La piccola Hyundai, la Inster, debutta a Milano con una tre giorni dedicata al Suv ultracompatto: dal 27 al 29 settembre, nella Casa degli Artisti di Corso Garibaldi.
La piccola Hyundai con autonomia fino a 355 km
L’abbiamo scritto e riscritto: ci sono tante auto elettriche a listino (oltre un centinaio), ma mancano le piccole, con dimensioni da città e prezzi più umani. In arrivo ci sono la Citroen e-C3, la Renault 5 e la Fiat Panda e ora anche la piccola Hyundai, in rappresentanza di un marchio che conta già diversi modelli elettrici. La Casa coreana annuncia “un’autonomia best-in-class, fino a 355 km nell’uso misto e fino a 470 km nella guida urbana”. Con ricarica rapida per portare la batteria dal 10 all’80% sono necessari 30 minuti. Altra promessa: “… spaziosità interna senza rivali per passeggeri e bagagli. Con i sedili scorrevoli e ripiegabili completamente con frazionamento 50:50 sia all’anteriore che al posteriore. Due le opzioni di powertrain. Nella versione meno costosa batteria NMC 42 kWh e motore da 71,1 kW (97 CV), con 300 km di autonomia. Nella più costosa batteria 49 kWh e motore da 84,5 kW (115 CV), con 355 km di autonomia.
Ricarica in DC fino a 85 kW e funzionalità V2L
La ricarica in corrente continua sarà offerta di serie su entrambe le versioni, con la Long Range che arriva a punte di 85 kW. In alternata la potenza massima è di 11 kW. Tra le citycar elettrica, la Inster sarà tra le prime (assieme alla Renault 5) ad avere la funzionalità Vehicle-to-Load (V2L) esterna e interna. Fornendo alimentazione per i dispositivi esterni (110V/220V) e consentendo la ricarica bidirezionale senza bisogno di apparecchiature aggiuntive. Quanto alle prestazioni, la velocità di punta è di 150 km/h, con accelerazione 0-100 di 10,6 secondi. Hyundai fa sapere che la Inster sarà presto disponibile per l’ordine, e arriverà in Italia a inizio 2025. Nelle prossime settimane verrà inoltre svelata un’inedita versione CROSS, caratterizzata da un design più robusto e orientato all’outdoor.
- La storia tragicomica del tipo che boccia l’elettrico perché “ci ho messo 3 ore per fare 27 km”/ Già oltre 130 mila visualizzazioni per il VIDEO di Paolo Mariano
Io continuo a non capire come si possano giustificare questi prezzi qui da noi.
Gli stipendi sono fermi da anni, le tasse ci massacrano, è aumentato TUTTO, eppure si sta sempre a dar la colpa all’italiano piangina, all’italiano che non vuole investire nel futuro, “Ehhhh guardate in Norvegia che giran tutti con le Tesla…”, al fatto che “Ma ci saranno gli incentivihhhh (che pagheremo tutti, ma dettagli)”,….
Veramente, a sti prezzi (e parlo di tutte le auto, non solo bev), dovrebbero marcire nei piazzali dei concessionari, poi MAGARI la capiranno e abbasseranno i prezzi qui….e invece no, giù tutti a fare prestiti, finanziamenti, conti per centellinare gli optional… per comprare auto che fino a 10 anni fa (non 30) costavano quasi la metà ed erano il doppio fatte meglio (basta guardare una Golf 7 e una ID3,che solo a materiali la prima sulla seconda ci sputa sopra con giravolta).
Io sinceramente sono basito da questa cosa. Un continuo giustificare qualcosa che non ha senso alcuno.
Non tutti han il villone con fv , garage, 10kw e la tesla (che parliamone, a materiali son degne delle Sandero pure loro, basti vedere i taxi coi volanti tutti spellati o i sedili pieni di tagli)., se vivo in città dove manco ho il box, ho bisogno di una “panda” che costi poco, che non mi dia problemi a mollare in strada e che all’occorrenza posso usare anche per andar lontano.
L’ho vista per bene dal vivo la settimana scorsa a Seoul, dove, tra l’altro, ne girano già in strada.
E’ decisamente nel segmento Panda. Il design internii/esterni è prettamente asiatico quindi potrebbe non accontentare tutti i gusti. Ma il modello è molto valido.
La plancia davvero bella a mio avviso per quel segmento.
Se siete interessati al corrispettivo di una Panda, tenetela d’occhio.
Salve, purtroppo il prezzo sembra che parta dai 25.000,00 euro, il prodotto sarebbe anche interessante pero’ non ci siamo con il costo e non si puo’ sempre sperare negli incentivi che ogni nazione potrebbe erogare.
Io rimango sempre convinto che le case costruttrici vogliano lucrarci troppo.
Ad oggi quanto costa realmente una batteria con questa capacita ad una casa automobilistica ?
Qualcuno saprebbe indicarlo precisamente ?
Se e’ vero che il prezzo della batteria incida per il 50% del costo finale di un’ auto elettrica come si arriva a proporre questi prezzi cosi’ alti ?
E’ vero che c’e’ la progettazione e tutto cio’ che ne consegue, come anche per le termiche ovviamente, prima di mettere in vendita un’ automobile ma io continuo a non vederci chiaro con i costi delle auto elettriche, d’ altronde basta paragonarle alle Tesla.
P.s. Ho contattato la concessionaria Dacia della mia zona per sapere quanto viene la batteria della Spring, euro 8.300,00 iva compresa revisionata mentre ordinandola nuova ……….. 18.500,00 sempre iva compresa !!!
Sono scoppiato a ridere assieme all’ addetto ai ricambi che mi ha comunicato tali importi esageratamente spropositati.
Ancora adesso mi viene da ridere e non capisco se amaramente o di cuore.
Ho comprato la batteria di accumulo per il fotovoltaico, 10,4 kWh tecnologia lfp pagandola nuova 2500€ iva compresa. 6000 cicli carica scarica e 10 anni di garanzia. Facendo la proporzione la batteria della spring dovrebbe costare 8000 € nuova, come possa arrivare a 18.500 resta un mistero
Guardi che nel prezzo di 18.500 Euro sono comprese molte altre cose, che hanno anch’esse un costo: altre componenti della meccanica come trasmissione, sospensione, freni; impianto elettrico, fanaleria; carrozzeria ed interni; pneumatici e via dicendo. L’auto non è sola batteria
Salve sig.r Guidetti, se la Dacia Spring nuova costa 18.000,00 euro, ovviamente auto completa, mi spiega come fa a costare la sola batteria 18.500,00 come ricambio ?
Non ero al corrente del prezzo della batteria per quest’auto, mi scuso per non aver compreso il significato del suo intervento e la ringrazio per la precisazione. Comunque se il prezzo del ricambio è questo, molti potenziali acquirenti si terranno ben lontani, sic stantibus rebus, dall’acquistare un BEV come questo . Il motore completo, nuovo di fabbrica, di un’utilitaria ICE paragonabile alla Spring costa ben meno. Faccio questo paragone perchè la batteria è il “cuore” del powertrain elettrico, così come il motore lo è per un ICE
Giusto per curiosità….
La batteria della Tesla Model 3 Long Range nuova (80kWh lordi contro i 28kWh della Spring) costa meno di 14.000€ nuova, iva e montaggio compresi… è completamente climatizzata e i meccanici Tesla prendono 110€ all’ora.
Se la si vuole ricondizionata, costa meno di 10.000€.
Salve sig.r Baccarini, grazie per questa delucidazione, conferma ancor piu’ la mia idea al riguardo ovvero che la quasi totalita’ delle case costruttrici vogliono lucrarci alla grandissima sopra.
Comunque sono curioso di sapere quanto costi al kw la batteria ad una casa costruttrice, a noi clienti finali bastano questi di dati.
P.s. Il prezzo della batteria della Dacia Spring che mi e’ stato riferito e’ escluso di manodopera.
Oggi il mercato delle batterie all’ingrosso è sui 200€/kWh per dare una cifra, poi dipende da molti fattori…
Ed ora attendiamo il prezzo
dicono:
— 25k la Inster modello base con batteria 42 kwh NCM
si confronta con la Stellantis di misure più grandi
— 24K e-C3 modello base con batteria 44 kwh LFP
ci metterei anche un confronto di prezzo attraverso il tempo con
— 27K (?) nell’anno 2022 per la famosa VW E-up con batteria 37 kwh NCM
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>> e-Up
(30.000 euri / 37 kwh lordi )= 811 euri x kwh batteria – anno 2022
(prezzo attualizzato in euro di oggi, cioè da 27k a 30k)
>> Inster
(25.000euri / 42 kwh lordi)= 595 euri x kwh batteria – anno 2025
>> e-c3
(24.000euri / 44 kwh lordi ) = 545 euri x kwh batteria – anno 2025
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in 3 anni (2022-2025), i prezzi sembrano essere scesi -10% all’anno
811 euri (x 90% x 90% x 90%) = 591 euri
Saranno anche scesi, ma restano troppo alti secondo me….parere personale si intende….
per una buona parte degli stipendi italiani si ancora costano, mentre immagino vadano meglio in altri Paesi
se i prezzi di listino continuano a fare -10%, per l’italia diventano interressanti per adozione in grosse quantità tra 2 o 3 anni (?)
comunque curioso di vedere le vendite già nel 2025, ora che qualche BEV segmento A-B (con batteria non risicata come Twingo e Spring) viene rimessa a listino
nel 2020/2021 la E-up veniva 23k però , l’hanno alzata di 4k da un giorno all’altro sti ladroni. lasciando stare “l’attualizzazione” del prezzo che non ha senso secondo me, siamo a 23.000/37=621 euro x kwh di batteria. nel 2021 ho preso un auto pagando 621 euro al kwh di batteria questo è il dato. è inutile continuano a speculare con margini altissimi e uso il termine speculazione perchè di questo si tratta, non di giusto margine di guadagno.
Sarebbe anche ora che la smettessero con le presentazioni dei nuovi modelli e avviassero invece la produzione nelle fabbriche.
Veramente è già in vendita… In Korea è nei concessionari da qualche mese, in Italia si potrà da fine settembre inserire l’ordine, quindi non è un annuncio, ma una presentazione vera e propria, poi ci saranno i tempi di consegna.
Credo rimandino al 2025 per opportunismo.
Da gennaio, scattano multe per chi non rientra nelle emissioni stabilite dalla U.E. per i costruttori….
Ovviamente, il grosso aspetterà sino ad allora…..mi pare di capire.
Caratteristiche buone, estetica insomma ,manca un dato molto importante se non erro….il prezzo!!
Tante anteprime, anche di parecchi mesi fa, (eC3, R5, Panda, Dacia Spring ed ora anche Hyundai), ma dai concessionari il nulla assoluto. È difficile in questo modo che crescano le immatricolazioni di vetture elettriche !!!!
Le prime Sprint sono arrivate ai concessionari la scorsa settimana, credo che entro fine mese le immatricoleranno per farle provare alla clientela.
Io ne ho preso una in allestimento Extreme con gli incentivi a giugno la consegna è prevista per metà ottobre.
La versione Cross potrebbe diventare la nuova Panda “avventurosa” che ha lo stesso nome
Hyundai, Renault, Stellantis (e cinesi varie) hanno tante buone “cartucce” per duellare nel 2025 e provare a conquistare lo “zoccolo duro” dei clienti europei… che magari fanno massimo 60km al giorno… ma ogni tanto ambiscono anche a viaggi medio lunghi… anche se, con queste, devono fare una sosta ogni 2 ore … nulla di tragico, anzi, fisiologicamente consigliabile !
E poi… le case produttrici dovranno evitare le sanzioni europee per eccesso CO2 emesso dal loro “venduto”… quindi… speriamo parta una bella battaglia a colpi di sconti … senza sperare in nuovi “incentivi” statali: quelli è bene che vengano “girati ” al far funzionare – a costi decenti..media europea please !! – le colonnine di ricarica !