La ricarica più potente d’Europa? In una stazione di servizio di un’autostrada spagnola: arriva fino a 400 kW. In teoria può rifornire un’auto in 5-10 minuti, ma in realtà tutto dipende da quale potenza la macchina è in grado di ricevere.
La ricarica più potente è in autostrada, targata Repsol
In questo momento l’auto che ricarica alla potenza maggiore è la Porsche Taycan, che arriva a punte di 270 kW (qui i dati su 10 modelli tra i più diffusi). Un caricatore da 400, , oltre che uno sfoggio di know-how tecnologico, è dunque un investimento sul futuro, quando si caricherà a maggiori potenze. E i tempi della sosta dell’elettrico si allineeranno (o quasi) a quelli di un’auto a benzina o a gasolio. Comunque sia, il caricatore da 400 kW c’è, l’ha sviluppato per Repsol-Ibil l’azienda spagnola Ingeteam, che ha sede nel Parco Tecnologico della Biscaglia.
E si trova sull’autostrada A-8 in località Abanto-Zierbena. Ingeteam ha lavorato utilizzando semiconduttori in carburo di silicio (in sigla SIC), “il materiale del futuro prossimo“, secondo il capo del team di sviluppo, Mikel Zabaleta. In un’intervista al sito spagnolo HibridosyElectricos, Zabaleta ha spiegato il SIC ha una “rapidità di funzionamento che si traduce in una riduzione delle perdite e in una diminuzione della taglia dei componenti“. Con una densità energetica inimmaginabile nei tradizionali semiconduttori in silicio.
Giappone e Cina si alleano per ricariche oltre 500 kW

La ricarica più potente del mondo, invece, è a Oriente, tra Giappone e Cina. CHAdeMO, l’ Associazione che ha sviluppato lo standard in uso in Giappone, si è alleata con il China Electricity Council (CEC) per sviluppare ricariche DC oltre i 500 kW. Il protocollo tecnico è stato denominato ChaoJi e vedrà le sue prime applicazioni concrete a partire dall’anno prossimo. Inizialmente in Cina e Giappone, ma i due partner assicurano che lo standard verrà presto esteso all’India e che la Corea del Sud è fortemente interessata. Si tratta della risposta dei costruttori orientali allo standard europeo CCS. Inizialmente ne fruiranno soprattutto i veicoli commerciali, ma poi la ricarica ultra-ultra-rapida verrà estesa anche alle vetture. Che, ovviamente, dovranno essere predisposte a ricevere ricariche a queste potenze, tali da rifornirti in un paio di minuti. Non a caso in giapponese Chademo significa “come bere una tazza di tè“. In Italia al momento le stazioni più potenti sono le Ionity, che possono arrivare fino a 350 kW.