Home Auto La Smart diventa cinese. Via della Seta? No, via dell’Elettrico

La Smart diventa cinese. Via della Seta? No, via dell’Elettrico

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Il presidente di Geely, Li Shufu, stringe la mano al collega di Mercedes, Dieter Zetsche.
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La Smart finisce in Cina. Sarà prodotta dal colosso Zhejiang Geely, che ha anche acquistato il 50% del produttore di microcar dal gruppo Daimler Mercedes.

La produzione e l’ingegneria si sposta in Cina

L’elettrico sta ridisegnando il mondo dell’auto. E ora le grandi manovre riguardano le citycar a emissioni zero, su cui stanno lavorando un po’ tutti i costruttori. È ancora fresca la notizia della decisione del Gruppo Volkswagen di affidare alla spagnola Seat la progettazione e lo sviluppo di una famiglia di elettriche “lunghe meno di 4 metri“. E, soprattutto, con un prezzo inferiore ai 20 mila euro (guarda). E ora muove la Mercedes, che modifica in corsa la strategia di rendere subito la Smart un marchio solo-elettrico prendendo a bordo un socio come Geely. Che si porta tutto in Cina e produrrà laggiù le nuove Smart dal 2022. Con design tedesco ma, quel che più conta, ingegnerizzazione cinese (qui il comunicato ufficiale)

La nuova Smart a due posti doveva ispirarsi a questo look: ora che succederà?

Tra tre anni una nuova gamma di modelli

Il marchio Smart amplierà la gamma anche con modelli del cosiddetto “segmento B” (quello della Fiat Punto o della VW Polo, per intenderci). Mentre la Mercedes terrà le mani libere per costruire in Germania una sua elettrica ‘compatta’ con il brand EQ, molto probabilmente grazie a un’alleanza con la BMW. Per Geely si tratta di un colpo importante.

Una citycar elettrica prodotta in Cina dalla Geely, la ZD D3

E’ il proseguimento di una campagna acquisti che l’ha già vista portarsi a casa marchi come Volvo e Lotus. E, soprattutto, una quota importante nella stessa Daimler Mercedes. Ma anche quest’ultima si libera di un problema: la Smart da sola non aveva le dimensioni per pensare a un futuro tranquillo. E lo stesso passaggio immediato al solo-elettrico appariva un salto nel buio. Ora cambia tutto: la Smart va avanti con la gamma attuale per  altri tre anni. Poi le macchine arriveranno dalla Cina, dove sarà costruita una nuova fabbrica. E saranno, allora sì, solo elettriche.

Anche la BMW produrrà in Cina la sua iX3

Con quale qualità? Questo è il grande punto di domanda. Del resto anche la BMW (qui l’articolo) ha scelto di costruire  la sua prossima elettrica, la iX3, a Shenyang, in Cina, sede dalla joint venture con un altro grande costruttore locale, Brilliance Automotive. Non si potrà più parlare di “made in Germany”, ma nell’elettrico il grande Paese asiatico è un mercato troppo importante per non venire a patti con i big locali. Al di là delle tante parole sulla Via della Seta. Ma il grande risiko è solo all’inizio. Ed è molto probabile che anche FCA vi prenda parte. Magari estendendo all’elettrico la joint-venture in piedi da decenni con la Peugeot per i veicoli commerciali.

Anche la BMW iX3, elettrica, sarà costruita in Cina, a Shenyang, nel quadro di una joint -venture con la Brilliance.

 

 

 

 

 

 

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