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La ricarica è ormai nel caos: il prezzo alle colonnine cambia di giorno in giorno, senza preavviso, e delle tariffe non c’è più certezza. Due lettori ci segnalano i casi di Freshmile e dell’operatore straniero Mobility + enBw . Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it
Freshmile: stangata sul supplemento a tempo e non sai più quanto spenderai
“Ringraziando anticipatamente per il lavori di informazione che fate nel mondo del EV. Qualche giorno fa avete comunicato che una società francese “FRESHMILE” aveva proposto prezzi vantaggiosi per la ricarica elettrica. Immediatamente ho scaricato l’APP e acquistato la RFID card. Dopo 4 – 5 gg ho avuto la possibilità di iniziare la ricarica.
Inizialmente alle colonnine AC da 22kW era previsto un costo di € 0,23 kWh + € 0,01 al min. (non ricordo alle colonnine di Free TO X).
Oggi per magia alla colonnina da 22kW siamo passati a € 0,04 al min.
Quindi adesso ti devi preoccupare che non scendi di potenza mentre ricarichi, diversamente non sapresti quanto è il costo finale a kWh„. Enrico Iacomini
La ricarica nel caos: la collezioni di RFID card inutilizzabili di Cristian
Ricarica nel caos piaga non solo italiana: l’ultima delusione da Mobility + enBw in Svizzera
“Sono un vostro lettore da quando, nel 2022, ho ordinato la mia Cupra Born. Vi scrivo perché sono molto stanco del caos nelle applicazioni di ricarica.
Spesso leggendo nei commenti e anche nei vari forum specialistici sembra sia solo un problema italiano. In realtà ho avuto la mia ultima di mille delusioni con un operatore straniero (Mobility + enBw) anche sulle colonnine in Svizzera.
In agosto devo fare un viaggio da Lugano a Messina, viaggio già eseguito a Natale usando un mix delle defunta Enel X Travel Plus, Tesla Suc, e Ionity tramite abbonamento Cupra (Elli). I kwh a disposizione dell’ultimo operatore italiano con un abbonamento decente non sono sufficienti per il viaggio andata e ritorno, e preferisco avere un backup.
Dopo aver cercato le fast che più usavo nella loro applicazione enBW, e alcune simulazioni dei loro abbonamenti, concludo felice di aver trovato una soluzione alla mia esigenze: tariffe accettabili per le fast, anche se non le più basse del mercato, ampia copertura in Roaming e non si è vincolati a sapere prima quanti km si percorrono quel mese come negli abbonamenti a pacchetto.
All’improvviso tariffe da 0,57 a 0,89 €
Sottoscrivo abbonamento come prova per fare un piccolo viaggio, ricevo la tessera gratis e utilizzo felice il mio abbonamento pagando 0.57 euro alle Free to X e ad una colonnina credo NextCharge.
Ritorno a casa molto contento, e condivido il mio entusiasmo consigliando l’app sui social. Pochi giorni dopo, ad abbonamento ancora attivo, ricontrollo l’app e tutte le colonnine controllate in precedenza, sono passate con il mio abbonamento a 0.89 euro.
Praticamente per tutti gli abbonamenti non c’è più nessuno sconto sulle colonnine in roaming.
Scrivo un pò arrabbiato per chiarimenti, e ricevo una supercazzola sul fatto che loro si stanno impegnando per tenere basse le tariffe sul loro network, ma che per le tariffe in roaming il pricing è diventato variabile.
Un’altra inutile card per la mia collezione
Un altra card da aggiungere alla collezione di card e app inutili:
Touring Club Svizzero
Seat Recharge (Elli)
Shell Recharge
EnelX
Be Charge
A2A
Electroverse (visto i continui aumenti con 0.67 forse questa torna di nuovo utile)
e le varie app
Bump
e Northe
…
Da precisare al momento della sottoscrizione erano tutte convenienti, per alcune non ho mai fatto neanche in tempo ad usarle una volta che la tariffa era poco dopo impazzita.
Per fortuna la maggior parte del tempo carico a casa. Ma anche la ricarica a casa è un altro punto dolente. Oggi pago relativamente poco (0,30 franchi svizzeri a kWh). Ma sono in simil monopolio di Stato, ogni comune ha un suo operatore e non si può cambiare. Ogni anno ci sono stati aumenti e si parla di un altro 15 – 20% per 2025
In Ticino ricarico con Emoti a 0.55 chf per le AC e 0.74 per Dc , o se uno degli operatori lo permette, finisco i kwh in abbonamento (esempio BeaglePlug).
Vista la poca autonomia in autostrada e la scomodità di alcune colonnine, soprattutto nei viaggi verso sud, sto valutando se passare ad un ibrida plug-in allo scadere del leasing e tornare in full electric fra 4-8 anni quando i tempi saranno più maturi„.
Una miriade di app, un groviglio di cervellotiche soluzioni tariffarie e, come non bastasse, prezzi in continua evoluzione. Non di centesimi ma di decine di centesimi a kWh: stangate del 20-30% a botta. E senza il minimo rispetto per i clienti, che nemmeno vengono informati.
Quasi impossibile monitorare questo mercato impazzito. Con l’aiuto del nostro collaboratore Luca Palestini abbiamo raccolto qualche altro esempio:
Electroverse (Octopus)
-La ricarica alle colonnine FreeToX da 0,67€/kWh sale a 0,83€/kWh. Aumento di 0,16€, pari a +23,88%.
-La ricarica alle colonnine Ewiva da 0,82€/kWh sale a 0,82€/kWh + 0,15€/min. Aumento non calcolabile a priori, ma, introducendo la componente di costo a tempo, diventa del tutto sconveniente per quelle auto che ricaricano a potenze non elevate. Inoltre il costo folle di 0,82€/kWh come base rende queste colonnine assolutamente da evitare utilizzando l’app
Electroverse.
-La ricarica alle colonnine Enermia (in corrente alternata AC) da 0,49€/kWh sale a 0,61€/kWh. Aumento di 0,12€, pari a +24,48%.
NORTHE
-La ricarica alle colonnine Hera da 0,40€/kWh sale a 0,68€/kWh. Aumento di 0,28€, pari a +70%
Era già chiaro dove si doveva andare a parare… La Maggior parte degli operatori elettrici è connessa alle lobby petrolifere (o lo sono) e quindi i mancati guadagni da una parte li recuperano dall’altra. Chiamiamo accise, anche se non sono dello stato, ma alla fine lo stato guadagna… E noi la prendiamo nella presa di dietro….
Al momento i più convenienti sono gli abbonamenti tesla per utenti NON tesla con cifre variabili 40/50 kwh a seconda del suc e del orario e la app elli con 50 kwh su ionity e ewiva..e pure l abbonamento ionity a 47cent kwh sul loro network. Si riparte da questi.
58.000 km in due anni e 4 mesi. da sempre abbinamento Elly powerpass con cui carico in fast in roamnig dovunque e anche in plug and charge da ionity e ewiva a: 30 cent nel 2022, 35 cent nel 2023 e adesso 50 cent. Rfid card (ne ho solo una e ho sempre usato solo questo circuito). consumo medio 6.5 km per kwh. la macchinetta EV l’ho portata a Spalato, Praga, Parigi, Barcellona, mont saint Michel, Norimberga, Bruxelles, Bruges, Dover con eurotunnel, Canterbury, Londra…Lunedi va in Puglia e ad Agosto Svezia. Ma quanto mi trovo male 🤣 magari la cambio con una puzzolente diesel. ciaone.
IO so solo che l elettrica l ho ordinata.
Ingegeri e elettricisti per fare l’mpianto della mia wallbox in condominio in 3 mesi non ho ricevuto risposte dagli ingegneri per il progetto nè preventivi definitivi dagli elettricisti.
con sti costi delle colonnine, tra tutto, mi sta già venendo il vomito ed il nervoso.
insieme ad un mix di rimpianto per aver firmato il contratto .
intanto verifica dove fai la spesa se ci sono colonnine a prezzi decenti e se, grazie ai “punti” del supermercato puoi avere dei bonus ricarica: io ogni tot settimane accumulo un buono ricarica per le colonnine a pagamento fuori.
Se non riesci a ricaricare con una wallbox.. vedi se puoi comunque utilizzare un “carichino a 2.3kW” (in alcuni casi già fornito): in un paio d’ore 50km li carichi (magari meglio è quello in versione “presa industriale”); prima o poi comunque un elettricista ti potrà verificare e modificare l’impianto…
Tieni comunque presente che anche se alcuni “vantaggi ” stanno svanendo resta comunque un abbondante risparmio sul bollo (con potenze elevate son tant soldi in meno… io in 5 anni risparmierò 1885 euro… per me eran 2 anni di gasolio) ed ovviamente sulla manutenzione necessaria, che è molto ridotta…
Ti consiglio pure TariffeEV , che oltre a fornire l’elenco delle migliori App per rifornire ai vari operatori delle colonnine pubbliche, stanno anche cercando di fare una rete di “resilienti” con appoggi sulle ricariche private (già avevo letto una simile operazione in Francia, che è avvantaggiata rispetto a noi).
Immagino che il problema da sistemare con la ricarica in condomio non sia solo il tipo di presa nel muro, magari ora non hai il consumo individuale separato
comunque ci sono delle spiegazioni (di Alessandro D.) sull’uso nel box della presa industriale blu interbloccata, al posto della presa shuko (questa se datata o di bassa qualità può essere un po’ al limite del sovraccarico dopo molte ore di uso)
Taraia tapioco la supercazzola della ricarica come fosse antani, non trova?
Lo vede come stuzzica, guardi guardi… Se le dicessi Chademo? lo sbidiguri non si trova sulla colonnina anafestica, sempre in manutenzione e in via di estinzione poffarre.
Come dice? non si quaglia?
Ma lo scappellamento in CCS sarebbe troppo costoso, andiamo!
E poi suvvia, la Leaf ha fatto il suo tempo anche se il polimero non nego sia ancora interessante, e poi gallina vecchia fa buon brodo e a queste tariffe, per quanto care, il diesel comunque è perdente e cambiare non conviene.
La plugin nel controsterzo può essere pagante, ma andiamo sorella, se non può caricare a casa son dolori e il tarapia tapioco poi si rattrista.
Si fidi si fidi, si appoggi alle nostre colonnine, ma non troppo forte perchè poi cadono e ne risente l’occupazione abusiva.
Ma meglio non ce n’è, anche senza abbonamenti, sono 89 centesimi al kilowatt, pagamento anticipato, grazie.
Firmato: Ufficio stampa congiunto Becharge e EnelX
Nessuno mi toglie dalla testa che tutto quello che accade è VOLUTO. Da chi? Dai petrolieri, dai gestori dei distributori di carburante e certamente da più di un esponente del nostro Governo.
Quale mezzo migliore per cercare di affossare le BEV hanno costoro, se non quello che stiamo vedendo?
Per non sentirmi paragonato nuovamente ad un disco rotto, non voglio ricordare che tutto quello che ora TUTTI gli utenti stanno lamentando è esattamente quello che da tempo avevo immaginato e scritto.
Ma a me, più che criticare, piace proporre soluzioni e allora visto che le case automobilistiche avranno sicuramente interesse a vendere prodotti per i quali hanno fatto ingentissimi investimenti, mi domando: “Quando tutti insieme decideranno di scendere in campo ed installare a proprie spese una gran quantità di colonnine a prezzi onesti e facili da utilizzare?”
Perché le case automobilistiche, tutte insieme, non decidono di annientare ENEL, ENI e compagni e, COPIANDO TESLA CHE RIESCE A FARLO DA SOLA E ANCHE EGREGIAMENTE, non si muovono?
Quale modo migliore avrebbero per pubblicizzare le loro BEV se non offrire non solo delle ottime auto elettriche, ma anche quello che occorre per farle muovere?
Possibile che non si rendono conto che sarebbe un nuovo interessante business che, se fatto con giudizio, contribuirebbe anche in maniera significativa a far crescere le vendite delle loro BEV?
Dei grossi accordi tra le case automobilistiche avrebbero sicuramente la capacità di distruggere una BABELE che è diventata insopportabile e che noi delle BEV abbiamo il diritto di veder distrutta al più presto e sostituita da chi ha voglia di creare un mercato onesto e semplice da utilizzare.
C’è solo da sperare che qualcuno dei costruttori di auto ci pensi, visto che quelli dell’elettrico o si risolvono i problemi DA SOLI, oppure sono destinati a soccombere presto.
Alle vecchie case automobilistiche sta benissimo la vecchia tecnologia, con tutte le sue manutenzioni e tutti i caldi inviti a farle nelle officine autorizzate e con i ricambi originali. Passare alle BEV richiede innovazione e soprattutto a tendere le auto elettriche dureranno di più e avranno bisogno di meno manutenzione quando invecchieranno.
La guerra contro le BEV è totale, infatti Tesla è spesso nel mirino dei detrattori, le case cinesi si beccheranno il 25% di dazi per aver osato ridurre i prezzi in modo decisivo.
Ovviamente questa storia non avrà un lieto fine, Tesla andrà per la sua strada, i cinesi si metteranno a produrre in Europa. Alla fine i prezzi scenderanno comunque e le vecchie case automobilistiche dovranno per forza adattarsi al nuovo business. Nel frattempo venderanno un bel po’ di tombini termici a più o meno ignari acquirenti che per un po’ saranno perfino convinti di aver fatto la scelta giusta.
I costruttori non lo faranno di spontanea volontà perchè, checcè ne dicano, fanno soldi a palate sia da una parte che dall’altra, anzi ne fanno di più.
Fin dall’inizio hanno convinto l’opinione pubblica che l’auto elettrica fosse molto più costosa (eeeecccerrrrttto!! se dividi i costi su volumi irrisori) mantenendo i prezzi alti/altissimi e piano piano aumentando pure le termiche che dovrebbero essere invece regalate.
Per come la vedo c’è solo un modo per far cambiare loro idea:
entrare in concessionaria, chiedere esplicitamente una EV farsi fare un preventivo ed uscire esclamando: troppo cara!
Quando per salvarsi propongono termiche o mezze-termiche si deve rispondere: tenetevole e ci riuscite riempitevi la pancia.
Putroppo gli italiani sono un popolo di… tortellini.
Consiglio a tutti di comprare il “carichino” da viaggio a 2.3kW con presa Schuko ….
male che vada … due ore di sosta da qualche “generoso” fornitore di presa elettrica salva la gita …. si fa corrente anche ai normali distributori ed anche in posti dove non ci sono !
(è amara ironia … ma il carichino io ce l’ho da due anni … e lo uso spesso )
Io ce l’ho di serie, l’ho provato soltanto una volta appena acquistata l’auto per assicurarmi che fosse funzionante.
In tre anni mai avuto bisogno di utilizzarlo, neppure quando sono andato in Salento.
C’è da dire che la mia Niro ha più di 400 km di autonomia e per ritrovarsi scarichi bisogna andare in zone dimenticate dalla civiltà.
Ottimo.. altra dimostrazione che si può fare viaggi in elettrico… E volendo caricare pure dove c’è solo una presa di corrente..
Ovviamente è auspicabile che le colonnine già presenti siano mantenute funzionanti e libere da auto non in carica…oltre che a oneste tariffe di ricarica (altrimenti sarà un investimento fallimentare per chi le ha messe e per chi le ha sovvenzionate Senza accertarsi che siano realmente operative nel tempo)
La gente è molto brava a capire quando la prendono per i fondelli. Il problema dell’elettrico non sono i petrolieri o l’ignoranza. E’ che l’elettrico è scomodo ed antieconomico nel 90% delle situazioni.
Affermazioni non del tutto vere le sue. Che esperienza ha? Di quanti anni? Con quale modello? La mia esperienza e quella del 99.9% di coloro che guidano auto elettriche portano ad affermare che nella realtà l’elettrico è scomodo e antieconomico per lo 0,09% delle situazioni. Forse uno dei problemi è proprio l’ignoranza, quella buona intendo
potresti parlare solo se avessi guidato una auto elettrica. E se l’avessi fatto sapresti che quello che hai appena hai scritto e’ una colossale caxxata
App, contratti, roaming, abbonamenti, bonus… è demenziale, masochista e risibile.
Esiste un modello futuribile e rivoluzionario che potrebbe risolvere tutti i problemi: ci si ferma a un qualsiasi benzinaio senza badare alla marca e si paga con la carta di credito, in tutto il mondo. Anche i fruttivendoli funzionano così.
perche’ quando e’ apparso internet, i primi modem, i primi cellulari… cosa si diceva? stesse cose… oggi senza internet si muore, i modem ormai neanche esistono piu’ e senza cellulare non si vive….
peraltro da aprile di quest’anno e’ obbligatorio che tutte le colonnine di nuova installazione debbano avere il POS per pagamento alla colonnina, e dal 2027 TUTTE le colonnine (anche quelle vecchie) dovranno avere il POS. quindi si trattera’ di cercare semplicemente la piu’ economica (come si fa con il distributore)
Tutto ciò è un’ulteriore conferma che il problema non l’auto elettrica in sè, completamente appagante, ma tutto ciò che gli sta attorno. Questo rende difficoltosa ma anche stimolante l’esperienza di guidare un’elettrica. Mai mollare
Vabbè, pure Margot Robbie sono convinto che sia estremamente appagante, e che il problema siano i tre miliardi di esseri umani che le stanno intorno e che sceglierebbe prima di me qualora cercasse un nuovo fidanzato… 🤣 Mi pare un discorso un po’ naïve il tuo, è l’esperienza nel suo complesso a dover essere appagante!
Usate ricariche Tesla. Velocissime. Superefficienti …economiche (italia 0,46 mediamente) e non salgono anzi scendono e in Svizzera meno di 0,40 !!!
In Francia anche poco più di 0,20 a kWh! Italia paese di aziende ladre che sperano di guadagnare e fanno i furbi Ma così facendo perdono solo clienti.
Enorme valore aggiunto, la rete Supercharger di Tesla. In questa situazione di continua grande incertezza non se ne può fare a meno in caso di gite o viaggi, considerando la convenienza, la capillarità crescente, l’efficienza, la velocità, la qualità dei servizi che offre. In questo momento non riuscirei a prendere in considerazione l’acquisto di un’auto elettrica familiare diversa da Tesla.
Buonasera a tutti. Sto facendo la mia tre giorni Cuneo-Pordenone. Uso solo gli stalli Tesla; mediamente a €0,44/kW. Ringrazio Tesla per aver reso “open” gran parte dei suoi hub a chi come me non ha (ancora) una Tesla. c’è un limite di cinque ricariche giornaliere. Ho fatto che pagare subito l’abbonamento annuale di €100. La Proace city verso, ha un’autonomia reale massima in autostrada di 240km, ma son sereno per la grande capillarità delle colonnine.
Dopo una collezione di tessere ed app, ho sviluppato una naturale repellenza ai vari Xchargebeaglefreeciaparrat
Appena si diffonde la notizia di app o gestori un minimo convenienti subito cambiano le tariffe. Due sono le cose:
O fanno inizialmente tariffe convenienti per collezionare download e clienti registrati e poi pensano di fregarli aumentando i prezzi.
Oppure c’è qualcuno che glielo impone in qualche modo, ad esempio alzando il prezzo del roaming a livelli insostenibili.
Comunque fosse per me non durerebbero tanto ormai in trasferta uso solo i Superchargers
Sono info che dovrebbero girare privatamente, senza pubblicità.
Ogni volta che se ne parla in qualche sito subito i prezzi aumentano.
A questo punto chi scopre un punto di ricarica conveniente se lo tenga per sè o lo faccia conoscere “segretamente”.
Chiaro che all’aumento esponenziale delle ricariche se accorgeranno e prenderanno provvedimenti ma intanto sarà passato più tempo.
Era già chiaro dove si doveva andare a parare… La Maggior parte degli operatori elettrici è connessa alle lobby petrolifere (o lo sono) e quindi i mancati guadagni da una parte li recuperano dall’altra. Chiamiamo accise, anche se non sono dello stato, ma alla fine lo stato guadagna… E noi la prendiamo nella presa di dietro….
Al momento i più convenienti sono gli abbonamenti tesla per utenti NON tesla con cifre variabili 40/50 kwh a seconda del suc e del orario e la app elli con 50 kwh su ionity e ewiva..e pure l abbonamento ionity a 47cent kwh sul loro network. Si riparte da questi.
58.000 km in due anni e 4 mesi. da sempre abbinamento Elly powerpass con cui carico in fast in roamnig dovunque e anche in plug and charge da ionity e ewiva a: 30 cent nel 2022, 35 cent nel 2023 e adesso 50 cent. Rfid card (ne ho solo una e ho sempre usato solo questo circuito). consumo medio 6.5 km per kwh. la macchinetta EV l’ho portata a Spalato, Praga, Parigi, Barcellona, mont saint Michel, Norimberga, Bruxelles, Bruges, Dover con eurotunnel, Canterbury, Londra…Lunedi va in Puglia e ad Agosto Svezia. Ma quanto mi trovo male 🤣 magari la cambio con una puzzolente diesel. ciaone.
IO so solo che l elettrica l ho ordinata.
Ingegeri e elettricisti per fare l’mpianto della mia wallbox in condominio in 3 mesi non ho ricevuto risposte dagli ingegneri per il progetto nè preventivi definitivi dagli elettricisti.
con sti costi delle colonnine, tra tutto, mi sta già venendo il vomito ed il nervoso.
insieme ad un mix di rimpianto per aver firmato il contratto .
intanto verifica dove fai la spesa se ci sono colonnine a prezzi decenti e se, grazie ai “punti” del supermercato puoi avere dei bonus ricarica: io ogni tot settimane accumulo un buono ricarica per le colonnine a pagamento fuori.
Se non riesci a ricaricare con una wallbox.. vedi se puoi comunque utilizzare un “carichino a 2.3kW” (in alcuni casi già fornito): in un paio d’ore 50km li carichi (magari meglio è quello in versione “presa industriale”); prima o poi comunque un elettricista ti potrà verificare e modificare l’impianto…
Tieni comunque presente che anche se alcuni “vantaggi ” stanno svanendo resta comunque un abbondante risparmio sul bollo (con potenze elevate son tant soldi in meno… io in 5 anni risparmierò 1885 euro… per me eran 2 anni di gasolio) ed ovviamente sulla manutenzione necessaria, che è molto ridotta…
Ti consiglio pure TariffeEV , che oltre a fornire l’elenco delle migliori App per rifornire ai vari operatori delle colonnine pubbliche, stanno anche cercando di fare una rete di “resilienti” con appoggi sulle ricariche private (già avevo letto una simile operazione in Francia, che è avvantaggiata rispetto a noi).
“in bocca al lupo” …
Immagino che il problema da sistemare con la ricarica in condomio non sia solo il tipo di presa nel muro, magari ora non hai il consumo individuale separato
comunque ci sono delle spiegazioni (di Alessandro D.) sull’uso nel box della presa industriale blu interbloccata, al posto della presa shuko (questa se datata o di bassa qualità può essere un po’ al limite del sovraccarico dopo molte ore di uso)
presa industriale blu 16 ampere, bassa spesa, per caricare a 3,7 KW:
https://www.vaielettrico.it/caricare-con-la-schuko-spedendo-poco-si-puo-fare-di-meglio/
spiegazione presa industriale blu 32 ampere, sino a 7,4 KW in monofase:
https://www.vaielettrico.it/la-presa-blu-da-32-ampere-pregi-e-difetti/#comments
Taraia tapioco la supercazzola della ricarica come fosse antani, non trova?
Lo vede come stuzzica, guardi guardi… Se le dicessi Chademo? lo sbidiguri non si trova sulla colonnina anafestica, sempre in manutenzione e in via di estinzione poffarre.
Come dice? non si quaglia?
Ma lo scappellamento in CCS sarebbe troppo costoso, andiamo!
E poi suvvia, la Leaf ha fatto il suo tempo anche se il polimero non nego sia ancora interessante, e poi gallina vecchia fa buon brodo e a queste tariffe, per quanto care, il diesel comunque è perdente e cambiare non conviene.
La plugin nel controsterzo può essere pagante, ma andiamo sorella, se non può caricare a casa son dolori e il tarapia tapioco poi si rattrista.
Si fidi si fidi, si appoggi alle nostre colonnine, ma non troppo forte perchè poi cadono e ne risente l’occupazione abusiva.
Ma meglio non ce n’è, anche senza abbonamenti, sono 89 centesimi al kilowatt, pagamento anticipato, grazie.
Firmato: Ufficio stampa congiunto Becharge e EnelX
Nessuno mi toglie dalla testa che tutto quello che accade è VOLUTO. Da chi? Dai petrolieri, dai gestori dei distributori di carburante e certamente da più di un esponente del nostro Governo.
Quale mezzo migliore per cercare di affossare le BEV hanno costoro, se non quello che stiamo vedendo?
Per non sentirmi paragonato nuovamente ad un disco rotto, non voglio ricordare che tutto quello che ora TUTTI gli utenti stanno lamentando è esattamente quello che da tempo avevo immaginato e scritto.
Ma a me, più che criticare, piace proporre soluzioni e allora visto che le case automobilistiche avranno sicuramente interesse a vendere prodotti per i quali hanno fatto ingentissimi investimenti, mi domando: “Quando tutti insieme decideranno di scendere in campo ed installare a proprie spese una gran quantità di colonnine a prezzi onesti e facili da utilizzare?”
Perché le case automobilistiche, tutte insieme, non decidono di annientare ENEL, ENI e compagni e, COPIANDO TESLA CHE RIESCE A FARLO DA SOLA E ANCHE EGREGIAMENTE, non si muovono?
Quale modo migliore avrebbero per pubblicizzare le loro BEV se non offrire non solo delle ottime auto elettriche, ma anche quello che occorre per farle muovere?
Possibile che non si rendono conto che sarebbe un nuovo interessante business che, se fatto con giudizio, contribuirebbe anche in maniera significativa a far crescere le vendite delle loro BEV?
Dei grossi accordi tra le case automobilistiche avrebbero sicuramente la capacità di distruggere una BABELE che è diventata insopportabile e che noi delle BEV abbiamo il diritto di veder distrutta al più presto e sostituita da chi ha voglia di creare un mercato onesto e semplice da utilizzare.
C’è solo da sperare che qualcuno dei costruttori di auto ci pensi, visto che quelli dell’elettrico o si risolvono i problemi DA SOLI, oppure sono destinati a soccombere presto.
Allora, spiegata semplice, semplice.
Alle vecchie case automobilistiche sta benissimo la vecchia tecnologia, con tutte le sue manutenzioni e tutti i caldi inviti a farle nelle officine autorizzate e con i ricambi originali. Passare alle BEV richiede innovazione e soprattutto a tendere le auto elettriche dureranno di più e avranno bisogno di meno manutenzione quando invecchieranno.
La guerra contro le BEV è totale, infatti Tesla è spesso nel mirino dei detrattori, le case cinesi si beccheranno il 25% di dazi per aver osato ridurre i prezzi in modo decisivo.
Ovviamente questa storia non avrà un lieto fine, Tesla andrà per la sua strada, i cinesi si metteranno a produrre in Europa. Alla fine i prezzi scenderanno comunque e le vecchie case automobilistiche dovranno per forza adattarsi al nuovo business. Nel frattempo venderanno un bel po’ di tombini termici a più o meno ignari acquirenti che per un po’ saranno perfino convinti di aver fatto la scelta giusta.
I costruttori non lo faranno di spontanea volontà perchè, checcè ne dicano, fanno soldi a palate sia da una parte che dall’altra, anzi ne fanno di più.
Fin dall’inizio hanno convinto l’opinione pubblica che l’auto elettrica fosse molto più costosa (eeeecccerrrrttto!! se dividi i costi su volumi irrisori) mantenendo i prezzi alti/altissimi e piano piano aumentando pure le termiche che dovrebbero essere invece regalate.
Per come la vedo c’è solo un modo per far cambiare loro idea:
entrare in concessionaria, chiedere esplicitamente una EV farsi fare un preventivo ed uscire esclamando: troppo cara!
Quando per salvarsi propongono termiche o mezze-termiche si deve rispondere: tenetevole e ci riuscite riempitevi la pancia.
Putroppo gli italiani sono un popolo di… tortellini.
Prendi una Plug in ,così ricominci a pagare olio filtri ,marmitta sensori freni ecc , fai pure
Consiglio a tutti di comprare il “carichino” da viaggio a 2.3kW con presa Schuko ….
male che vada … due ore di sosta da qualche “generoso” fornitore di presa elettrica salva la gita …. si fa corrente anche ai normali distributori ed anche in posti dove non ci sono !
(è amara ironia … ma il carichino io ce l’ho da due anni … e lo uso spesso )
Io ce l’ho di serie, l’ho provato soltanto una volta appena acquistata l’auto per assicurarmi che fosse funzionante.
In tre anni mai avuto bisogno di utilizzarlo, neppure quando sono andato in Salento.
C’è da dire che la mia Niro ha più di 400 km di autonomia e per ritrovarsi scarichi bisogna andare in zone dimenticate dalla civiltà.
Ottimo.. altra dimostrazione che si può fare viaggi in elettrico… E volendo caricare pure dove c’è solo una presa di corrente..
Ovviamente è auspicabile che le colonnine già presenti siano mantenute funzionanti e libere da auto non in carica…oltre che a oneste tariffe di ricarica (altrimenti sarà un investimento fallimentare per chi le ha messe e per chi le ha sovvenzionate Senza accertarsi che siano realmente operative nel tempo)
La gente è molto brava a capire quando la prendono per i fondelli. Il problema dell’elettrico non sono i petrolieri o l’ignoranza. E’ che l’elettrico è scomodo ed antieconomico nel 90% delle situazioni.
certo.
restare con mani e piedi legati ai petrolieri è comodo ed economico.
soprattutto è libertà.
rinnovabili=schiavitù,
fossili=libertà.
hai ragione, del resto: il problema è l’ignoranza
#sovranitàcolculodeglialtri
“Freedom is slavery” come in 1984
Parli per lei… 🙄
Affermazioni non del tutto vere le sue. Che esperienza ha? Di quanti anni? Con quale modello? La mia esperienza e quella del 99.9% di coloro che guidano auto elettriche portano ad affermare che nella realtà l’elettrico è scomodo e antieconomico per lo 0,09% delle situazioni. Forse uno dei problemi è proprio l’ignoranza, quella buona intendo
Fortunatamente ci sono ancora persone che NON sanno fare di conto e dicono che elettrico è antieconomico
Non sono così sicuro che lei sia molto bravo a sgamare le fregature.
evidentemente non ha mai guidato una auto elettrica in vita sua…
potresti parlare solo se avessi guidato una auto elettrica. E se l’avessi fatto sapresti che quello che hai appena hai scritto e’ una colossale caxxata
“La gente è molto brava a capire quando la prendono per i fondelli.” Questa dove l’ha trovata, sulle freddure della Settimana Enigmistica?
App, contratti, roaming, abbonamenti, bonus… è demenziale, masochista e risibile.
Esiste un modello futuribile e rivoluzionario che potrebbe risolvere tutti i problemi: ci si ferma a un qualsiasi benzinaio senza badare alla marca e si paga con la carta di credito, in tutto il mondo. Anche i fruttivendoli funzionano così.
perche’ quando e’ apparso internet, i primi modem, i primi cellulari… cosa si diceva? stesse cose… oggi senza internet si muore, i modem ormai neanche esistono piu’ e senza cellulare non si vive….
peraltro da aprile di quest’anno e’ obbligatorio che tutte le colonnine di nuova installazione debbano avere il POS per pagamento alla colonnina, e dal 2027 TUTTE le colonnine (anche quelle vecchie) dovranno avere il POS. quindi si trattera’ di cercare semplicemente la piu’ economica (come si fa con il distributore)
E come si fa a cercare quella più economica? Usando l’App 🤦
Tutto ciò è un’ulteriore conferma che il problema non l’auto elettrica in sè, completamente appagante, ma tutto ciò che gli sta attorno. Questo rende difficoltosa ma anche stimolante l’esperienza di guidare un’elettrica. Mai mollare
Se per “tutto ciò che gli sta attorno” intendi dire gli interessi opposti dei petrolieri, non posso che essere d’accordo.
Vabbè, pure Margot Robbie sono convinto che sia estremamente appagante, e che il problema siano i tre miliardi di esseri umani che le stanno intorno e che sceglierebbe prima di me qualora cercasse un nuovo fidanzato… 🤣 Mi pare un discorso un po’ naïve il tuo, è l’esperienza nel suo complesso a dover essere appagante!
Anche electroverse ha aumentato i prezzi sulle colonnine A2A. Da 0,40 a 0,77 sulle ac.
Usate ricariche Tesla. Velocissime. Superefficienti …economiche (italia 0,46 mediamente) e non salgono anzi scendono e in Svizzera meno di 0,40 !!!
In Francia anche poco più di 0,20 a kWh! Italia paese di aziende ladre che sperano di guadagnare e fanno i furbi Ma così facendo perdono solo clienti.
Enorme valore aggiunto, la rete Supercharger di Tesla. In questa situazione di continua grande incertezza non se ne può fare a meno in caso di gite o viaggi, considerando la convenienza, la capillarità crescente, l’efficienza, la velocità, la qualità dei servizi che offre. In questo momento non riuscirei a prendere in considerazione l’acquisto di un’auto elettrica familiare diversa da Tesla.
Elon Musk ci avevo visto giusto ad aprire i Supercharger per finanziarsi… Prevedeva giá il casino Italia…
Citofonare Giorgia e Giorgetti, magari ne sanno qualcosa.
Buonasera a tutti. Sto facendo la mia tre giorni Cuneo-Pordenone. Uso solo gli stalli Tesla; mediamente a €0,44/kW. Ringrazio Tesla per aver reso “open” gran parte dei suoi hub a chi come me non ha (ancora) una Tesla. c’è un limite di cinque ricariche giornaliere. Ho fatto che pagare subito l’abbonamento annuale di €100. La Proace city verso, ha un’autonomia reale massima in autostrada di 240km, ma son sereno per la grande capillarità delle colonnine.
Dopo una collezione di tessere ed app, ho sviluppato una naturale repellenza ai vari Xchargebeaglefreeciaparrat
Appena si diffonde la notizia di app o gestori un minimo convenienti subito cambiano le tariffe. Due sono le cose:
O fanno inizialmente tariffe convenienti per collezionare download e clienti registrati e poi pensano di fregarli aumentando i prezzi.
Oppure c’è qualcuno che glielo impone in qualche modo, ad esempio alzando il prezzo del roaming a livelli insostenibili.
Comunque fosse per me non durerebbero tanto ormai in trasferta uso solo i Superchargers
Sono info che dovrebbero girare privatamente, senza pubblicità.
Ogni volta che se ne parla in qualche sito subito i prezzi aumentano.
A questo punto chi scopre un punto di ricarica conveniente se lo tenga per sè o lo faccia conoscere “segretamente”.
Chiaro che all’aumento esponenziale delle ricariche se accorgeranno e prenderanno provvedimenti ma intanto sarà passato più tempo.