La ricarica secondo VW: arriva il plug&charge anche in Italia, nella rete in fase di costruzione con Enel X e nelle stazioni Ionity. Niente più app o card, è il cavo a “riconoscere” l’auto, come già avviene con le Tesla e ora con la Mercedes EQS.
La ricarica secondo VW: non serviranno più app o card
La strategia Volkswagen nel tema ricarica si pone due obiettivi:
- Facilitare l’operazione (ancor più del rifornimento di benzina) facendo sì che il cliente debba semplicemente collegare il cavo all’auto.
- Convincere i clienti, grazie a questa semplificazione, che l’elettrica può essere la prima auto di famiglia. E non, come avviene oggi, solamente la seconda per la città.
E la chiave più intuitiva per facilitare la ricarica è dare ai clienti la possibilità di utilizzare il plug&charge. Nel 2022, ID.3, ID4 e ID5 saranno già dotate della nuova funzione, che sostituirà il processo di autenticazione con card o app. Appena il cliente inserisce il cavo, viene avviata una comunicazione crittografata (standard ISO 15118) tra l’auto e la stazione. L’autenticazione richiede pochi secondi, con fatturazione in automatico. Oltre che nella rete italiana con Enel X (e con Ionity), il plug&charge sarà possibile nel resto d’Europa nelle reti che VW sta allestendo con Aral, BP, EON, Iberdrola ed Eviny.

La ricarica secondo VW: diventerà più conveniente con la bidirezionale
È un altro passo nel lungo e faticoso inseguimento di Volkswagen a Tesla, che da tempo offre la possibilità del plug&charge nei suoi Supercharger. Ma la Volkswagen è il primo tra i grandi marchi generalisti a farlo. E pensa già al passo successivo: la ricarica intelligente e ricarica bidirezionale. VW ritiene che un sistema di gestione dell’energia domestica (HEMS) è un prerequisito per la ricarica intelligente a casa. Questo sistema riconosce le esigenze dei clienti, in modo da scaglionare i consumi in modo intelligente, rendendo ancora più semplice la ricarica con l’energia solare prodotta col fotovoltaico. Spiega Elke Temme, responsabile Charging and Energy di VW: “Abbiamo un chiaro obiettivo strategico. Vogliamo rendere possibile l’utilizzo delle batterie dei nostri veicoli sul mercato dell’energia come accumulatori di energia flessibili e mobili. E questo può anche rendere la tariffazione molto più conveniente per i clienti, che saranno in grado di immettere la propria energia nella rete pubblica”.
Obiettivo: 9 minuti per ricaricare dal 5 all’80%
Ma oltre che più facile, la ricarica secondo VW dovrà essere più capillare e veloce. Tutti i modelli ID. usciranno in una nuova versione software, con cui la potenza massima per la batteria da 77 kWh aumenterà da 125 a 135 kW. O 150 kW per la ID.5 GTX . Ciò ridurrà la durata del rifornimento fino a nove minuti durante la ricarica dal 5 all’80%. Questi miglioramenti saranno attivati anche nelle auto già vendute tramite un aggiornamento software nel prossimo futuro. Ci sarà anche una nuova modalità di cura della batteria per garantirne la massima protezione, limitandone il livello di carica superiore (SOC) all’80%. Quanto alla capillarità, il Gruppo Volkswagen farà la sua parte installando circa 18.000 stazioni di ricarica rapida in Europa, insieme ai partner citati sopra. Con in più circa 35.000 punti presso partner di vendita al dettaglio, molti dei quali saranno accessibili al pubblico.
Buongiorno @Mauro Tedeschini, ritengo ci sia un’errore forse nella traduzione dell’articolo: la riduzione di tempo della ricarica nella fascia 5 – 80% ritengo si intenda, appunto, una riduzione di tempo fino a 9 minuti e non che ci si impiega 9 minuti. Basta calcolare che anche andando a prendere la potenza più alta di ricarica indicata (150 kW) per una batteria da 77 kWh significa caricare 57,75 kWh che con le dispersioni si arriva a circa 59 – 60 kWh. Quindi anche erogando 150 kW di potenza in modo flat per tutta la curva ci vorrebbero 39 minuti e non 9.
Ciò non toglie che il continuo miglioramento delle performance di ricarica e il miglioramento della user experience da parte degli utenti siano importanti fattori sui quali VW sta ben investendo. Un saluto.
Gli unici a trarre vantaggio saranno quelli di Volkswagen che così applicheranno la loro tariffa Wecharge.
Un dubbio: con la ricarica bidirezionale dureranno meno le batterie visto che aumenterà la quantità di energia fornita e poi ricaricata?
domanda: ma se io ho una tessera duferco e una becharge con questo sistema di ricarica a riconoscimento automatico potrò scegliere quale fornitore usare per l addebito o finirò col pagare con la tariffa a consumo del gestore della colonnina? è una questione non da poco, visto i prezzi folli delle ricariche elettriche a consumo ..
Da quel che si legge occorrerà l’abbonamento We Charge, quello della Volkswagen.
Ottima iniziativa per diminuire il divario con Tesla: Bravi!
Attenzione però a fare le cose per bene: in caso contrario è semplice pubblicità che prende in giro i proprietari di auto WW …
Quindi :
1)Da che mese verranno vendute le auto “già dotate della nuova funzione” ?
2)Entro che mese verranno AGGIORNATE tutte le auto già in circolazione ? Ed a che prezzo ?
3)Entro che mese verranno aggiornate le stazioni di ricarica in presenti in Italia ?
Solo avendo chiare queste tempistiche sarà possibile valutare questa iniziativa.
Ciao da Paolo
PS
Tesla in Italia in Italia applica già questa tecnologia in 400 prese di ricarica Fast o super Fast situate in 47 stazioni
Considerando che siamo in Italy i tempi non saranno brevi…