In risposta a un’ondata di furti che ha colpito quasi la metà delle sue colonnine, la britannica InstaVolt introduce un sistema di tracciamento GPS per proteggere i cavi di ricarica dei veicoli elettrici.
La società, il più grande operatore di stazioni di ricarica rapida del Regno Unito, punta così a tutelare la rete nazionale e a garantire maggiore affidabilità agli automobilisti, dopo mesi di disservizi e danni economici significativi.
Ladri di rame, un fenomeno in crescita
Negli ultimi due anni, quasi 1.000 stazioni InstaVolt (su 2.100) sono state prese di mira da ladri di cavi.
Il paradosso è che il bottino – il rame all’interno del cavo – vale appena 25 sterline, mentre la riparazione dei danni costa fino a 1.000 sterline per ogni sito.
Secondo l’amministratore delegato Delvin Lane, l’impatto economico complessivo ha già superato le 410.000 sterline da novembre 2023. «Non è solo un problema di InstaVolt – ha dichiarato Lane alla BBC – ma di tutto il settore. L’effetto più grave è sui conducenti, che perdono fiducia nella rete di ricarica».

Dalla guaina in Kevlar al tracciamento satellitare
Per contrastare il fenomeno, InstaVolt ha adottato una doppia strategia. Da una parte utilizza cavi rinforzati con guaina in Kevlar, più resistenti al taglio, dall’altra avvia un tracciamento GPS in tempo reale su ogni cavo.
Il sistema, ideato in collaborazione con l’azienda tecnologica britannica Trackit247, invia aggiornamenti di posizione ogni tre secondi e consente di rilevare e recuperare i cavi rubati in tempi rapidissimi. Ogni stazione dispone inoltre di una “geo-fence” virtuale: se un cavo viene spostato al di fuori della sua area, il centro di sicurezza riceve un allarme immediato via SMS, e-mail e telefono, coordinandosi direttamente con la Polizia.
Il principale vantaggio della soluzione è il tracciamento in transito: se un ladro fugge con un cavo, le forze dell’ordine possono seguirne in tempo reale il percorso, aumentando le probabilità di recupero e arresto.
Secondo InstaVolt, il sistema rappresenta un salto di qualità nella protezione delle infrastrutture EV, permettendo interventi rapidi e scoraggiando nuovi furti.
Più sicurezza, più fiducia
In Italia e nel resto d’Europa i furti di cavi non hanno ancora raggiunto i livelli britannici, ma il tema della sicurezza delle infrastrutture di ricarica sta diventando sempre più rilevante, specie con la diffusione capillare delle colonnine pubbliche.
L’esperienza di InstaVolt dimostra che tecnologie di tracciamento e controllo remoto potrebbero rivelarsi decisive non solo per prevenire i furti, ma anche per rafforzare la fiducia degli utenti e assicurare continuità di servizio. Un aspetto cruciale per la crescita stessa della mobilità elettrica.

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