La prima elettrica di Ivan? Una Nissan Leaf usata, di cui è “super felice”. Il suo racconto segue quello di altri lettori sui primi mesi con una EV. Daniele con la Kia e-Niro (foto). Antonio, con la 500. Un altro Antonio con la Renault Twingo. Luigi, con la Tesla Model Y. E Franco con la VW ID.3. Chi vuole condividere le sue impressioni sul passaggio all’elettrico può scriverci a info@vaielettrico.it.
La prima elettrica? Una Nissan con solo 6.500 km
di Ivan Munarini
“Ciao, ho aderito al bonus 110% e ho deciso di passare all’elettrico, ho acquistato una NISSAN LEAF con solo 6.500km, usata. È una ex noleggio di una grande società del settore, precedentemente in uso a una grande azienda energetica italiana. Sembrerebbe una scelta da matti, tenendo presente che attualmente la colonnina pubblica più vicina è a 10 km (una sola fast 50 da kW e le altre fino a 22 kW). E che nelle zone dove mi muovo frequentemente non c’è una colonnina (al mio piccolo paesello sembra che venga installata dal Comune prossimamente). Ma io ricarico quasi esclusivamente a casa (a 4,5 kW) e fino ad adesso (dai primi di agosto) ho fatto quasi 3.000 km senza nessun problema.
Consumi reali e da cruscotto: una bella differenza
La vettura è perfetta per la mia famiglia, siamo in cinque, spaziosa e comoda. Nonostante la limitata autonomia, l’indovinometro dice circa 250 km, la usiamo quotidianamente per tutto. Dico “usiamo” perché la guidiamo in due, dato che mia moglie se ne è innamorata. La ricarica typo 2 (la più disponibile) da 6 kW sembrerebbe una limitazione importante ma fino ad ora non mi sono mai trovato in difficoltà. Unico neo di tutta la vicenda, se neo puó essere: ho registrato tutti i consumi e dalle medie del cruscotto ai consumi reali la differenza è notevole. Ovvero 14,5 kW/100km da cruscotto e 19,5 kW/100 km dal mio registro, kW caricati totali e km percorsi, poco statistico, ma molta la differenza. Vedo comunque solo vantaggi…scusate la lungaggine, ma sono super felice del mio acquisto.
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Io voglio sapere dove ha trovato una Leaf (nuova generazione) a 6500 euro perché la voglio anche io. Non sto scherzando… si può sapere?
Avevo letto male… ho scambiato i km per gli euro! 😀
Re un affarone sua per i km che per il prezzo che non ho citato bella mail, secondo me solo 17500 euro, per una vettura praticamente nuova e con un buon allestimento.
La vorremmo tutti, ma sono i km…
Avendo una Tesla ti posso dire cge quando si è in viaggio anche con condizionatore e/o riscaldamento acceso i consumi indicati sono quelli reali… io ho una M3 SR+ quibdi con batteria da 50 kwh, in autostrada con climatizzatore acceso quando ho un consumo medio indicato di 165 wh/km faccio realmente 300 km con una carica, perciò I consumi indicati quabdo si è in movimento sono reali e comprendono tutto….
Quello che crea la differenza fra l’indicato ed il “prelevato dal contatore” sono altri 2 fattori…
Il primo fattore è il rendimento del caricatore che si utilizza: accoppiata wall box/carichino e convertitore di bordo. Infatti l’auto nei consumi non può cge considerare l’energia che esce dalla batteria quando questa si scarica (cioè quella che ci hai messo dentro nella ricarica) non quella che è uscita dal contatore cge è la somma di quella che realmente è arrivata in batteria e quella che è stata dispersa (sotto forma di calore) durante la ricarica.
Il secondo fattore è che qualsiasi auto elettrica conta esclusivamente i consumi in movimento e non quelli quando è in sosta e perciò ogni volta che viene utilizzato il pre riscaldamento/raffrescamento prima di mettersi in marcia (perché richiesto via app dal proprietario o perché lo fa da sé l’auto per mantenere all’interno del range di temperature corretto le batterie) quello cge viene consumato non entra nel novero del conteggio wh/km che ti da l’auto (non essendo ancora in marcia benzi in sosta) che ripeto è solo ed esclusivamente l’energia consumata per fare quei km…
La somma di questi 2 fattori generano la differenza fra il consumo indicato in auto e quello che si ha partendo dalla lettura del contatore
Buongiorno Moreno.
A quanto mi risulta, le perdite dovute a wall box/carichino sono dell’ordine di qualche per mille e quelle del caricabatterie imbarcato inferiori a 1-2 percento. Quindi, le perdite di questi due componenti sono molto basse e comparabili con gli errori di misura (il contatore attaccato alla mia wallbox ha una precisione di circa 1-2%), e non giustificano le differenze che a volte superano il 20%. Concordo con lei che le perdite del processo elettro-chimico di carica/scarica della batteria hanno un ruolo importante, per le quali su vari siti internet ho trovato dati molto variabili (5-20%) e quindi non so quale sia il valore corretto.
Per la redazione di Vaielettrico: Non e` la prima volta che questo tema viene discusso sul vostro forum. Avete la possibilita` di interpellare qualche fabbricante di auto elettriche e chiedere come viene misurato (punto e precisione della misura) e calcolato il consumo mostrato dal calcolatore di bordo?
Giusto suggerimento, ci informiamo
Le perdite in ricarica possono essere quelle che vuoi, anche del 90%,il dato dei kw carichi presumo lo prenda dal cruscotto che ti dice quelli effettivi nella batteria, le perdite da carica al massimo t le le trovi in bolletta, a meno di avere una wallbox ma mi sembra di capire che usa il cavo da muro con un contatore da 4.5 non ha parlato di sistemi di rilevazione quindi è lecito pensare usi il dato del computer di bordo, posso capire errori più importanti nella misurazione per una termica (pendenza cazzi e mazzi) ma penso che sulle elettriche l’errore possa essere alla peggio del 1%.
Un consumo reale così tanto più alto per quanto mi farebbe comodo per dire “velo avevo detto” mi viene cmq da mitigarlo in quanto la guidano due persone, io già noto che quando devo prendere ad esempio l’auto dei miei per portarli in giro etc nel giro di 10 km ho guadagnato comodo il 15/20% dei km residui indicati. Ok è un caso limite perché guida da cani ma cmq è possibile che magari uno dei due abbia un piede più pesante o giustamente come dici chi la usa per prendere i figli a scuola e magari aspetta in auto col riscaldamento o aria condizionata per una mezz’ora ogni giorno, quello incide assai (come anche sulle termiche ovviamente), che poi consumano di più nel reale è risaputo non lo sto negando, ma leggendovi spesso si parla di un kw o due in più ogni 100km,qua e quasi il 40% in più non è poco
Per quanto riguarda il calcolo dei km residui fino alle termiche bene o male tutte han sempre usato il consumo medio dato dalle sue rilevazioni negli ultimi 30km, immagino che sulle elettriche funzioni alla stessa maniera, poi chiaro se gli ultimi 30km li ho fatti schiacciando come un maledetto una volta riempito al ma avrò una autonomia dichiarata ben diversa che a farlo dopo aver guidato morbido con rigenerativa sfruttata a dovere etc
Xardus da dove deduci che i consumi misurati l’ha presi dal cruscotto dell’auto?
Da come ha scritto secobdo me i consumi li ha presi dal contatore della wall box perciò ante perdita di efficienza di questa è del caricatore interno dell’auto….
Efficienza che per amperaggi bassi come 5-10 A incide molto di più di un 2-3% (può arrivare anche ad un 10%) perché, se è vero che la corrente che passa nei circuiti è bassa (perciò si scaldano poco) è altresi vero che a questi amperaggi le ricariche durano a lungo nel tempo (tipicamente 6-8-10 ore) perciò anche se istantaneamente la dispersione è bassa nel totale della ricarica incide e non poco….
Riguardo alla teoria secondo cui dai consumi misurati dall’auto siano esclusi tutti i servizzi posso assicurare che per la Tesla (per gli altri non posso garantire non avendo esperienza diretta ma mi sembra impossibile come cosa) tutto viene contato nei consumi utilizzati per dare il valore wh/km… basta che l’auto sia accesa e qualunque cosa cge utilizza elettricità entra nel novero dei consumi… come ho già detto quello cge resta fuori (e che se una ricarica viene “consumata” in più giorni può essere un valore assolutamente rilevante) è ciò cge consuma l’auto a “motore spento” cioè per esempio nel caso in cui venga attivata la climatizzazione del abitacolo/batterie oppure, per quanto riguarda Tesla se si attiva la modalità sentinella…. questi consumi vengono ovviamente forniti dalla batteria ma non conteggiati ai fini del calcolo dei wh/km perché l’auto è spenta in sosta….
I consumi a motore spento di norma si applicano nel momento in cui poi dopo la sosta lunga con riscaldamento ad esempio, proprio perché il calcolo è quanto ho consumato per quanti km, finché non ti muovi per l’auto è come se stessi consumando tutta la mezz’ora di riscaldamento in quel km, su tutte tutte le termiche che ho guidato (e non sono proprio poche) ha sempre funzionato così, non avrebbe senso inventarsi qualcosa di diverso per le elettriche.
Il da dove lo deduco… Lho scritto nel messaggio di prima all’inizio 😅
Xardus, io non so quale wallbox utilizzi e se abbia un sistema di rilevazione dei consumi ante wall box ma quello che è assolutamente certo è che non utilizza io “carichino” fornito con l’auto perché ha specificatamente dichiarato di ricaricare a casa ad una potenza di 4,5 kw e nessun carichino arriva a quella potenza, normalmente il massimo amperaggio possibile con in semplice carichino è 16 A (se hanno solo la presa scuko neanche ci arrivano)….
Per i consumi da fermo a macchina spenta non stai consumando ler fare km ma per altri motivi e quindi, contrariamente da ciò che devi tu ha senso non metterlo nel novero dei consumo wh/km perché non è consumo per muoversi…. se per esempio ti metti a fare festa con gli amici in un parcheggio e utilizzi l’auto per far musica e luce stai consumando energia che non è funzionale ai km percorsi perciò perché dovrebbero essere contati?
Non è che quello che si è sempre fatto su di un termico per forza bisogna continuare a farlo con l’elettrico anche perché sul termico non penso che ci sia un contatore che misuri in modo continuativo la benzina che va al motore…
Per consumi teorici calcolati dall’auto la benzina viene misurata controllando il livello nel serbatoi quindi in quel caso ovviamente non c’è modo di contare esclusivamente per fare realmente i km… nelle termiche viene contato tutto quello che fa calare il livello del serbatoio (anche la benzina che evapora) semplicemente perché per fare I calcoli viene utilizzato io valore che da il galleggiante
Per la seconda parte non completamente vero, perlomeno leaf e Peugeot: se stai fermo con il condizionatore acceso vedi dopo qualche minuto che aumentano i consumi. Se poi fai la prova di azzerare il trip, fare 5 km e guardare i kWh/100 km e poi stai fermo 5 minuti con riscaldamento acceso, il consumo è capace di passare da 12,5 kWh/100 km a 20 kWh/100 km.
Tuttavia non ho fatto la prova con il preriscaldamento a auto completamente spenta e, secondo logica, in quel caso dovrebbe essere molto probabilmente come scrivi sopra.
Infatti quando ho scritto auto in sosta intendevo parcheggiata e spenta non semplicemente ferma ma ancora accesa che è una fermata non una sosta
Buongiorno Ivan.
Anche il calcolatore di bordo della mia Hyndai Kona indica consumi 15-23% inferiori a quelli misurati dal contatore che ho installato per misurare l’energia assorbita dalla wallbox. E` un problema presente in tutte le auto elettriche, vedi: https://www.adac.de/rund-ums-fahrzeug/tests/autotest/bordcomputer-verbrauchswerte/
Ho provato a fare varie misure per cercare di capire il motivo della differenza e sono arrivato al sospetto che il calcolatore di bordo utilizzi misure fatte sull’inverter del motore di trazione e quindi esclude i consumi del sistema di climatizzazione e servizi di bordo. Infatti, ho notato scarti maggiori in estate e inverno. Inoltre, nel rapporto ADAC che ho citato, le Tesla hanno uno scarto importante probabilmente dovuto alla notevole presenza di molti microprocessori per le funzioni dell’auto e la gestione telecamere. Ma sono solo ipotesi e potrei sbagliarmi.
In ogni caso, anche considerando i consumi misurarti “alla presa”, il costo di esercizio e nettamente inferiore rispetto a quello dell’auto a benzina che possedevo prima di passare a quella elettrica.
Saluti,
Il 15% è compatibile con le perdite dovute alla ricarica: fatto mai la prova di portare auto a zero o quasi e vedere se carica il 15% in più della capacità della batteria (44 o 73 kWh a seconda della batteria che ha )?
La mia Hyundai Kona ha una batteria da 64 kWh. Le misure di consumo “alla presa” e confronto con il calcolatore di bordo le ho fatte per gli intervalli di carica tra circa 40% e 80% e un paio di volte tra circa 45% e 100%. Non ho mai fatto misure nell’intervallo zero (o quasi) e 100%. Cercherò di organizzarmi per fare questa misura.
Ho cercato la tabella dove avevo scritto i risultati delle misure che avevo fatto e ho notato scarti inferiori al 15% nel caso di ricariche superiori al 50% della capacità della batteria (esempio 45-100%), effettuate dopo un percorso a velocità media superiore a 60 km/h. Gli scarti tendono ad aumentare quando la velocià media si abbassa.
Scusate ma non vi seguo, le perdite vengono dissipate nell’auto, ma la batteria comunque arriverà a riempirsi in egual modo quando lei indica che è a una data %, se poi ne ho immessa molta di più l’auto non ne risente lei si è caricata comunque di quello che doveva, al massimo si può rilevare la differenza di wattaggio sparato fuori dalla Wall e quello che realmente entra nella batteria, ma ho il grosso dubbio che non si possa vedere a cruscotto la potenza che rileva di ricarica effettiva (ci si può cmq arrivare contando i kw immessi a fine carica del cruscotto col totale che dice e la Wall, si può fare? ) , penso su alcune auto ci possa essere che cmq non è chissà che difficoltà, in questo modo hai le dispersioni nette date dal sistema di ricarica, la batteria non perde il 15% perché viene dispersa mentre carichi, al massimo la disperde lentamente giorno per giorno ma ci vogliono anni e anni per svuotarli, va a male prima!
Il discorso dello scarto dovuto alla “chipperia” ci può stare, ma a quel punto è una cosa voluta in modo specifico dal costruttore, è molto più semplice e inclusivo e meno oneroso in calcoli rilevazioni etc, prendere la differenza di carica per unità di spazio, per spiegarmi meglio, quanti kw sono andati per fare 30km, con la precisione data dalle rilevazioni elettriche contro stime fatte da un galleggiante su un’auto in movimento ci si dovrebbe aspettare una fedeltà molto più alta tra quanto riportato dal computer di bordo al reale,
Non includere i consumi della parte elettrica (che con adas cazzi è mazzi è sempre più rilevante) significa scegliere di rilevare i consumi anziché alla batteria che ha già I suoi sensori obbligati ma al motore direttamente, non può essere una scelta inconsapevole visto che è sostanzialmente di tutti i costruttori