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La Peugeot iOn di Marco segna autonomia 70km, possibile?

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La Peugeot iOn è fuori commercio già da due anni.La batteria ha una capacità di soli 16 kWh.

La Peugeot iOn (usata) di Marco, un lettore, segna solo 70-75 km di autonomia. Possibile che non abbia qualche km di range in più? Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

La Peugeot iOn

La Peugeot iOn presa usata con 66 mila km

“Ho appena acquistato una Peugeot iOndel 2014 con 66mila km. Prima di acquistarla ho fatto fare un check delle batterie e risultavano tutte in linea con i valori (circa 3,8 volt per cella e i report finale diceva nessun guasto). L’auto con il “pieno” segna 70/75 km di autonomia, non ho potuto provare effettivamente se sono quelli, perchè non ho portato l’auto a scaricarla completamente. Per lavoro faccio 50 km al giorno e vivo in campagna, per cui andrebbe bene anche così. Ma, siccome l’appetito vien mangiando se avessi un po’ più di autonomia potrei sfruttare l’auto anche per altri tragitti. Consigli? E’ possibile che l’auto ha memorizzato lo stile di guida del precedente proprietario e quindi segna un’autonomia che poi in realtà è un’altra? Grazie e saluto tutti.  Marco

Peugeot iOnRisposta. L’autonomia potrà migliorare un po’ e arrivare a 80-90 km con temperature esterne più alte (l’ideale è a 20-23°), ma niente di più. La Peugeot iOn è un’elettrica ormai obsoleta, derivata da una Mitsubishi, la MiEV uscita già nel 2008. La batteria è di 16 kWh appena e l’autonomia era stata omologata con il vecchio protocollo NEDC, piuttosto generoso. Con lo standard WLTP, in vigore attualmente, non saremmo oltre i 120 km. Ma sappiamo anche che, su strada, questi valori si riducono ulteriormente, in funzione dello stile di guida e, appunto, della temperatura esterna. Cautelarsi con il check-up delle batterie è sempre una mossa saggia se si acquista una EV usata, ma dopo 66 mila km non si può pensare che la capacità sia quella originale. Tanto più che, come dicevamo, in un contesto come quello delle batterie al litio in cui il progresso corre velocissimo, le batterie della iOn appartengono un’altra epoca. Quindi: tragitti brevi o, in alternativa, pianificazione molto attenta di dove si può ricaricare.

la Peugeot iOn— Leggi anche / Ho comprato una MiEV Mitsubishi di 10 anni, un affare? E se vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato, iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it

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19 COMMENTI

  1. Posseggo una c-zero (gemella della i-on) acquistata nuova nel 2019.
    La mia a carica completa con tutto staccato e temperature primaverile segna effettivamente 120km anche dopo 3 anni (farò nuovamente il check tra qualche mese), ma in inverno con il riscaldamento a “palla” si ferma a 70/80 km.
    C’è anche da considerare che questa vettura non ha alcun tipo di limitatore alla ricarica (a parte quello impostato dalla casa come differenza tra lordo e netto), per cui quando si attacca o si fa un monitoraggio costante del livello della batteria (peraltro espressa in “tacchette” e non in numeri) oppure la si porta facilmente al 100%: questo potrebbe portare ad un deterioramento più rapido delle batterie rispetto ad altri veicoli e una perdita di efficienza più rapida nei primi anni.

    • Mi sembra che questa auto usi le batterie al litio titanato, robustissime e con degrado limitatissimo .
      Sopportano il 100 % senza problemi .

  2. Ho dato un occhio ma la batteria di questa vettura costa qualcosa come 12000 euro …..
    Quelle della 208 e Opel Corsa che sono migliori costano 5300 più Iva circa …..sta macchina e’ un bidone

    • Ma come fai a paragonare un auto di 15anni fa con una di adesso ?
      E comunque le ridotta autonomia è dovuta alla piccola batteria , cosa mi dici della smart , del suo costo e della sua autonomia ?
      Comunque le batterie usate da Mitsubishi sono al litio titanato , robustissime e con un numero di cicli incredibile .
      Sono a conoscenza di una azienda francese di Nantes che provvede a verifica e cambio celle danneggiatoe

  3. La Mitsubishi Miev ha una batteria effettivamente un po’ più grande delle sorelle francesi. Diciamo 10km in più di autonomia. In famiglia abbiamo una Ion del 2014 comprata usata due anni fa, blu metallizzato. Ha sostituito una Corsa che faceva 3000km all’anno. Con la Ion la mia compagna ora ne fa 8000… perché la Ion rende la guida più snella e il parcheggio (gratuito anche in centro) è facilissimo grazie all’ottima visibilità e al raggio di sterzata incredibile. 4 posti comodi. Massima distanza raggiunta da casa: 65km verso un’area privata dove in 5 ore alla presa Schuko ha fatto il pieno giusto in tempo per il ritorno serale. La chimica delle batterie adottate nella produzione post-2012 è ottima e di lunghissima durata. Qualità costruttiva evidente, gli interni sembrano nuovi e mai un guasto. Una semplice radio FM con un bluetooth vivavoce che funziona molto bene. È la migliore macchina per fare fino a 50 km al giorno senza preoccuparsi. Con un prezzo medio di 7000 euro per un’auto di 9 anni, è difficile trovare di meglio!

    • Vorrei approfittare per segnalare che il parcheggio gratuito delle vetture elettriche ovunque sponsorizzato, in realtà non è sempre vero…
      Nel mio comune non c’è, è previsto solo uno sconto metà prezzo all’abbonamento annuale per i parcheggi a pagamento del centro storico, esattamente come per le vetture a metano, ma… occorre essere residenti nel centro storico.
      Anche il passaggio in ZTL è riservato solo ai residenti o chi ha attività commerciali…
      Rimane solo il vantaggio sullo stop per polveri sottili.
      Il mio capoluogo di provincia invece, sembra che sia in linea con i vantaggi che vengono di solito elencati per le macchine elettriche.
      Per contro negli altri piccoli comuni della provincia, per quanto io ho provato a chiedere, nessuno sà nulla e quindi non è previsto nulla… (anche se ci sono direttive regionali che impongono questo adeguamento e sono state firmate dai vari enti comunali all’inizio del 2020).
      Lo segnalo perché ho notato che alcuni sono molto interessati a questo fattore, ma è meglio informarsi bene e non darlo per scontato…

      • Dobbiamo tenere presente che il vantaggio del parcheggio gratis (o con lo sconto) tenderá a scomparire man mano che le auto elettriche aumentano di numero e diventano infine la maggioranza del parco circolante. Si spera che il problema parcheggi sia meno pressante in futuro grazie alla diffusione dello sharing nelle cittá medie e grandi.

  4. Ho la gemella C-Zero di Citroen.
    I valori indicati da chi ha fatto il post sono corretti e indice di buona salute della batteria, in generale queste batterie sono molto robuste e longeve.
    L’autonomia è realmente di circa 70km, in inverno e con il riscaldamento acceso, che consuma molto perché di vecchia concezione.
    Con la bella stagione e senza dispositivi aggiuntivi raggiungerà i 100-110km, io ne ho fatti anche di più, tenendo conto lo scopo di questa macchina, cioè essere citycar, piccoli spostamenti in città a basse velocità.
    Queste piccole vetture riescono ad essere molto efficienti, anche se dichiarato 16kWh ne sono disponibili al massimo 14,2 .
    Ho sentito spesso dire che le macchine elettriche piccole sono meno efficienti di quelle grandi… forse nei lunghi spostamenti autostradali ad alta velocità…
    Sicuramente non è vero in città nel traffico dove la velocità media è al massimo i 30…
    Poi il bello di questa macchinetta è che è piccola fuori ma dentro non è così sacrificata, anzi… poi sterza in poco spazio, si parcheggia ovunque, si infila dappertutto è strettissima!
    Sbaglierò… ma per un discorso ecologico, non sarebbe meglio puntare alle piccole citycar elettriche per svuotare le città dai fumi di scarico, invece di grandi vetture con grande percorrenza per l’autostrada??

    • Non sbagli, ma prima bisogna cambiare la testa di molte persone e inventarsi una rete di ricarica anche e soprattutto a bassa potenza, per chi vive in città e non ha posto auto per caricare.

  5. Soldi buttati nella spazzatura. Se un’auto risulta obsoleta dopo una manciata di anni, è un buon motivo per restarne alla larga. È solo becero consumismo, altro che ecologia!

    • Che piaccia o meno, anche le auto elettriche subiranno lo stesso percorso di altre tecnologie agli albori: che si tratti di personal computer, macchine fotografiche digitali, IPhone o quant’altro, le prime generazioni sono tanto innovative quanto fanno tenerezza a distanza di anni. Provate ad accendere uno storico Commodore 64 o un PC 286 oppure 486 con Windows 3.11, oppure provate a prendere in mano l’iPhone originale, per capire quanto sto dicendo.
      La questione semmai è: c’è speranza che i produttori o qualche indipendente supporti la sostituzione di una batteria a prezzi accettabili? Ovviamente i produttori fanno orecchie da mercante perché preferiscono vendere un’auto nuova rispetto ad allungare la vita di un modello vecchio, mentre i fornitori indipendenti aspettano di vedere volumi di auto che rendano economicamente vantaggioso mettere a punto pacchi batteria di ricambio (o rigenerati) per i modelli più venduti.

      • Ci sono già aziende in Francia e in Inghilterra che sostituiscono pacchi batterie , per cui il mercato sta arrivando

    • L auto oggetto del suo commento è una delle prime uscite , e da sempre ha avuto una batteria molto piccola , la cosa interessante è che queste batterie al sodio titanato hanno una vita ancora oggi superiore alle litio .
      Il tuo commento ha validità zero

    • Ma perché consentire ad elementi ignoranti ed inutilmente polemici di esprimere commenti inutili? E soprattutto perché viene ad inquinare questa discussione non sapendo nulla dell’auto in questione?
      Per Marco: come hanno già scritto altri l’indovinometro è assolutamente pessimista ed offre una stima molto in difetto rispetto alle reali capacità dell’auto, basandosi, grosso modo, sugli ultimi 25 km percorsi. Se hai tempo e voglia valuta, aiutandoti con “Google maps” o un altro programma simile, la reale portata delle batterie, oltre a conoscere bene il tuo territorio, sapendo dove (e come) siano le colonnine di ricarica, in caso di necessità, tenendo presente che questo tipo di auto è nata per essere ricaricata a casa, per quanto, a differenza delle EV economiche attuali, ha la possibilità di essere attaccata ad una CHAdeMO che in un quarto d’ora di carica l’80 per cento.
      Io, un anno e mezzo fa ne ho acquistata una quasi decennale, con oltre 100K km, e la uso con grande soddisfazione quotidianamente ed ho un’autonomia, per singola carica, che spazia dai 70 ai 100 km, a seconda del piede. Ma questo non mi impedisce, sapendo dove sono le colonnine, di tentare di andare oltre.
      Come hanno scritto altri, guardo con interesse ai vari progetti artigianali che, in diverse parti del mondo (in Nuova Zelanda e in Francia), sono riusciti ad aumentarne l’autonomia fino a 250 km. Dopotutto il progetto è di dieci anni fa e la Mitsubishi lo sta riprendendo per crearne una nuova, più consona ai tempi.
      Non è stato sbagliato acquistare un’auto del genere, con quel budget, ora come ora, non si va oltre un quadriciclo, ma usando l’auto vedrai che ne trarrai solo soddisfazioni. Oltre a viaggiare ad emissioni zero, ça va sans dire.

  6. Mia moglie possiede la stessa auto con 83.000km. I valori di tensione (letti con app CANiOn) un’ora dopo una ricarica al 100% di ogni singola cella variavano tra 4.09-4.08 V.
    La vettura è del 2012 con 16kwh di batteria.
    Ho posseduto altra iOn sempre del 2012 e venduta nel 2020 con 87.000km. Anche su questa le celle dopo carica al 100% arrivavano ancora a 4.09V.
    Su entrambe con ricarica al 100%, successiva ad aver percorso 50km con guida attenta e riscaldamento spento, ho visto l’indicatore di autonomia superare i 100km anche in inverno.
    In sostanza, secondo me 3,8V per cella sono valori bassi.
    L’autonomia invece tiene conto dell’uso che si è fatto dell’auto negli ultimi 30-40km chilometri prima della carica, quindi ha poco valore.
    Se l’auto è stata molto tempo ferma è possibile che nel giro di qualche settimana di uso frequente i valori della batteria migliorino.

    • // Se l’auto è stata molto tempo ferma è possibile che nel giro di qualche settimana di uso frequente i valori della batteria migliorino \\ In effetti diversi cicli carica scarica potrebbero “sbloccare” un pó le celle, magari 1 o 2 cicli completi per provare a ricalibrare il Bms.

      • Nel mio specifico caso per l’auto acquistata usata con circa 17.000km ho visto dei piccoli miglioramenti continui fino a 3/4 settimane dall’acquisto. Non potevano essere attribuiti al meteo perché era il mese di Ottobre e si andava verso l’autunno inoltrato.
        Come dice lei alcune volte sono volutamente arrivato ad utilizzare la batteria fino all’ultima tacca per poi ricaricarla al 100%.

  7. Marco potrebbe recuperare qualcosina, in quanto ad autonomia, sbloccando le due modalità “nascoste” di frenata rigenerativa nella consolle del cambio. E’ una procedura semplice e veloce sfruttando un pezzo di ricambio Mitsubishi (della MiEV, appunto).
    Niente di trascendentale, ma su 70-75 km, anche due o tre km in più possono fare la differenza.
    Maggiori info qui: https://fuoriditesla.blogspot.com/2017/07/320-come-si-hackera-la-ion.html

  8. Se avesse una presa obd farei fare un test batteria a Power check control , spiegato anche da Matteo Valenza .
    Li Ion ha batterie al litio titanato che a fronte di una capacità minore offrono decadimento minimo .
    Secondo me l autonomia oggi è più dovuta alla temperatura che al decadimento

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