La piccola YoYo può sostituire l’auto? È la microcar della XEV disegnata a Torino, ma made in Cina. Ecco che ne pensa il nostro amico Youtuber Matteo Valenza.
La piccola YoYo: la personalizzi con la stampa 3D
La parte commerciale della XEV per l’Italia ha sede a Venezia e da lì vengono gestiti assistenza e magazzino ricambi. La produzione è demandata ad alcune aziende cinesi, che attraverso metodi innovativi, come ad esempio la stampa 3D, rendono la YoYo unica nel suo genere. Esteticamente si presenta come una piccola vettura da città: lunga 2,5 m, larga 1,5 e alta altrettanti, misura da terra 15 cm. Senza batteria, l’auto pesa 450 kg e può portare un massimo di 850 kg. Sorprendentemente è dotata di un bagagliaio da 180 litri. L’auto ha forme accattivanti: fari a led, biproiettore alogeno, portiera a forma esagonale con fascione a contrasto. Niente male, commenta Matteo.
La piccola YoYo: tre batterie sostituibili in meno di 3 minuti
La piccola XEV è dotata di un motore sincrono a magneti permanenti, con una potenza di motore da 7,5 kW nominali e con 15 kW di picco che si traducono in circa 20 CV. La velocità massima è limitata ad 80 km/h. Monta tre batterie a litio ferro fosfato, raffreddate ad aria e che complessivamente accumulano 10,4 kWh. La peculiarità delle tre batterie è che sono estraibili, quindi possono essere sostituite in meno di 3 minuti. Rimane comunque la possibilità di ricaricare l’auto con una presa domestica in circa 3 ore e mezza. XEV dal 2022 sarà partner di Eni, che installerà in alcuni suoi distributori una sorta di box dove sostituire le batterie.
In collegamento con il cloud
L’abitacolo da due posti è minimal ed è realizzato principalmente in plastica con elementi personalizzabili. I sedili sono comodi e ben rifiniti, con un bel tessuto al tatto. Superfici vetrate e tetto panoramico donano luminosità agli interni. L’ampio display da 7” o 10”, posizionato sul cruscotto, si collega allo smartphone. Permettendo al guidatore di rimanere sempre connesso. Lo schermo centrale non è touch, ma XEV assicura che lo diventerà nelle prossime versioni. E ci saranno integrazioni con alcune app. Il bluetooth funziona e si collega alle casse audio (ci sono anche tre pulsanti per impostare il volume, l’ora, eccetera). Appena sotto al display troviamo le bocchette dell’aria ed i comandi della climatizzazione. L’auto è dotata di alza-cristalli elettrici, specchietti retrovisori sempre elettro-attuati, casse audio, prese USB, climatizzatore e riscaldamento ceramico.
Fino a 90 km/h in Modalità Sport
Il sistema di accensione è keyless, non c’è un alloggiamento per la chiave, c’è il classico tasto start-and-stop sul cruscotto. XEV ha dotato la YoYo di un’applicazione attraverso la quale si può monitorare stato della batteria e posizionamento della propria YoYo grazie al collegamento costante dell’auto con il cloud. Per quanto riguarda la sicurezza, sono stati seguiti tutti gli standard europei. La YoYo, dice Matteo, è solida, costruita attorno ad un telaio in acciaio ad alta resistenza, che garantisce massima protezione. É dotata di frenata d’emergenza, ABS, barre anti-intrusione in acciaio sulle portiere, fondamentali in caso di impatto. Per la prova Matteo l’ha impostata in Modalità Sport, con cui può raggiungere anche i 90 km/h. In Modalità Drive ci si ferma a 65 km/h. Il motore è abbastanza rumoroso. Ai 30 si attiva il pedestrian warning, che avverte i passanti del suo arrivo. In salita, Sport, si riesce a fare i 60 km/h: “Forse potrebbe comportarsi meglio”, sospira Matteo, “invece in discesa va a bomba”.
Giudizio finale: “La migliore microcar che ho provato”
Secondo Matteo la YoYo ha una buona tenuta di strada, ma fa freddo all’interno. Le bocchette dell’aria si trovano solo davanti e l’abitacolo si raffredda molto velocemente, bisogna armeggiare col riscaldamento sempre acceso. La piccola XEV inizia a rallentare non appena la batteria arriva al 15%, entrando in una sorta di “stato tartaruga” (appare proprio una tartarughina rossa sul display). E non si superano più i 30 km/h. Per il nostro amico Youtuber, comunque, la YoYo è superiore a tutte la altre microcar che ha provato. “La qualità costruttiva e la dotazione standard non sono paragonabili a quelle di altre microcar“, dice. La qualità c’è, la personalizzazione è molto ampia ed è disponibile in 9 colorazioni diverse. Morale: la XEV YoYo è un’auto su cui ci si diverte a tutte le età (si guida anche con la patente dei 16 anni). Un buon compromesso. Il prezzo? Da 13.900 euro, che diventeranno 9.900 appena ritorneranno attivi gli incentivi statali.
Sto aprendo causa contro casa madre e concessionario su 5 mesi di cui sono proprietario piu di 3 mesi fermo e non sanno quando mi daranno la vettura.
ho letto in giro di numerosi problemi tecnici: pezzi che restano in mano, batteria che smette di ricaricarsi, problemi all’accensione che la rendono inutilizzabile.
non stiamo parlando di un mezzo da due euro, siamo nell’ordine di oltre 14.000 euro.
sono un sostenitore dei motori elettrici ma questo quadriciclo è ancora troppo giovane per evitare brutte sorprese.
Diciamo che un quadriciclo come la YoYo si “esprime” al meglio in campi diversi da quelle delle “vere” auto, al limite un modello come la Smart potrebbe essere un compromesso fra le due tipologie di veicoli.. In ogni caso credo che sarebbe interessante un confronto fra le diverse microcar, comprese quelle presentate a Eicma (https://www.vaielettrico.it/eicma-2021-il-futuro-viaggia-su-quattro-piccole-ruote-elettriche/ )
Si, a patto di fermare tutti i tir e tutti i suv, se avviene un contatto è la fine (per chi è sulla yoyo).
Le auto non ti proteggono contro i mezzi pesanti:
https://www.vidoevo.com/yvideo.php?i=YldQQ2JOcWuRpZ256VlU&crash-test-camion-contro-auto-in-coda
rischiano, come hanno sempre rischiato, anche biciclette, pedoni, moto e scooter. Magari diamo la patente meno facilmente. Hai visto mai che cali il numero di cretini sulle strade.