La piccola Fiat? Sarà ispirate alla prima Panda, quella disegnata da Giorgetto Giugiaro. Essenziale, all’insegna del “less is more“, spiega il n.1 Olivier Francois.

La piccola Fiat sarà spartana, all’insegna del “less is more”
Per la marca torinese non è facile trovare spazio nel mare magno delle marche del colosso Stellantis. Il manager francese è convinto che il futuro sia nel ritorno al passato, con macchina essenziali e dal prezzo molto competitivo. Sull’esempio appunto della “Pandina” lanciata nel 1980. Francois ha dato un assaggio della “piccola” che verrà lanciata a maggio 2024 in un video girato per il centenario del Lingotto. Accanto a lui Ginevra Elkann, regista cinematografica e sorella del presidente di Stellantis, John. Il ritorno al design spartano verrà suggellato anche dal ritorno del marchio a strisce verticali, introdotto nel 1991 e poi abbandonato nell’era Marchionne. Nel video vengono mostrati alcuni disegni preparatori dell’interno della citycar in arrivo. Si tratta per ora di suggestioni, che però danno l’idea di un’auto in cui tutto sarà ridotto al minimo, per contenere i costi e aumentare spazio e abitabilità.

Verrà lanciata a maggio 2024, dopo la 600
La nuova piccola (il nome non è ancora noto) sarà ovviamente anche elettrica e verrà lanciata pochi mesi dopo la nuova 600, di cui è trapelata qualche immagine poche settimane fa. Quest’ultima, grazie alle mille sinergie possibili nel gruppo Stellantis, è la versione Fiat di un modello Jeep appena lanciato con successo, la Avenger (in basso). La piccola di cui parla Olivier Francois nel video avrà invece una “sorella” targata Citroen. E sarà interessante vedere quale delle due marche, partendo dalla stessa base tecnica e industriale, riuscirà ad avere maggior successo. Sicuramente Torino ha bisogno di dare segnali di vitalità in un momento anche la 500 elettrica sta vivendo una fase di appannamento, con vendite in calo. In Europa le immatricolazioni ad aprile sono scese del 30%, facendo scivolare il Cinquino a batterie all’ottavo posto della classifica assoluta.

Speriamo che tolgano finalmente cose non utili ma costose come:
-chiavi e blocchetti vari
-pulsanti ed interruttori vari
Non mi convince molto il display in mezzo al “volante” anche se si spera che mostri informazioni da non tenere d’occhio durante la guida. La ripresa del logo piú stilizzato della storia Fiat segue la tendenza generale all’essenzialitá grafica dei marchi da parte di un pó tutti i costruttori.
Less is more va bene per le sportive superleggere, non per le auto normali. È un modo per risparmiare sui costi, così come i tessuti ricavati da materiali riciclati eco-eco-eco…nomici
Be’ “Less is more” puo’ andare anche benissimo per auto essenziali: cio’ che non c’e’ non si rompe.
Inoltre, venendo a cose che mi sono familiari, il sistema di entertainment e’ un pozzo senza fondo di costi, fra sviluppo del software, licenze, certificazioni… Sostituire l’autoradio con un porta-telefono o porta-tablet, una connessione bluetooth e una presa USB puo’ fare la differenza in un’auto dal budget limitato.
Anche la Panda degli anni 80 era molto spartana, e su un’auto cittadina, magari da neopatentati, non ci vedo nulla di male.
Tanto piu’ in un periodo in cui l’inflazione sta abbassando il potere di acquisto in modo cosi’ prepotente…
Negli anni ottanta, l’inflazione si mangiava principalmente i conti in banca, ora ha effetti diretti sulle spese quotidiane.