Anche negli Usa le vendite annuali di veicoli elettrici _ più di un milione nel 2023 _ hanno raggiunto volumi tali da suscitare le reazioni dei NO BEV. Ma quello che è successo a fine novembre ha dell’incredibile: oltre 4.000 concessionari automobilistici hanno firmato una lettera aperta al presidente Joe Biden per chiedere uno stop alla politica di sostegno alla transizione elettrica.
Appello a Biden: “Lo chiedono i clienti”
E lo fanno, dicono, in nome dei propri clienti. «E’ ora di dare un colpo di freno all’irrealistico mandato governativo sui veicoli elettrici» scrivono nell’ appello intitolato paradossalmente «Facciamo sentire la voce dei nostri clienti».
I concessionari sostengono che la domanda di veicoli elettrici «non tiene il passo con il grande afflusso di BEV che si stanno accumulando nei nostri piazzali».
Un assist a Donald Trump?
Tra i firmatari, però, troviamo anche venditori di carmaker che non commercializzano auto elettriche in America, come Honda e Toyota, o al contrario di brand che vendono solo auto elettriche, come Polestar.
C’è qualcosa che puzza, insomma, in questa levata di scudi che a molti è sembrata una mossa politica per tirare la volata elettorale al redivivo Donald Trump.
Anche perché i clienti, che si vorrebbero tutelare, non hanno alcun obbligo a rinunciare alle ICE, sottoposte soltanto a nuovi standard sulle emissioni imposti dall’ EPA (Environmental Protection Agency) e sui consumi di carburante imposti dal National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA). La partita, quindi, si dovrebbe giocare tra i produttori di veicoli e la loro rete di vendita, anziché fra concessionari e Governo Federale.
La presa di posizione in nove punti, comparsa su un sito creato ad hoc, è stata criticata e contestata dai principali osservatori della transizione elettrica come Fred Lambert di Electrek , Jonathan M. Gitlin di Ars Technica e Patrick George di InsideEV.
Chiedono per esempio a quali politiche specifiche si oppongano i concessionari. Ai crediti d’imposta per gli acquisti di veicoli elettrici? Agli incentivi per le case automobilistiche che producono veicoli elettrici e batterie negli Stati Uniti? Ai finanziamenti federali per le infrastrutture di ricarica?
Invenduto da record (anche di Ice)
Dove sarebbe il danno per i clienti? E soprattutto: che senso ha chiedere un freno a misure volte proprio a risolvere, con l’innovazione, i vincoli di prezzo e di prestazioni che i concessionari stessi citano come disincentivi all’acquisto dei clienti?
Il fenomeno dell’invenduto, poi, è comune a tutto il mercato americano dell’auto, elettrico o termico che sia. Il record di giacenze, stimate in 2,4 milioni di veicoli, dipende dall’effetto combinato di aumento dei prezzi e alti tassi di interesse.
@Moreno Cerquiglini Il succo del discorso è che negli ultimi 40 anni compravi qualsiasi auto e ti muovevi ovunque a tuo piacimento; le uniche limitazioni sono nate con il gpl e il metano, che non possono parcheggiare negli spazi chiusi.
inoltre alcune auto duravano una vita nel vero senso della parola (vedi mio padre con la prima mercedes td quasi 1 milione e mezzo di km…).
Poi le case automobilistiche hanno deciso che dovevamo cambiare auto più spesso (loro sono ambientalisti..), quindi auto più scarse e con la complicità dei politici nazionali e locali si sono inventati la storiella del clima e quindi Euro 0, 1, 2, e così via, per vendere sempre più auto a spese nostre, come se produrre auto non inquinasse l’ambiente; e ora la storiella delle auto elettriche (Xi Jinping ha detto che inquinano come le altre e sono meno efficienti).
Che poi scusate, ancora qualcuno mi deve spiegare, si sono inventati Euro 0-1 nel lontano 1993, e tutti gli euro successivi erano meno inquinanti, però l’inquinamento è andato a salire, com’è questa storia, non sarebbe dovuto diminuire ??
prima parte del succo del discorso, invece di stare a commentare singoli fatti che comunque si possono ripetere nel tempo…
Il succo del discorso è che tu sei l’esempio del negazionismo e complottismo a tutti i costi pur di difendere l’amato motore termico….
Dire “con la complicità dei politici nazionali e locali si sono inventati la STORIELLA del clima e quindi Euro 0, 1, 2, e così via” fa xapire che con te qualsiasi risposta è semplicemente tempo sprecato….
Solo una precisazione… dell’auto elettrica si può discutere di tante cose… dell’autonomia sufficiente o meno, dei tempi di ricarica sopportabili o meno, dell’usabilità per tutti o meno… su questi aspetti ci può essere dibattito perché sono “soggettivi” visto che cambiano a seconda delle esigenze di chi la utilizza…
Ma dire che le auto elettriche sono meno efficienti delle termiche non si può sentire perché l’efficienza è un dato scientifico e non soggettivo.. i numeri sono quelli e sono ben chiari a tutti, tranne ovviamentente i negazionisti per cui la verità non conta nulla… conta solo la propria “verità”, quella che si costruiscono nel loro cervello malato
innanzitutto io terrei a freno le parole, perchè io non ho offeso nessuno..
per quanto riguarda la “tua” scienza, l’altro giorno l’ha detto Xi Jinping che le auto elettriche sono meno efficienti di quelle termiche; e ha detto che nel ciclo complessivo sono anche più inquinanti.
Probabilmente tu e Xi Jinping avete in mano dati scientifici discordanti…
E quando l’avrebbe dichiarato? Quando ti ha chiamato personalmente al telefono????
Una dichiarazione di tale portata, se vagamente fosse stata vera, da l’arte di chi con la transizione avrebbe più da guadagnare di tutti l’avremmo vista “in prima pagina” su tutti i siti…
Invece io non ne trovo traccia…
Probabilmente sono io realmente ebete da non saper fare una semplice ricerca in internet, oppure tutto il mondo è complice di questo complotto pro elettrico a tal punto da far sparire qualsiasi traccia….
Visto che tu sei molto più bravo di me puoi condividere qui la fonte di quanto ci hai così gentilmente messo al corrente?
Sono certo che dato l’importanza della dichiarazione la redazione saprà perdonarti se pubblichi un link di altre testate….
ma davvero tu pensi che qui in italia (e in tutta europa) i media pubblicano le notizie scomode ?? :-)))
su google trovi la funzione “traduci”, spero che poi non tu mi chieda di spiegarti pure l’articolo, dove è scritto che le auto elettriche sono più costose, più inquinanti e meno efficienti…
https://www.heritage.org/global-politics/commentary/china-abandons-paris-agreement-making-us-efforts-painful-and-pointless#
I media seri non pubblicano le notizie false. I lettori dotati di intelletto capiscono quello che leggono. Nel caso specifico la Cina ha ribadito che non rispetterà il termine del 2050 per arrivare alle emissioni nette zero, ma lo farà nel 2060. E di auto elettriche non ne ha nemmeno parlato.
Ma non ti accorgi di quanto sei ridicolo???
E questo articolo cosa dovrebbe dimostrare?
Dove dice che qualcuno ha detto che le elettriche sono PIÙ inquinanti e MENO efficienti???
L’unica cosa che viene detta, è la prendo pari pari dall’articolo così non hai scampo, è “Anche l’EPA afferma nella norma proposta che “ci aspettiamo che in alcune aree, una maggiore produzione di elettricità aumenterebbe l’SO2 ambientale, il PM 2,5, l’ozono o alcune sostanze tossiche nell’aria”.
Questo vuol forse dire che le auto elettriche inquinanondi più???
Hanno solo detto che IN ALCUNE AEREE se l’elettricità non saràprodotta da fonti fossili si aspettano un incremento di inquinamento… te lo traduco perché sennò fai finta di non arrivarci… se si faranno nuove centrali termiche NEI SUOI DINTORNI si aspettano un aumento di concentrazioni di certe sostanze… e sai che scoperta!!!! E tutto il resto del mondo dove le emissioni non ci sono più fai finta di scordatelo???? E che non si brucierebbero più mikiardi di baliri di petrolio e suoi derivati al giorno fai finta che non sia vero????
Intanto ancora devo vedere una centrale elettrica piazzata nel centro di una città (che è il posto dove vive il 80 % della popolazione mondiale) mentre sono i luoghi a più alta concentrazione di veicoli oktre che di lersone… e questa già è una differenza che farebbe preferire il sistema elettrico in vece di quello termico anche se fosse una semplice “traslazione” di punto di emissioni…
Ma così non è perché anche se ci sarà un aumento di emissioni per un aumento di energia prodotta da fonti fossili (cosa tutta da vedere ancora…) sarà molto ma molto più basso di quanto andremo a togliere per il fatto di smettere di bruciare il petrolio come se non ci fosse un domani…
Riguardo le affermazioni di Xi Jinping dove sta scritto che ha affermato ciò che vorresti far credere tu?
C’è chiaramente scritto che si è rifiutato di sottoscrivere un trattato dove ci si impegnava a produrre TUTTA la corrente semza fonti fossili o catturando il CO2 prodotto che non vuol dire affatto dire che si inquinare di più o che la Cina produrrà tutta la corrente da carbone… vatti a guardare i dati riguardanti le nuove produzioni di energia elettrica e vedi chi è in testa riguardo le istallazioni da fonti rinnovabili!!!! La Cina sta puntando sul rinnovabile, solare in testa, molto di più di America e di noi Europei ma questo non vuol dire che potrà fare a meno COMPLETAMENTE del fossile da qui al 2050. Questo, e solo questo, ha affermato il presidente cinese… tutto il resto sono tue illazioni fatte con la solita tecnica: prendere un singolo fatto (in qualche punto della terra nuove centrali elettriche termiche produrranno localmente più inquinamento), decontestualizzarlo e farlo diventare la norma (l’inquinamento globale planetario aumenterà perché le auto elettriche sono più inquinanti e meno efficienti)….
Non solo sei negazionista ma non sei neanche abbastanza sveglio da renderti conto quando ti dai la zappa sui piedi…
Ma io già lo sapevo (altrimenti non eri un negazionista) per questo ti ho chiesto la fonte e tu ci sei caduto con tutte le scarpe…
Che gran confusione che fanno.
C’e’ un gran invenduto di macchine, ma semplicemente perche’ sono aumentati i tassi di interesse, e visto che il 99% delle macchine si vende con pagamento rateale, quando le rate aumentano troppo (a causa del rialzo degli interessi) ci sono meno persone disposte a comprare/cambiare macchina.
Ovviamente questo vale ANCHE per le macchine a succo di dinosauro, il fenomeno e’ leggermente superiore per le macchine elettriche visto che hanno prezzi piu’ alti.
Ma non c’e’ nessuna rivolta contro le macchine elettriche da parte dei consumatori, semplicemente oggi i consumatori hanno meno capacita’ di spesa (ma le cose cambiano)
Dealers. Ormai sono perlopiù inutili intermediari, resi obsoleti dalla tecnologia. O cambiano o si estinguono.
Bisogna vedere se i clienti dei marchi tradizionali sono pronti a farne a meno..
I fattori sono molteplici e non ci si può ridurre a gridare aI trumpisti e ai nobev.
Dio ce ne scampi da un altro Trump, ma anche da un altro rinco Biden.
Tesla vende un botto ed è avanti 10 anni, la maggior parte delle Bev sono Tesla in US e gli altri si devono spartire le briciole. Il resto è lapalissiana conseguenza.
Infatti il loro problema è che non hanno modelli BEV che siano una valida alternativa alle Tesla e si stanno rendendo conto che ogni giorno che passa perdono clienti.
Il loro problema è che non hanno più i volumi di prima questo perché molti americani stanno attendendo un’evoluzione delle BEV come lo stanno facendo molti italiani.
Poi ci sono gli ultrà del termico.
Il problema è che il 2070 si avvicina e se le previsioni ci piglieranno allora dal 45º parallelo a scendere farà un bel po’ caldo. Ripeto il 45º e guarda caso è quello che passa per Torino. Che faranno i vs figli e nipoti? (io non ho eredi e pertanto tange meno) Andranno a fare i raccogli pomodori in Francia, Germania, Polonia, Austria o Svizzera?
Tutti paesi che hanno mostrato una grande accoglienza nelle precedenti migrazioni dei nostri genitori.
E come pensano di arrivare alla totale transizione… vendendone 10.000 all’anno?
Negli Usa si vendono almeno 10.000.000 di auto all’anno e si preoccupano per 1 milione?
Difesa dei clienti, si vabbè…
Potete credere che i concessionari siano impazziti o foraggiati da Trump o odiatori seriali delle auto elettriche. Liberi di crederlo, certamente. Oppure potete pensare che hanno le loro ragioni.
Una di queste ragioni, ad esempio, è il CARB, il California Air Resources Board il cui regolamento è stato recepito in 14 stati. Promuove l’auto elettrica. Quando ci fu uno storico scontro tra il CARB e Trump nel 2019, alcuni produttori appoggiarono le tesi di Trump. Come ripicca, il CARB rifiutò l’anno dopo (2020) la loro domanda di sottoscrivere il CARB framework agreement. Il veto posto dal CARB verso questi produttori (tra cui Stellantis, General Motor, Toyota …) ha delle conseguenze pratica. Ad esempio i concessionari non possono esporre già oggi modelli con motore a scoppio ma solo elettrici. L’utente può ancora ordinare un veicolo con motore a scoppio ma per farlo deve eseguire un ordine speciale. Per colpa del veto del CARB secondo Stellantis ci sarebbe una distorsione del mercato e una violazione del California Administrative Procedure Act per cui alcuni produttori risulterebbero avvantaggiati (Honda, VW, BMW, Ford, seguiti da Volvo e Geely) con questi ultimi produttori che sono giudicati in base alle emissioni su scala nazionale, mentre tutti gli altri invece stato per stato. Il fatto che Stellantis e company siano obbligati a rifornire le loro concessionarie di questi 14 stati solo con veicoli elettrici ha un effetto tragicomico: in tutti gli altri stati americani Stellantis non ha veicoli elettrici disponibili da inviare nei piazzali e lì dunque, per motivi logistici, gli acquirenti sono obbligati di fatto a fare ordini speciali per poterne acquistare uno. Le conseguenze di questa miopia legislativa non tardano ad arrivare. Jeep (brand impegnato fortemente nella transizione all’elettrico) dal 5 febbraio licenzierà un terzo della forza lavoro al suo impianto di Detroit che al momento impiega 4600 persone. Nota a margine: in realtà nel ragionamento oltre alle elettriche pure rientrano anche le plugin più performanti, anche perché Stellantis al momento non ha elettriche pure in vendita negli USA ma solo da noi in Europa …
Qualcuno noterà che però tra i concessionari firmatari dell’impegno ce sono alcuni che in realtà avrebbero benefici da questa situazione di disagio. In realtà anche loro hanno le loro gatte da pelare perché tutti i costruttori che non producono le loro auto elettriche negli USA sono destinatari di incentivi dimezzati all’acquisto del veicolo elettrico: brand full electric come Polestar ad esempio potrebbe essere danneggiato da questa politica.
Infine guardando i dati di vendita si noterà che questi non sono poi così negasti, con le full electric che passano da 6.1% a 7.9% anno su anno. Ma il quadro è in chiaroscuro perché quel mercato è dominato quasi esclusivamente da Tesla che detiene il 50% del mercato. A parte Stellantis, ferma allo 0%, se andiamo sugli altri 2 brand più forti, GM e Ford (quest’ultima avvantaggiata per aver siglato col CARB), per loro l’elettrico corrisponde a malapena al 3% o al 4% del venduto, ovvero il 97% e il 96% dei loro clienti continua a comprare veicoli non elettrici.
E siccome Biden ha previsto tutta una serie di step molto rigidi (ad esempio nel 2032 i due terzi del venduto devono essere auto elettriche) i concessionari temono una forte contrazione del mercato (chiaro che se il 97% e il 96% di coloro che entrano in una concessionaria GM e Ford non vuole neanche sentir parlare di veicoli elettrici non c’è da guardare al futuro con serenità per loro …).
Ma no, che sto dicendo, lasciate perdere quello che ho scritto, è che sono tutti elettori di Trump e odiatori dell’elettrico …
ok lasciamo fare al mercato ..
che succede se , la finanza pubblica , perché oggi l’industria dell’auto è legata a doppio mandato alla finanza pubblica e privata ..
abbandona l’auto ?
che l’auto diventa quello che la finanza PRIVATA appoggia ,
la finanza oggi appoggia l’innovazione ,
perché l’innovazione FA MERCATO,caro Enzo ,fa mercato eccome
la gente può essere manipolata ,condizionata,per un breve periodo , non per un decennio ..
risultato TESLA diventerà la Apple delle automobili
e nell’attesa che arrivi una piattaforma simile e condivisa come Android per gli smartphone
sarà proprietaria dell’intero mercato per anni ,almeno in occidente
ammesso che dia tempo per la nascita della piattaforma “aperta” android per gli altri costruttori
e non la proponga Tesla stessa ,
come Musk ha più volte detto, liberando molti brevetti e la recente guida in pdf per l’automotive a 48V come tensione standard per i servizi di bordo ,
Credo che Tesla voglia essere Apple e Android al tempo stesso
i concessionari ??
a parte l’usato sono storia !!
in Italia lo sappiamo da anni , ogni 3 auto vendute 2 sono usate
anche qui ,Smart e soprattutto oggi Tesla hanno modificato radicalmente il modo di vedere auto nuove
ps
per capire quanto è importante la finanza
basta vedere chi finanzia le auto Tesla
in prima battuta viene proposta Ca Auto Bank, nata come FCA bank , sotto il controllo di fiat
oggi si propone sotto il controllo di Credit Agricol francese
una finanziaria multi marche ,IMHO,comprese quelle cinesi in un prossimo futuro o cinesi rimarchiate già oggi
per la finanza , pecunia non olet
mi spiace per i concessionari della California ,
troveranno lavoro come installatori di fotovoltaico unico settore che garantisce futuro e ricchezza per i prossimi decenni secondo me
Anche negli Usa le vendite annuali di veicoli elettrici _ più di un milione nel 2023 _ hanno raggiunto volumi tali da suscitare le reazioni dei NO BEV. Ma quello che è successo a fine novembre ha dell’incredibile.
Invece di scrivere che ha dell’incredibile, forse sarebbe meglio fare una riflessione; ovvero che i dati sulle vendite delle auto elettriche probabilmente sono taroccati… (per me sono sicuramente falsi..)
// i dati sulle vendite delle auto elettriche probabilmente sono taroccati… (per me sono sicuramente falsi..) //
Fonti dietro questa affermazione? “Probabilmente” e “per me” sono buoni per il bar e basta.
“La bolla dei veicoli elettrici è scoppiata. È la cruda verità dei numeri.”
articolo tratto da MilanoFinanza (fonte Barron’s); la redazione mi scuserà se faccio riferimento a un articolo di un altro sito ? (che però non è un sito concorrente..).
non metto il link, basta cercare il titolo dell’articolo su Google
Ma quell’articolo non parla di dati sulle vendite taroccate. Parla di investimenti finanziari, parla di un rallentamento del tasso di crescita: sai cosa vuol dire? Vuol dire che le vendite stanno ancora aumentando, ma meno che in passato.
Vuol dire che se prima vendevano 100 auto e dopo 200 con un aumento del 100%, adesso hanno venduto 1.000.000 di auto e domani prevedono di venderne 1.200.000, che sono “solo” il 20% in più.
Ma lo sai cos’è un tasso di crescita? Sai che poi devi rapportarlo ai valori assoluti?
l’articolo dice una cosa diversa, parla del rendimento a breve termine della capitalizzazione in borsa (valore delle azioni) di varie start-up e anche di Tesla
mi fa un po’ impressione chi ancora si mette il salame sugli occhi per non vedere l’avanzamento progressivo inarrestabile che per tanti motivi nel giro degli anni (neanche troppi) sostituirà le auto termiche
non vederlo è ideologia, negazionismo, scollamento dalla realtà:
” i dati sono sicuramente falsi ”
mi chiedo poi se queste persone ragionano cosi, restano nella loro “bolla informativa”, senza percepire il resto del mondo, anche quando vanno a votare o devono prendere decisioni sul luogo di lavoro, e allora i problemi sono anche più seri che discutere di BEV
magari tra un anno, con le percentuali di vendita ancora salite e più auto sulle strade, ancora di nuovo a scrivere ” i dati sono falsi” e magari con l’aggiunta “le auto in strada sono finte, sono sempre le stesse che le spostano da una provincia all’altra”
per chi si intende un minimo di borsa, quando un titolo dimezza il proprio valore è perchè il mercato si aspetta un drastico calo di fatturato e ricavi.
nel caso di un’azienda che vende automobili mi viene da pensare solo a un drastico calo delle vendite; quindi dove l’articolo direbbe una cosa diversa ?
tasso di crescita lo so cosa è, se stesse veramente aumentando, i titoli in borsa non si sarebbero dimezzati, non si deve essere esperti di finanza per capirlo…
@felics oh santa pazienza.
Siamo ancora alla storia dei traghetti, non vera?
Poi per quanto riguarda la id3 cosa c’entra un modello con tutto il settore?
È come dire che siccome negli Anni 80 l’Alfa Romeo Arna non si vedeva nemmeno svendendola, allora tutte il settore automobilistico era morto.
Non sono esperto di finanza
ma ormai lo abbiamo letto in tanti che su Tesla in borsa si specula continuamente tra un supposto valore reale e uno nominale delle azioni e le continue oscillazioni di valore per motivi seri oppure anche quando Aloisio Muschio fa un ruttino furbetto ma maleducato su ex-twitter
e si specula sul valore delle azioni anche tra le differenti previsioni che tesla in un anno raddoppi le vendite oppure le triplichi
e se non le triplicherà Tesla, sarà perchè invece sarà stata BYD a trilplicare
il resto dell’articolo è su start-up come Fisker, queste sono lo 0,00001% del mercato e effettivamente in quanto aziende poco più che semi-artigianali, più di concetto e ancora più sovraquotate in borsa, sono marchi più a rischio di essere delel bolle tecnologiche come lo erano le start-up californiane del software per un investitore
quale marchio specifico la spunterà nel fare più vendite, non ha a che a vedere con il trend mondiale di vendite di auto elettriche, che se lo guardi i dati negli anni è saldamente in crescita e in accelerazione, e anche gli investimenti dei costruttori doverbbero dirti qualcosa
ti propongo di fare tregua sulla polemica e di cercare sul tubo i video di Gianfranco Pizzuto, perché li ho trovati un bel racconto, è la storia della prima azienda “start-up” Fisker, che non ebeb fortuna, ma aveva cercato di fare lo stesso percorso di Tesla negli anni in cui stava per essere lanciata la Model S
raccontare fatti reali sarebbe fare polemica ??
VW non è una start-up, eppure notizia di 3 giorni fa ha fermato la produzione della ID.3 e della Cupra, dove sarebbero tutte queste vendite in crescita ?
inoltre, il fatto che non vogliono le auto elettriche su traghetti e navi, non credo che aiuterà le vendite…
VW non ha rallentato la produzione delle sue elettriche perché vende meno elettriche di ciò che vendeva prima…
L’ha rallentata perché vende meno elettriche di quanto PENSAVA di riuscire a vendere ma anche le vendite di VW sono in aumento…
Hanno solo sbagliato la loro previsione di vendita perché pensavano di far di un sol boccone la concorrenza (Tesla in primis) mentre invece è più facile che avvenga l’inverso…..
P.S. raccontare fatti non è polemica….
Invece è polemica quando si prende un fatto vero (VW rallenta la produzione di EV) e lo si utilizza per dimostrare una falsità (le vendite delle EV sono in calo e la bolla è scoppiata) non capendo, o peggio ancora facendo finta di non sapere, il reale motivo per cui il fatto vero avviene (VW ha solamente sovrastato la sua crescita di vendita, non quella delle EV nel totale, che comunque c’è…)
@roger Mi scuso con la redazione se posto link di altri siti, ma quando mi si accusa di dire cose false…; la compagnia Armas Trasmediterránea ha messo il divieto perchè la compagnia di assicurazione Allianz non pagherebbe i danni; inoltre c’è pure una compagnia norvegese (la famosa Norvegia dove tutti comprano auto elettriche..):
https://www.telecinco.es/noticias/sociedad/20231122/prohiben-embarque-coches-electricos-ferrys-canarias-miedo-exploten_18_011039979.html
https://www.mynewsdesk.com/no/havilakystruten/news/vi-tar-sikkerheten-paa-alvor-460184
Ha letto tutto? E’ stato rifiutato il carico su una specifica nave, non attrezzata per trasportare auto elettriche. La stessa compagnia aveva effettuato il viaggio d’andata.
Massimo ma si sorprende???
La tecnica di disibformazione è ultracollaudata e ultraconosciuta: si prende un singolo avvenimento a livello planetario senza guardare perché è avvenuto e lo si fa diventare la norma decontestualizzando…
Chissà a quanti veicoli termici è stato rifiutato l’imbarco per i più svariati motivi ma un singolo caso che capita ad uno elettrico ed ecco che la narraziobe diventa che in tutto il mondo nessun veicolo elettrico può più salire su nessun traghetto…
Storia già vista e rivista… d’altronde si sa che tutte ke ueto elettriche vanno a fuoco di continuo…
Lo so bene: sto aspettando che qualcuno ci racconti che l’incendio all’ospedale di Tivoli è stato provocato da un’auto elettrica.
Non ci vuole molto a capire qual’è il vero motivo per cui i concessionari anericani sino oreoccupati…
Anche li le elettriche sono come da noi, cioè bisognose di 1/100 della manutenzione rispetto ad un termico.
Basta considerare questo per avere chiarissimo il motivi della loro preoccupazione… altro che difesa dei loro clienti… la difesa è per il loro portafoglio (a discapito di quello dei loro clienti) che con le elettriche rischia di sgonfiarsi visto che non costringono i loro clienti a tornare da loro ogni 2 giorni a versarli l’obolo del tagliando.
Hehehe hai scritto anericani: lapsus freudiano o semplice errore di battitura?
Ha letto bene sig. Moreno ? non è un singolo avvenimento, è la norma per una compagnia norvegese (e sappiamo che la Norvegia è presa come esempio in certi ambienti…).
io non conosco il norvegese (scusate l’ignoranza), quindi ho fatto la traduzione con google, e questo è il risultato, mi sembra abbastanza chiaro :
Dopo un’analisi dei rischi effettuata da Proactima AS, Havila Kystruten ha deciso che solo le automobili e i veicoli a motore che utilizzano combustibili fossili possono essere trasportati a bordo delle navi della compagnia, in porti selezionati lungo la rotta costiera.
Te lo spiego io che in Norvegia ci vivo: sulla stessa rotta PASSEGGERI (Hurtigruten, il famoso “postale” che parte da Bergen ed arriva sino a Kirkenes, oltre Capo Nord) navigano 2 compagnie. La prima trasporta regolarmente anche elettriche ed ibride mentre a seconda no perché, trasportando solo 9 auto, non ha trovato conveniente spendere i soldi per mettere a norma la nave, PER Il MOMENTO!
In Norvegia lavorano decine di compagnie di traghetti con centinaia e centinaia di rotte che mettono in comunicazione un infinito numero di isole e permettono di “saltare” lo stillicidio continuo di fiordi. E non ce n’è UNA che si rifiuti di trasportare BEV o PHEV (anche perché fallire be di lì a poco costo il numero di auto circolanti). Quindi, prima di diffondere stupidaggini… informati meglio!
Grazie Sandro, come sempre, se ne leggono tante sulla Norvegia che avere un riscontro da chi ci vive è prezioso.
è inutile commentare i singoli fatti se voi non capite il succo del discorso…
E qual’è il succo del discorso???
Che I dati di vendita delle BEV sono sicuramente taroccati (fonte: lo penso io), che le bev non si vendono perché VW ha fermato la produzione di 2 modelli che pensava di vendere a milioni solo perchè “io sono VW” (mentre invece Tesla abbassando i prezzi e facendo uscire prima model Y e poi la “nuova” model 3 li ha praticamente messi fuori mercato…) e che le bev sono così pericolose che nessuno le fa salire nei traghetti (perchè una compagnia con 2 navi e 9 posti auto in tutto ha scelto di non farle salire)….
Si indubbiamente il problema è il nkstro che non capiamo il succo del discorso…
a me sembra la classica notizia travisata sui media per fare acchiappa-clics tra gli esagitati ideologici anti-bev
è una compagnia che ha traghetti passaggeri, non trasporta auto, e che ha aggiunto 2 navi in grado di caricare anche alcune auto, ma evidentemente non così ben attrezzate per questo, e su queste navi per ora ha preso questa decisione
” The company is currently operating its first two cruise ships which were designed to also transport a limited number of vehicles and cargo”
https://maritime-executive.com/article/havila-bans-electric-and-hydrogen-vehicle-transport-due-to-fire-danger
Se la Norvegia è presa da esempio, e tu avessi un poco di senso critico sul mondo reale, avresti dovuto scrivere che tutte le altre compagnie, tranne queste 2 navi, caricano le auto, quindi siamo a posto