La ricarica secondo VW: le nostre abitudini sono destinate a cambiare (in meglio) già entro il 2025. Paola di Martin Roemheld, top manager di Elli, l’azienda del Gruppo tedesco che si occupa di forniture di energia.

La ricarica secondo VW: arrivano la robotica e l’induttiva
Attualmente l’80% dei proprietari di auto elettriche ricarica la vettura a casa o al lavoro. Un’opportunità di cui non tutti possono godere. “Credo che nel 2025 tutti potranno guidare elettrico anche senza avere a disposizione un punto di ricarica privato”, spiega Roemheld. “Innanzitutto avremo veicoli con maggiore autonomia e capacità di ricarica. E l‘infrastruttura per ricaricare sarà sviluppata meglio. Basteranno 15 minuti per recuperare un’autonomia sufficiente a guidare in città, anche senza avere un punto di ricarica personale. E saranno necessarie solo un paio di soste per la ricarica a settimana”.Già oggi le stazioni di ricarica coprono diverse esigenze, ma nel prossimo futuro verranno affiancate da tecnologie che avranno un ruolo importante in termini di praticità per gli utenti: la ricarica robotica e quella induttiva”.
La ricarica secondo VW: in città non servirà il box privato
Nel caso della ricarica robotica, è la stazione stessa a muoversi e raggiungere l’auto, senza che l’utente debba cercare il punto esatto, magari all’interno di un parcheggio. Con la ricarica induttiva, invece, non serve la connessione via cavo perché l’auto riceve energia tramite una piastra di ricarica nel terreno. Come avviene con gli smartphone. “Per sfruttare questa tecnologia sarà necessario aggiornare le auto. Ci sono molte start-up impegnate in questo settore e la concorrenza è incredibile, ma al momento non c’è ancora una modalità standardizzata”, premette Roemheld. Nelle aree extraurbane lo scenario cambia: qui è più probabile l’installazione di punti di ricarica nelle abitazioni, ma si tratta di wallbox a uso privato. Qui sarà importante creare un numero sufficiente di stazioni di ricarica rapida, per colmare il divario in tutte quelle zone dove il mercato non è ancora decollato.

“Convertire all’elettrico le stazioni di servizio”
Roemheld sottolinea l’importanza delle stazioni di ricarica rapida. “Sono fondamentali, un’infrastruttura dall’accesso facile e veloce, con tempi di attesa ridotti, grazie alla rapidità del processo. Nelle città occuperanno uno spazio relativamente piccolo e potranno sfruttare la conversione delle vecchie stazioni di servizio. Senza bisogno di occupare altro suolo”. Volkswagen implementerà poi la ricarica bidirezionale sulle auto già nel 2022, un salto tecnologico. “Mi piace paragonarlo alle prime fotocamere dei cellulari. All’inizio erano peggiori di quelle delle fotocamere digitali. Ma anche grazie all’introduzione di modelli di business collegati, Instagram per esempio, sono migliorate radicalmente. Con la ricarica bidirezionale avremo un percorso simile: le auto potranno cedere energia, fornire un’alimentazione di emergenza o ricaricare un’altra auto”, spiega. E si svilupperanno nuovi business. “Costruiamo auto che immagazzinano fino a 80 kWh; una famiglia di sei persone consuma 8-10 kWh al giorno. Potrei usare l’energia dell’auto per coprire le esigenze della famiglia per sei giorni e guidare ancora 100 km”.
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Io penso che tra le novità più utili per l’auto elettrica ci siano i punti di ricarica a bassa potenza nei lampioni stradali, così da permettere la ricarica a chi non ha box. Fatto quello e le fast in autostrada, saremmo già al pari o meglio delle termiche come praticità di rifornimento. La bidirezionalità forse può avere un suo perché, soprattutto per chi ha il fotovoltaico così da evitare gli accumuli domestici che mi hanno sempre lasciato un po’ perplesso, ma wireless e robot mi sembrano inutile fantascienza.
A me basterebbe che mettessero le pensiline per la pioggia
Mi piacerebbe sapere perché si continua a discutere di velocità di ricarica di autonomia e di ricariche wireless addirittura di piste wireless di ricarica per le auto elettriche quando c’è già una soluzione ottima, quello dello scambio batteria. Basterebbe che si stabilisse uno standard magari europeo se non si vuole adottare quello cinese che già hanno progettato stazioni di rifornimento con scambio della batteria scarica con una carica. Enormi i vantaggi: batterie più piccole, quindi meno costose e più leggere, vita più lunga della batteria grazie ad una ricarica lenta nella stazione di ricarica- scambio, nessuna preoccupazione per la durata di vita della stessa, maggiori possibilità di riciclo a fine vita perché le batterie sarebbero tutte uguali, tempo di rifornimento irrisorio senza necessità di potenze esagerate alle colonnine. Perché non leggo articoli su questa possibilità?
Di articoli in merito ne abbiamo scritti a decine, anche se lei non li ha letti. E abbiamo spiegato per filo e per segno i numerosi motivi per i quali lo scambio rapido delle batterie è già fallito una volta, con Better Place in Israele, e difficilmente si affermerà. In Cina lo adotta Nio, solo per le proprie vetture e solo in un centinaio di città, che è niente in quel Paese dove una rete capillare dovrebbe averne almeno dieci mila.
Forse c’entra poco, ma vorrei sapere se questa notizia può essere vera
https://www.mahle-powertrain.com/en/news-and-press/press-releases/mahle-powertrain-and-allotrope-energy-unveil-breakthrough-battery-technology-85632
Perché non ha senso cambiare la batteria o per lo meno chi vive fuori città la 99% ha anche un posto auto, e quindi non necessita di dipendere dalle stazioni di servizio, e per i pochi viaggi a lunga percorrenza li può caricare con le ultrafast 800Volt e magari 400kw/h o superiore visto l’andamento della tecnologia, che più o meno è lo stesso tempo di una sostituzione batteria.
Poi ci può anche stare qualche modello con batteria intercambiabile, ma come la mettiamo con la batteria? la venderanno o la noleggiano, perché comunque c’è una grossa questione che si mette in piedi.
Lentamente e per sfinimento, mi sto “convertendo” anche io a questa tecnologia (che non mi piace). Purtroppo in Italia e in Europa si sta andando verso una rete di ricariche HPC non sufficientemente potente, 350 Kw, una vera delusione. Peggio mi sento se penso che queste ricariche “veloci”, ad oggi, danneggiano la batteria, diminuendo la longevità, come ormai diversi osservatori e testimonianze concordano sia accaduto a batterie Tesla e VW: estremamente longeve se ricaricate a casa, troppo precocemente deteriorate se ricaricate spesso presso i supercharger.
Da un lato, quindi, dovrei auspicare che la rete si evolva (sia lato colonnina sia lato Terna), arrivando a 500 kw e le batterie siano in grado di supportare senza effetti collaterali queste velocità; dall’altro, tuttovia, vedo una soluzione che in Cina sta prendendo piede, quella del battery swap, che consente ricariche velocissime. Tra l’altro Nio ha uno standard “aperto”, ovvero è disponibile, se gli altri costruttori si adeguano, a swappare anche le batterie altrui (non ho idea con quali vincoli, non ho approfondito).
Io lancio una mia piccola idea a favore delle ricariche > 350 kw: se un costruttore si dovesse dotare di una batteria in grado di ricaricare, ad esempio, a 500 kw, vista la penuria/assenza di punti HPC adeguati, io al suo posto doterei l’auto di un doppio ingresso ccs combo 2 facendo sì che quando entrambi gli ingressi sono usati, ogni ingresso serva metà batteria. Ovviamente il doppio css combo 2 funzionerebbe solo se ci sono 2 colonnine HPC adiacenti, libere e funzionanti: a livello di costo non cambierebbe nulla perché la quantità di kwh immessa sarebbe la stessa e anche a livello di “netiquette” verso gli altri utenti perché è vero che tengo 2 stalli occupati ma li tengo occupati per la metà del tempo.
Secondo te, costruttori di auto e di infrastrutture di ricarica dovrebbero fare tutto sto casino (costosissimo) per pochi fenomeni come te che guidano ai 130 per 1000 km senza nemmeno andare in bagno? Padrone tu di farlo (però girami al largo) ma il 99% degli automobilisti ha altri modi per scaricare le sue frustrazioni.
E secondo te stanno lavorando sulle batterie che si ricaricano in meno di 5 minuti perché sono l’unico ad avere questa esigenza? Secondo te GAC ha già messo in commercio a fine Agosto una colonnina di ricarica a 500 kw perché nessuno ne sente minimamente il bisogno? Il M5S ha scritto una legge che prevede che la ricarica di un’auto elettrica in autostrada non può superare il tempo di ricarica di una termica per compiacermi? Secondo te le attuali colonnine HPC di EnelX rimarranno il top della tecnologia e imbattute in velocità anche tra 14 anni, ovvero nel 2035 quando si venderanno solo elettriche?
Massimo, te lo dico da informatico, questo è l’anno zero dell’auto elettrica. Stiamo assistendo alla nascita del primo Nokia 7110 dove il WAP era chiamato “internet mobile”. Se tu credi che tra 14 anni avremo le stesse tecnologie di oggi, sbagli di grosso. Certo, il Nokia 7110 quando uscì era considerato il top, tutti ne erano entusiasti, sembra un oggetto fantascientifico, a chiunque avresti chiesto nessuno avrebbe detto di volere di più. Poi 8 anni dopo è arrivato Steve Jobs e il primo iPhone e Nokia finì nel dimenticatoio. Se tu credi che tra 14 anni una ricarica all’auto elettrica richiederà 20 minuti sbagli.
Certo che la tecnologie evolve, lo ripetiamo ogni giorno. Bisogna vedere verso che direzione. Sostenibilità, costi, recupero dei materiali, peso dell’auto, compatibilità con la rete elettrica potrebbero essere più importanti di quei tuoi manicali 10 minuti rubacchiati qui e là al tempo di ricarica, cosa che per il 99% per cento degli automobilisti potrà riguardare tre o quattro viaggi lunghi all’anno, mentre i tragitti cittadini e la ricarica notturna o al lavoro saranno la norma.
Benissimo Massimo, ci siamo scambiati i punti di vista. Fotografo questo post perché qui io faccio la mia scommessa con te (senza soldi e senza pain, scommettiamo solo per divertirci in amicizia): io dico che nel 2035 (attenzione: non prima del 2035!) la ricarica a lavoro e la ricarica notturna non decolleranno perché impraticabili, ci saranno solo ricariche HPC o battery swap (in pratica ricariche “veloci” quasi come le termiche) accompagnate da ricariche in box auto (per chi può), tu invece sostieni il contrario.
Tra 14 anni scopriremo chi di noi 2 ha ragione. Intanto uno screenshot a questo post lo faccio e me lo conservo.
Guarda, avrei altro di cui occuparmi per i prossimi 14 anni
induttivo con centinaia di Kw? Ma se siamo tutti preoccupati per i pochi mW di un telefonino!
Ma no figuriamoci…. se lo dice greta… e del campo magnetico che si crea con un motore elettrico sotto il sedere ancora meno problemi… ma il 5g…