La ricarica in Italia? Non è affatto male, secondo VW

La ricarica in Italia? Non è affatto male, secondo Giovanni Palazzo, il top manager (italiano) che guida tutto il business energia-ricarica di Volkswagen.

la ricarica in Italia
Il gruppo VW è socio di reti di ricarica come Ionity e Ewiva.

La ricarica in Italia, Palazzo: “Le colonnine ci sono e i tempi di installazione sono lunghi ovunque”

Palazzo è il CEO di Elli, la società in cui il colosso tedesco ha raggruppato tutto il business dell’energia. Che non significa solo ricarica: in Germania, per esempio, Elli presto fornirá l‘elettricità a casa a 100 mila famiglie, in un panorama dell’energia completamente diverso del nostro. A partire dalle potenze diponibili a casa, che vanno ben al di là dei 3 kW a cui siamo abituati noi italiani: “Io per esempio ho 22 kW“, confida Palazzo, intervenuto a Roma alla conferenza annuale di Motus-e.

Ma per il resto il panorama nel nostro Paese è tutt’altro che disastroso: le colonnine sono più che sufficienti in rapporto alle auto elettriche in circolazione. E anche i tempi di attivazione non sono così scandalosi: “Anche in Cina e negli Stati Uniti dobbiamo aspettare da 6 a 8 mesi per vedere una ricarica funzionare. E in California, Stato che viene spesso dipinto come un paradiso, c’è una burocrazia con tempi lunghissimi“.

La ricarica in Italia “Una stazione diventa profittevole quando è utilizzata almeno per il 12-15% della giornata”

Ma soprattutto l’Italia ha un vantaggio: è partita in largo anticipo con l’installazione dei contatori digitali, presenti ormai nel 98% delle case. La Germania, spesso dipinta come un esempio, è solo al 2% e colmare questo gap è uno dei compiti che già fanno venire il mal di testa al nuovo governo di Friedrich Merz. Perché è importante il contatore digitale? Perché consentirà di programmare la ricarica nelle fasce orarie più convenienti. Con un vantaggio economico per i clienti e uno di sostenibilità per i sistemi energetici.

Quanto al tema del prezzo delle colonnine pubbliche, Palazzo ha spiegato che il problema italiano è legato anche al basso utilizzo delle colonnine. “Una stazione diventa profittevole per chi la gestisce quando il tasso di utilizzo è compreso tra il 12 e il 15%. Negli Stati Uniti abbiamo stazioni con un tasso di utilizzo del 60%: di giorno ricaricano i clienti normali, di notte gli autisti Uber“: Ma ancor più del prezzo, secondo Palazzo, ai clienti preme avere ricariche che funzionino. E con forme di pagamento facili. Come il plug&charge, che non richiede né app né card.

Visualizza commenti (12)
  1. Davvero un ottimo articolo secondo me facendoci capire che l’Italia non è sempre il paese dove le cose vanno male più di tutti ma per le colonnine siamo a tempi simili con gli altri grandi paesi ed i contatori invece possiamo dire che le cose vanno molto meglio da noi che altrove. Grazie

  2. antonio Gobbo

    Hanno scoperto l’acqua calda, le colonnjne hanno prezzi alti perchè poco usate (fingiamo dj credergli) e sono poco usate perchè ci sono poche auto elettriche, ci sono poche auuto elettriche perchè glj stipendi/pensionitalianj sono da terzo mondo e perchè la ricarica alle colonnine è cara … e allora? Allora andiamo avanti con le macchjne che abbiamo e se propio siamo obbligati a cambiarla (vedj diesel eurov5) andiamo su autoscout e prendiamoci una bella ICE usata a 10000 euro o anche meno …. cos’altro potremmo ragionevolmente mai fare?

    1. Con 10mila euro ci prendi una bella ICE usata con frizione e ammortizzatori a fine vita e distribuzione da rifare. In bocca al lupo.

      1. Che allora ti direi piuttosto tengo la mia vecchia per i viaggi lunghi e il resto giro il più possibile in bici. Poi però poco fa ho letto il commento di uno su un altro dito che si lamentava non solo delle Ev ma pure dell’ Europa che ci obbliga a Fare ciclabili (come se poi Ve ne fossero tante) quando la bici se con percorsi idonei è un mezzo ottimo. E magari se bi fossero più Ev in giro quando giro in bici non tornerei a casa mezzo soffocato e con gli occhi rossi. Però tanti sono fermi agli anni 70 e si vede anche da come gestiscono molti le aziende…

        1. antonio Gobbo

          Howl semplicissimo basterebbe dare più soldi a lavoratori e pensionati, installando magari tante AC nei quartierj residenzuali e non solo fast o superfast connprezxj da gioielleria e vedresti che non torneresti più a casa mezzo soffocato ma potresti respirare a pieni polmoni (perlomeno in estate in inverno coi riscaldamenti accesi forse è meglio di no 🙂 ) chissà come mai ancora nessuno ci ha pensato?

          1. dove prendere questi soldi ?
            io un’idea ce l’avrei ..
            “ma il taccino non festeggia mai il 4 Luglio”

            1) con l’introduzione delle regioni , il debito pubblico italiano è esploso

            2)secondo uno studio UIL del 2013 ,
            più di un milione di persone vive direttamente o indirettamente chiacchiere , pardon politica in Italia , un peso insostenibile per la parte produttiva del paese

            soluzione FINE DELLE REGIONI
            accorpamento in max 4 macroaree
            accorpamento delle municipalizzate
            e partecipate ,minimo a livello di aree se non a livello nazionale

            sai quanti soldi ci sarebbero in più , per sanità e servizi di base agli anziani

            ovviamente un po di ,”faccio cose vedo ggente ..”,pardon politici disoccupati disoccupati

            con magari un aggiustamento equilibrato tra imposte dirette e indirette

            purtroppo è il mondo dei sogni ,

            la realtà è che OGGI il parlamento INTERO ha ridato il “vitalizio” a De Lorenzo
            condannato insieme a Poggiolini per l’enorme scandalo sanità negli anni 90a

            adotta un politico anche tu ..
            fallo smettere !

            populista ,populista
            qualunquista , qualunquista

      2. antonio Gobbo

        Scusa Alessioperchè sparate queste “cavolate” degne delle paggiori frase fatte e/o leggende metropolitane? (ovviamente cavolate è un eufemismo), a mia figlia con 10000 euro ho preso una lancia Y con su udite udite ben 7500km (reali … sembrava uscita dal concessionario) a cui ho aggiunto un impianto GPL (1100 euro col bonus del 2024) per cui con 11100 euro ora ha un’auto con 900 km dj autonomia (400 GPL e 500 benzina) e con …udite udite ancora 21 euro fa 393 km (contati da pieno a vuoto) … quanto avrebbe speso per una BEV con simile kilometraggio? Quanto avrebbe speso alla rjcarica alle DC dato che non può ricaricare a casa e non abbiamo AC sotto casa pef la ricarica notturna?

      3. Con 4000 euro ho preso a mia figlia la Punto a metano del nonno con 120000 Km quasi nuova anche se ha un pó di anni……

    2. Chiarissimo. Ma devo intervenire io, quasi centenario, per annusare la sottile ironia di Antonio? O almeno il suo raccapriccio, da “poveri noi!”…

  3. VW un brand d’eccellenza con manager adeguati e ben preparati sulla tecnologia elettrica 👏 il post di Palazzo è ricco di info ottimamente inserite in ambito internazionale 🇪🇺🗽

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