quasi fosse un imbecile…
Non tutti possono permettersi una casa con la propria colonnina e TANTO MENO una villa con il fotovoltaico e fotovoltaico ad accumulo, ammessi siano sufficienti.
O vi rendete conto che serve informare e non insultare o avrete sempre meno interesse e supprto da NOI !
Quelli che stanno considerando forzatamente di acquistare una ma NON sulla parola o teorie green ma CON I FATTI…
Esempio DA ME sui Navigli – non Marte – un il 15 firse 20, delle colonnine sono fuori uso, sempre straoccupate o semplicemente con chi non stacca una volta carico… E io dovrei arrivare ale 8 di sera e vagare a cercare nel quartiere quale colonnna è libera ?
Lasciamo perdere quale fast, AC o DC …ma questo punto quel che capita quindi sensa sapere a che ira staccarla ??? E poi che faccio ? aspetto fino alle 4 di notte o che qualche fanatico stacchi la presa per dispetto ?
Non serve insultare, INFORMARE E AIUTARE senza la supponenza di chimsi crede una casta sociale “superiore” come troppo spesso leggo…
Inv
non entro nel merito della situazione generale ma quanto ha detto mi lascia allibito e le spiego perche’ .intanto delegare a vailettrico il compito di informare chi non si impegna in proprio o almeno a tentare di darsi un infarinatura dell’elettrico non sta’ in piedi . poi la questione della villa col fotovoltaico non te la devi comprare ex novo visto che da qualche parte tutti abbiamo un domicilio . al limite chi abita in condominio potrebbe avere maggiori problemi ma non insormontabili . stessa cosa dicasi della wallbox in casa che non e’ assolutamente indispensabile ,e neanche il fotovoltaico lo e’ .io carico per esempio di notte senza wallbox e senza problemi o di giorno col fotovoltaico ma ripeto non e’ indispensabile . quindi detto cio’ abbiamo capito che si puo’ caricare a casa senza wallbox e quindi non si e’ costretti alle colonnine di notte .
⁶Non stavo puntando a Vaielettricomma alla massa di elitisti o almeno che tali si comportano … Devono essere affrontate dei gravi limiti all uso da parte dell stragrande maggíoranza della popolazione che vive in appartamenti il (circa 60% della popolazione che fa il 70-80% delle FAMIGLIE*) Questo significa che…
1 a lungo termine NON È POSSIBILE aumentare le colonnine in modo che possano SIMULTANEAMENTE caricare tali enormi numeri ..sèc il modello è di BATTERIA FISSA va sostituito con un REMOViBILE STANDARD, cone fanno intaci in Cina
2 creare modelli di vendita low cost, da 15000€ nuove max, le famiglie normali NON possono comprare auto da 30,000 o nemmen 20,0000
3 INCENTIVAREVB; per chi fa RETROFITS, in Francia ci sono già.
4 creare un ecosistema di PEZZI DI RISPETTO…gente he conosco è rimasta MESI senza poter ysare un “noto brand” perché NON TROVAVANO IL PEZZO
Non mi sembra di dire nulla di sbagliato…
*Famiglie perché è dive l IMPATTO DI DOVER RICARICARE SPESSO anche poi volte se porti bambini, anziani, sprattutto se sei in periferia
non so,
leggendo i commenti
ho come l’impressione che almeno metà siano farlocchi.
O l’argomento ha scaldato e attivato tantissimi commentatori dormienti
che sentono la questione posta da Orsini come propria, e si sono attivati TUTTI qui,
oppure mi sa che l’odore di troll e fake corrisponde al vero.
ah, saperlo…
per il resto:
boh, Orsini potrebbe e dovrebbe anche citare qualche dato statistico,
io non ne ho e non ho voglia di cercarli quindi resto nel dubbio (ma sopravviverò! 🙂 )
per esempio:
nel corso degli ultimi 20 anni c’è stato un proliferare di nuove concessionarie auto multimarca,
la diffusione sempre maggiore di acquisto di auto usate (molto più di metà, pare, ma non son sicuro)
e un crollo della produzione in Italia.
Contemporaneamente abbiamo che siamo l’unico Paese UE con gli stipendi che negli ultimi 30 anni sono calati.
Poi una campagna anti-elettrico e anti-rinnovabili feroce da parte del Governo in carica, e vendite di EV dell’ordine del 4%.
E oggi le auto elettriche, a dire di Orsini, non le vuole nessuno e restano invendute anche usate.
che sia tutto collegato?
per esempio: le ICE si vendono, usate? o sono in calo pure quelle per via dell’impoverimento generale e per via delle incertezze?
io vedo attorno a me che NESSUNO che conosco ha cambiato auto negli ultimi due anni, non fa statistica ovviamente, ma è la prima volta da quando ho la patente (30 anni) che accade: nessun amico, nessun parente, nessun famigliare.
Se questo accade anche in generale
allora avessi una concessionaria comincerei a temere il peggio…
e se fossi il ministro Urso comincerei a chiedermi se la mia strategia industriale stia funzionando…
e se fossi Orsini mi farei dare dei dati statistici e li leggerei, prima di sparare nel mucchio.
SE è così.
ma io son solo un cittadino di provincia, e va benissimo così.
una quindicina di messaggi qui sotto direi sono tutti di Kendric, ma non diciamoglielo, lui pensa che non si veda 🙂
Orsini forse (?) fa sparate per saturare i media, accusare, e distrarre dal discutere i temi urgenti (costo energia e sblocco rinnovabili) su cui i suoi amichetti di governo la stanno facendo molto sporca e su cui dovrebbe ma non vuole attivarsi seriamente per difendere i suoi associati
basta dare tempo alle tante iniziative che aumentano la produzione di energia F.E.R. e il diffondersi di tanti vari punti di ricarica in giro presso distributori, supermercati e centri commerciali etc etc che si fanno concorrenza.. a colpi di sconti e promozioni anche sui rifornimenti… e vedremo come cambierà rapidamente il mercato auto nuove ed usate… anche BEV…
Io su 31000km ne ho fatti gratis quasi 30000.. perché (FV estivo a parte) mi sono informato… ho trovato posti ove si carica gratis (si può fare anche con varie App, tipo NextCharge..) oppure a tariffe molto basse (es. TariffEV.. altra app utile).. o magari sfruttando i “punti-spesa” nei supermercati…
Quando anche gli italiani scopriranno che … “SI.. PUO’…FAREEE !” (cit.) allora si interesseranno a tutte quelle BEV/NEV usate o ex km0 o Demo che giacciono nei piazzali di concessionarie ed autosaloni… e ne scopriranno gli enormi benefici economici .. oltre che funzionali ed ambientali….
il dr. Orfini, novello Dottor Stranamore, ha sogni nucleari per le imprese dei suoi iscritti… ma in tal caso … con “contanto benessere energetico” … come pensa si possa continuare ad usare auto ad idrocarburi … se l’energia da SMR costasse veramente così poco?? (ah… già … tanto i reattori SMR si pagano con le bollette e tasse di tutti gli italiani…).
Comunque ai primi di marzo p.v. vedremo gli esiti delle pressioni delle case produttrici sulla Commissione europea e di come intenderanno procedere con le produzioni europee in corso (oramai ci sono enormi investimenti attivati su veicoli BEV… Li vorranno “cestinare” ? a carico di chi??).
Le concessionarie saranno comunque “costrette” a smaltire in qualche modo le NEV prodotte (in Europa o importate)…
Ho un’auto elettrica in leasing e non vedo l’ora di restituirla perché è totalmente inefficiente nella vita di una famiglia normale.
Mai mi sognerei di acquistarla e il Presidente di Confindustria non dice cose insensate, anzi esprime le opinioni della gente comune che sono le più vere.
Buongiorno Giuseppe. Lei è quello che spegne la radio per avere più autonomia, vero? Forse è per questo che trova inadatta alla vita di una famiglia normale l’auto elettrica?
L’importante è che ci lasci. Di contaballe ne abbiamo fin troppi
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C’è chi spegne la radio per consumare meno e chi non la richiede, per risparmiare al momento dell’acquisto. la differenza sembra poca, ma non lo è. Poichè chi l’ha spenta, potrebbe riaccenderla, ma chi non l’ha…..non ha alternativa.
beh, allora ha sbagliato lei i suoi conti quando l’ha presa!
ci dice che auto è, e che conti ha fatto, e in che cosa sono sbagliati?
io, per dire, ho una Zoe da gennaio 2021, 95mila km percorsi, girando su statali, città, casa-lavoro, gite domenicali e qualche viaggio all’estero, Olanda e Germania, e sono pienamente soddisfatto, per le mie esigenze calza a pennello.
A me interessa molto sapere da Giuseppe le difficoltà riscontrate con l’uso dell’auto elettrica e con quale auto chiaramente, per fare un paragone con la mia esperienza che dopo due anni di guida in elettrico, dopo 33 di termico, è molto positiva, fantastica direi; mai sognerei di tornare all’auto termica. Anche la famiglia è più felice con l’auto elettrica. Aspetto quindi preziosi dettagli da Giuseppe, che ringrazio in anticipo
Non capisco quale sarebbe lo scandalo dato che quello che dice è vero!
Al punto che proprio su questo sito ci sono svariate lamentele di clienti che si vedono negata la possibilità di restituire il veicolo in concessionario
O che al momento della valutazione venga decisa una cifra irrisoria per scoraggiare la restituzione
Da autoriparatore da 47 anni non le voglio neanche vedere, chi mi paga se si incendia uno queste EV dentro l’ officina? E comunque è vero che nessuno le vuole
Per esperienza diretta: auto 100% elettrica di un noto marchio automobilistico presa a noleggio di 4 anni al secondo abbiamo provato a restituirla per cambiarla con un’ibrida la penale da pagare è praticamente il prezzo di vendita nuova cioè 60k di euro!
Mettiamola così, chi vuole cambiare regolamente l’auto dopo 3, 4, 5 anni farebbe meglio a prediligere un leasing o un NLT, tutto compreso. Tutti coloro che prendono un’auto e se la tengono fine alla fine conviene comprarla. Per chi vuole le auto usate, la miglior cosa è prendere auto ex leasing o NLT appena restituite, visto che dovrebbero avere un chilometraggio certificato spesso dalle limitazioni dei contratti di noleggio. Auto che a mio avviso conviene portare a fine vita.
Beh avrà forse esagerato ma ha detto la verità. Leggo qui sotto che tanri possessori di auto elettriche hanno avuto valutazioni ridicole o nulle.
Come hanno scritto su 4r, il vero affare lo fa chi compra.
Il mercato è stupido non capisce che le batterie ti durano una vita e che un auto elettrica ha usura molto minore? Potrebbe anche essere vero. Ma come si dice, è il mercato che comanda. La storia è piena di casi in cui non è stato il miglior prodotto quello che ha “vinto”
Betamax… Tv plasma..
beh, allora lasciamolo lavorare, il mercato…
diciamo che le politiche del governo attuale
sono leggermente “dirigeste” verso il mercato, non trovi?
allora, o dirigismo, o mercato libero e selvaggio. quale delle due?
e inoltre: se il mercato lavora e fa il suo,
poi come la mettiamo con la CO2?
pensi che il mercato sia in grado di “capire” il disastro che combina?
in tempo?
il mercato ha capito il disastro che combinava l’amianto?
Il mercato va su ciò che è percepito più conveniente tra costo e cosa da il prodotto.
Il punto è che molti costi dovuti alle auto termiche e relativi idrocarburi fossili sono scaricati direttamente verso l’ambiente e in molti non riescono a percepirlo/valutarlo.
In questi casi è compito della politica, informata correttamente dagli esperti scientifici e non dalle lobby economiche, emanare leggi che riequilibri il tutto.
Il BAN del 2035 e i limiti delle emissioni sulla CO2 sono uno degli strumenti. Se avessero voluto potevano anche non fare il BAN ma avrebbero potuto eliminare ogni forma di sussidio agli idrocarburi fossili. Questo avrebbe portato ad raddoppio o triplicato i costi dei carburanti e la transizione verso le elettriche chi sarebbe stata comunque.
Semplicemente hanno preferito la prima strada visto che è la meno impattante nel breve periodo e porta agli stessi risultati.
Buona sera a tutti. Orsini ha pienamente ragione. Non per ideologia per per dato di fatto. Prendere una elettrica usata vuol dire dare la garanzia sulle batterie, sugli inverter sui motori, che costano oro. Solo le batterie valgono da 20000 a 30000 EUR . Non ci sono aziende che le rigenerano, per non parlare dell’impianto elettrico. Un motorino di avviamento mild Hybrid della Toyota Yaris cross costa dal ricambiata ( non da Toyota) 1280 EUR! + Iva. È già un rischio avere un mild Hybrid e una piccola batteria pari alla ruota di scorta. Se capita un incidente l’assicurazione non te la ripara, al massimo ti riconosce il valore usato che comunque è meno del 50-60 70% del valore di acquisto ( in basr ai km). Le auto elettriche sono una rogna anche per i carrozzieri e riparatori. Anche lì già il FULL HYBRID le accettano a malapena. PIER VITTORIO è la prova del nove. In Europa manca un ecosistema per gestire la mobilità elettrica, peggio ancora in Italia dove gli stipendi sono bassi e le famiglie non hanno soldi. L’AUTO ELETTRICA È UN LUSSO.
La garanzia sulle batterie è di 8 anni / 160000km, ormai standard su tutti i produttori, quindi prendere un usato di 3/4 anni vuol dire avere ancora la garanzia dalla casa madre, non vedo problemi.
Sui costi delle batterie c’è un ampio taglio a seconda dei marchi.
Per esempio, la batteria di una VW ID3 58kWhcosta 11,5/12000€ finita, quindi montata. Vero poi che è fatta a moduli, per cui al bisogno non è che si deve per forza sostituirla tutta.
La batteria di una Model3 60kWh LFP viene circa 8000€ più iva e montaggio.
La batteria da 42kWj di una 500e viene più di 20000€ capisce che è un prezzo che non corrisponda al reale valore del bene.
Neppure quello della Megane 60kWh, oltre i 20000€.
Personalmente ho avuto bisogno del carrozziere per 3 incidenti subiti, mi sono recato dal carrozziere inviatomi dalla mia assicurazione e non ho avuto nessun problema.
Che sia un lusso, direi che oggi qualunque auto è un l’osso, considerato che la panda parte da un prezzo di listino di 17000€. La Yaris cross da 28000€. La golf costa più di una Model3 come molti meno accessori.
Le auto, in particolare le EV, vanno prese in leasing, anche per i privati: dopo 3 anni con maxirata che coincide con valore garantito dell’usato decidi se tenerla, restituirla o sostituirla con nuovo modello. Pagare tutto il prezzo di listino oggi è assurdo con qualsiasi auto. E che non mi si venga a dire che si pagano interessi spropositati: si trovano TAEG del 4% anche per le elettriche.
Ha detto la verità. Le Concessionarie non le vogliono e se le vogliono te le pagano meno di un calzino bucato.
Ma voi potete comunque continuare con la solfa che l’elettrico è il futuro
Bisogna considerare che chi compra elettrico lo fa per l’ambiente. Se fosse realmente così, non ci dovrebbero neanche essere elettriche usate in vendita, visto che passare da una elettrica usata con magari pochi km a una più nuova è solo fonte di inquinamento.
Chi compra per risparmiare…beh, che se la tenga finché va, tanto non ha bolli, assicurazione e parcheggi agevolati, la carichi gratis a casa, non necessita manutenzione, perché mai cambiarla?
Io non so se abbia ragione, vorrei solo dire due cose. Per le auto che vengono messe in vendita qui sul sito ho notato che non ci sono mai commenti o se ci sono , sempre non confortanti. Pare quasi non ci sia nessun interesse. Seconda cosa, ho un caro amico che cambia spesso auto, le tiene in modo maniacale, perfette pari al nuovo se non meglio visto che aggiunge accessori originali ,con pochi km e full optional. Le ultime auto bev che ha cambiato sono ancora negli annunci della concessionaria,e da anni non da mesi.
Come ex possessore di auto ibrida mercedes, devo dire che è vero. Ho sudato sette camicie per vendere la mia. Molti concessionari non mi hanno fatto neanche l’offerta di ritiro
Possiedo una Tesla Model S 100 D dal maggio 2019, con tutti gli accessori, tipo autopilot avanzato, carbonio, …. Ottima vettura, ancora in garanzia da parte di Tesla fino a Dicembre di quest’anno 2025. Prezzo di primo acquisto a dicembre 2017 pari a 130.500 euro, io la presi con 12.000 km (vettura di rappresentanza di un concessionario) pagandola 100.000 euro, come ho scritto nel maggio 2019. Oggi non la riesco a vendere nemmeno a 30.000 euro, me ne offrono 25-28.000, e chiedono se ha le ricariche ai supercharger Tesla gratuite a vita trasferibili incluse (la mia non le ha). Il concessionario Tesla, a fronte di un acquisto di una Model X nuova per altri 110.000 euro, mi ha offerto 14.000 euro. Se bel 2019, al posto della Tesla avessi preso una Mercedes Classe S di valore simile a benzina, oggi la venderei per circa 55-60.000 euro. Sono andato da alcuni concessionari che avevano vetture per me interessanti, sui 100.000 euro classiche a combustione intetna e la maggior parte di essi mi ha detto che non ritirava delle eletteiche, o che mi avrebbero fatto una valutazione ridicola in quanto erano consci che poi non sapevano se ed a quale prezzo l’avrebbero venduta. Purtroppo quello che viene detto è assolutamente vero, lo co fermo e da sostenitore dell’elettrico me ne dispiaccio. Ma è la pura realtà. Le grandi case di auto a noleggio fanno fuori le flotte elettriche a prezzi ridicoli, in quanto la gente non vuole noleggiare una elettrica, troppi problemi, no vogliono correre il rischio di trovarsi a piedi. Triste realtà.
Mi spiace per te, ma hai fatto un cattivo affare acquistandola.
Prova a tenerla, forse tra 50anni ti si rivaluta, sempre ché riesca ad arrivare a compiere i 50anni.
Sono possessore di una Fiat 500 del 1975, da sempre della mia famiglia. Restaurata integralmente 10 anni fa, con una spesa di circa 2000 euro. Oggi mi offrono per l’acquisto da gli 8k a i 9k. Stiamo parlando di una macchina che quando fu acquistata il suo prezzo era di circa 900mila lire.
Buona fortuna
alle cifre che l’autore del commento lascia intendere di volere
la prendo io, parliamoci,
quindi sig. Pier Vittorio si faccia sentire,
la redazione ha i miei contatti e la autorizzo a fornirli a lei per un primo abboccamento.
non esiste solo il mercato italiano, e una Tesla Model S 100 D sui mercati circonvicini ha ben altro valore…
La stellantis 3 cilindri é un bidone, eppur si vende …….. ti basta fare un giro tra i vari siti specializzati e in qualche venditore di usato e avrai la risposta. SI…..si vendono.
Prova a vendere la tua elettrica se la possiedi e avrai anche lì la risposta.
Confindustria di sparate ne fa tantissime, molte a sproposito e spesso in malafede cercando sempre di portare l’acqua al proprio mulino. Però questa forse è meno grossa di tante altre. Ora come ora i concessionari svalutano molto anche le endotermiche, visto che la gente fatica a scegliere anche queste. Diciamo che si salvono un pò in questo periodo solo le cosidette ibride.
Comunque l’auto elettrica partendo da un prezzo altissimo, non giustificato, è logico che poi di conseguenza il prezzo torni a livelli normali. Auto elettriche tra l’altro spesso acquistate con forti incentivi, quindi facile che poi le svalutazioni siano maggiorate in rapporto al prezzo di listino. Inoltre le auto elettriche devono ancora arrivare a garantire determinate sicurezze e convenienze per l’acquirente. La platea della gente a cui conviene comprare oggi un’auto elettrica è ridotta, per il fattore ancora determinante oltre che dal prezzo, anche dall’autonomia, e dalle tariffe pubbliche, per quelli che non possono caricarsi l’auto a casa. Inoltre persiste anche il problema della garanzia delle batterie, non tutte tranquillizzanti, e bisogna leggere bene il contratto con tutte le clausole previste di esclusione e limitazioni. C’è chi vorrebbe inoltre mantenere un’auto oltre anche i 10 anni, eventualmente garantiti dalla garanzia.
Quella delle batterie è una tecnologià ancora in fase di evoluzione, di conseguenza è naturale avere ancora qualche esitazione rispetto a questa ‘tecnologia’. Ma sarà sicuramente soltanto di tempo, man mano anche il settore elettrico darà tutte o quasi tutte le garanzie che l’acquirente si aspetterebbe.
Ma perché non si preoccupa di 22 mesi di produzione industriale in calo, invece. Come si usa dire: “vai a lavorare, vah”. E occupati di quello che sai fare cioè prosciutti.
Io l’ho felicemente presa usata.
Fino ad oggi il miglior affare della mia vita perchè era praticamente nuova e l’ho pagata il 50% del valore di listino, semplicemente perchè era il prezzo corretto.
Forse qualcuno dovrebbe dire ad Orsini che il suo problema è che nessuno vuole le auto prodotte in Italia. Da 1.700.000 nel 2000 a 475.000 nel 2024 (-275.000 rispetto al 2023).
Prima, la Redazione, in compagnia dei soliti fan boys “habitué” di questo forum, spara a zero sulle affermazioni del Presidente della Confindustria.
Poi, però, stranamente, si ammutolisce davanti alla illuminante testimonianza di Pier Vittorio Rebba.
Un silenzio assordante.
Attendiamo fiduciosi la replica.
Su questo però ha ragione da vendere. E’ da qui che è partita tutta la follia degli aumenti di prezzo dei segmenti C e D per portarle quasi al livello delle elettriche e per ripagarsi dei soldi persi con queste ultime, e del taglio alle vetture di classe A e B per marginare di più.
Non ho capito, a tuo parere per ripagare le perdite del venduto sulle elettriche, che oggi in Italia vale il 5%, le aziende automobilistiche hanno aumentato del 20-30% il prezzo delle termiche? Non capisco niente di economia/borsa, ma VW nel 2024 ha sborsato 4.5ML di € ai sui azionisti, Stellantis 4.7, 0.5 per Renault e Toyota 6.4ML di €. sbaglio o VW e Stellantis hanno aumentato i prezzi della auto per fare margine ed aumentare i dividendi?
eeffe i listini sono aumentati per più di un motivo.
1º covid-19 che ha bloccato l’import dal sud-est asiatico (in primis Cina)
2º sempre il covid-19 ha portato ad una riduzione dei consumi che in un primo momento hanno portato ad un abbassamento dei prezzi in scia alla deflazione avuta prima del covid, poi la guerra in Ucraina e le tensioni nella penisola arabica (Yemen con i corsari) e in Palestina hanno fatto schizzare il costo degli idrocarburi che hanno portato ad una fiammata inflattiva cavalcata anche da molti industriali e catene di fornitori/grossisti
3º le normative sulle emissioni di CO2 avevano già fatto pagare delle multe ai produttori già prima di questo 2025 e per tanto questi ultimi avevano incrementato i loro listini anche perché nello stesso periodo c’erano gli ecobonus per l’acquisto anche delle termiche e come sappiamo in periodo di incentivi i listini salgono.
Ora che gli incentivi non ci sono, semplicemente le case fanno più sconto sulle BEV (per non abbassare i listini) e sulle termiche semplicemente non li abbassano perché ora sono stati costretti a passare alle ibridazioni più evolute e le termiche pure soggette a multa preferiscono venderle il meno possibile.
No ti sbagli
al momento nessun produttore ha pagato multe sulla c02.
Al massimo ha pagato qualche milione a tesla per crediti verdi.
La causa dell’aumento dei prezzi é dovuta la stragflazione.
l’aumento generalizzato dei prezzi dovuta all’interruzione della supply chain che azzerato la disponibilità di prodotti.
Troppa domanda poca offerta aumento dei prezzi.
Però non essendo normale, le aziende hanno dovuto aumentare i costi e gli investimenti.. Ancora oggi la supply chain sembra tutto altro che funzionante.
Perché meravigliarsi… c’è qualcuno che inizia a mettere in dubbio l’utilizzo delle cannucce di carta in luogo di quelle di plastica… mi aspetto che a breve un’altro personaggio di grande “fame” inizi a mettere in dubbio il tappo bloccato nelle bottiglie di plastica perché non arriva a girarlo prima di bere… Quindi figuriamoci se non si inventino di tutto pur di non evolversi ma proviamo ad immaginare se dopo il meteorite che decimo i dinosauri fosse emerso un TREX a dire alla Terra di non dare spazio ai mammiferi, adducendo che non si può distruggere il comparto dei dinosauri… ma per favore con questa gentaglia saremo ancora ad usare l’abaco in ufficio altro che PC… ma per favore…
La discesa contemporanea dall’albero, oggi constatiamo che non fu una decisione avventata
Il signor Orsini non sa tante cose e viene il dubbio di cosa ci sta a fare alla presidenza di Confindustria.
Oppure è tutta una strategia per tenere a galla il comparto del motore termico, anche se inquinante ?
“la seconda che hai detto ! ” Giorgio 😂
Ma quale sarebbe questo comparto del motore termico?
ormai si contano sulle dita i motori prodotti in Italia.
La componentistica in generale fa poca differenza tra auto termica e EV.
Anzi ti posso assicurare che abbiamo aziende italiane legate alle EV che stanno soffrendo a causa dei bassi ordini.
penso parteggi soprattutto per la filliera dei fossili, carburanti e metano
ENI mi pare abbia un bilancio da 95 miliardi all’anno, in Italia quasi tutto gira attorno agli interessi ENI, mi sembra compresi governo attuale e vertici confindustria
L’elettrico puro fanno fatica a venderlo persino in Cina, figuriamoci in Europa. Nel resto del mondo non lo vuole nessuno. Tutto ciò non è solo questione di prezzo ma anche di cambio di filosofia, per molti non è facile adeguarsi a un diverso atteggiamento nell’uso del mezzo. Sicuramente chi ha un garage e il fotovoltaico è cliente ideale dell’elettrico ma non è per tutti.
Nessuno vuole l’elettrico? Beh, l’anno scorso nel mondo sono state vendute auto elettriche per quasi 18 milioni. In Cina hanno sfiorato il 50% del mercato. In Norvegia il 100%, on Svezia il 60%.
Massimo… fate un consiglio di redazione e modificate in “NONvaiElettrico”…
visto che qui siamo in pochi felici con le nostre BEV ma ci son tantissimi convinti che “l’elettrico non lo vuole nessuno” 🤣… chissà se continueranno a scrivervi…
Mi spiace ma sta sbagliando.
in Cina il full elettrico nel 2024 era al 30%.
Giusto: vicina al 50% con le plug in. Quindi un grande flop dell’elettrico: nessuno nel mondo lo vuole, come dice Luca.
Flop o no non saprei.
però alla fine anche in Cina il 70% delle auto vendute nel 2024 è termico
Se andiamo a vedere i conti nel 2024 le aziende cinesi hanno perso qualche punto percentuale in temini di guadagni. Quindi penso che si aspettavano di venderne qualcuna in più.
auto passeggeri prodotte Cina, in milioni e compreso export, le BEV ovviamente aumentano, in qualsiasi modo si torturino i dati
2024 (vs 2023)
– 7,7 mil. BEV ( +1 mil )
– 5,1 mil. PHEV ( +2,2 mil )
– 14,7 mil. TERMICHE ( -1,8 mil )
nb: PHEV in buona parte per export, a paesi che si credono più astuti a sostenere ancora la filiera petrolifera 🙂
fonte dati 4R, nella stessa pagina in cui curiosamente vorrebbero dare a intendere che le BEV in Cina starebbero rallentando
Prendere come esempio Tesla non è riferirsi al mercato, ma ad un brand specifico che ha un appeal differente ma che non tutti possono permettersi.
Il mercato è altra cosa…
https://www.pneus2000centroserviziauto.it/perche-le-auto-elettriche-si-svalutano-piu-facilmente-2/#:~:text=Secondo%20una%20recente%20indagine%20di,98%2C4%25%20delle%20benzina.
Che le elettriche si svalutino maggiormente sono le statistiche a dirlo.
Perché si svalutano?
Obsolescenza?
Poco mercato?
Probabilmente entrambe!
entrambe… sicuramente…
ma è un problema di poca conoscenza e volontà di provare qualcosa di nuovo: se consideriamo l’uso medio europeo (e la velocità con cui stanno evolvendo sia le auto che l’ecosistema attorno) già un buon 25-30% potrebbe avere una BEV e vivere tranquillo.. ma non lo sa.. e quel che sa è per sentito dire (sbagliato).
Ho anche passato decenni lavorativi a spiegare auto “basic” (Panda 741 o Peugeot 106 ad es.) e visto la fatica che fa qualcuno a memorizzare quei pochi semplici comandi di cui è dotata… sudare per farla uscire dall’area consegne…
Non è un caso se gli early adopters sono persone già molto abituate ai cambi auto, ad adattarsi a nuove modalità d’uso…
comunque @Giuseppe
man mano che si diffonderà la conoscenza (magari perché la vedono usare dal collega, dal vicino, dal parente – anche la zia anziana..) sempre più persone capiranno che sono in grado di adattarsi; io sono ancora in contatto con persone sufficientemente “giovani” che faticano ad usare gli smartphones ed i PC (o li usano in modo paleolitico) quindi non mi meraviglio.. occorre tempo.
Però quando accadrà lo switch mentale.. sarà una corsa all’acquisto dell’usato perché sarà evidente che anche con molti km addosso le BEV fanno ancora il loro dovere… magari senza tutti i gadget e le evoluzioni di quelle appena uscite (altrimenti tutti avrebbero solo gli smartphone o tablet o PC top level).
Non c’entra nulla di nulla la poca conoscenza.
alla maggioranza delle persone interessa andare dal punto A al punto B.
E lo vuole fare nella maniera più semplice possibile.
Se l’elettrico fosse più semplice del benzina l’adozione sarebbe naturale.
ma ad oggi non lo è.
poi posso essere concorde che non stiamo parlando di differenza incolmabile ma al momento la situazione è questa.
La poca conoscenza c’entra eccome; nella mia città sono piuttosto conosciuto avendo lavorato 30 anni in conc. auto…se vado a giro incontro continuamente persone (ex clienti) che mi fanno domande..e sull’elettrico sono tutti disinformati con le solite fake sparpagliate sui media; molti son persone che conosco bene..dove abitano..che abitudini e necessità hanno… e so perfettamente quanti di loro farebbero bene a passare a BEV…quanti restare con quel che hanno…quanti dovrebbero sbrigarsi a cambiare auto..prima di trovarsi nei guai con manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nella mia città ci sono più HPC che BEV…e quelli con posti auto sono parecchi (città piccola con enorme periferia e zone di campagna): potrebbero in tanti ricaricare con la presa industriale (neppure WB ) e contratto a 3kW…
Ma bisogna spiegargli tutto… (che poi per anni è stato il mio lavoro)
Poi ovviamente hai ragione tu; per tanti l’ auto è un mezzo per andare da A a B..ma nulla vieta di farlo in modo più facile, comodo e non inquinante (e la lista di colleghi malati e deceduti dopo anni a lavorare sui motori ICE a idrocarburi e gas si allunga 😥).
Comunque questo disinformazione farà male parecchio al settore automotive nazionale.. perché non essersi adeguati prima ha portato a perdere grandi quote di vendita nel mondo.. Cercare di recuperare (a caro prezzo) sul mercato interno (europeo ed italiano) spingendo su prodotti tradizionali (ICE o rabberciati mild-hybrid e plugin) diventerà presto un boomerang letale sia per il divario tecnologico con la concorrenza asiatica sia per la brutta fine che rischiano di fare queste vetture fra non molti anni (leggi un po’ su EVclinic cosa gli tocca vedere).
Per i nostri fornitori automotive sarà un funerale se non vengono aperti subito nuovi stabilimenti di altri marchi.
Persino l’ Indonesia sa farsi rispettare di più…
Ha imposto ad Apple di aprire stabilimenti sul posto con fornitori e m.opera locale altrimenti avrebbero perso la distribuzione..
Orsini ha perfettamente ragione, dice l OVVIO di una sutuazione che VA GESTITA SENZA DOGMI o finirà molto male….basta guardareval CATASTROFICI FALLIMENTO DI NORTHVOLT e la vera ribelliobe anti elettrico che sta montando in tutta Europa .
Trovo semplicemente stupido, arrogante e controproducente trattare chi ha difficolta nel acquistare o usare auto elettriche quasi fosse un imbecile…
Non tutti possono permettersi una casa con la propria colonnina e TANTO MENO una villa con il fotovoltaico e fotovoltaico ad accumulo, ammessi siano sufficienti.
O vi rendete conto che serve informare e non insultare o avrete sempre meno interesse e supprto da NOI !
Quelli che stanno considerando forzatamente di acquistare una ma NON sulla parola o teorie green ma CON I FATTI…
Esempio DA ME sui Navigli – non Marte – un il 15 firse 20, delle colonnine sono fuori uso, sempre straoccupate o semplicemente con chi non stacca una volta carico… E io dovrei arrivare ale 8 di sera e vagare a cercare nel quartiere quale colonnna è libera ?
Lasciamo perdere quale fast, AC o DC …ma questo punto quel che capita quindi sensa sapere a che ira staccarla ??? E poi che faccio ? aspetto fino alle 4 di notte o che qualche fanatico stacchi la presa per dispetto ?
Non serve insultare, INFORMARE E AIUTARE senza la supponenza di chimsi crede una casta sociale “superiore” come troppo spesso leggo…
Inv
non entro nel merito della situazione generale ma quanto ha detto mi lascia allibito e le spiego perche’ .intanto delegare a vailettrico il compito di informare chi non si impegna in proprio o almeno a tentare di darsi un infarinatura dell’elettrico non sta’ in piedi . poi la questione della villa col fotovoltaico non te la devi comprare ex novo visto che da qualche parte tutti abbiamo un domicilio . al limite chi abita in condominio potrebbe avere maggiori problemi ma non insormontabili . stessa cosa dicasi della wallbox in casa che non e’ assolutamente indispensabile ,e neanche il fotovoltaico lo e’ .io carico per esempio di notte senza wallbox e senza problemi o di giorno col fotovoltaico ma ripeto non e’ indispensabile . quindi detto cio’ abbiamo capito che si puo’ caricare a casa senza wallbox e quindi non si e’ costretti alle colonnine di notte .
⁶Non stavo puntando a Vaielettricomma alla massa di elitisti o almeno che tali si comportano … Devono essere affrontate dei gravi limiti all uso da parte dell stragrande maggíoranza della popolazione che vive in appartamenti il (circa 60% della popolazione che fa il 70-80% delle FAMIGLIE*) Questo significa che…
1 a lungo termine NON È POSSIBILE aumentare le colonnine in modo che possano SIMULTANEAMENTE caricare tali enormi numeri ..sèc il modello è di BATTERIA FISSA va sostituito con un REMOViBILE STANDARD, cone fanno intaci in Cina
2 creare modelli di vendita low cost, da 15000€ nuove max, le famiglie normali NON possono comprare auto da 30,000 o nemmen 20,0000
3 INCENTIVAREVB; per chi fa RETROFITS, in Francia ci sono già.
4 creare un ecosistema di PEZZI DI RISPETTO…gente he conosco è rimasta MESI senza poter ysare un “noto brand” perché NON TROVAVANO IL PEZZO
Non mi sembra di dire nulla di sbagliato…
*Famiglie perché è dive l IMPATTO DI DOVER RICARICARE SPESSO anche poi volte se porti bambini, anziani, sprattutto se sei in periferia
Chi capisce cosa vorrebbe dire è bravo
“non sono professionisti, sono presi dalla strada”
non so,
leggendo i commenti
ho come l’impressione che almeno metà siano farlocchi.
O l’argomento ha scaldato e attivato tantissimi commentatori dormienti
che sentono la questione posta da Orsini come propria, e si sono attivati TUTTI qui,
oppure mi sa che l’odore di troll e fake corrisponde al vero.
ah, saperlo…
per il resto:
boh, Orsini potrebbe e dovrebbe anche citare qualche dato statistico,
io non ne ho e non ho voglia di cercarli quindi resto nel dubbio (ma sopravviverò! 🙂 )
per esempio:
nel corso degli ultimi 20 anni c’è stato un proliferare di nuove concessionarie auto multimarca,
la diffusione sempre maggiore di acquisto di auto usate (molto più di metà, pare, ma non son sicuro)
e un crollo della produzione in Italia.
Contemporaneamente abbiamo che siamo l’unico Paese UE con gli stipendi che negli ultimi 30 anni sono calati.
Poi una campagna anti-elettrico e anti-rinnovabili feroce da parte del Governo in carica, e vendite di EV dell’ordine del 4%.
E oggi le auto elettriche, a dire di Orsini, non le vuole nessuno e restano invendute anche usate.
che sia tutto collegato?
per esempio: le ICE si vendono, usate? o sono in calo pure quelle per via dell’impoverimento generale e per via delle incertezze?
io vedo attorno a me che NESSUNO che conosco ha cambiato auto negli ultimi due anni, non fa statistica ovviamente, ma è la prima volta da quando ho la patente (30 anni) che accade: nessun amico, nessun parente, nessun famigliare.
Se questo accade anche in generale
allora avessi una concessionaria comincerei a temere il peggio…
e se fossi il ministro Urso comincerei a chiedermi se la mia strategia industriale stia funzionando…
e se fossi Orsini mi farei dare dei dati statistici e li leggerei, prima di sparare nel mucchio.
SE è così.
ma io son solo un cittadino di provincia, e va benissimo così.
una quindicina di messaggi qui sotto direi sono tutti di Kendric, ma non diciamoglielo, lui pensa che non si veda 🙂
Orsini forse (?) fa sparate per saturare i media, accusare, e distrarre dal discutere i temi urgenti (costo energia e sblocco rinnovabili) su cui i suoi amichetti di governo la stanno facendo molto sporca e su cui dovrebbe ma non vuole attivarsi seriamente per difendere i suoi associati
basta dare tempo alle tante iniziative che aumentano la produzione di energia F.E.R. e il diffondersi di tanti vari punti di ricarica in giro presso distributori, supermercati e centri commerciali etc etc che si fanno concorrenza.. a colpi di sconti e promozioni anche sui rifornimenti… e vedremo come cambierà rapidamente il mercato auto nuove ed usate… anche BEV…
Io su 31000km ne ho fatti gratis quasi 30000.. perché (FV estivo a parte) mi sono informato… ho trovato posti ove si carica gratis (si può fare anche con varie App, tipo NextCharge..) oppure a tariffe molto basse (es. TariffEV.. altra app utile).. o magari sfruttando i “punti-spesa” nei supermercati…
Quando anche gli italiani scopriranno che … “SI.. PUO’…FAREEE !” (cit.) allora si interesseranno a tutte quelle BEV/NEV usate o ex km0 o Demo che giacciono nei piazzali di concessionarie ed autosaloni… e ne scopriranno gli enormi benefici economici .. oltre che funzionali ed ambientali….
il dr. Orfini, novello Dottor Stranamore, ha sogni nucleari per le imprese dei suoi iscritti… ma in tal caso … con “contanto benessere energetico” … come pensa si possa continuare ad usare auto ad idrocarburi … se l’energia da SMR costasse veramente così poco?? (ah… già … tanto i reattori SMR si pagano con le bollette e tasse di tutti gli italiani…).
Comunque ai primi di marzo p.v. vedremo gli esiti delle pressioni delle case produttrici sulla Commissione europea e di come intenderanno procedere con le produzioni europee in corso (oramai ci sono enormi investimenti attivati su veicoli BEV… Li vorranno “cestinare” ? a carico di chi??).
Le concessionarie saranno comunque “costrette” a smaltire in qualche modo le NEV prodotte (in Europa o importate)…
Ho un’auto elettrica in leasing e non vedo l’ora di restituirla perché è totalmente inefficiente nella vita di una famiglia normale.
Mai mi sognerei di acquistarla e il Presidente di Confindustria non dice cose insensate, anzi esprime le opinioni della gente comune che sono le più vere.
Buongiorno Giuseppe. Lei è quello che spegne la radio per avere più autonomia, vero? Forse è per questo che trova inadatta alla vita di una famiglia normale l’auto elettrica?
Battuta piuttosto sciocca !
Forse lei non ha una famiglia.
Forse lei non ha l’auto elettrica. Anzi, togliamo il forse.
La lascio alle sue convinzioni…poverino !
L’importante è che ci lasci. Di contaballe ne abbiamo fin troppi
C’è chi spegne la radio per consumare meno e chi non la richiede, per risparmiare al momento dell’acquisto. la differenza sembra poca, ma non lo è. Poichè chi l’ha spenta, potrebbe riaccenderla, ma chi non l’ha…..non ha alternativa.
beh, allora ha sbagliato lei i suoi conti quando l’ha presa!
ci dice che auto è, e che conti ha fatto, e in che cosa sono sbagliati?
io, per dire, ho una Zoe da gennaio 2021, 95mila km percorsi, girando su statali, città, casa-lavoro, gite domenicali e qualche viaggio all’estero, Olanda e Germania, e sono pienamente soddisfatto, per le mie esigenze calza a pennello.
ci dica qualcosa in più, suvvia
A me interessa molto sapere da Giuseppe le difficoltà riscontrate con l’uso dell’auto elettrica e con quale auto chiaramente, per fare un paragone con la mia esperienza che dopo due anni di guida in elettrico, dopo 33 di termico, è molto positiva, fantastica direi; mai sognerei di tornare all’auto termica. Anche la famiglia è più felice con l’auto elettrica. Aspetto quindi preziosi dettagli da Giuseppe, che ringrazio in anticipo
L’ennesimo troll alla riscossa, di che cosa poi lo sa solo lui…
Non capisco quale sarebbe lo scandalo dato che quello che dice è vero!
Al punto che proprio su questo sito ci sono svariate lamentele di clienti che si vedono negata la possibilità di restituire il veicolo in concessionario
O che al momento della valutazione venga decisa una cifra irrisoria per scoraggiare la restituzione
Da autoriparatore da 47 anni non le voglio neanche vedere, chi mi paga se si incendia uno queste EV dentro l’ officina? E comunque è vero che nessuno le vuole
Da 47 anni?! Beh non è ora che si goda la pensione?
L’assicurazione che dovrebbe avere.
ciao troll.
Autoriparatore da 47 anni… sarai abituato a riparare calessi, allora
Per esperienza diretta: auto 100% elettrica di un noto marchio automobilistico presa a noleggio di 4 anni al secondo abbiamo provato a restituirla per cambiarla con un’ibrida la penale da pagare è praticamente il prezzo di vendita nuova cioè 60k di euro!
Mettiamola così, chi vuole cambiare regolamente l’auto dopo 3, 4, 5 anni farebbe meglio a prediligere un leasing o un NLT, tutto compreso. Tutti coloro che prendono un’auto e se la tengono fine alla fine conviene comprarla. Per chi vuole le auto usate, la miglior cosa è prendere auto ex leasing o NLT appena restituite, visto che dovrebbero avere un chilometraggio certificato spesso dalle limitazioni dei contratti di noleggio. Auto che a mio avviso conviene portare a fine vita.
Beh avrà forse esagerato ma ha detto la verità. Leggo qui sotto che tanri possessori di auto elettriche hanno avuto valutazioni ridicole o nulle.
Come hanno scritto su 4r, il vero affare lo fa chi compra.
Il mercato è stupido non capisce che le batterie ti durano una vita e che un auto elettrica ha usura molto minore? Potrebbe anche essere vero. Ma come si dice, è il mercato che comanda. La storia è piena di casi in cui non è stato il miglior prodotto quello che ha “vinto”
Betamax… Tv plasma..
beh, allora lasciamolo lavorare, il mercato…
diciamo che le politiche del governo attuale
sono leggermente “dirigeste” verso il mercato, non trovi?
allora, o dirigismo, o mercato libero e selvaggio. quale delle due?
e inoltre: se il mercato lavora e fa il suo,
poi come la mettiamo con la CO2?
pensi che il mercato sia in grado di “capire” il disastro che combina?
in tempo?
il mercato ha capito il disastro che combinava l’amianto?
Il mercato va su ciò che è percepito più conveniente tra costo e cosa da il prodotto.
Il punto è che molti costi dovuti alle auto termiche e relativi idrocarburi fossili sono scaricati direttamente verso l’ambiente e in molti non riescono a percepirlo/valutarlo.
In questi casi è compito della politica, informata correttamente dagli esperti scientifici e non dalle lobby economiche, emanare leggi che riequilibri il tutto.
Il BAN del 2035 e i limiti delle emissioni sulla CO2 sono uno degli strumenti. Se avessero voluto potevano anche non fare il BAN ma avrebbero potuto eliminare ogni forma di sussidio agli idrocarburi fossili. Questo avrebbe portato ad raddoppio o triplicato i costi dei carburanti e la transizione verso le elettriche chi sarebbe stata comunque.
Semplicemente hanno preferito la prima strada visto che è la meno impattante nel breve periodo e porta agli stessi risultati.
Buona sera a tutti. Orsini ha pienamente ragione. Non per ideologia per per dato di fatto. Prendere una elettrica usata vuol dire dare la garanzia sulle batterie, sugli inverter sui motori, che costano oro. Solo le batterie valgono da 20000 a 30000 EUR . Non ci sono aziende che le rigenerano, per non parlare dell’impianto elettrico. Un motorino di avviamento mild Hybrid della Toyota Yaris cross costa dal ricambiata ( non da Toyota) 1280 EUR! + Iva. È già un rischio avere un mild Hybrid e una piccola batteria pari alla ruota di scorta. Se capita un incidente l’assicurazione non te la ripara, al massimo ti riconosce il valore usato che comunque è meno del 50-60 70% del valore di acquisto ( in basr ai km). Le auto elettriche sono una rogna anche per i carrozzieri e riparatori. Anche lì già il FULL HYBRID le accettano a malapena. PIER VITTORIO è la prova del nove. In Europa manca un ecosistema per gestire la mobilità elettrica, peggio ancora in Italia dove gli stipendi sono bassi e le famiglie non hanno soldi. L’AUTO ELETTRICA È UN LUSSO.
La garanzia sulle batterie è di 8 anni / 160000km, ormai standard su tutti i produttori, quindi prendere un usato di 3/4 anni vuol dire avere ancora la garanzia dalla casa madre, non vedo problemi.
Sui costi delle batterie c’è un ampio taglio a seconda dei marchi.
Per esempio, la batteria di una VW ID3 58kWhcosta 11,5/12000€ finita, quindi montata. Vero poi che è fatta a moduli, per cui al bisogno non è che si deve per forza sostituirla tutta.
La batteria di una Model3 60kWh LFP viene circa 8000€ più iva e montaggio.
La batteria da 42kWj di una 500e viene più di 20000€ capisce che è un prezzo che non corrisponda al reale valore del bene.
Neppure quello della Megane 60kWh, oltre i 20000€.
Personalmente ho avuto bisogno del carrozziere per 3 incidenti subiti, mi sono recato dal carrozziere inviatomi dalla mia assicurazione e non ho avuto nessun problema.
Che sia un lusso, direi che oggi qualunque auto è un l’osso, considerato che la panda parte da un prezzo di listino di 17000€. La Yaris cross da 28000€. La golf costa più di una Model3 come molti meno accessori.
Buongiorno Kendric
Batteria 60 KW-h Tesla:
9000e + 2000e di manodopera
Gruppo trasmissione-motore Tesla:
2800e
Le auto, in particolare le EV, vanno prese in leasing, anche per i privati: dopo 3 anni con maxirata che coincide con valore garantito dell’usato decidi se tenerla, restituirla o sostituirla con nuovo modello. Pagare tutto il prezzo di listino oggi è assurdo con qualsiasi auto. E che non mi si venga a dire che si pagano interessi spropositati: si trovano TAEG del 4% anche per le elettriche.
Ha detto la verità. Le Concessionarie non le vogliono e se le vogliono te le pagano meno di un calzino bucato.
Ma voi potete comunque continuare con la solfa che l’elettrico è il futuro
Bisogna considerare che chi compra elettrico lo fa per l’ambiente. Se fosse realmente così, non ci dovrebbero neanche essere elettriche usate in vendita, visto che passare da una elettrica usata con magari pochi km a una più nuova è solo fonte di inquinamento.
Chi compra per risparmiare…beh, che se la tenga finché va, tanto non ha bolli, assicurazione e parcheggi agevolati, la carichi gratis a casa, non necessita manutenzione, perché mai cambiarla?
Io non so se abbia ragione, vorrei solo dire due cose. Per le auto che vengono messe in vendita qui sul sito ho notato che non ci sono mai commenti o se ci sono , sempre non confortanti. Pare quasi non ci sia nessun interesse. Seconda cosa, ho un caro amico che cambia spesso auto, le tiene in modo maniacale, perfette pari al nuovo se non meglio visto che aggiunge accessori originali ,con pochi km e full optional. Le ultime auto bev che ha cambiato sono ancora negli annunci della concessionaria,e da anni non da mesi.
Come ex possessore di auto ibrida mercedes, devo dire che è vero. Ho sudato sette camicie per vendere la mia. Molti concessionari non mi hanno fatto neanche l’offerta di ritiro
Possiedo una Tesla Model S 100 D dal maggio 2019, con tutti gli accessori, tipo autopilot avanzato, carbonio, …. Ottima vettura, ancora in garanzia da parte di Tesla fino a Dicembre di quest’anno 2025. Prezzo di primo acquisto a dicembre 2017 pari a 130.500 euro, io la presi con 12.000 km (vettura di rappresentanza di un concessionario) pagandola 100.000 euro, come ho scritto nel maggio 2019. Oggi non la riesco a vendere nemmeno a 30.000 euro, me ne offrono 25-28.000, e chiedono se ha le ricariche ai supercharger Tesla gratuite a vita trasferibili incluse (la mia non le ha). Il concessionario Tesla, a fronte di un acquisto di una Model X nuova per altri 110.000 euro, mi ha offerto 14.000 euro. Se bel 2019, al posto della Tesla avessi preso una Mercedes Classe S di valore simile a benzina, oggi la venderei per circa 55-60.000 euro. Sono andato da alcuni concessionari che avevano vetture per me interessanti, sui 100.000 euro classiche a combustione intetna e la maggior parte di essi mi ha detto che non ritirava delle eletteiche, o che mi avrebbero fatto una valutazione ridicola in quanto erano consci che poi non sapevano se ed a quale prezzo l’avrebbero venduta. Purtroppo quello che viene detto è assolutamente vero, lo co fermo e da sostenitore dell’elettrico me ne dispiaccio. Ma è la pura realtà. Le grandi case di auto a noleggio fanno fuori le flotte elettriche a prezzi ridicoli, in quanto la gente non vuole noleggiare una elettrica, troppi problemi, no vogliono correre il rischio di trovarsi a piedi. Triste realtà.
Mi spiace per te, ma hai fatto un cattivo affare acquistandola.
Prova a tenerla, forse tra 50anni ti si rivaluta, sempre ché riesca ad arrivare a compiere i 50anni.
Sono possessore di una Fiat 500 del 1975, da sempre della mia famiglia. Restaurata integralmente 10 anni fa, con una spesa di circa 2000 euro. Oggi mi offrono per l’acquisto da gli 8k a i 9k. Stiamo parlando di una macchina che quando fu acquistata il suo prezzo era di circa 900mila lire.
Buona fortuna
Se non avessi già una model 3 a 30.000 euro ci farei un pensierino dr. Rebba
alle cifre che l’autore del commento lascia intendere di volere
la prendo io, parliamoci,
quindi sig. Pier Vittorio si faccia sentire,
la redazione ha i miei contatti e la autorizzo a fornirli a lei per un primo abboccamento.
non esiste solo il mercato italiano, e una Tesla Model S 100 D sui mercati circonvicini ha ben altro valore…
Sicuramente una Stellantis 3 cilindri 1200 con cinghia a bagno d’olio si vende meglio….
Guarda sui siti specializzati e hai la risposta. Si.
La stellantis 3 cilindri é un bidone, eppur si vende …….. ti basta fare un giro tra i vari siti specializzati e in qualche venditore di usato e avrai la risposta. SI…..si vendono.
Prova a vendere la tua elettrica se la possiedi e avrai anche lì la risposta.
Confindustria di sparate ne fa tantissime, molte a sproposito e spesso in malafede cercando sempre di portare l’acqua al proprio mulino. Però questa forse è meno grossa di tante altre. Ora come ora i concessionari svalutano molto anche le endotermiche, visto che la gente fatica a scegliere anche queste. Diciamo che si salvono un pò in questo periodo solo le cosidette ibride.
Comunque l’auto elettrica partendo da un prezzo altissimo, non giustificato, è logico che poi di conseguenza il prezzo torni a livelli normali. Auto elettriche tra l’altro spesso acquistate con forti incentivi, quindi facile che poi le svalutazioni siano maggiorate in rapporto al prezzo di listino. Inoltre le auto elettriche devono ancora arrivare a garantire determinate sicurezze e convenienze per l’acquirente. La platea della gente a cui conviene comprare oggi un’auto elettrica è ridotta, per il fattore ancora determinante oltre che dal prezzo, anche dall’autonomia, e dalle tariffe pubbliche, per quelli che non possono caricarsi l’auto a casa. Inoltre persiste anche il problema della garanzia delle batterie, non tutte tranquillizzanti, e bisogna leggere bene il contratto con tutte le clausole previste di esclusione e limitazioni. C’è chi vorrebbe inoltre mantenere un’auto oltre anche i 10 anni, eventualmente garantiti dalla garanzia.
Quella delle batterie è una tecnologià ancora in fase di evoluzione, di conseguenza è naturale avere ancora qualche esitazione rispetto a questa ‘tecnologia’. Ma sarà sicuramente soltanto di tempo, man mano anche il settore elettrico darà tutte o quasi tutte le garanzie che l’acquirente si aspetterebbe.
Ma perché non si preoccupa di 22 mesi di produzione industriale in calo, invece. Come si usa dire: “vai a lavorare, vah”. E occupati di quello che sai fare cioè prosciutti.
Io l’ho felicemente presa usata.
Fino ad oggi il miglior affare della mia vita perchè era praticamente nuova e l’ho pagata il 50% del valore di listino, semplicemente perchè era il prezzo corretto.
Forse qualcuno dovrebbe dire ad Orsini che il suo problema è che nessuno vuole le auto prodotte in Italia. Da 1.700.000 nel 2000 a 475.000 nel 2024 (-275.000 rispetto al 2023).
Prima, la Redazione, in compagnia dei soliti fan boys “habitué” di questo forum, spara a zero sulle affermazioni del Presidente della Confindustria.
Poi, però, stranamente, si ammutolisce davanti alla illuminante testimonianza di Pier Vittorio Rebba.
Un silenzio assordante.
Attendiamo fiduciosi la replica.
Una domanda per lei: perchè su questo forum si firma con tre nomi diversi (Tobia, Abate Mario e Emanuele Di Marco)? Vogliamo parlare di troll?
Invece Confindustria non la può più ne vedere ne ascoltare nessuno.
Vadano in Cina come hanno iniziato fare 25 anni fa (e stanno facendo tutt’ora) e non si facciano più vedere:
– loro;
– il loro ricatti;
– la loro faziosità;
– ed il loro quotidiano giallo pieno di bugie e verità parziali di comodo.
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Su questo però ha ragione da vendere. E’ da qui che è partita tutta la follia degli aumenti di prezzo dei segmenti C e D per portarle quasi al livello delle elettriche e per ripagarsi dei soldi persi con queste ultime, e del taglio alle vetture di classe A e B per marginare di più.
Non ho capito, a tuo parere per ripagare le perdite del venduto sulle elettriche, che oggi in Italia vale il 5%, le aziende automobilistiche hanno aumentato del 20-30% il prezzo delle termiche? Non capisco niente di economia/borsa, ma VW nel 2024 ha sborsato 4.5ML di € ai sui azionisti, Stellantis 4.7, 0.5 per Renault e Toyota 6.4ML di €. sbaglio o VW e Stellantis hanno aumentato i prezzi della auto per fare margine ed aumentare i dividendi?
eeffe i listini sono aumentati per più di un motivo.
1º covid-19 che ha bloccato l’import dal sud-est asiatico (in primis Cina)
2º sempre il covid-19 ha portato ad una riduzione dei consumi che in un primo momento hanno portato ad un abbassamento dei prezzi in scia alla deflazione avuta prima del covid, poi la guerra in Ucraina e le tensioni nella penisola arabica (Yemen con i corsari) e in Palestina hanno fatto schizzare il costo degli idrocarburi che hanno portato ad una fiammata inflattiva cavalcata anche da molti industriali e catene di fornitori/grossisti
3º le normative sulle emissioni di CO2 avevano già fatto pagare delle multe ai produttori già prima di questo 2025 e per tanto questi ultimi avevano incrementato i loro listini anche perché nello stesso periodo c’erano gli ecobonus per l’acquisto anche delle termiche e come sappiamo in periodo di incentivi i listini salgono.
Ora che gli incentivi non ci sono, semplicemente le case fanno più sconto sulle BEV (per non abbassare i listini) e sulle termiche semplicemente non li abbassano perché ora sono stati costretti a passare alle ibridazioni più evolute e le termiche pure soggette a multa preferiscono venderle il meno possibile.
No ti sbagli
al momento nessun produttore ha pagato multe sulla c02.
Al massimo ha pagato qualche milione a tesla per crediti verdi.
La causa dell’aumento dei prezzi é dovuta la stragflazione.
l’aumento generalizzato dei prezzi dovuta all’interruzione della supply chain che azzerato la disponibilità di prodotti.
Troppa domanda poca offerta aumento dei prezzi.
Però non essendo normale, le aziende hanno dovuto aumentare i costi e gli investimenti.. Ancora oggi la supply chain sembra tutto altro che funzionante.
no no, gli aumenti spropositati sulle auto endotermiche son partiti molto prima dell’arrivo delle auto elettriche nel mercato e relativi incentivi.