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La Renault: “In Cina solo auto elettriche”. Sono impazziti?

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La Renault K-ZE, nata per il mercato cinese, verrà esportata in Europa in versione Dacia nel 2021.
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La Renault annuncia che d’ora in poi in Cina non venderà più auto con motori tradizionali: solo elettriche. Viene da chiedersi: sono impazziti?

La Renault punta sull’elettrico low-cost made in China

La mossa della Renault conferma che la Cina è ormai un enorme laboratorio per capire la mobilità del futuro. E la Casa francese ha deciso di rompere gli indugi, decidendo che solo i veicoli commerciali leggeri (i furgoni) nel mercato cinese avranno motori tradizionali. I motivi? Sono riassunti in una nota del 14 aprile: “Con 860.000 unità vendute nel 2019, la Cina è di gran lunga il maggior mercato del mondo per i veicoli elettrici, le cui vendite dovrebbero rappresentare il 25% del mercato cinese entro il 2030. Il Gruppo Renault… ne ha vendute 270 mila unità nel mondo dal 2011″.

la Renault
Il posteriore della Renault K-ZE: in Cina il piccolo Suv elettrico costa l’equivalente di 7.900 euro…

“Vanta, pertanto, un forte vantaggio competitivo in Cina, come dimostrato dal lancio di successo di Renault City K-ZE, primo veicolo elettrico nato da una joint-venture che si pone in concorrenza diretta con i migliori costruttori locali… Renault prevede anche di consolidare la partnership con Nissan e Dongfeng tramite la joint-venture eGT per fare di K-ZE un’auto di portata mondiale. Un veicolo derivato, basato sul concept Dacia Spring, sarà commercializzato in Europa dal 2021“.

Anche Tesla progetta qui una world-car più abbordabile

In effetti la Renault è stata la prima Casa occidentale a invertire il processo con cui si affrontava di solito il mercato cinese. Invece di progettare e costruire in Europa modelli da importare in Oriente, ha fatto nascere una world-car come la K-ZE in Cina, per poi portarla anche negli altri continenti con i dovuti adattamenti. Nel caso della K-ZE, come detto, la versione europea sarà marchiata Dacia Spring e arriverà in Italia nel 2021, attesissima in quanto prima vettura elettrica low-cost.

La Renault
La versione europea della Renault K-ZE, la Dacia Spring, prima elettrica low-cost.

La strategia di Renault sarà seguita anche da Tesla, che non intende fare della Gigafactory di Shangai un semplice avamposto produttivo. Ma piuttosto un centro di progettazione per far nascere una vettura dal prezzo più abbordabile rispetto alla gamma attuale, da esportare poi in tutto il mondo (guarda l’articolo). Sono approcci molto apprezzati alle autorità cinesi, da sempre propense ad aprire il loro enorme mercato a chi investe in loco e non si limita ad esportare.

SECONDO NOI. Per rispondere alla domanda del titolo: no, non sono impazziti. La Renault rivendica il suo ruolo di pioniere nell’auto elettrica e vede il costo delle batterie calare di anno in anno. Ergo: investe sul mercato che più di tutti crede nella mobilità a zero emissioni, convinta che presto si aprirà un grande spazio per l’elettrico low-cost. Grazie anche a economie di scala da costruire partendo proprio dal pianeta Cina. 

 

 

 

 

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1 COMMENTO

  1. Potrebbe essere un sistema per recuperare un mercato che è praticamente perso. Renault, che fa joint venture proprio con Dongfeng di Wuhan, è tracollata negli anni scorsi. Non ha nulla da perdere a vendere veicoli elettrici, visto che quelli ICE non glieli compra più nessuno. È una scommessa.
    Guardate il disastro Renault in Cina.
    Senza dubbio il 2020 può essere solo peggio.
    Potete verificare su carsalesbase dot com
    2017 72,221 140.53 0.30
    2018 50,109 -30.62 0.22
    2019 18,281 -63.52

    I numeri dei primi mesi del 2020 sono altrettanto irrilevanti, verso la scomparsa. Proporre EV è l’unica chance che hanno per ritagliare una nicchia nella quale sopravvivere. Prodotta in Cina da Dongfeng con marchio Renault per il mercato cinese.

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