La Smart non vende, non riesco a capirne il motivo, scrive Nicola, che una Smart #1 la possiede e ne é più che soddisfatto. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it.
La Smart non vende, che cos’ha che non va?
“Sono un felice possessore di smart #1 brabus. Da appassionato d’auto come sempre faccio valuto bene prima di acquistare e, dopo essermi informato bene, ho deciso di prendere la smart. Dopo quasi un anno sono estremamente soddisfatto dell’auto.
Trovo che sia originale, divertente e molto tecnologica ed a mio parere anche al giusto prezzo( 38000 euro con incentivi) e ritengo che quello che offre in termini di prestazione, stile ed accessori non ci siano concorrenti allo stesso prezzo. Vorrei però chiedervi, però forse sarò di parte, come mai questa auto non sta riscuotendo tanto successo?
Le auto piacciono, ma il riscontro commerciale non c’è
Per strada molti sono affascinati e rimangono colpiti, ma noto che pochi la conoscono. Non ci sono campagne pubblicitarie in strada e neanche in TV…. gli esperti ne parlano poco anche se nei test trovati in rete molti ne parlano bene. Non capisco commercialmente il nuovo corso di smart, che forse rispetto alle altre case spinge per un prodotto a suo modo valido aperto ad un mercato globale. E non settoriale, che non necessita di visibilità pubblicitaria o commerciale particolare.
Certo in Italia sappiamo lo scetticismo e le campagne denigratoria nei confronti dell’elettrico, Ma non capisco ancora come un auto valida ed al giusto prezzo, non riesca ad imporsi nel ns mercato nonostante piaccia. Cosa ne pensate voi esperti e quali analisi date al nuovo corso smart“. Nicola
Non è facile capovolgere l’identità di un marchio
Risposta. Non è facile modificare una brand identity che si è consolidata nei decenni. Passando da simbolo delle microcar a produttore di Suv di una certa dimensione, per di più elettrici. Ricordiamo che in passato il marchio Smart non ha avuto gran fortuna neppure quando ha lanciato una 4 posti (la ForFour) o una RoadsterCoupè. I numeri del 2025 dimostrano, anche in Italia, che la trasformazione Smart non è ancora stata digerita. Della #1, che resta il modello più venduto, nei primi 5 mesi del 2025 si sono venduti solo 271 pezzi, poco più di 50 al mese. Troppo poco, serve un cambio di marcia.
– Arrivano incentivi fino a 11 mila euro, ma c’è un problema…Guarda il VIDEO
Vi propongo una chiave di lettura.
Il nostro amico Nicola ci dimostra in maniera inequivocabile ciò che vi racconto in merito al “valore” di un oggetto. (e che non sostengo io: è cosa assolutamente arcinota e accettata da chi si occupa di queste dinamiche)
E cioè che il valore di un oggetto non è intrinseco all’oggetto medesimo, ma consta in ciò che gli altri sono disposti a pagartelo.
Nicola ritiene che 38000 euro meno eventuali incentivi sia un prezzo congruo per la Smart in questione.
E anzi lo ha dimostrato coi fatti perchè se l’è comprata davvero, e non soltanto a parole come farebbero in tanti.
Quindi nulla da dire, anzi, mi congratulo se ne è felice, dico sul serio.
Però evidentemente non c’è abbastanza gente che la pensa come lui.
Quindi la spiegazione è semplice: se la macchina va bene ma non vende, tra le possibili cause ci metterei che il cliente disposto a spendere quella cifra per un veicolo elettrico è assai probabile che non ritenga la Smart 1 meritevole dei suoi 38000 euro.
Magari nemmeno per colpa del mezzo, banalmente per “colpa” del marchio.
Da Smart ci si attende che “faccia le smart”, una vettura così grossa e impegnativa esula dall’immagine del marchio e non viene percepita come “meritevole di interesse”.
Un meccanismo tutt’altro che nuovo.
Esempio: la percezione ancora nei primi anni 2000 delle moto Aprilia di grossa cilindrata.
Spoiler: le RSV, le Tuono e compagnia cantante andavano a meraviglia, le ho provate/avute tutte.
Eppure l’ Aprilia rimaneva sempre quella fabbrica “che fino a ieri faceva motorini e al massimo le 125, l’assistenza fino all’altro giorno ha sempre fatto gli scooter, cosa vuoi che sia capace di far la manutenzione su queste moto così complicate e grosse”
Una frase che ho sentito per decenni, vi giuro.
Morale? le Aprilia, moto sovente ottime al netto dei gusti estetici, son sempre state “un gradino sotto” nella percezione rispetto ad esempio alle Ducati.
Che invece a volte erano anche un po’ dei rottami, digiamolo, ho avuto sotto le terga pure quelle in abbondanza.
Ok, potrei farvela più lunga, ma mi stoppo, credo di aver spiegato un po’ l’argomento.
Cosa che, di striscio, mi permette di rirpoporvi un’altro dei miei cavalli di battaglia in materia: se un prodotto non vende, non è colpa del cliente ma è colpa del prodotto.
Al giusto prezzo…38k CON INCENTIVI.
Oooook.