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La ricarica al distributore. Ma è il posto giusto?

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La ricarica al distributore.
La colonnine di ricarica di EVgo entrano nei distributori Chevron.
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La ricarica al distributore. Le grandi compagnie petrolifere ci provano, ma viene da chiedersi: ci fermeremo ancora nelle stazioni di servizio per rifornire?

Arriva la Chevron, dopo Shell, BP…

L’ultima in ordine di tempo ad entrare nel nuovo business è la Chevron, che ha stretto un accordo per mettere la ricarica al distributore con le colonnine EVgo (qui l’annuncio). E che colonnine: si parte con “oltre una dozzina di fast chargers con una potenza compresa tra i 50 kW e i 100 kW in costruzione in 5 stazioni di servizio Chevron“. Tutte in California, il paradiso americano dell’auto elettrica, nella zona di Los Angeles e nella Bay Area: Aliso Viejo, Manhattan Beach, Menlo Park, e Venic.

Una stazione di ricarica EVgo coperta con pannelli fotovoltaici.

Alice Flesher, general manager della rete di stazioni di servizio Chevron, saluta la notizia con entusiasmo, pur mettendo le mani avanti: “Siamo felici di lavorare con EVgo per installare le colonnine in alcune stazioni selezionate. Benzina e diesel restano una parte importante nel mix dei trasporti in California. Ma noi esploriamo sempre nuove strade per migliorare il servizio. E restare la marca di riferimento sulla West Coast“. Naturalmente la Chevron non è l’unica a muoversi sull’elettrico. La più lesta è stata la Shell, seguita dalla BP (guarda l’articolo) e dalla stessa ENI, che a fine ottobre ha annunciato che metterà colonnine Ionity nei suoi distributori (leggi).

La benzina è solo al distributore, l’energia elettrica…

Ricarica gratuita Lidl
Una ricarica gratuita Lidl in Francia. Anche in Italia la catena offre il pieno di energia, per attirare clienti nei suoi supermercati.

Non è che i petrolieri all’improvviso cominciano a preoccuparsi di salvare il mondo. Vedono un nuovo business spuntare e ci si buttano. Anche perché l’auto elettrica ha una particolarità che fa gola a tutti: la sosta, per quanto potenti siano le ricariche, è più lunga rispetto a un rifornimento di benzina. E questo va a tutto vantaggio delle cosiddette “attività non oil”, che gravitano attorno alla pompa. Ovvero bar, ristoranti, market e negozi vari. Ma questo, ovviamente, fa gola a tutti. E mentre il gasolio e la benzina si trovano solo al distributore, l’energia elettrica si trova ovunque. Anche a casa propria. Per non parlare del supermercato, l’Ikea, la banca, l’ufficio, lo stadio…Tutti luoghi in cui comunque trascorriamo del tempo e in cui possiamo rifornire l’auto elettrica facendo tutt’altro. Qualcuno, vedi i supermercati Lidl, pur di attirare clienti, offre ricariche gratuite. Sarà una bella lotta. Voi che ne pensate?

 

 


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1 COMMENTO

  1. L’elettrica ora come ora non ce l’ho, ma ipotizzando un uso non cittadino e quindi anche autostradale, mi pare che la comodità di fermarsi per una sosta tecnica e nel contempo fare il “pieno” non sia in discussione; piuttosto bisognerà vedere se poi applicheranno prezzi per l’energia paragonabili a quelli dei carburanti traduizionali ovvero carissimi. A quel punto va da sè…

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