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Il vento del cambiamento? Noi alziamo muri, altri fanno mulini

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Sulla mobilità spira forte il vento del cambiamento. Ma il governo italiano non si rassegna: alza muri e vagheggia il ripescaggio in extremis dei biocarburanti fra le alimentazioni a “zero emissioni” ammesse anche dopo il phase-out del 2035 nei motori a combustrione interna. Con la chimera della “neutralità tecnologica” si spera insomma di sbarare il passo alla transizione elettrica. Lo ha detto esplicitamente il ministro dello Sviluppo Economico e del Made in Italy Adolfo Urso proprio ieri. Ma il cambiamento non si fermerà, ci scrive Franco Fellicò, il lettore-editorialista che già, con brillante intuizione, definiì i veicoli a e-fuels “locomotive a vapore con caldaia elettrica” 

vento del cambiamento
HVOlution è il bio carburante sviluppato da Eni

                                               di Franco Fellicò

La resistenza al cambiamento è una nota caratteristica del nostro Paese e in occasione del passaggio alla mobilità elettrica è ovviamente subito riaffiorata.
Come è noto L’Italia e anche la Germania affiancate da Bulgaria e Polonia hanno bloccato il provvedimento inziale del Parlamento Europeo.
Alla fine si è dato via libera ai motori termici anche dopo il 2035 purchè non alimentati da
carburanti fossili ma solo da e-fuel; ma l’Italia (Salvini in particolare) insiste perché siano
ammessi anche i biocarburanti.

Un evidente freno all’elettrico

Insomma il freno all’elettrico sembra essere sempre più evidente e credo che chi lo sta
azionando debba assumersi la responsabilità di una serie di avvenimenti che a me sembra
ovvio si verificheranno.

C’è un vecchio proverbio cinese che dice: “Quando soffia il vento del cambiamento c’è chi erige muri e chi costruisce mulini a vento”. Quello che sta accadendo in Italia ad opera
principalmente di Salvini è l’erezione di muri per frenare un cambiamento epocale che
comunque ci sarà.
Io sono pronto a scommettere che nel 2035, indipendentemente dai muri eretti dai politici, saranno ben poche le fabbriche che continueranno a produrre motori termici; la maggior parte immetteranno sul mercato solo vetture elettriche ad un prezzo anche inferiore alle termiche e quei pochi testardi che acquisteranno ancora una termica (che dovrà rispettare le regole dell’euro 7 se non dell’euro 8 o 9) la dovranno pagare molto di più. Non solo: pagheranno anche il carburante molto più di quello attuale.

Saremo specialisti di una tecnologia scomparsa

Il vento del cambiamento quindi non si fermerà ed in più, per la stupidità di chi pensa di far sopravvivere i motori termici ad ogni costo, la professionalità sull’elettrico della maggior parte dei lavoratori del settore sarà scarsa, mentre abbonderanno tecnici capaci di manutenere i motori termici che tenderanno a scomparire.

La Cina da cui si pensa di difendersi diventerà quindi sempre più concorrenziale e le auto europee, almeno quelle termiche non le vorrà più nessuno. Con l’ovvia conseguenza che gli esperti di quei complessi motori non avranno più lavoro.

Questo è lo scenario verso cui andremo; cercheremo di tenere in vita delle conoscenze
tecniche ormai inutili e non ci accultureremo in tempo sulle nuove.

Le future generazioni pagheranno il conto

vento del cambiamento
Msssimo De Manzoni

I contrari all’elettrico continuano a sbraitare ogni giorno. Il 2 aprile 2023 ho sentito ad
Agorà di Rai 3 Massimo De Manzoni, giornalista de “LaVerità”, affermare che in Italia si
produce molta componentistica per i COMPLESSI MOTORI TERMICI che occorre preservare in contrapposizione con LA SEMPLIFICAZIONE dei motori elettrici (quello che ho scritto in maiuscolo è stato proprio detto cos’ da De Manzoni).

Capite quindi che c’è chi dice che dobbiamo usare il complesso invece del semplice e questo soltanto per mantenere in essere tecnici che invece bisognerebbe riconvertire in tempo?

Siamo nelle mani di pazzi che pur di contrastare un cambiamento che è inarrestabile sono
pronti a tutto; e la prossima generazione ne pagherà le conseguenze.

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Apri commenti

95 COMMENTI

  1. Per Sig. Cristiano (14 aprile 2023).
    Buongiorno Cristiano. Vorrei che non si parlasse di persone, ma di idee. Non parli di me, perchè io non mi permetto di parlare di Lei. le domande che mi fa sono del tutto fuori luogo.
    E’ abitudine diffusa quella enfatizzare ed allargare l’oggetto della discussione con il solo fine di prevalere sull’interlocutore.
    Alla base del diritto c’è quello al dissenso o quanto meno alla sospensione di un giudizio. Certo, sì, anche nei confronti degli scienziati.
    Il perché sono diffidente nei confronti di questa improvvisa ventata di ecologismo a oltranza l’ho già argomentata, ricevendo, come prevedibile, qualcosa di più di semplici critiche.
    Comunque, gli scenari che si concretizzeranno daranno ragione a me o a lei. Basterà vedere quale sarà la possibilità di muoversi autonomamente tra qualche anno.

    • Qualche anno? Ma ancora non l’hai capito che quello che facciamo oggi serve a non condannare i nostri figli quando saremo vecchi?
      Come si fa a non buttarla sul personale quando l’interlocutore è totalmente sordo?
      Difendi pure i tuoi principi di libertà mentre io difendo i miei figli da quelli come te, perché i tuoi principi ammazzano il futuro dei miei.

  2. Capisco che è un discorso complesso e difficile per molti.
    Purtroppo l’informazione sulla propulsione elettrica è molto scarsa e quindi sono pochi coloro ne conoscono i particolari.
    Provo a fare chiarezza, per far capire meglio.

    Le batterie che stiamo utilizzando non sono ancora adatte ad un uso massiccio e duraturo. La tecnologia utilizzata sappiamo che è di passaggio, ma al momento è l’unica che possiamo usare.

    Chi comprerebbe più un auto elettrica con batterie NiMh? Eppure la Toyota le rifilava alla gente fino a pochi anni fa.
    Ora aspettiamo le nuove versioni, che peseranno meno, che costeranno meno e che avranno una autonomia aumentata e possono sopportare un numero di cariche e scariche maggiori.
    Chi vuole buttare i soldi per le ciufeche che propongono oggi può naturalmente farlo.

    Veniamo ai motori.
    La propulsione elettrica non merita di essere usata su auto mono motore centriche.
    È una umiliazione.
    Il motore elettrico non nasce per sostituire l’endotermico, ma è molto…molto di più.
    Oggi le vetture elettriche usano ancora il differenziale, o 2 in caso di 4×4, alcune anche 3,
    Tutti le auto elettriche odierne hanno ancora il cambio, monomarcia a rapporto fisso.

    Ancora retaggi del passato, delle vecchie auto endotermiche.

    Forse qualcuno non lo sapeva? Mi spiace basta informarsi…

    Con queste strategie progettuali i motori attuali indicano ad esempio 150kw di potenza ma poi a velocità di crociera ne possono erogare poco più della metà.
    Queste cose a casa mia si chiamano truffe…
    Provare per credere, leggete le curve di potenza assorbita ed erogata in continuo, poi ne riparliamo…

    Con 4 motori posti su ogni semiasse, motori di poca potenza ma con grande coppia, si avrebbe un controllo vettoriale completo, fatto in elettronico con gestione al millesimo di secondo, eliminando i vecchi differenziali e il cambio monomarcia
    Fantascienza?
    No è ttutto vero, decine di Università nel mondo le hanno già costruite.
    La Formula 1 elettrica , ha anche eliminato i freni a disco con un sistema di frenata magnetica fatto con i motori.
    Queste innovazioni già vengono provate dalle varie case automobilistiche e tra qualche anno saranno su tutte le vetture.

    Oggi purtroppo ci si deve accontentare di una accozzaglia di intrighi che vengono messi insieme per accontentare la clientela.
    Motori elettrici con vecchie meccaniche…

    La crisi dei Chip, che purtroppo è ancora in atto, ha rallentato e sta rallentando lo sviluppo. Tesla compresa, che se anche vuol sembrare all’avanguardia non lo è per niente.
    Capisco che è difficile da digerire, ma purtroppo è così…

    Qui non si tratta di aspettare la nuova versione come si fa con i cellulari, li mi posso anche permettere di comprarne 1 ogni annio, ma con una auto elettrica che mi costa 60.000€, non posso permetterlo se so che butto via i miei soldi su un prodotto che nasce già vecchio…

    • cercare tesla guinnes record Tesla Model S P85 ha sorpassato 1,6 milioni di km
      cercare Tesla tassista italiano 300000 km batteria originale

      le stesse cavolate che scrivi tu oggi le sentivo 15 anni fa quando comprai la prius
      nel frattempo c’è stata una pandemia una guerra in corso e
      l’inflazione e purtroppo il blocco degli stipendi italiani da 30 anni
      non sono le auto che sono care è il paese che si è impoverito

      • beh insomma
        inflazione si ma siamo ancora bassi
        blocco degli stipendi in generale non mi sembra
        pandemia… la stra grande maggioranza delle aziende come dove lavoro io ha sempre lavorato (mai a casa in cig o smart working) è stato solo complicato viaggiare sopratutto all’estero extra europa.
        guerra in corso … si…. ma si è triplicato il lavoro e le opportunità di business
        le auto hanno aumentato esponenzialmente il loro prezzo all’acquisto, si , indubbiamente non possiamo paragonare molte vetture elettriche dai 50k euro in su lato qualitativo alle equivalenti concorrenti ICE anche di qualche anno fa. Diciamola che una tesla, tanto di cappello per tecnologia ma, assemblaggi sommari, qualità degli interni abbastanza low cost o una BMW iX che su 120k euro ci mettono i sedili in plasticone…. dai….. dove è finita la pelle bovina , la radica o gli inserti alluminio spazzolato o carbonio .

        • bho la prius 3 che ho comprato 15 anni fa
          aveva le plastiche “croccanti” e io me ne vantavo perchhè erano di plastica riciclata
          lo stesso vale per le plastiche e i sedili cupra di oggi

          sinceramente non vedo dove c’è il male , nello spostare i costi dalle finiture alle batterie e ai motori efficenti e potenti ..

          la mia prima ato nuova la pagai 24 milioni di lire , una R19 16 Valvole prima serie
          tra le prime “utilitarie” con 16V e iniezione elettronica
          non aveva abs e aria condizionata

          oggi con 40000 eur, secondo me meno dei 24 milioni di lire degli anni 90a, si prendono delle Ev stratosferiche per prestazioni e comfort
          il problema è che il resto del costo della vita è aumentato
          che ce li fanno sembrare molti

      • Eh si vabbè.
        Quanti motori ha cambiato?
        Quanto pacchi batterie?!
        Diciamola tutta.
        Io sto a 487.000 km mai toccato, motore, frizione, volano e marmitta

    • Faccia, giustamente, come più le aggrada.
      Intanto noi che ci siamo affidati alle tecnologie vecchie, forse per il fatto che le aziende avranno sempre una tecnologia più recente nel cassetto, da lanciare nel futuro che verrà, continuiamo a macinare kilometri ( allo stato attuale Ca. 58k sulle due auto in tre anni) con una spesa risibile se non inesistente. Meno di 1500 euro, comprese assicurazioni e tagliandi.
      Spero che di coloro che vivono attendendo il nuovo che avanza ce ne siano tanti, intanto mi io godo il presente con il mio nuovo vecchiume …

  3. FACCIAMO UN PASSO ALLA VOLTA RAGAZZI:
    Spero che il mio commento venga preso per quello che è dunque per un consiglio.
    Ragazzi strafregatevene di quello che attualmente NON STA FACENDO IL GOVERNO.
    Cominciate con casa vostra e iniziate a creare un cerchio.
    I pannelli fotovoltaici, la pompa di calore, la caldaia ibrida, il risparmio energetico, le prese intelligenti, i faretti fotovoltaici con sensore di movimento, il controllo domotico di casa dall’app, il fornello a induzione, l’approvigionamento di acqua con un serbatoio sotto la grondaia (per chi avesse l’orto).
    La conversione degli attrezzi da giardino in elettrico … come per esempio anche il diserbatore ad alta temperatura piuttosto del glifosate.
    L’accumulo di batteria per le necessità della casa facendo magari prima un conteggio dei consumi reali e dei picchi di consumo.
    Fatto ciò bisogna vedere se ci sta anche lo spazio per caricarci l’auto elettrica.
    Tutto ciò guardando ai prossimi 15 / 20 anni e perché ce ne sarà bisogno sia per il costo dell’energia sia per le normative ma soprattutto per la generazione futura.
    IO EDIFICO MULINI .. I MURI LI LASCIO AI SEGUACI DI DONALD TRUMP.

      • Buonasera Franky, in merito a quanto sopra la redazione non ha nulla da dire?
        Eh no!
        Il lettore è dalla vostra parte.

      • eh già… i commenti politici sono fastidiosi.
        Peccato che la politica scrive le regole della nostra vita quotidiana e che nel 2021 se compravi un’elettrica gli incentivi erano maggiori. Nel 2022, lodato Draghi, sono continuati nonostante i paletti assurdi messi da Giorgetti (questa non è politica, è storia e … perdonatemi.. è ovvio che se metti dei paletti troppo stretti l’elettrico non decolla).
        Vi scoccia per caso che io non condivida questi “pseudolegislatori” che vanno a riscrivere ancora una volta il futuro dei disperati piuttosto che guardare alla transizione ecologica?
        Sì… sicuramente non vi piace trattare un argomento scottante .. lo capisco.
        Allora di cosa vi piacerebbe parlare?
        l’articolo parla di MURI E MULINI A VENTO.
        Chi alza i muri? chi costruisce i MULINI.
        Ovvio che i muri sono alzati da chi si chiude in casa e foraggia (nel vero senso della parola) le coltivazioni degli eredi Agnelli in Brasile per produrre BIOCARBURANTI.
        E’ talmente lampante che negarlo rasenta l’imbarazzo.
        Eppure la vostra obiezione è: “non parlare di politica”?
        Ma dai.. Tutto quello che facciamo è politica e negarlo non aiuta nessuno di noi a cambiare.
        Per carità non si vogliano assolutamente toccare i poveri nazisti che di Ebrei ne hanno sterminati a milioni.. è un discorso politico…
        e nemmeno delle plastiche che vi ingurgitate ogni volta che aprite il rubinetto in pianura padana…
        E’ politica ragazzi!!!
        Eh sì… è il politico che scrive la legge e la fa rispettare mettendo un limite ai pfas e pfoa nell’acqua.
        E’ il politico che scrive la legge sulle concentrazioni massime di pm10 in centro a Padova o Verona … salvo poi trovarsi controlli zero e nessuna sanzione a chi entra con auto euro 2 o 3.
        Ma a voi, come a qualche altro interessa più parlare in astratto di intenzioni?

        • Giusto per non parlare di politica, avevo letto da qualche parte che il governo vuole favorire i virtuosi che consumano meno energia elettrica, il che vuol dire penalizzare chi ne consuma di più, vedi auto elettriche pompe di calore per il riscaldamento, piastre ad induzione ecc. cioè tutto quello che é green. Però non parliamo di politica, ma a me sembra che questo articolo sia pericolosamente politico.

  4. Io continuo a sentire e leggere di proclami a non finire, obblighi e divieti a gogo, statistiche sul TCO… ma qualcuno si è mai preoccupato di fare una statistica su quanti possano realmente permettersi questi livelli di costo, e di indebitarsi per mettere in cortile una EV??

    • Anche tra 10 anni?
      Quando sono arrivate le prime automobili, costavano assai, il carburante era di difficile reperimento, eppure vediamo com’è andata a finire.
      Perché per le EV dovrebbe essere diversa la storia?

      • Boh, forse perchè quasi tutti i produttori, tranne Tesla, continuano a ripetere che non hanno intenzione di ridurre i listini per conservare una marginalità alta?

    • l’EV oggi è per molti ma non per tutti
      presto diverrà per tutti ,anche in Italia , SE ..
      ci ficchiamo in testa che le EV vanno abbinate alle ENERGIE RINNOVABILI ..
      LE RINNOVABILI , sono le fondamenta dell’elettrificazione
      e molti ,troppi italiani, causa politica ottusa e massmedioti pensano che sia roba per
      FRICCHETTONI radical shick

      i numeri parlano da soli
      Spagna e Portogallo grazie alle rinnovabili a Novembre 2022 le aziende elettriche pagavano 50 eur a Megawatt ora
      la media Europea 90 eur Megawatt ora
      l’Italia 150 eur Megawatt ora

      dopo i progressisti radical shick ,molto bravi a spendere col portafoglio degli altri,
      in italia abbiamo i conservatori radical Kitsch che di progresso non vogliono proprio sentir parlare ..

      adda passà a nuttata

      • Buonasera Sig. Roscini.
        Il Portogallo ha superficie pari a poco più di 90.000 kmq e 10 milioni di abitanti (beati loro, quelli sì). La Spagna ha 47 milioni di abitanti (13 milioni meno dell’Italia) e superficie di oltre mezzo milione di kmq.
        Percepisce la differenza?

          • Buonasera Leonardo (R).
            Premetto di avere dimenticato un complemento nell’ultima frase; rimedio subito.
            Percepisce la differenza tra quei due paesi e l’Italia? Secondo lei è la stessa cosa dover provvedere al fabbisogno energetico di un paese che ha un sesto degli abitanti dell’Italia e circa un terzo della superficie italiana?
            Per la Spagna, 13 milioni di abitanti in meno, oltre 200.000 kmq a disposizione in più.

          • @emanuele ovviamente i consumi sono proporzionali alla popolazione e all’attività produttiva. Ma come ho indicato nel mio commento in risposta a Roberto non fa particolare differenza. Anzi per il fotovoltaico una zona più antropizzata ha anche maggiori superfici già occupate da edifici o capannoni.

        • Sarà, però iniziare a pensare di installare pannelli fotovoltaici sui nostri edifici abitativi male non fa.
          Se mai iniziamo, mai vedremo un effettivo cambiamento e mai ridurremo la nostra dipendenza energetica dall’estero.

          • Era il lontano 2005 quando Aspo faceva i primi conti di massima (ora ampiamente superati grazie a tecnologie e efficienze molto maggiori)

            https://www.aspoitalia.it/documenti/libero/contidellaserva.html

            A cui aggiungere l’eolico sia onshore che offshore e perché no un po’ di geotermico.

            Sono cose che si sanno da sempre, solo i soliti detrattori fanno finta che sia un problema. No l’occupazione di suolo non è un problema.

        • Questa balla che serve coprire di pannelli l’itera penisola è una balla colossale che gira da troppi anni
          smentita dai produttori migliaia di volte , ma purtroppo non è passata

          Comunque ..
          le rinnovabili sono un MIX energetico
          quelle che ritengo PURE e utili per il PRESENTE e prossimo futuro sono:
          Idroelettrico
          Eolico
          Fotovoltaico
          Biogas da trattamento di rifiuti urbani,industria alimentare ,depurazione fogne
          Geotermia

          il mix va ,sapientemente dosato nelle componenti
          il Biogas potrebbe benissimo diventare una fonte di accumulo energetico estiva da usare in inverno e per modulare le altre
          l’Eolico , deve superare i pregiudizi estetici e ambientali e VA usato il più possibile dove possibile offshore , dato che la sua vita media non raggiunge i 20 anni e in meno di 10 anni si ripaga , il resto è tutto grasso che cola
          l’Idroelettrico , troppo spesso oggi viene messo in antagonismo col nuleare
          quelche buon tempone “pensa” e soprattutto scrive che senza acqua è meglio il nucleare
          senza considerare che con i fiumi in secca , nemmeno il nucleare è possibile
          Geotermico , siamo stati i primi al mondo a sfruttarlo ma poi ci siamo fermati
          oggi ci sono novità , si può abbinare l’energia geotermica all’estrazione mineraria , a partire dal famigerato litio , chiave della rivoluzione energetica in atto
          Fotovoltaco , a detta degli esperti del settore è quella che consente di ottenere prezzi del kWh più bassi in certe fasce orarie
          Alla sua domanda :
          quanta superfice serve ?
          hanno risposto esperti da molto tempo ,POCA !
          in rapporto alle superfici cementificate ,asfaltate e agricole
          Enel ,ufficialmente , scommette sull’agrivoltaico,fotovoltaico che convive con l’agricoltura
          https://www.enelgreenpower.com/it/media/news/2023/03/agrivoltaico-italia

          io, da modesto perito elettronico, punterei ai terreni marginali di strade e ferrovie
          la potenza media di un pannello fotovoltaico oggi è 200W picco metroquadro

          immaginando di creare campi fotovoltaici ai margini di ,autostrade e ferrovie

          autostrade italiane km 7016
          ferrovie italiane km 16779
          un ipotetico campo fotovoltaico lineare fatto da un pannello da 200W metro quadro, che possa sfruttare solo la metà di questi km
          facciamo 10.000 km alias 10 milioni di metri
          fanno 3000 milioni di Watt
          3 GigoWatt grande giove con un pannello lungo le cunette di autostrade e ferrovie
          e se i pannelli fossero 2,3,4 per entambi i lati del”autostrada o della ferrovia ?
          antitesi:
          e ma i pannelli li fanno i cinesi ..
          tesi:
          e chi vieta di farli noi , Enel inaugura la più grande fabbrica d’Europa che dovrebbe essere in produzione l’anno prossimo
          ci sono piazzali di parcheggi enormi di supermercati,outlet e centri commerciali
          che hanno inondato la penisola di asfelto e cemento negli anni passati
          che siano utili alla collettività almeno coprendoli con il fotovoltaico !

          faccio un calcolo solo per il parcheggio del supermercato dove faccio la spesa tutte le settimane ,
          nel mio quartiere che ne sono molte decine
          1.810,30 m² di parcheggio
          coperto a fotovoltaico di cui sopra
          fanno almeno 200 kWpicco scartando più di un terzo della superfice
          e senza usare i 1300 mq del capannone

          vuol sapere quanta energia producono 200 kW di pannelli esposti a sud in Italia

          ecco qua , dati a disposizione di tutti ,forniti dalla matrigna Europa
          ci giochi anche lei

          https://re.jrc.ec.europa.eu/pvg_tools/it/

          un solo parcheggio di un solo supermercato di Roma potrebbe produrre

          302496 kWh trecentomila kWh annuali
          20kWh per 100 km
          1500000 km percorsi con auto elettriche a consumi elevati
          un cittadino italiano percorre mediamente 11200 km l’anno

          Solo UN parcheggio di UN supermercato Romano
          fornirebbe energia per l’automobile 134 cittadini elettrificati

          io mi diverto a fare questi conti
          la cosa triste , è che pochi si rendono conto di quanto sarebbe BANALE
          coprire questi siti di fotovoltaico e vedere i risultati non tra decine di anni
          ma decine di mesi

          antitesi:
          che fine faranno i pannelli a fine vita ?
          tesi :
          è solo alluminio ,plastica ,silicio e tracce di boro,argento,stagno,fosforo e oro
          roba inquinante certo ma largamente diffusa sulla crosta terrestre OVUNQUE
          e facimente riciclabile
          un pannello fotovoltaico NON è un pannello di ethernit che che ne dica l’ignoranza diffusa

          a volte mi chiedo perchè devo scrivere questi “pistolotti” ..
          con la quasi certezza che pochi avranno la voglia di leggerli

          bha !

          • Letto fino in fondo, @Nello, e perfettamente d’accordo. 😊
            Riguardo poi alla copertura fotovoltaica dei parcheggi, è una cosa così sensata che in Francia è stata approvata una legge che la rende obbligatoria per i parcheggi dagli 80 posti in su entro il 2028: la previsione è di produrre a regime oltre 11 GW di energia elettrica all’anno… cioè l’equivalente di 8-9 centrali nucleari! 💪

      • Io direi Anna passa altri 100 anni…
        Venga a farsi un giro in provincia di Napoli e limitrofi e vediamo i “tempi di questo” switch.
        Io sto ancora aspettando la Prima e dico prima colonnina in una cittadina di 26.000 abitanti, dove di notte non c’è una sola strada il cui margine destro e sinistro non sia tappezzato di auto in sosta notturna…

  5. Fondamentalmente concordo col Sig. Fellicò ma immagino uno scenario più frammentato, come è sempre stato.
    Del resto, nella ricca Emilia Romagna, ho sempre percepito dei divari di interesse/capacità di spesa tra i vari automobilisti, chi in Ferrari e chi su Fiat Punto.
    La differenza potrebbe essere che, in un futuro non troppo remoto, il semplice cittadino utilizzerà una bev economica e l’imprenditore benestante una super ibrida plug-in ad e-fuel.
    In pratica l’opposto di oggi, ma è solo una previsione personale.

    Com’è vero che il mondo è vario, credo anche nel tempo che passa e nelle cose che cambiano, e ognuno raccoglierà i frutti che merita.

  6. E’ tragicamente vero, rischiamo come Paese di rimanere indietro. Eppure ci sono molte buone iniziative private, di imprese che non si rassegnano a fare battaglie di retroguardia ma che abbracciano le nuove opportunità emergenti.

    Per quanto riguarda la quotidianità, al di là della faciloneria con cui si dà sfogo alle tastiere e ci si spinge persino ad “odiare” oggetti come un’automobile, ritengo che l’approccio più semplice sia quello della normalità.

    Da quando ho comprato la mia ultima auto, a trazione elettrica, la uso con grande semplicità per fare praticamente tutto. Non sponsorizzo nulla di particolare, ma le persone che mi stanno attorno e che fino ad un attimo prima pensavano che fosse una specie di bizzarria, cominciano a considerare una scelta “normale” l’auto elettrica.
    E poiché sono una delle persone in azienda che vive più lontano dal posto di lavoro, anche le questioni legate all’ansia (e ai pregiudizi) da autonomia che tanti attorno a me avevano spinti da un certo titolismo catastrofista, gradualmente scemano, diventando invece semplici domande di carattere molto più pratico a cui rispondo volentieri solo se sollecitato.

    E alla fine io la descrivo così: ho scelto un’auto molto spaziosa internamente in relazione all’ingombro esterno, molto pratica, con consumi bassissimi, comoda e con prestazioni e guidabilità molto appaganti e da poter usare quotidianamente per fare tutto quello che faccio senza particolari limitazioni. Avendo a disposizione un certo budget (né troppo basso, né troppo alto), ho trovato che la soluzione per avere tutte queste cose insieme fosse l’auto che poi ho preso. Fine.

  7. Le Auto Elettriche arriveranno non ci sono dubbi, ci vorrà del tempo affinché diventino convenienti e competitive rispetto ai motori tradizionali.
    Quasi tutte le case produttrici di auto endotermiche hanno nei loro listini auto elettriche, ma sono solo prodotti di transizione con tecnologia di accumulo già vecchia e anche poco funzionale.
    Che dire poi dei motori, quasi tutti mal progettati e poco efficienti. Mancano ancora le auto a 4 motori,semplici ed economiche. Oggi sono ancora auto mono motore, quindi auto a scoppio riconvertite. Tesla inclusa…
    Le auto monomotore centiche devono sparire e lo faranno presto…eliminando le parti meccaniche di antica generazione come i differenziali…
    I produttori stanno dando indicazioni molto chiare che le vere auto elettriche saranno pronte solo dopo il 2028-2030.
    Comprarle prima significa comprare prodotti già vetusti…

    Oggi vale la pena solo di noleggiare le elettriche per togliersi lo sfizio…

    Purtroppo la sola auto elettrica ben fatta non può affermarsi del tutto se le infrastrutture di ricarica non vengono distribuite in modo uniforme e minuzioso nel territorio, in particolare nelle grandi città.
    Ma per farlo servono nuove infrastrutture energetiche, sia per produrre una enorme quantità di energia green che non abbiamo sia per poterla distribuire.
    Per fare tutto questo il 2035 è una data impossibile per chiunque, almeno che non arrivano le centrali atomiche a fusione…

    Con il solo Solare e Eolico è impossibile, considerando anche che nel 2022 l’idroelettrico è sceso del 40% causa siccità e nel 2023 sarà ancora peggio.
    Questa mancata produzione va sostituita e si mangerà una grandissima fetta del Green di nuova costruzione, che non sarà quindi disponibile per le postazioni di ricarica green.

    I vari politici, i vari professori, sanno tutti come stanno le cose, ma per ragioni vari lo ometteno nei loro discorsi.

    L’elettrico si imporrà naturalmente ma dopo im 2050…

      • Buongiorno Sig. Degli Esposti.
        Suppongo che le informazioni “migliori” siano le Sue.
        Il lettore qui sotto (alessandro) ha parlato di “scemenze mai viste tutte insieme”.
        Non ha nulla da dire, al riguardo, visto che giustamente tiene alle forme?

        • L’utente Carletto scriva “I vari politici, i vari professori, sanno tutti come stanno le cose, ma per ragioni vari lo ometteno nei loro discorsi.”
          Cos’é, il solito sfogo complottista?
          Ma per favore, ha ragione Alessandro qui sotto, “scemense mai viste tutte insieme”

        • Concordo pienamente con il giudizio di Alessandro: pensiero debole, disinformazione, ignoranza, pregiudizio e argomentazioni di una banalità disarmante. Ma Alessandro non si riferiva a lei: sarei curioso di sapere perchè si sente chiamato in causa

          • PS: A proposito di “lei è uno di quelli che potrà ancora andare in auto”…
            Io e mia moglie siamo lavoratori dipendenti, abitiamo in un normale appartamento dotato di un normale garage in un normale condominio e, avendo lavori diversi, abbiamo necessità di un’automobile ciascuno.
            Dovendo cambiare il diesel Euro 4 sia per vetustà (oltre 15 anni e qualche serio inizio di problemi all’impianto elettrico), sia banalmente perché da inizio ottobre a fine aprile in pianura padana i diesel Euro 4 rientravano nelle limitazioni anti-inquinamento, in aprile 2022 ho fatto i conti del mio chilometraggio annuale (da sempre limitato al tragitto casa-lavoro e a qualche escursione “fuori porta”), degli incentivi statali e locali e dello sconto offertomi da Renault per una Zoe “pronta consegna”, e quindi ho deciso di prenderla pagando 26.000 euro.
            Con 1.500 euro ho infine adeguato la fornitura di energia elettrica a 6 kW (certificati “verdi”) e l’impianto elettrico del garage, e ho installato una wallbox.
            Da un anno giro senza problemi anche d’inverno e anche in ZTL con un consumo medio di 14,7 kWh/100 km, che, con il mio contratto da 22 cent/kWh, fanno 3,3 euro/100 km.
            Per un’auto termica significherebbe un inarrivabile consumo attorno ai 50 km/l: la Ford EcoSport 1.1 l del 2018 di mia moglie (altra auto da “uno di quelli che..” !) ha un consumo di 7.8 l/100 km, cioè neanche 13 km/l.
            Che incredibili storie di ricchi sfondati, eh? Cari saluti.

          • Buonasera Sig. Degli Esposti. Non so se si riferiva a me. Personalmente ho l’abitudine di rivolgermi al lettore con Sig. X e salutando.
            Ed evitando accuratamente gli aggettivi. Ho notato però che Lei ha due pesi e due misure nel moderare gli interventi. Uno nei riguardi di chi la pensa come voi, in questo caso sorvolando su qualche “disinvoltura”; l’altro invece nei riguardi di chi è perplesso nei confronti di questa costrizione.

          • Questo sito ha un nome: Vaielettrico. Perchè mai dovremmo essere equidistanti?

    • Le auto elettriche anche senza incentivi considerando il ciclo di vita di un auto sono già più convenienti di un auto a combustione. Comunque la faccenda non va affrontata solo dal punto di vista economico, c’è la nostra casa, il nostro pianeta che brucia per gli effetti di gas serra immessi nell’atmosfera. La siccità che lei cita è frutto di questi cambiamenti climatici. Ad oggi abbiamo le tecnologie e i mezzi per agire prima di creare danni sempre maggiori e la natura non è disposta ad aspettare fino al 2050. Certo l’auto elettrica e l’uso di fonti rinnovabili non sono le sole soluzioni per arrestare il cambiamento climatico, per esempio molti dimenticano i problemi derivanti dalla deforestazione e l’inquinamento dei mari. Tutti questi aspetti messi insieme possono salvare il nostro pianeta dalla distruzione.

    • @Carletto
      Non per portare sfi.ga ma pare che intenda dire che finchè lei è in vita non sarà tempo dell’elettrica.

    • Cioè, sarebbe un po’ come quando si aspetta a cambiare il cellulare “che tra un po’ esce quello nuovo” che fa anche il caffè? Ed intanto dovremmo andare avanti a petroli, aste, bilancieri, iniettori e carburatori, perché le attuali tecnologia elettriche sono già, a suo dire, vetuste?
      Così nel 2050, arriverà qualche altro genio a dirci che le vere elettriche arriveranno nel 2075 e via dicendo…
      Ed intanto noi dovremmo continuare ad affidarci a “tecnologie” termiche (queste sì, assolutamente vetuste ed obsolete) in attesa del grande progresso in arrivo, domani, dopo, forse, chissà…
      Come avrebbe detto il Principe della risata, Antonio de Curtis… MA MI FACCIA IL PIACERE!!!!

    • Buonasera Carletto.
      Fosse come dice lei, sarei un signore. Nel 2050 starò sotto due metri di terra. E potrei godermi ancora qualche gita fuori porta, prima di dover trascorrere le domeniche nel Bar del quartiere.

    • L’ELETTRICO E’ GIA’ IL + EFFFFFFFICIENTE !! è la razio di molte persone che è assai defffficiente :)))))
      le batterie sono già super testate e lo sviluppo si concentra sui catodi.
      Ci sono supercondensatori che fanno miracoli impensabili per un termico.
      La storia dei 4 motori… beh… puoi mettercene anche 8 ma non serve a un piffero perché la migliore soluzione ad oggi sono due motori e a 4 ci trovi solo supercar.
      Sulle batterie c’è un grande sviluppo perché c’è la “fisima” di ricaricare a bomba da zero a CIENTO in due secondi ma lo sappiamo tutti che ciò è matematicamente drammatico per il surriscaldamento e per i cicli di vita della batteria.
      La rete di ricarica… … … . … .
      … DAI FINIAMOLA…
      Quante prese ci sono in Italia? tre miliardi?
      E’ tanto difficile comprendere che basta tirare un filo dal contatore e attaccarci una wallbox fissa o portatile? Se poi vogliamo discutere sui grossi centri abitati behhh allora va bene.
      Il LEGISLATORE…. (adesso qualcuno dirà.. ecco che fa politica).. dovrebbe MUOVERSI a mettere i punti di ricarica … non cercare soluzioni tipo fare le centrali a Guano di piccioni o i biocombustibili.

      • Ah se per ogni frottola raccontata dai politici si potesse avere 1 Wh di energia, quanta strada potrei fare con la mia auto elettrica!

  8. Certo che le tariffe speculative del momento non aiutano ma a parte tutte le chiacchiere e a prescindere dagli affezionati del termico è ineluttabile che il passaggio alla mobilità elettrica di maggioranza avverrà e a mio parere in anticipo anche su gli obblighi del 2035 non crescere il prima possibile in questa tecnologia si che vuol dire poi piangersi addosso quando i cinesi ci copriranno di auto elettriche a basso costo .

  9. Gentili Mauro Tedeschini e Massimo Degli Esposti. I mulini li fanno gli olandesi; quando non c’è vento non macinano, se non si macina manca la farina. E se manca la farina manca il pane.
    I muri, invece, ce li stanno costruendo altri. Ed è il “muro” contro quella forma di libertà che si chiama libertà di movimento. Perché fino a che avrò voce per parlare e forza nei polpastrelli delle dita per scrivere, sosterrò la mia opinione: la transizione ecologica e all’elettrico in particolare è solo un grandissimo business concertato. L’ambiente non centra nulla!
    La transizione all’elettrico priverà dell’autonomia di movimento una parte consistente degli italiani. Ma in fondo, questo è quello che, neanche tanto velatamente, si vuole (rectius: vogliono).
    Poco mi importa se nell’arco della giornata mi arriverà una valanga di irrisioni e contumelie. Mi scivolano addosso.
    In ogni caso, non vi preoccupate, perché il “muro” di cui parlate andrà presto in briciole. Avrete quello che desiderate perché la marea montante (che non proviene dal basso, lo ribadisco) ci sommergerà tutti.

    • A parte che hai più libertà di movimento con un’auto elettrica perché puoi ricaricarla in autonomia da casa, senza passare dal grandissimo business concentrato del petrolio…comunque, io preferirei avere libertà di respirare aria pulita in città mentre in bicicletta vado al lavoro, vado a fare la spesa, vado dal medico, vado a cena…

      • Buongiorno Marcos.
        Ricaricare da casa?
        E come?
        Facendo penzolare il cavo dall’appartamento dove abito?
        Forse lei da per scontato che tutti gli italiani abitino in villette unifamiliari. Nel qual caso si conferma l’essenza elitaria di questa transizione.

        • Muovi quella parte in fondo alla schiena!

          Bussa alla porta dell’amministratore di condominio.
          Batti i pugni sul tavolo dell’assemblea di condominio.
          Bussa alla porta della circoscrizione/municipio.
          Bussa alla porta del comune.

          Quelli che non vivono nelle villette sono milioni. Da soli non contano nulla.

          Se bussano tutti insieme anche l’Urso scappa nel bosco.

          • E pero’ non funziona cosi..nei centrj storici i palazzi non possono montare j pannelli perche si vedono e secondo j tecnici sono riflettenti e qujndi non vanno bene..fonte comune di macerata capoluogo di provincia..chiesto di montare i pannelli sopra il tetto che dobbiamo rifare..amministratore e tecnici ci hanno detto che non è conveniente e che dovremmo fare molti altri lavori negli appartamenti considerato le spese da sostenere il condominio non ha optato per procedere in tal senso.
            N.b. farei anche notare che i posti di ricarica nascita dovrebbero essere strutturati come le pompe di metano in determinate zone d non erodere come accade adesso vitali posti di parcheggio.

      • Io invece penso anche a tutti gli immigrati di vario genere che vedo girare con auto preistoriche e che non se ne possono permettere di nuove..etc..

        • Non capisco il punto.

          Quasi certamente tra un po’ di anni li vedremo girare con auto elettriche preistoriche, è così che funziona il mercato, no?

          • Beh no direi di no.pwr chi si compra una macchina a 800 1000 euro a benzina o diesel parlare di elettrico che funzioni ancora con le batterie Nazario da cambiare da lì poco mi sembra irrealisrico

          • @Gialtiero non è necessario grattare il fondo del barile pur di dimostrare una tesi.
            Anche perché già oggi ho visto che fine fanno le auto da 800/1000 euro quando si guastano. Poi con le vendite di termiche odierne possiamo star tranquilli ancora per diverso tempo, sempre se il prezzo del petrolio lo consentirà.

    • “la transizione ecologica e all’elettrico in particolare è solo un grandissimo business concertato. L’ambiente non centra nulla!”
      Esattamente come fu un grandissimo business concertato la transizione dai cavalli ai motori alimentati a derivati del petrolio, caro emanuele.
      E anche in quel caso, come possiamo ben comprendere oggi, l’ambiente non c’entrava nulla ed anzi, grazie a quella transizione, l’ambiente ce lo stiamo giocando a dadi senza capire che non possiamo vincere.
      Siamo quindi d’accordo che è tutto sempre e comunque un business, ma allora personalmente trovo molto meglio un business più rispettoso dell’ambiente che non quello attuale.
      (Come vede, si può argomentare anche senza irrisioni e contumelie…)

        • Ma anche lei ci potrà andare, sig. Grazzini, non si preoccupi.
          Lei davvero pensa che il business dell’automobile possa accettare di vendere meno automobili? Ma quando mai!
          Per cui tranquillo: da qui al 2035 ci saranno auto per tutte le tasche, esattamente come oggi.

          • Buonasera Sig. Davolio.
            Lo scenario potrebbe anche essere meno scontato di quanto a Lei appare. I presidenti e direttori generali della case costruttrici sembrano essere di tutt’altro avviso. Non intendono più avere grandi numeri con basso margine unitario, ma avere pochi numeri con grande margine. Lo ha detto lo stesso De Meo. E se un costruttore generalista dice questo, figuriamoci le altre case. A lui si è aggiunto il capo di Stellantis. Poi, lei può continuare a credere quello che vuole.

          • Alcuni la pensano così, altri no.
            Di certo alcuni produttori stanno pianificando di riuscire a ridurre i costi e aumentare la produzione. Alcuni guadagneranno mercato, altri lo perderanno.

    • Boh… non riesco a capire dove e perchè la mia libertà di spostamento sarebbe limitata….. in quasi tre anni con una EV non ho mai avuto nessuna limitazione, in nessun tipo di viaggio, corto o lungo, anzi:
      – posso entrare nella ZTL, prima no
      – non devo preoccuparmi dei blocchi del traffico
      – non devo fermarmi a fare rifornimento, ci pensa la macchina a ricaricarsi mentre dormo

      • Buongiorno Sig. Luca.
        I limiti sono economici, non di carattere giuridico nè di ordine materiale legati come dice lei ai viaggi. Sarà impossibile acquistare un auto per chi oggi può permettersi un utilitaria. E in questo forum NESSUNO accetta discussioni sul punto.
        Delle ZTL ne riparleremo quando le EV saranno sensibilmente cresciute. Vedrà che si inventeranno qualcosa.
        Idem per i blocchi del traffico.
        Se ricarica l’auto mentre dorme significa che vive in una casa indipendente. Non ho ancora visto cavi di ricarica penzolare dai terrazzi di un palazzo.

        • Ma infatti, introdurre il discorso su “costano troppo per le mie tasche” significa ricevere come risposta automatica “un giorno costeranno di meno”, su quale base non viene mai spiegato se non con dei generici “si guardi cosa è successo con i cellulari”, come se le due situazioni fossero minimamente comparabii.
          Concordo appieno sul resto e lo ripeto da tempo, senza poter ricaricare da casa per me la questione non si pone neppure.

          • Guardi cosa è successo con i tv color,
            Guardi cosa è successo con i PC
            Guardi cosa è successo con le auto termiche
            Guardi cosa succede sempre quando i prodotti industriali si producono a milioni anzichè a migliaia.

          • Quello su cui resto sempre basito è il fatto che non si considerai mai in questi ragionamenti il fatto che il petrolio non sia infinito.
            Volete aspettare che quello che è capitato al gas capiti anche al petrolio? È semplicissimo: basta non fare nulla e aspettare il giorno in cui ci si sveglia e si hanno i soltanto i soldi per fare la spesa o per fare il pieno.
            Se non si capisce questo e si abbocca alle promesse dei petrolieri che fanno credere che il petrolio costerà sempre come oggi e che le auto elettriche sono create da dei brutti cattivoni che godono a lasciare la gente povera a piedi, il lavaggio del cervello è indiscutibilmente riuscito.

          • Le BEV sono GIA’ prodotte a milioni.
            Quando una Zoe avrà 70kw di batteria costando meno di 20000€ e la ricarica sarà rapida non più del doppio del tempo di un pieno allora ne riparleremo, sino ad allora sarà una transizione da radical chic.

          • Ci risparmi i luoghi comuni, per favore. E’ fra noi da diverso tempo e non può continuare a ripetere sempre le stesse identiche frasi. Le Bev sono prodotte a milioni in Cina, dove infatti costano quanto le termiche. Tesla Model y costa come un’auto a benzina di pari categoria, e infatti su alcuni mercati europei è il modello più venduto in assoluto Il fenomeno Model Y sbanca l’Europa. Per gli altri costruttori le versioni elettriche coprono attorno al 10% del totale, troppo poche per beneficiare di economie di scala. E tutte troppo recenti per aver amortizzato i costi di sviluppo e industrializazione. Dal 2025 i prezzi si allineeranno. Vuole scommettere?

          • Mi pare molto radical chic anche pretendere che un’auto elettrica si carichi nel doppio del tempo di un pieno.

      • Significa che nelle sue modalità di spostamento l’autonomia ridotta non le ha creato problemi, anzi, l’accesso libero alle ZTL è stato un plus che le ICEV non consentono.
        Non è così per tutti.

    • SI PUO’ FAR SCIVOLARE ADDOSSO TUTTO IL POLIFOSFATO ORGANICO COMPATTATO CIVILE CHE VUOLE….(ho usato il nome tecnico per evitare parolacce)
      … poi… quando la sommergerà potrà valutare di prendersi una bombola e un boccaglio. Non saprei quanto sano sia vivere h24 in una tuta da sommozzatore immerso da m3 di stallattico o roba del genere. E’ sicuro che sia percorribile una strada di questo genere?

      Faccia conto che la libertà di cui parla è lodevole ma guardi che se domani mattina aprendo il rubinetto dell’acqua si accorgesse che di acqua non ce n’è più e che per poterla utilizzare potabile ha bisogno di un desalinizzatore hcpvt a concentrazione solare… beh… sarebbe troppo tardi averci pensato qualche anno prima?
      Certo… forse non si accorge che le temperature salgono e il clima cambia e magari ha una soluzione migliore per continuare a vivere su questo pianeta…
      tipo?
      tipo farsi scivolare addosso tutte le proposte di chi con coraggio ha già svoltato e vi indica una direzione senza trarne alcun guadagno?
      Io non prendo alcun guadagno dallo scrivere e condividere ma accetto anche le idee di altri che non sono nelle condizioni di cambiare. Sono sicuro che il cambiamento arriverà anche a loro più in là negli anni.
      Lei continui ad ascoltare la musica sul giradischi fino a quando troverà i dischi e un giradischi.
      Poi. Quando non ci saranno più ricambi e avrà un migliaio di dischi sarà il momento di convertire tutte quelle tracce in un formato per la lettura informatica e allora andrà in un negozio (forse on line?) per comprarsi uno di quei cosi che leggono i dischi e creano le tracce mp3 o altro.
      E’ una vittoria oppure solamente un ritardo nel cambiamento?
      Non è una questione di libertà ma di regole perché se si ascolta i dischi di 50 annni fa non fa mica male a nessuno …. ma se continuiamo tutti ad inquinare il momento in cui ci troveremo saturi sarà troppo tardi per svoltare.

      Ps: potete fare un gruppo whatttttssssupp intitolato TUTTI CONTRO FEDE78&CO (conservatori del petrolio forever)
      oppure possiamo anche trovarci su gears of war on line così magari vi potete sfogare cercando di abbattermi in gruppo (ovviamente in modalità eroica).

  10. Bah, quanta aria fritta da entrambe le parti, basterebbe attenersi ai dati oggettivi.
    1) L’Europa ha deciso, siamo parte dell’Europa quindi i vari Salvini, d’Urso e compagnia cantante possono ciarlare quanto vogliono per mostrarsi dalla parte dei propri simpatizzanti, ma le sorti della mobilità italiana non cambieranno, nel bene e nel male. E’ quindi inutile riportare le loro baggianate, gli si da solo visibilità anche quando lo si fa per “far squadra”.
    2) L’equazione “Europa smetterà di immatricolare auto ICE nel 2035 -> si smetterà di produrre motori endotermici” dimostra semplicemente l’incapacità di guardare al di là del proprio naso. L’EUROPA smetterà di immatricolare auto e furgoni ICE (ma non motocicli, mezzi pesanti, trattori, decespugliatori, ….), per il resto del mondo c’è un chissà grande quanto un palazzo. Per gli USA dipenderà molto da chi andrà al potere nelle prossime elezioni, se tornano i repubblicani la vedo mooolto dura che mettano via i loro V8. Cina manco parlarne, dietro la facciata di produttori di batterie stanno comunque stringendo accordi con gli europei per costruire loro motori endotermici, e gli stessi europei (vedi Stellantis) si stanno muovendo per andare a produrre motori a pistoni fuori dall’Europa. Quindi no, l’endotermico è morto per noi europei, per gli altri non ci scommetto un centesimo su come andrà a finire perchè i dati oggettivi sono tutt’altro che univoci.
    3) A parte che dopo il 2035 sarà comunque possibile girare a fossile con le auto già immatricolate, a mio avviso non si può non considerare che l’Europa (ma anche solo l’Italia) è comunque un’entità che economicamente gira a due velocità e, essendo la transizione energetica molto dipendente dai quattrini che servono per metterla in atto, non si può trascurare che l’Europa a bassa velocità non seguirà granchè quella ricca. E’ impensabile credere che città come Palermo, Napoli, Bari o anche Roma si elettrificheranno come Bologna, Milano, Trento, Firenze… e questo considerando che le città saranno le prime a farlo, anche nell’Italia e nell’Europa ricca. Resta cioè il problema di elettrificare una fascia della popolazione, tutt’altro che trascurabile visto che si parla di parecchi milioni di pezzi solo in Italia, che tuttora continua ad usare e sistemare auto che rispettano normative euro3 o inferiori, con più di 20 anni di età, e non se ne disferà facilmente in considerazione dei costi.
    Quindi quando leggo di VENTO DEL CAMBIAMENTO, io mi chiedo se chi pronuncia queste parole abbia chiaro di dove si trovi…

    • Buongiorno, se posso permettermi aggiungerei un paio di punti non del tutto irrilevanti:
      1) nel 2024 ci saranno le elezioni europee
      2) nel 2026 vi sarà un check point dove si farà il punto della situazione
      Solo a valle di questi due eventi avremo un quadro più chiaro a mio avviso

      • Mah, non credo che l’Europa riconsidererà la decisione presa se non in qualche dettaglio di minima rilevanza, tipo produzioni di nicchia e veicoli particolari come i mezzi d’emergenza, vedi ambulanze o altro in uso a Protezione Civile o VVFF per i quali le batterie non garantiscono funzionalità necessarie. In Europa, anche con un cambio di maggioranza politica in seguito alle elezioni del 2024, non credo quindi cambierà nulla perchè è oramai interesse delle stesse case costruttrici a virare sull’elettrico, i costruttori europei (VW, Stellantis nella sua parte europea) hanno invece chiesto stabilità, che le norme non vengano stravolte ogni tre per due perchè quello per loro sarebbe un grosso problema, quindi non mi aspetto stravolgimenti nei prossimi anni, anzi, probabile che siano gli stessi costruttori a premere per accelerare la transizione con incentivi all’acquisto e l’estensione della rete di ricarica, ovvero ciò di cui hanno indirettamente bisogno per vendere i loro autoscontri senza asta.
        Diverso il discorso per chi vende anche se non prevalentemente in mercati diversi da quello europeo (EU27) perchè lì ho fortissimi dubbi che i tempi della transizione nell’automotive ricalcheranno quelli europei.

    • Riconsideri quanto espresso nel punto 2) che dimostra visione di insieme. A questo punto si tratta di capire chi tra il sottoscritto e lei starà meglio quanto a libertà di movimento. Questa dipenderà dalle rispettive capacità di spesa, mie e sue (sulle quali non mi permetto di commentare). Visto per quanto mi riguarda, anche se sarò in buona e numerosa compagnia, avrò delle difficoltà a procurarmi un’auto, mi pongo esattamente la sua domanda.

  11. Se le notizie sui pro vedimenti in materia di emissioni, provenienti dagli USA trovano applicazione la corsa dell’elettrico si trasformerà in una valanga.
    My opinion

    PS
    Qualunque cosa faremo in Italia il resto del mondo se ne infischierà e qua do le case tedesche NON troveranno la componentistica in nord Italia se la faranno arrivare da altre parti.
    Ri-myopinion

    • Spero anche io che trovino applicazione, e il fatto che i fondi dell’IRA siano li è un ottimo inizio: “A dramatic new EPA rule will force up to 60% of new US car sales to be EVs in just 7 years” e secondo altri l’obiettivo sarà dal 50% al 60%. Evidentemente all’Environment Protection Agency non c’è Cingolani (che purtroppo ora è alla guida di Leonardo).
      Dal 5,8% (percentuale 2022) o 7,2% (percentuale 1° trimestre 2023) al 50-60% in 7 anni sarebbe davvero un salto senza eguali, chissà se Salvini e la gang dei Porro-fili se ne accorgeranno

    • Buongiorno Ilariovs.
      Componentistica?
      Perchè, le auto elettriche avranno la componentistica?
      Ma non si tratta di auto eterne?
      Ma non si fa un gran parlare della loro incomparabile semplicità rispetto a quelle tradizionali?
      A parte batteria, freni e sospensioni?
      E poi, ho visto come è ridotta la nostra economia, a fare da terzisti alle fabbriche tedesche.

      • Non hanno alzacristalli, maniglie, strumentazione, luci, volante, sedili…? Le chiamano “componentistica”. Ti intendi solo di ventose per specchi?

  12. Chi scrive questo articolo è sicuro di promulgare certezze evangeliche e chi è così sicuro e non ha dubbi, spesso è anche pericoloso o in errore.

    • Affinché il suo commento non sia tautologicamente ricompreso nella sua stessa enunciazione, potrebbe argomentare meglio? In particolare, quali sono le certezze evangeliche che sono secondo lei errate e per quale ragione?

      • Buongiorno Sig. Baccarini.
        Posso rispondere io per il lettore?
        Semplicemente non condivide il vostro pensiero e teme per la sua libertà personale di movimento. Cosa che temo anch’io, rendendomi conto di non essere il solo.
        Certo, se uno ha la Tesla, ha la Tesla. Non serve aggiungere altro.

        • Buonasera signor Emanuele.
          No, non può rispondere per il lettore, aspetto da lui che chiarisca.
          Il fatto che io abbia la Tesla quale attinenza ha con il mio commento e la mia richiesta di chiarimento a Piero?
          Ha invece tantissima attinenza sul suo bias, può farcire di eloquenza e simil-neutralità quello che scrive ma non cambia la sua sostanza.
          Non serve aggiungere altro.

          • Buongiorno Sig. Baccarini.
            Certo che non cambia la sostanza di quello che penso e scrivo: formalmente non siamo ancora in un regime di dittatura ed è ancora permesso di esprimere il proprio pensiero.
            Ma la avremo presto: quella degli scienziati. Si è già visto con il Covid.
            In ogni caso, sarà una mobilità individuale riservata a pochi. Non ci saranno gli equivalenti di Panda, Aygo o 108 elettrica. Semplicemente perchè non converrà costruirle.

          • Emanuele
            Riassumendo: dittatura degli scienziati durante il COVID e complotto mondiale degli scienziati, come in Germania durante la seconda guerra mondiale, sul clima.
            Non è che ha sbagliato sito?
            Non serve aggiungere altro.

          • Buongiorno Sig. Baccarini.
            No, il sito è quello giusto. E’ lei che ha messo le mie considerazioni nell’ordine che le faceva più comodo.
            Reciprocamente: non serve aggiungere altro.

          • Grazzini sei per caso anche negazionista dello sbarco sulla Luna? O dell’11 settembre?
            Dittature degli scienziati? Sul serio? Ma sei Napalm51?

  13. Ci fosse realmente la neutralità tecnologica che questo governo continua a ripetere all’ossesso, non ci sarebbe la lotta a fermare e denigrare l’elettrico.

    Se fossero realmente neutrali proporrebbero alternative, ma non fomenterebbero la stampa ed le televisioni di maggior ascolto ad infangare senza sosta le auto elettriche con bugie su bugie.

    Ritengo che questo governo tra qualche anno verrà giudicato come il peggior governo che la repubblica italiana abbia mai avuto (e ci vuole molto impegno), contro il 99% degli scienziati climatologi, contro il pianeta, contro i propri figli, ecc, praticamente una disgrazia.

    • E il bello è che gli italiani, se mai avranno il coraggio di riconoscersi nel celebre aforisma “Ogni popolo ha il governo che si merita” (J. De Maistre), potranno solo prendersela con sé stessi per aver comunque votato in massa e mandato al potere partiti che notoriamente facevano un vanto delle loro posizioni retrograde, negazioniste, antiscientifiche e scioccamente sovraniste.
      Dato poi che ovviamente ciò non accadrà, gli italiani e chi li governa continueranno a incolpare chiunque altro e qualunque altra cosa pur di non riconoscere la propria vuota mediocrità.

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