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La sfida: 1352 km in un giorno con la VW.ID.3

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Training Academy Varta

La sfida: 1352 km elettrici in un giorno. Un test impegnativo per la Volkswagen ID.3 con batteria da 62 kWh (58 kWh netti) e la rete di ricarica Fast di IONITY.

L’obiettivo quello di verificare la reale possibilità di affrontare un viaggio lungo in tempi brevi a bordo di un’elettrica come la nuova VW. Effettuando ripetute ricariche a 100 kW e a una velocità media (tenendo conto anche delle soste) non molto diversa da quella di un’auto endotermica. Tutto questo è possibile sulla carta. Ma nella realtà?

La sfida: ecco il percorso, avete consigli da darci?

la sfida
Google Maps pianifica questo percorso per un’auto elettrica stimando una percorrenza di 14 ore e 50 minuti

Partenza da Trento, direzione Andora (SV) in Liguria, con tappa a Binasco (MI); allungo fino a Foiano della Chiana (AR) in Toscana con tappa a Brugnato (SP). E poi Forlì, Carpi (MO) in Emilia Romagna e ritorno a Riva del Garda (TN) in Trentino. Perché proprio questo percorso? Cerchiamo di capire se e in che modo sia possibile viaggiare in elettrico su lunghe tratte utilizzando colonnine di ricarica ultra-fast. Ionity sta espandendo la propria rete molto velocemente. Abbiamo quindi scelto un percorso sul quale già oggi sono attive le colonnine Ionity. Con un’auto in grado, sulla carta, di ricaricarsi alla potenza di 100 kW. Google Maps indica un tempo di percorrenza di 14 ore e 50 minuti (con un’auto endotermica). ABRP, tool di pianificazione dei viaggi in elettrico, parla invece di 16 ore e 7 minuti, solo 1 ore e 17 minuti in più. Ma è davvero così? Significherebbe che, con un’auto che ricarichi a tale potenza e con una corretta pianificazione su colonnine Ionity, muoversi in elettrico non richiederebbe più compromessi.

La sfida: per un po’ ricarichi a 100 kW, poi…

La curva di ricarica di ID3 1st rilevata da Fastned

Un viaggio come questo, anche se su un percorso ben delineato e sul quale sono presenti ricariche Ionity ad alta potenza, va programmato bene. Dai test effettuati, la curva di ricarica di ID3 consente generalmente di ricaricare alla massima potenza (100 kW) quando lo stato di carica è compreso tra 0 e 33/34%. Ricaricare a 100 kW fino al 33/34%, significa che nei primi 12 minuti possiamo immettere energia sufficiente a percorrere, a velocità autostradale, circa 100 km. Da lì in poi la potenza accettata inizia a diminuire, ma ci permette di raggiungere il 50% di carica con ancora circa 75 kW di potenza erogata. La potenza scende al di sotto dei 50 kW solo quando lo stato di carica è maggiore dell’80%, continuando a scendere poi lentamente. Ma sopra ai 20 kW anche quando ci troviamo molto vicini alla carica completa. Questo sempre sulla carta.

1352 km in un giorno: possibili imprevisti? Il rapidgate

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A influenzare negativamente questi tempi di ricarica può essere soprattutto la temperatura. Se quella delle batterie è troppo alta o troppo bassa, l’auto comunica alla colonnina di ridurre la potenza di ricarica per non danneggiare le celle. Questo allunga ovviamente i tempi. La temperatura può salire per un uso intensivo dell’auto ad alta velocità in autostrada, a causa della temperatura ambientale (ma forse non in questa stagione). Oppure a causa di precedenti e ravvicinate ricariche fast o ultra fast (e questo invece potrebbe essere proprio il nostro caso): il rapidgate. In sostanza, se sottoponiamo la batteria a prelevamenti di corrente corposi e protratti e a ricariche ad alta potenza, potremmo innalzarne troppo la temperatura.

1352 km elettrici in un giorno: si può fare?

Le colonnine Ionity sono colonnine da 350 kW di potenza. Le stazioni, generalmente sono collocate a meno di 3 km dalle uscite autostradali e quasi mai in autostrada (anche se qualcosa sta cambiando). Dispongono di 4 o 6 stalli per la ricarica. Sono sempre collocate in prossimità di centri commerciali o ristoranti, in modo da garantire la possibilità di ristoro nell’attesa. Quindi noi dovremmo essere a posto. Ma l’auto?

la sfida
ABRP stima un tempo di percorrenza di poco superiore alle 16 ore per questo percorso a bordo di un’elettrica come ID3.

L’app ABRP (ABetterRoutePlanner) ha pianificato la sfida di Vaielettrico in questo modo:

  • Partenza da Trento con la batteria carica al 100%. Prima sosta a Binasco (MI) (arrivo previsto con il 14% di batteria). Ricarica di 29 minuti (fino al 77%) e ripartenza alla volta di Andora (SV). Ricarica di 25 minuti presso la Ionity di Rinovo Nord (dove si arriva con l’1% e si riparte con il 65%). Tappa successiva Brugnato Ovest e ricarica di 48 minuti (arrivo con il 2% e ripartenza con il 96%).
  • Dritti poi fino a Valdichiana dove si arriva con l’1%. Ricarica di 16 minuti, ripartenza con il 46% alla volta di Forlì. Arrivo a Forlì con l’1% di batteria, ricarica di 18 minuti, ripartenza con il 49% di carica. A Carpi si arriva con l’1% di batteria, ricarica di 22 minuti e ripartenza con il 59%. Si punta poi dritti a casa. Previsione di arrivo a Riva del Garda (TN) con l’1% di batteria e ricarica, stavolta lenta, nella notte, finalmente.

Un programma da pazzi o si può fare?

la sfidaOra, si tratta di un programma molto fitto e con il quale si spreme davvero a fondo l’auto. Oltretutto programmare di raggiungere tappe intermedie con l’1% di batteria è forse poco realistico. Nella realtà di tutti i giorni eviteremmo probabilmente di farlo e ci terremo un margine maggiore. Ma di fatto sappiamo anche che l’app è molto molto conservativa, ed esegue una proiezione della peggior ipotesi: possiamo fidarci, la sfida può partire.

I tempi dell’elettrico e dell’endotermico quasi pareggiano

Ionity HPC
Le nuove colonnine Ionity, le HPC, fino a 350 kW di potenza. Sono alte 2,60 metri.

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Anche a bordo di un’auto diesel non percorreremo probabilmente mai 1352 km. Vorrebbe dire un’unica sosta per il rifornimento. Irrealistico quindi il tempo di 14 ore e 50 minuti indicato da Google Maps. Faremo probabilmente almeno due-tre soste  per i pasti e la toilette e di almeno 20 minuti l’una. Vorrebbe dire circa un’ora in più. ABRP calcola per il nostro viaggio elettrico un’ora e 17 minuti in più rispetto a quanto calcolato da Google per le termiche. Consideriamo che, viaggiando in elettrico, possiamo sfruttare le soste per la ricarica per i pasti e la toilette. In definitiva i tempi di percorrenza diventerebbero sovrapponibili. Abbiamo simulato, lo ricordo, un viaggio lineare, per raggiungere una destinazione a oltre 1300 km di distanza. Il percorso simulato è però circolare e non lineare per due motivi:

  • per ora la rete di Ionity non ha una capillarità tale in Italia da consentire di spostarsi per una distanza di questo tipo in un’unica direzione
  • il tempo a disposizione per il test richiede un rientro alla base nella stessa giornata

la sfida La sfida partirà a brevissimo. Ovviamente vi racconteremo com’è andata, anche con un video: suggerimenti o domande? –

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102 COMMENTI

  1. La risposta è già stata dat in precedenti post .
    Ad oggi comunque l elettrico ha costi comparabili al metano se caricato alla colonnina 5 Eui x 100 km e la metà se caricato a casa ,se poi riesci a caricare con fotovoltaico o nei supermercati free fai te i conti .
    Poi hai i costi di manutenzione , non hai olio ,filtri ,candele, frizione ecc ,devi solo considerare pneumatici ed usura limitata freni e acqua del tergi .

  2. Si, ma la domanda basica nessuno l’ha fatta. Costi della ricarica?. 1300 km sono un pieno e mezzo di una diesel di nuova generazione (anche meno) ergo 100 euro…esagero, 130 euro per fare un conto pari. Quanto sono costate le ricariche effettuate nelle soste?…..altrimenti non ho un confronto.

    • Buon giorno Antonino,
      Mi perdoni, ma non è affatto la domanda basica questa.
      Lo scopo di questo test non era quello di verificare quando costa percorrere questi km ma di verificare la possibilità su farlo in un giorno. La spesa che si ha per percorrere tutti questi km in elettrico in un solo giorno è pesantemente influenzata negativamente dai consumi che si hanno in autostrada (superiori per un’elettrica a qualsiasi altra situazione di guida) e dal costo delle ricariche fast, superiore al costo di ricaricare a casa.
      Pertanto non prenda per favore il costo al km di questa sfida come rappresentativo del costo di un’elettrica (a meno che lei non percorra con l’auto solo ed esclusivamente autostrada)!
      Detto questo, nel frattempo il tour è stato fatto. https://www.vaielettrico.it/in-un-giorno-1-268-km-con-una-volkswagen-id-3/
      La spesa è stata di 67,00 Euro.

  3. Esatto, io ho sul tetto di casa la mia “pompa di benzina”, che una delle mie due auto elettriche, riesce a sfruttare riuscendo molto spesso a ricaricare solo con il surplus di produzione del fotovoltaico

    Quello che la gente non vuol capire, o finge di non capire, è che il viaggio lungo occasionale, allo stato attuale, richiede si qualche compromesso, nulla di tragico, non è come avere 60 litri di gasolio nel serbatoio, ed è inutile far credere il contrario, ma per quelle poche volte l’anno in cui l’autonomia di una sola carica non basta, quei 20 minuti ad un supercharger ogni 200 o più km, sono un compromesso accettabile a fronte di zero bollo (nelle regioni in cui non si paga) ed 27 euro per 1000 km nell’uso quotidiano, che rappresenta il 95% dei km che percorro in un anno, per la comodità di arrivare senza soste (che poi faccio comunque), dovrei pagare bollo, tagliando e gasolio, per avere una macchina che a confronto è un trattore?

    Di cosa stiamo parlando? Diciamola tutta, ora non sono alla portata di tutte le tasche e non è giusto accanirsi verso chi seppur volendo, non può, ma vale anche il contrario, non fatte lotte contro i mulini a vento, perché tra dieci anni, il 90% di chi ora sbraita, guiderà soddisfatto un’auto elettrica che ha pagato al pari delle tradizionali e che avrà autonomia quasi quanto un’auto con 40 litri di gasolio almeno…

    Si demonizza troppo l’elettrico da una parte e lo si osanna troppo dall’altra, ne vengono fuori risse da stadio, quando la verità oggi sta ancora nel mezzo…questa è la realtà

  4. Ho capito perfettamente lo scopo della prova, la mia era una risposta per chi dubitava di quell’1%, che è una scelta precisa per testare la rete ionity, anche la rete di supercharger Tesla, allo stato attuale, non è così capillare da potersi solo basare sui supercharger… la perfezione sarebbe un SC ogni 100 km, permetterebbero soste di pochi minuti e pochi kwh, grossomodo uguali o poco superiori al rifornire benzina per percorrere gli stessi km caricando sempre a percentuali al quale la potenza è alta ed allo stesso tempo, una

    • Aggiungerei… a pochi dev’essere venuto in mente che nel giro di una decina d’anni la situazione punti rifornimento carburante potrebbe andare al collasso al punto che la situazione sia ribaltata (tante colonnine a pochi km contro poche stazioni rifornimento a tanti km)? Teniamo conto anche che la rete di distribuzione carburanti è piuttosto inefficiente e dipendente dal trasporto su gomma e la diminuzione dei volumi la renderebbe ancora più inefficiente, al contrario la distribuzione di energia elettrica richiede investimenti in infrastrutture ma poi è molto efficiente e con le smart grid c’è anche la possibilità di produzione de-CENTRALIZZATA.

  5. Non comprendo perché leggendo tutti i commenti sembra ci siano due categorie di pensiero. La prima che si augura che il test possa far luce su alcuni aspetti del mondo EV mentre la seconda categoria è quella che in apparenza spera che il test fallisca per dimostrare che si aveva ragione a proposito delle EV.
    Questo test non è una gara se a destinazione arriva prima un diesel o una EV, ma semplicemente vuole verificare se l’infrastruttura che sta crescendo possa permettere di mantenere la nostre abitudini legate alla mobilità senza stravolgerle.
    Se il Sig. Paolo Mariano avesse voluto vincere facile, avrebbe impostato un percorso più “gradito” alle EV, avrebbe potuto proporre di passare in tutti i centri storici con ZTL o magari circolare per Milano durante il blocco del traffico per eccesso di polveri sottili in atmosfera.
    Lasciamo che faccia questo esperimento e alla fine ognuno di noi valuterà se una EV nel prossimo futuro potrà fare al caso nostro, senza sostanzialmente cambiare le nostre abitudini, oppure non lo sia perché le proprie esigenze sono talmente particolari da impedirne l’utilizzo.
    Per curiosità, il Sig. Graziano Coppa quante persone pensa abbiano le sue stesse esigenze in Europa? Può ben capire che non siano la normalità ma un’eccezione.

  6. Sono molto d accordo , aggiungerei che per tutte le altre colonnine c e la Babele delle cards , sarebbe così comodo pagare con una unica carta tutte le colonnine

  7. Viaggiare con un elettrica non è un problema. I 10-15 minuti in più durante le soste fisiologiche nelle quali approfitti per caricare, ti fanno ripartire più fresco e con meno ansia da arrivo.
    Viaggiare in Italia OGGI con un elettrica è però un problema se non hai una Tesla. In attesa che la rete delle case tedesche Ionity si espanda e che ENEL costruisca la sua.

      • Grazie, vivo all’estero da qualche anno e non sono molto aggiornato sulla situazione delle colonnine, quelle poche volte che son tornato non ne ho viste, vivevo diciamo sul tratto trentino del percorso

  8. No Sono in tutta Europa e sono sponsorizzate da diverse case costruttrici per cercare di fare concorrenza ai Tesla Superchargers.
    In Italia sono molto poche
    Ti consiglio di andare a vedere su abrp A Better Route Planner per vedere la situazione colonnina e per pianificare i viaggi con auto differenti

  9. Buona sera Paolo,
    grazie.
    1. si, i 100 kW sono sempre garantiti
    2. non le so ancora rispondere, ma non è rilevante ai fini del test.

    • 1) bene anzi benissimo .
      2) intendevo dire che potrebbe essere spiazzante scoprire che la ID.3, quando la batteria scende ad esempio sotto il 5%, entri in modalità risparmio energetico con velocità massima limitata a 40km ora.
      Comunque buon viaggio !

  10. Complimenti ed in bocca al lupo a Paolo Mariano per il progetto.
    Solo un paio di curiosità, sicuramente avrai ci avrai già pensato tu, preliminari:
    1) Avete già controllato che in una stazione di ricarica la colonnina Ionity sia in grado di erogare i famosi 100 kW anche se altri altri punti di ricarica stanno erogando ?
    2) Quali sono le prestazione della ID3 con la batteria scarica ovvero inferiore al 10% ?

  11. Per non rovinare la batteria mai andare sotto il 20% mai caricare oltre 80% mai caricare in corrente continua e per non farsela sotto mai arrivare con 1% di batteria, praticamente in 5 punti si arriva con 1% di batteria e in un punto con il 2% di batteria, BUONA FORTUNA

  12. Vedo tantissimi commenti di contestatori a prescindere!! Ad oggi l’auto elettrica è una valida alternativa se non già conveniente rispetto alle altre motorizzazioni per il 90% delle persone guardando la percorrenza media di ogni italiano. Contestare sempre il fatto delle batterie (che vengono riciclate) il motore che possiamo dire non si rompe se non in casi eccezionali (al contrario del termico) ma soprattutto che non si possano fare viaggi lunghi sono solo congetture! L’esempio gradito di Mariano, ci da la possibilità che le persone possano già oggi fare lunghi tratti anche con l’infrastruttura non al massimo come quella attuale, nessuno vuole negare le grandi potenzialità che ci sono e pretendiamo nello sviluppo ma dire che una o due volte all’anno faccio 600km oddio come faccio?? Ma siete seri o cosa?? è come dire vabbè compro una 10 posti perchè vogliono star tranquillo come spazio perchè se devo accompagnare 7/8 persone… ma alla fine vai al lavoro sempre e solo tu!

  13. Io proporrei di fare un challenge del genere in un utilizzo reale. Magari partendo da Milano ed arrivando a Palermo.
    E non facendo il tour delle colonnine del nord Italia.
    Fuffa….. Fuffa…. E rifuffa!

    • Giuseppe, non escludo che in futuro potremmo fare anche questo, anche se si tratta di un percorso davvero molto lungo da fare in giornata. Sarebbero necessarie probabilmente circa 24 ore. Siamo partiti invece da questo percorso, come detto, per simulare la situazione ottimale in cui abbiamo a disposizione colonnine ad altissima potenza lungo tutto il percorso. Quindi il messaggio vorrebbe essere: cerchiamo di capire cosa è possibile fare in queste condizioni ideali per sapere cosa sarà possibile fare quando la rete Ionity coprirà tutto il paese e quando quindi questi oltre 1300 km si potranno percorrere in qualsiasi direzione contando su questo tipo di supporto. Non credo che questa sia fuffa, Giuseppe. Non dedicheremmo tutte queste risorse a questo test se questa fosse fuffa.

    • Milano Palermo 1500 km 16:30 ore comprese soste
      Modena 15min
      Arezzo 15min
      Magliano Sabina 45min (pranzo e riposo)
      Mercato S. Severino 25min
      Morano Calabro 20min
      Palmi 35min
      Arrivo a Palermo con il 15%
      Manca il tempo del traghetto

      • Più che un viaggio un tour de force, una cosuccia che fanno in pochi. Oddio, proprio pochi no, ma una cattiva abitudine certamente sì. Potrebbe essere tollerabile se fosse fatta alternando due guidatori diversi. Perfino i camionisti, che sono dei professionisti, hanno limiti di guida inferiori alla metà del tempo necessario per quel percorso.

        • Concordo, il limite è dell’autista, non certo del mezzo. Ma Giuseppe aveva gettato il guanto, non si poteva non raccogliere.

  14. Benché sia veramente affascinato dal test e dal mondo delle auto elettriche in genere, trovo il vostro test irrealistico e assolutamente non applicabile su scala nazionale. Anche perché non considera (come qualcuno fa notare) eventuali intoppi legati a code o colonnine guaste.
    E come al solito, ancora una volta, parlate di un mondo che al sud non c’è. Qui di colonnine non se ne vedono. E auto elettriche ce ne sono pochissime (nella mia città se ne contano 3 a malapena).
    Se veramente volete pianificare un viaggio coraggioso, partite da Roma e arrivate a Siracusa e rifacciamo il paragone con il diesel.

    Ho il massimo rispetto per voi e quello che scrivete, ma vedere tutto come se accadesse su un altro pianeta, raccontando una verità “su misura” per un territorio privilegiato da sempre, è quasi offensivo.

    Poi, aggiungo, 100 kW di colonnina sono tanti. Che accadrà quando ci saranno molte più auto elettriche (come auspicate) a più colonnine affiancate? Ci saranno connessioni a oltre 1 MW per 10 colonnine? Chi e come fornirà queste potenze? Si parla di migliaia di GW per la rete nazionale. Siamo propro certi che l’infrastruttura regga? E a quali costi?

    Spero che stavolta riusciate a convincermi che mi sbaglio…

    • Buon giorno Luca, grazie per il suo intervento.
      Il test, come spiegato, non nasce con l’intenzione di dimostrare che un viaggio come questo sia oggi fattibile su tutto il territorio nazionale e senza limiti. Nasce piuttosto con l’intento di verificare se, una volta che una rete di ricarica come questa sarà disponibile con una diffusione capillare, viaggi come questo saranno fattibili e in che termini. Riguardo agli intoppi possibili e alle colonnine guaste, non possiamo certo programmarli. E questo articolo descrive unicamente la programmazione. Una volta che avremo effettuato il test, potremo parlare anche delle eventuali difficoltà incontrate. Sa Luca, moltissime persone danno per scontato che un viaggio come questo, anche al nord, non sia nemmeno ipotizzabile. Noi vorremmo capire se davvero è così. E lo facciamo al nord solo perché al momento la concentrazione maggiore di stazioni è lì. In modo che quando la rete presenterà una diffusione omogenea (coprendo anche il sud Italia), le persone possano conoscere cosa è possibile fare e cosa no. La ringrazio molto per il suo rispetto, e mi dispiace davvero tanto se si è sentito offeso. Non vogliamo raccontare la realtà di un mondo privilegiato, ma piuttosto mostrare cosa la mobilità elettrica può fare, per tutti, affinché tutti un giorno ne possano usufruire, se funziona. La concentrazione di stazioni di ricarica ultra fast di Ionity nel sud della penisola è sicuramente quasi inesistente (a oggi un solo punto a Palermo e uno a Potenza, con altri di prossima apertura). Questo è un dato di fatto. Ma gli operatori si stanno adoperando per colmare questo gap. E in ogni caso già oggi la rete di stazioni FAST di Enel X ha una discreta diffusione, anche al sud. Ho contato 23 stazioni FAST da 50 kW lungo il percorso Roma – Siracusa. Ne era a conoscenza?

    • Relativamente all’infrastruttura e alla sua capacità di reggere il colpo di una maggior diffusione delle elettriche, molti studi hanno dimostrato che l’impatto sarebbe minimo. RSE, società attiva nello sviluppo di programmi di ricerca nel settore elettroenergetico, indica che, se un quarto dei veicoli in Italia fossero elettrici (circa 10.000.000 di auto), la richiesta energetica aumenterebbe di meno di 5% e sarebbe ampiamente gestibile con le infrastrutture attuali.

  15. Suggerirei una comparativa in contemporanea con un diesel di pari prestazioni.
    Saluti
    Filiberto Cittadini

    • Buon giorno Filiberto, si, sarebbe molto interessante. Non credo che sarà possibile per questo test, ma proveremo a organizzarlo in futuro.

  16. Buongiorno ci sono ancora troppi punti di domanda per auto elettriche. Costi colonnine ricariche autonomia
    Consumo pneumatico
    Peso auto (batteria) smaltimento

  17. Esperienza stimolante, forse un po’irrealistica “psicologicamente” in quanto non è particolarmente appagante viaggiare con il panico da ricarica e l’1% è panico ad alta tensione. Per un test si può fare ma difficilmente ripetibile con famiglia o per lavoro. Concordo che scendere sotto il 10%(40/50km?) sia poco prudente e molto stressante . Per esperienza personale la differenza di velocità su ID3 tra 110 e 130 in autostrada (con accelerate per liberarsi dei camion) vuol dire moltissimo in termini di consumo che a 130 difficilmente scende sotto i 20Kw per 100Km a meno che il tratto autostradale non comprenda lunghi tratti di discesa. A 110 si sta tra 15/17Kw. Il che significa avere una autonomia certa di almeno 300 km. Seguire la rete Ionity Italiana certo complica ancora un po’ le cose perchè sono veramente poche – 0 in Piemonte 3 in Liguria 1 sola in Toscana – l’app su IOS funziona a volte a singhiozzo (?) e al momento non ci farei affidamento. In tal senso mi sentirei più sicuro con EnelX che con le fast a 50kw in DC erogano ad una velocità accettabile il range 20/30 kw necessari . Il problema a mio parere poco piacevole (sono gentile)nel nostro paese, è la poca presenza di colonnine sulla rete autostradale, una sorta di protezionismo scandaloso. Attendo con interesse la prova.

    • Buon giorno Gianni, grazie per il suo interesse. Forse anche perché viaggio da ormai due anni su un’elettrica, non considero stressante pensare di raggiungere una destinazione di ricarica con l’1% (segnalato) di batteria. Dalla proiezione di ABRP è possibile derivare il consumo massimo da rispettare per arrivare a destinazione. E da lì non si scappa. Se durante il percorso mi dovessi rendere conto di essere molto vicino o di superarlo, ridurrei semplicemente la velocità.

  18. Il l problema sarà quando decidi di sostituire l’auto dopo 100 – 120 mila km calcolando lo stato della batteria e il ricavo dell’auto… in soldini.

    • Losp, sicuramente un’utilizzo quotidiano dell’auto come quello di questo test accelererebbe il deterioramento della batteria. Ma questo non rappresenta di un’utilizzo quotidiano, voglio sperare, per nessun automobilista. Significherebbe che i 100.000 km dei quali lei parla sarebbero raggiunti i circa 2 mesi e mezzo.

  19. Lo trasmette solo a chi non pianifica il viaggio….mi vuoi dire che quando fai un lungo viaggio non fai controllare l’auto? Non controlli le condizioni della strada, non guardi il clima e non vedi dove fermarti per pagare meno il diesel/benzina o altro?
    Mi stai dicendo che ti alzi al mattino e parti?
    A me stresserebbe di più non saper nulla del viaggio😂😂

      • Buon giorno Graziano, lo può fare anche con un’elettrica. Si alza al mattino e parte. La programmazione con ABRP dura pochi secondi.

    • Eh si infatti solo un po’ di programmazione, ma si sa chi vuole contestare a prescindere le cose lo fa e basta. Nessuno nega che ancora bisogna migliorare molto con autonomie ed infrastruttura ma già oggi è fattibile 😀

  20. Dilettanti! 😁 Elettrovelocipedi e Power Cruise Control con Leonardo Spacone e una normalissima Nissan Leaf 30kwh hanno fatto più di 1400km in 24h partendo da Villa San Giovanni in Calabria per arrivare a Milano e poi Brescia…. utilizzando in Calabria una concessionaria Nissan per ricaricare perché all’epoca non c’erano fast li e poi le normali fast a 50kw….a confronto questa sfida sarà una passeggiata… comunque buona fortuna!

    • Ale, nessuno ha detto che è l’impresa del secolo, è solo un test che Paolo farà con un nuovo modello di una grande marca: ne abbiamo scritto prima per raccogliere suggerimenti su aspetti che valga la pena di considerare. Buona domenica.

  21. Guarda te Se un viaggio deve diventare un impresa colossale…non siamo pronti per l auto elettrico su lunghe distanze per ora ci si può divertire in città

    • Nicolas, non è un’impresa colossale. E’ però qualcosa che non conosciamo ancora bene ma che sulla carta è possibile. Vale la pena indagare, no?

  22. Complimenti per il test, attendo con curiosità il risultato. Sarebbe però da fare 2 volte, anche se sappiamo che in inverno potrebbe consumare meno rispetto all’estate, anche a clima acceso…

    Io però sarei ancora più conservativo dellapp, sotto il 10% non mi fiderei ad andare. Vabbe il bello di questo test è vedere proprio capire la curva di ricarica alta potenza, oltre che la capillarità delle colonnine.

    In bocca al lupo? Buon lavoro di sicuro!

  23. Perfetto, il Vostro programma trasmette immediatamente una sensazione di stress che, francamente, mi invita a soprassedere all’acquisto di un’auto elettrica.
    Al momento ci basta il covid!

    • Non penso che nei tuo utilizzo normale fai sempre 1350 km in un giorno , e solo una dimostrazione ,come quella di andare a capo nord in Tesla che l auto elettrica è matura per un utilizzo normale

    • Hai ragione Antonio, gli utenti delle auto elettriche sono ancora dei beta tester. Lo dimostra il fatto che ancora non ci siano standard univoci per le auto elettriche: full, hydrid, mild hybrid, fuel cell. Anche se sono il futuro non è ancora chiara quale sia la soluzione vincente, un po’ come fu per il betamax e il vhs, i costi di acquisto ancora non sono di massa e le numerose incognite per i lunghi viaggi, più di quelli di chi viaggiava a metano qualche decennio fa. Aspettiamo fiduciosi…

  24. Ionity applica tariffe diverse per aziende associate e no .
    Mi sembra sia 0,30 kWh per le associate e 0,79 per le non associate

  25. Voler dimostrare qualcosa di improponibile è ancora più dannoso. Io ho fatto 1200km in 12 ore più volte con il vituperato diesel. Mi sono fermato solo per le esigenze fisiologiche e un rabbocco. Senza pensare a temperatura, climatizzatore, velocità vento o altro.. già è un casino il traffico , viaggiare così diventa ancora più stressante meglio farlo in 2 giorni.

    • È quello che tenterò di fare anch’io. Nessun riguardo per programma di guida, clima, velocità, vento o altro. Vedremo come andrà. 😉

      • Nel 2016 feci un viaggio assurdo (convinto dalla signora). Da centro Sardegna ad un paesino nei pressi di klagenfurt. Austria, Carinzia. Il costo del traghetto da e per a luglio, pareggiava e batteva il noleggio dell’auto in loco, perché ci dovevamo spostare qua e là, e dell’aereo per arrivarci, così scegliemmo di partire da qui in berlingo (2.0hdi). Le 2, 3 soste per arrivarci (ma forse furono anche più) tra pieni, merende, e caffè furono di non meno di mezz’ora, quindi il tempo per caricare un elettrico c’è tutto, a patto di avere la macchina e la colonna giusta. Resta il fatto che sono viaggi al limite della follia. Bellissimo posto ma preferisco tornarci in aereo.

        • Mah, io con le mie diesel ho fatto più volte viaggi assurdi tipo Torino-Berlino, Brescia-Granada, Torino-Zakopane, Brescia-La Coruna, per non parlare di diverse volte Brescia-Parigi. Sempre in giornata. E li rifarò ancora, appena si potrà.

          • Anche a me piace guidare ma questi tragitti preferisco farlo in aereo .
            Se fai parte del 2% dei guidatori che fa questi viaggi , probabilmente l auto elettrica non è ancora la tua soluzione .
            Prova a fare simulazioni dei tuoi viaggi con ABRP A Better Route Planner così puoi verificare la fattibilità dei tuoi viaggi

          • Mitico il bresciano! Anche io fatto viaggioni in auto, da Salò a Polonia, da Augsburg a Barcellona, ovviamente tutti in 1 giorno (e 1 notte, eheh)

          • Io preferisco farli in aereo, a meno di esserne costretto. Non ti godi un panorama, quindi tanto vale… Solo grigio e asfalto per 1300km. Mah

  26. Nessuno dice che le batterie risentono molto delle correnti di carica elevate . Sono poco tolleranti agli notevoli stress termici delle colonnine fast alte correnti. Intendiamoci si puo fare ma la vita utile delle batterie cala drasticamente. La scommessa futura è appunto questa. Questo test ha poco senso per adesso

    • Ha ragione Patrizio. Continue ricariche fast velocizzano il processo di deterioramento delle batterie. Tuttavia viaggi come questo non sono la quotidianità, mi auguro per la maggior parte degli automobilisti. Ma in ogni caso rappresentano la prima obiezione quando si parla di auto elettriche. Se avessi ricevuto un euro per ogni volta che qualcuno mi ha detto “ah, si, bella l’auto elettrica, ma quando una volta ogni due anni vado in vacanza Liguria, come faccio?”, oggi sarei ricco. 😉

  27. Sfida molto interessante!
    Una domanda. Come mai non usate esprimere l’indicazione “tempo di ricarica – km disponibili/autonomia” di più facile lettura ed interpretazione invece di dare la percentuale di carica?

    • Grazie Antonio,
      Perché la percentuale è l’informazione più neutra.l’autonomia recuperata è un dato relativo al percorso e quindi suscettibile di variazioni continue.

  28. Test veramente molto interessante, un plauso a Paolo, sono veramente curioso di leggere come andrà nella realtà, soprattutto capire la reale disponibilità delle varie stazioni di ricarica e ahimè anche i costi che temo saranno notevolmente differenti tra loro.
    L’impostazione della velocità su ABRP é di 130 km/h?
    Personalmente imposterei la velocità a 110/115 km/h, poco cambia in termine di tempo ma su viaggi di questo tipo potrebbe permettere di evitare almeno una sosta di ricarica oltre ad un sensibile risparmio economico

    • Nacot, grazie.
      Perché pensa che i costi cambino da colonnina a colonnina? Sono tutte stazioni Ionity e Ionity applica sempre la stessa tariffa. L’impostazione su ABRP è 130 km/h ma è lasciata aperta l’opzione di consigliare una velocità ridotta qualora questo possa evitare una sosta o renderla più veloce, riducendo i tempi di percorrenza.

      • La app ABRP mi indica stazioni di ricarica di numerosi fornitori, non solo Ionity, da qui la probabile differenza di costi, certo se si selezione come preferenza solo Ionity non ci saranno differenze di costi, ma probabilmente si hanno limitazioni o impossibilità nella pianificazione del percorso (ad esempio se pianifico con una Peugeot e-208 un viaggio Milano-Lecce mi da disponibile solo Forlì come Ionity) inoltre non ho idea se sia attualmente economicamente il miglior fornitore, certo che le sue stazioni sono pochine rispetto ad esempio a Enel X mobility
        Si sta vivendo comunque una evoluzione di una rapidità esponenziale, mese dopo mese avvengono notevoli miglioramenti della rete di stazioni di ricarica

      • Buongiorno volevo iniziare l’avventura dell’auto elettrica, chiedevo per fare 1200 km se esistono delle pawerbank come i cellulari perché nel mio caso fare 1200 km tutti insieme li farò una volta anno , e quel caso senza stress uno si organizza con delle batterie in macchina

        • Se vai su abrp a Better Route Planner puoi fare tutte le simulazioni di viaggio e scoprire che il viaggio lo puoi fare tranquillamente

  29. E se gli stalli di ricarica ,sono occupati e, se chi li occupa non rispetta i tempi di ricarica……salta tutto !!!!!
    Insomma basta poco per far saltare i vostri conti.
    Quando ci saranno distributori come per le macchine termiche e le ricariche saranno veloci, allora …..

    • Buon giorno Giacinto, il test punta anche a verificare queste eventualità.
      La diffusione dei punti di ricarica aumenterà all’aumentare della diffusione dei veicoli. Non crede?

  30. Già oggi è possibile fare lunghi viaggi bisogna solo programmare ed essere più rilassati 😉 Per il resto la nuova id3 mariano è la tua 😀 😀

  31. Molto bello!
    Eviterei di scendere al di sotto del 10%, per via di come lavora la chimica una scarica così profonda può limitare la velocità di ricarica su almeno alcuni modelli. Nel grafico non si vede bene perché partono da 20% eppure già lì si vede che c’è una spalla su entrambe le linee.
    Sarebbe utile verificare il comportamento in un esperimento preliminare?

    • Questo lo scopriremo a breve 🙂
      Dalle informazioni raccolte, ID3 carica a 100 kW a partire dallo 0%. Vedremo se davvero è così. Consideri che, quando viene indicato uno stato di carica dello 0%, in realtà la batteria ha ancora un certo livello di carica. Questo viene fatto dal costruttore per preservare la batteria da scariche profonde che potrebbero danneggiarla.

    • La percentuale reale della batteria non è quella indicata dal display, le percentuali di batteria effettivamente utilizzata li decide il bms (battery menagement system) che in base a temperatura esterna e temperatura delle celle, stabilisce lo 0%, che non è il reale 0%, se lo fosse, la batteria totalmente scarica sarebbe da buttare, invece, anche a 0%, la ricarichi e funziona normalmente, questo perché non l’hai realmente scaricata del tutto

      Restare per lungo tempo scariche o troppo cariche danneggia le batterie, portarle verso lo 0% o il 100% e poi ricaricare o staccare e ripartire, non danneggia le celle, anche se è sempre meglio che nella quotidianità, si resti nei canonici 20-80% e per lunghi periodi di inutilizzo, si consiglia il 50%

      Per viaggiare la batteria è utilizzabile dall’1% al 100%, che poi, saranno nella realtà il 10% ed il 90%, ma anche questo, è un dato che decide il Battery Management System ed è pressoché inutile cercare di calcolare la capacità netta e lorda, perché è variabile al cambiare di temperature e stato di usura e sono menate che arrovellano (giustamente) i pensieri di chi l’auto elettriche non ce l’ha

      ABRP, il simulatore, nella versione a pagamento, è incredibilmente preciso e vale ogni centesimo del suo abbonamento, se calcola che devi ricaricare il 50% per arrivare alla sosta successiva, inutile fare diversamente, si perderà solo tempo inutile, più sale la percentuale di carica, più é lenta la ricarica, quindi conviene sempre il miglior compromesso, che ABRP calcola perfettamente

      Utilizzare però solo la rete Ionity non mi sembra la soluzione migliore, perché, di fatto, la massima potenza di carica la si ha solo per una percentuale di batteria, poi decresce, piuttosto velocemente, tanto che si allinea con quello delle fast da 50/60 kw di Enel X, quindi non è necessario arrivare all’1% anche perché, non tutte le temperature lo permettono, il freddo riduce l’autonomia per il maggior consumo e per una maggiore tutela del bms, quindi meglio una sosta ad una fast di Enel intermedia, anche solo di 6/7 minuti, per arrivare con un margine sempre ampio, anche se so benissimo, avendo due auto elettriche, che non è necessario, restare a piedi succede per totale negligenza o incoscienza, lo si deve proprio fare apposta oppure devi trovare colonnine occupate oppure non funzionananti, oramai sono talmente numerose che la cosa è molto improbabile

      Purtroppo è solo il pregiudizio ed il modo sbagliato di convertire alla mobilità elettrica, lo smartphone ce lo abbiamo tutti, nessuno ce lo ha imposto, lo abbiamo comprato perché lo riteniamo utile e lo stesso vale per le elettriche, quando le persone provano la mia model 3, scendono con ben altra opinione sull’auto elettrica… il prezzo? Alto, come alto era il prezzo dei primi smartphone o dei primi cellulari, ora è alla portata di tutti… succederà anche per le auto elettriche, se però non passa il pregiudizio e la diffidenza le si vedranno sempre come oggetti inutili

      • Grazie Elio,
        la scelta di appoggiarci a colonnine Ionity è dovuta alla ricerca di una riduzione dei tempi di ricarica. E’ corretto quello che dice e cioè che i 100 kW si sfruttano solo quando la batteria è molto scarica, ma è esattamente quello che cercheremo di fare noi: caricare il più possibile nella fascia bassa, riducendo in questo modo i tempi. Il test ci dirà se effettivamente funziona così o se ci sono altre variabili in gioco, come la temperatura esterna, o quella della batteria in seguito alle molte ricariche fast.

  32. Programmare di arrivare con l’1% è molto rischioso, fino a che non ci saranno colonnine in autostrada basterbbe una coda o un percorso ad andatura da lumaca per lavori, per rivoluzionare i piani

    • Grazie Tealdo per il suo intervento.
      In realtà una coda o un percorso ad andatura lenta ridurrebbero i consumi rispetto ad un’andatura su strada libera a 130 km/h. Quindi il risultato sarebbe di arrivare a destinazione con più energia di quella prevista.

      • Poi, ricordiamoci dell’andamento dei consumi: la resistenza aerodinamica diminuisce con il cubo della velocità. E non solo:
        Basta stare in scia ( a distanza di sicurezza) ad un mezzo che si muove alla velocità desiderata ( un bel furgone di quelli che hanno fretta, ad esempio) per una decina di minuti ed ecco che si guadagnano altrettanti km di autonomia… arrivare, uno arriva di sicuro, al massimo, un poco dopo il tempo previsto e, in realtà, non è improbabile riuscire anche a tenere la media ( sfruttando le scie) in modo assai rischioso, ma parliamo di tempi eroici, 2007, con il
        Mitico cinquino elettrico, riuscivo ad andare a circa 90 km/ h con un assorbimento di 4.5 kW. Fuori dalla scia, raddoppiava ( restando bassissimo, sempre meno di 100 Wh/ km, il cinquino pesa poco più di 500 kg, meno del pacco batteria di una Tesla)…. con le dovute proporzioni, queste cose funzionano ancora, come le leggi della fisica sottese. :-))

        • Una cosa: se vi fermate a Signa(Firenze) piazza Cavallotti, potete vedere dove e’, facciamo una foto opportunity con il cinquino elettrico, il primo della storia, che abbia circolato su strada e con batterie al litio ( 2007!) che aspetta un poco di crowd funding per rifare il pacco batteria ed arrivare alla riomologazione…

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