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La ricetta di Elon Musk per il successo (evitando i flop)

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elon tesla
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La ricetta di Elon Musk per avere successo? Evitare le facili illusioni, soprattutto in un campo come quello dell’auto elettrica che il patron di Tesla conosce bene.

la ricetta di Elon Musk
La prima Tesla, la Roadster, uscita nel 2009 in piccola serie.

La ricetta di Elon Musk: “Anche Tesla è quasi fallita un sacco di volte…”

Lui li chiama “i ghostbusters di Tesla“, gli acchiappafantasmi del sogno di replicare un  successo che in realtà è quasi impossibile ripetere. Chi pensa di diventare ricco in fretta in questo settore rischi di bruciarsi le dita e di rimetterci parecchi soldi. Anche perché in giro Musk vede molto competitor adottare approcci sbagliati.  “Tesla è quasi fallita così tante volte che ho perso il conto, ha detto in un evento organizzato dal Financial Times. Avviare un’azienda auto è un enorme dolore. Non sono soldi facili. È la cosa più lontana dai soldi facili che si possa immaginare“. Musk non ha fatto nomi, ma i riferimenti a competitor come Rivian e Lucid Motors è abbastanza evidente. “Quello che vedo con alcune di queste nuove Case auto è che stanno saltando molti passaggi. E  cercano di creare modelli di grandi volumi quando non hanno mai prodotto veicoli prima. È come andare alle Olimpiadi e gareggiare senza essersi allenati. Non vincerai. È pazzesco“.

la ricetta di Elon Musk
Il n.1 di Volkswagen, Herbert Diess, qui con Jeff Bezos di Amazon: secondo Musk, proprio Volkswagen è nell’elettrico la “start-up” più promettente.

“Impara dalle piccole stupidate  ad essere meno stupido nel tempo”

Il consiglio di Musk per le start-up è di iniziare in piccolo. E di poter sbagliare quando il business ha ancora dimensioni contenute, evitando disastri con volumi di produzione più elevati. Tesla è partita da auto di piccole serie come Roadster, Model S e Model X, per passare a grandi volumi con Model 3 e Model Y solo in seguito: “Commetti i tuoi errori su piccola scala e assicurati nel frattempo di avere un buon capitale a disposizione. E impara gradualmente dalle cose stupide che fai all’inizio ed essere meno stupido nel tempoÈ  durissima andare contro le Case autom affermate, che hanno il vantaggio dell’esperienza esistente, delle reti di concessionari e dei clienti”. Qual è dunque il nuovo competitor che Musk giudica più promettente? È un nome che non vi aspettereste e che non è esattamente una start-up: Volkswagen. “Penso che la società che fa i maggiori progressi, oltre a Tesla, sia in realtà VW. Che non è una start-up, ma potrebbe essere in  considerata come tale  dal punto di vista dell’elettrico, dove sta facendo il massimo“.

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8 COMMENTI

  1. Con meno di 100000 auto elettriche vendute nel primo trimestre 2022, VW è il secondo produttore al mondo di bev, (molto) dietro Tesla. Inevitabile per Musk riconoscere gli sforzi di Diess che tra l’altro non passa occasione che lo elogia come fosse suo fratello. Inoltre Musk ha tutto l’interesse a fare credere ai costruttori che il modello vincente sia quello di Diess, così li manda tutti nella direzione SBAGLIATA.
    Al momento l’unico asso nella manica dei competitor sono le batterie a stato solido: VW ha QuantumScape, Mercedes ha StoreDot e ProLogium, BMW e Ford hanno SolidPower, Tesla rischia il sorpasso su una tecnologia chiave. A parte questo, non vedo vere minacce al dominio di Tesla…

    • La grande forza di Tesla, ovvero il carisma e la genialità del suo fondatore, alla lunga possono trasformarsi in una potenziale debolezza. Ovvero: che ne sarà di Tesla dopo Elon Musk? In Volkswagen ragionano su tempi molto lunghi e si sono convinti che Musk abbia dato una scossa salutare a tutto il settore, aprendo nuovi fronti di business che renderanno l’industria dell’auto ancora più profittevole, vendendo più servizi che motori e lamiere. Oltretutto c’è un feeling personale molto forte tra Musk e il numero uno della Volkswagen, Herbert Diess, e questo ha fatto sì che la Germania non alzasse le barricate davanti alla prospettiva di una fabbrica Tesla vicino a Berlino. Diess è convinto che portino nuovi modi di lavorare che non possono che giovare alla Volkswagen e c’è addirittura chi non esclude una futura collaborazione tra i due su qualche progetto specifico.

      • Che ne sarà di Tesla dopo Elon Musk ? Si potrebbe replicare dicendo : che ne sarà di VW dopo Herbert Diess … visto che il primo ha 50 anni e il secondo 63 .

        • Non è la stessa cosa, siamo seri: Diess è solo uno dei tanti presidenti che si sono avvicendati in questi decenni, Musk è la Tesla. Poi ci sono casi di aziende che si identificavano con il fondatore (vedi Microsoft con Bill Gates) che continuano a prosperare anche oltre e speriamo che accada anche per Tesla. Ma il punto di domanda c’è.

          • Siamo seri , la storia dell’auto è piena di nomi importanti che hanno creato il marchio ( Enzo Ferrari, Henry Ford, Tonino Lamborghini etc. etc. ) eppure le loro aziende prosperano ancora dopo anni e anni dalla loro scomparsa.

    • Musk è il vero punto debole di Tesla, perché oltre ad essere un uomo è anche un visionario alla ricerca di nuovi modelli di business inventati da altri e da sviluppare.
      Non a caso ha sempre professato il credo: “Prendi il controllo del problema, non permettere al problema di controllare te.”
      Cosa vuol dire?
      Vuol dire che non è tanto l’essere dei visionari, quanto essere capaci di convincere altri imprenditori ad investire raccogliendo i loro soldi per i propri progetti.
      La vera capacità che ha dimostrato è saper risolvere problemi nel loro complesso.
      Inutile fare la prima auto elettrica sei poi questa non è realmente utilizzabile perché manca di autonomia, non ci sono stazioni di ricarica diffuse e non si può ricaricare a casa propria quando si dorme.

      Ora il suo business è oltre Tesla.

      SpaceX, Starlink e Neuralink.

      La Space Economy, il più importante stanziamento di risorse economiche finalizzate alle esplorazioni spaziali alla conquista del pianeta più simile alla Terra nel Sistema Solare.
      Questa è la sfida.
      Tutti i sondaggi hanno evidenziato che Marte era saturo d’acqua, era più caldo ed aveva un’atmosfera più densa, condizioni queste in grado di determinare un ambiente abitabile.
      La missione su Marte per avere successo deve utilizzare le risorse già disponibili localmente. L’acqua è la risorsa più preziosa per gli astronauti e per sintetizzare il carburante per ritornare dopo 2 anni sulla terra.
      Tutte le missioni rover, l’ultima quella di Mars Perseverance sono finalizzate a cercare acqua, microorganismi, zone adatte all’atterraggio e a creare basi per aiutare gli astronauti a sperimentare la vita, trasformando l’atmosfera per renderla respirabile, dopo aver caratterizzato clima e geologia, in quanto su Marte manca lo strato di ozono, che protegge dalle radiazioni ultraviolette. La mancanza di ozono favorisce la trasformazione nel suolo dei superossidi a causa delle radiazioni ultraviolette, i superossidi rappresentano un grande problema perché sono in grado di scomporre le molecole organiche.
      Chiaro è che chi si trova ad affrontare questi problemi e di risolverli disporrà del migliore know how applicabile in tutti i campi di ricerca e d’impresa.

      Non meno importante Neuralink e il transumanesimo: la simbiosi dell’uomo con l’intelligenza artificiale e i big data per interagire simultaneamente con le nuove tecnologie.
      Sarà Neuralink l’emblema del trasumanesimo, si andrà oltre gli smart phone: la connessione istantanea ai big data con il sistema nervoso. Il nostro. 

  2. Interessante !
    Considerare Volkswagen il produttore più promettente, nonostante i problemi che affiggono i suoi “prodotti elettrici”, ci può indicare quanto gli altri competitor siano in ritardo.

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