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La nostra Mille Miglia Green 2021/ Un bilancio e un sogno: ripartire domani

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La nostra Mercedes EQA 250 sulla pedana d'arrivo della Mille Miglia Green, al traguardo di Brescia in Viale Venezia (per gentile concessione del fotografo Stefano Bertolino)
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Un bilancio a mente fredda (e riposata) delle nostra Mille Miglia Green 2021? E’ stata un’avventura fantastica, affrontata con un pò troppa improvvisazione. Vorremmo ripeterla domani per dimostrare che anche in auto elettrica si può fare molto di più e molto meglio. Quindi, appuntamento al prossimo anno.

La nostra Mille Miglia Green 2021 / Una premessa

-il sottoscritto non è un appassionato di auto (semmai di moto): è arrivato a scriverne “per caso”, dopo aver fondato Vaielettrico con Mauro Tedeschini, spinto dall’interesse per i temi dell’energia, della tecnologia e dell’ecologia.

∗Questo video è un collage di riprese effettuate durante la nostra gara. Ringraziamo Simone Cornaccha e Fabrizio Gazzoldi del servizio assistena della Mille Miglia per avercele fornite

-il sottoscritto non ha mai partecipato a una gara motoristica. Fino a dieci giorni fa non avrebbe saputo spiegare la differenza fra regolatirà, rally e velocità pura. Perciò è arrivato a Brescia senza un cronometro o un programma di gara e senza la minima idea su come si svolga una prova di media o una prova cronometrata.

La nostra navigatrice Anna Giorgi

-la compagna Anna Giorgi, giornalista giudiziaria del Giorno di Milano, non possiede un’automobile, detesta guidare, non aveva mai aperto l’app “Cronometro” del suo cellulare. E qualche volta soffre pure di mal d’auto. E’ riuscita a decrittare il Road Book di gara, i suoi simboli e le sue tabelle, solo al termine dell’ultima prova dell’ultimo giorno. Ma utilizza con immenso piacere il suo scooter elettrico Niu MQi + Lite (leggi). E qui si fermano le sue competenza motoristiche ed elettriche.

-il sottoscritto ha messo le mani sul volante della Mercedes EQA 250 fornita da Mercedes Benz Italia per la Mille Miglia Green 2021 la sera del 14 giugno. Il giorno successivo, viglia della partenza, avrebbe voluto studiarsela ma non ne ha avuto il tempo, causa conferenza stampa di presentazione della Kia EV6. Ha scoperto le sue funzioni (ma solo la metà) smanettando sul display  durante la gara. Sempre il 14 giugno si è ritrovato in mano il seguente materiale: 34 pagine di regolamento di gara; quattro tomi di una conquantina di pagine ciascuno con la Road Map di ogni tappa; 20 pagine di mappe stradali; 20 pagine di programma di gara.

Nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta

Nostante quanto in premessa, io e il mio navigatore abbiamo portato la Mercedes EQA da Brescia a Roma e ritorno lungo tutto il percorso della Mille Miglia ufficiale: 1.750 km in quattro giorni, attraverso 7 regioni e 20 province. E ci siamo pure divertiti: ripartiremmo  domani _ dopo una dormita a sveglia disattivata _ sicuri di far meglio della piazza d’onore, conquistata sul traguardo di Brescia, più per demerito e sfortuna di altri concorrenti che per nostre capacità.

Mille Miglia Green 2021
La “strana coppia” della Mille Miglia Green 2021

La gara/ Sembra facile ma…

Chi da oltre 40 anni vede sfilare la lunga teoria delle auto iscritte alla rievocazione storica della Mille Miglia, ormai giunta alla 39esima edizione, non ha idea del frenetico lavorìo richiesto a equipaggi e team di supporto. Ogni equipaggio saluta sorridente e sereno le ali di folla assiepate nei centri abitati, ma appena varcato il cartello di fine limite di velocità si tuffa nell’inferno. C’è chi è in ritardo e cerca di risalire il corteo; chi deve avvantaggiarsi per compensare una sosta bagno o rifornimento; chi ha bisogno di ripulire i carburatori della sua vecchietta a quattro ruote. Fatto sta che tutti hanno un buon motivo per spingere a più non posso anche dove l’intenso traffico ordinario consiglierebbe di restare sonnacchiosamente in colonna.

E la notte _ o meglio in quella breve frazione di tempo che intercorre fra arrivo di tappa (mai prima delle 10 di sera), sfilata, cena, individuazione dell’hotel  e sveglia alle 5 _ è per tanti il momento della messa a punto tecnica. Tutti gli altri cercano di chiudere occhio nonostante le continue sgasate delle auto giù in strada.

La gara/ La ricarica è un lusso, usare con moderazione

Le auto elettriche della Mille Miglia Green 2021 non fanno eccezione. Anzi. Nella loro tabella di marcia devono inserire la ricarica, che è libera, ma incastrata nel programma con il calzascarpe, per non più di un’ora al giorno. E’ indispensabile ricaricare? Dipende dall’autonomia della macchina e da come la si guida. Ma con tappe di oltre 400 km, tutti gli equipaggi sono sempre al limite: bisogna far bene i conti e sapere esattamente dove e come “spendere” il prezioso tempo dedicato all’eventuale pieno. Perchè i cambi di itinerario non sono ammessi sul tragitto di gara, e anche nei trasferimenti le digressioni di più di 20-30 chilometri non sono mai compatibili con il rispetto degli orari imposti.

Ogni tappa prevede due o tre prove speciali, raggruppate in tratti cronometrati successivi di lunghezza variabile fa i 100 metri e il chilometro. Ogni tratto deve essre percorso in un tempo prestabilito, spaccato al centesimo di secondo. Poi ci sono le prove di media, su percorsi leggermente più lunghi, che vanno affrontate cercando di dosare millimetricamente l’acceleratore. E’ tutto relativamente facile in pianura e sul dritto, ma maledettamente complicato nei saliscendi bruschi e fra i tornanti.

Ogni 50-60 km c’è il passaggio al controllo orario (con timbro sul referto di gara) che va effettuato al minuto prestabilito. In tutte le prove, ogni ritardo o anticipo comporta una generosa dose di punti di penalizzazione. Noi ne abbiamo accumulati non a decine, non a centianaia, non a migliaia ma a decine di migliaia.

La cronaca 1/ Pronti via con l’ handicap

Al via da Brescia, infatti, ci siano trovati sul groppone una “dote” extra di 90 mila punti di penalità. Il motivo è grottesco: un vigile urbano ci ha scambiati per un’auto di servizio e ci ha imposto di deviare dal percorso di avvicinamento alla pedana di partenza di Viale Venezia.  Quando ce ne siamo resi conto e abbiamo cercato di reimmeterci sulla linea di “Start” altri suoi solerti colleghi ci hanno bloccato, ricacciandoci a più riprese nell’immane ingorgo dell’ora di punta (la partenza era fissata per le 13,15).

Insomma: abbiamo bucato il pronti-via e tutto intero il primo blocco di 8 prove speciali nel parco del Castello di Brescia. Erano appena 2,42 chilometri, ma ci sono costati la quasi totalità delle penalità accumulate nei restanti 1.747,58 chilometri della Mille Miglia Green 2021. Ne avevamo infatti 96 mila al termine della prima giornata e 99 mila sul traguardo finale.

16 giugno ore 18,30: siamo al passo della Cisa

Risalita la comitiva e recuperato il nostro posto in corteo, non abbiamo più mancato una sola prova speciale o un solo controllo orario. Ma la frittata era già fatta. La prima tappa  ci ha portati a Cremona, Busseto e Parma dove si sono conclusi i primi 125 km di gara. Ricarica fast alla colonnina Enel X del Conad (22,19 kWh per riportare la batteria al 98%) e altri 170 km attraverso il Passo della Cisa in direzione La Spezia e fino a Viareggio per il pernottamento. La colonnina più vicina al nostro hotel era una quick a 22 kw distante circa un chilometro. Ci siamo agganciati alle 22,30 e alle 5 del mattino avevamo incamerato 44,98 kWh per riportare la batteria al 100%.

La cronaca 2/ Dalla Città del Carnevale alla Città Eterna

Dovessi scegliere una giornata da rivivere per intero, opterei per questa seconda frazione Viareggio-Roma. La partenza all’alba tra i carri della Cittadella del Carnevale; il raid sul Lungarno mediceo mentre Pisa comincia appena ad aprire gli occhi;  le pinete della Versilia; Castagneto Carducci e “i cipressi che a Bolgheri alti e schietti…”; i borghi medioevali della Maremma, primo fra tutti la magica Massa Marittima; la sosta pranzo sul porto turistico di Castiglion della Pescaia; la Maremma laziale attorno al Lago di Bolsena e la cena nel cuore di Viterbo, città dei Papi.

16 giugno ore 5,55: pronti a partire dalla Cittadella del Carnevale di Viareggio

Infine, ormai a sera inoltrata, l’ingresso tionfale a Roma preceduti di una staffetta di vigili motociclisti che via via chiudono le strade del centro consentendo al corteo di raggiungere a tutta velocità la passerella di Via Veneto. Una giornata “presidenziale”. Ma anche una lunga, lunghissima giornata di chilometri da macinare e prove speciali da superare: per l’esattezza 265 km di gara e oltre 200 di trasferimento. Portati brillantemente a termine con una ricarica fast di 48 minuti per 47,28 kWh alla colonnina Enel X di  Capalbio Scalo.

17 giugno ore 11: in piazza Garibaldi a Massa Marittima

Qualche disagio in più l’abbiamo avuto per la ricarica notturna nelle vicinanze dello Sheraton Parco dei Principi. La bella batteria di 6 colonnine quick Enel X dista infatti due chilometri circa dall’hotel. Troppi da percorrere a piedi, in piena notte dopo la connessione e poi all’alba per il distacco. Per fortuna l’organizzazione Mille Miglia Green 2021 ha improvvisato una navetta che ci ha consentito di incamerare 44,69 kWh in 7 ore a 58 minuti.

La cronaca 3/ Ma chi me l’ha fatto fare?

La dolce Umbria di Amelia, Orvieto, Città di Pieve e Lago Trasimeno; la Val di Chiana su su fino al centro medioevale di Arezzo; poi le colline del Chianti e la mitica Futa-Raticosa prima della picchiata su Bologna: il programma della terza tappa, la più lunga e impegnativa con un totale di oltre 500 km, ci porta in un giorno solo dal paradiso all’inferno.

I guai cominciano tre le viuzze del centro di Cortona. Una massaia in ciabatte a bordo della sua vecchia Twingo taglia la strada alla rossa Ferrari 488 Pista che ci precede, in piena accelerazione. L’impatto è violento: esplode l’airbag ferendo il pilota.

 

18 giugno ore 11,30 Cortona: la Ferrari 488 Pista incidentata

Nulla di grave, ma serve un’ambulanza. Restiamo bloccati per mezz’ora. E’ un ritardo che ci metterà in affanno fino alla sosta pranzo di Arezzo e nella ripartenza successiva con stop alla fast Enel X di Montevarchi per l’indispensabile ricarica (58,70 kWh in 1 ora e 12 minuti).

 

Sui saliscendi  del Chianti Anna  è alla prese con il mal d’auto e dobbiamo nuovamente fermarci per dieci minuti.

mille miglia green 2021
Anna ha il mal d’auto. Stop fra le colline del Chianti mentre le “vecchiette” ci sfilano a decine

Siamo già in ritardo a Prato, dove arriviamo alle 17,30, in pieno orario di fine lavoro. Il percorso ufficiale prevede un tortuoso itinerario cittadino che facciamo perennemente incolonnati a passo d’uomo, mescolati al traffico cittadino. Siamo in ritardo di un’ora sulla tabella di marcia e perdiamo di vista la carovana della Mille Miglia.

 

Dopo la Futa, Bologna vergogna

Ritroveremo i primi concorrenti, alla spicciolata, verso Borgo San Lorenzo, all’attacco della Futa.  Sono già le 19,30 e il navigatore di bordo indica 2 ore e 15 minuti per raggiungere il traguardo di Piazza Maggiore a Bologna, dove la nostra tabella di marcia prevede l’arrivo alle 21 in punto. Siamo nella coda dei ritardatari e siamo tutti a manetta nel tentativo di recuperare.  Superiamo a decine le più attempate Bugatti, Alfa Romeo e OM; ce la giochiamo con le classiche degli anni 40; ci sverniciano brutalmente Alfa, Porsche, Ferrari e Aston Martin degli anni 50. Le Ferrari contemporanee del programma Tribute quasi non le vediamo mentre ci sfilano a doppia velocità.

Ma recuperiamo parecchio, rischiando quel che mai avevamo rischiato nel resto della nostra vita. E potremmo anche farcela. Sennonché, quando entriamo nel centro storico di Bologna,  alle 21 meno 5, è subito il caos. Piazza Maggiore è occupata dal tradizionale appuntamento estivo con il cinema (non si poteva soprassedere per un giorno?). La carovana della Mille Miglia ripiega su via Indipendenza e via Ugo Bassi, che al nostro arrivo sono già completamente  intasate da un centinaio di auto storiche arrivate in anticipo. Le altre straripano nelle  viuzze circostanti.

Vintage cars drive through Bologna during the Mille Miglia (1,000 Miles) classic and vintage cars rally, Italy, 18 June 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

Vigili urbani e addetti allo smistamento piovuti da Marte non sanno più cosa fare e si contraddicono l’un l’altro. Come al solito ci confondono con le auto di servizio e cercano di mandarci verso la periferia. Dopo discussioni al limite della lite, veniamo indirizzati verso il parcheggio improvvisato di piazza Roosevelt, a 250 metri dal punto d’arrivo. Alcuni equipaggi abbandonano le auto in mezzo alla strada e si dirigono a Palazzo Re Enzo per la cena. I motori continuano a rombare impestando l’aria fino alle 23 passate, quando inizia un caotico deflusso verso gli hotel.

Bologna è la mia città, ma ho voglia di urlare “Bologna vergogna”. Poco prima di mezzanotte guadagno la colonnina più vicina a casa, ma la trovo abusivamente occupata dal solito furbo con auto elettrica scollegata. L’opzione B è una colonnina che troviamo già prenotata da un altro utente (scopriremo poi che non l’ha utilizzata). L’opzione C è quella buona, ma siamo a un chilometro abbondante da casa.

Ci attacchiamo per l’utlima ricarica della nostra Mille Miglia Green 2021: 51,92 kWh in 6 ore e 20 minuti. Recuperiamo la nostra Mercedes EQA l’indomani mattina alle 6 e 50, appena in tempo per correre alla partenza in Fiera, orario fissato 7 e 2 minuti.

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Bologna 19 giugno, ore 7. In partenza dalla Fiera

La cronaca 4/ Verona “mon amour”

L’ultima tappa prevede la chiusura delle gare a Verona e una lunga passerella finale sul lago di Garda, sponda ovest fino a Salò, e di qui a Brescia, per completare l’annello tornando da dove eravamo partiti. E’ la tappa più breve, con 195 km di gara e 70 di trasferimento. Tutto fila liscio, in completo relax. A Modena sostiamo in Piazza Grande, all’ombra della Ghirlandina. Transitiamo in Piazza Tricolore a Reggio Emilia. E  a Mantova il controllo orario è in Piazza delle Erbe. Una meraviglia.

 

 

L’apoteosi è a Verona: 500 vetture schierate in parata tutt’intorno all’Arena e i ristoranti di Piazza Brà e via Roma ad accoglierci per il pranzo.

Ripendiamo la marcia  nel primo pomeriggio, sfilando tra folle degne del Giro d’Italia a Sirmione, Desenzano, Monigia, Manerba, e Salò. Le auto storiche sgassano in omaggio al pubblico;  noi elettrici sgommiamo a fine curva come a dire: “Siamo silenziose ma non siamo noiose”. A Brescia finalmente vediamo la pedana di Viale Venezia che ci era stata negata quattro giorni prima, alla mancata partenza. Il premio? Essere arrivati, e non per ultimi.

mille miglia green 2021
Sirmione 19 giugno ore 15,30: auto elettrica con vista sul Garda

Ringraziamenti/ La nostra perfetta Mercedes EQA 250

Porteremo nel cuore la nostra bianca Mercedes numero 703, a cui va tutto il merito di averci condotto fino all’ultimo metro della Freccia Rossa senza il minimo problema.  Ci ha colpito la sua semplicità. Ti siedi al volante e ti sembra di conoscerla già: tutti i comandi di base sono immediati e intuitivi. Ovviamente ha mille e una funzioni, che scopri via via senza mai dover consultare il manuale.

Questo vale per la guida, la connettività, la strumentazione di bordo, le operazioni di ricarica. Nella scheda tecnica leggiamo: trazione anteriore, potenza 140 kW, accelerazione 0-100 in 8,9 secondi, velocità massima 160 km/h, capacità batteria 66,5 kWh, autonomia dichiarata  426 km (WLTP), consumo medio 17,7 kWh per 100 km, ricarica AC a 11 kW e DC a 100 kW, peso 2.040 kg, prezzo base 51.150 euro.

La nostra impressione? Avremmo scommesso su un prezzo superiore e un’accelerazione quasi doppia. Sul campo abbiamo ottenuto più autonomia (fino a 480 km) e consumi abbondantemente inferiori. Confermiamo alla lettera le potenze di ricarica in corrente alternata (11 kW) e in continua (fino a 100 kW).

Vediamo sul display i dati chiave dell’ultima tappa. Dallo start di Bologna dove eravamo partiti con batteria al 96%, abbiamo percorso 310 km e ci restano 111 km di autonomia. Il consumo medio è stato di 15,6 kWh a chilometro, alla media di 44 km/h.

Da quando l’abbiamo presa in carico a quando l’abbiamo riconsegnata, la nostra Mercedes EQA 250 ha percorso 1.815 km. Abbiamo ricaricato 270,46 kWh totali, lasciandola con un’autonomia residua si 111 km, equivalenti grosso modo a 15-16 kWh. A conti fatti il nostro consumo medio totale è stato di circa 14 kWh per 100 km. Va detto che solo l’ultimo giorno abbiamo utilizzato l’aria condizionata. E solo varcando il passo della Futa, e a tratti nella tappa conclusiva, siamo passati dalla modalità di guida Eco a quella Sport chiedendo alla nostra EQA 250 il massimo delle prestazioni velocistiche.

Abbiamo percorso solo una trentina di km in autostrada e lungo tutto il percorso abbiamo utilizzato il terzo e il quarto livello di frenata rigenerativa. L’auto è pesante, non c’è dubbio, ed è stata progettata per garantire soprattutto un sontuoso comfort. Ciònonostante il baricentro basso, la compattezza e l’ottima risposta dell’acceleratore garantiscono l’agilità necessaria per spingere a tutta anche fra le serpentine della Raticosa o i tornanti della Cisa.

Ringraziamenti / JuicePass non ha mai fatto cilecca

Come da programma, abbiamo scommesso tutto su JuicePass di Enel X.  E ci è andata bene. Le ricariche pianificate hanno funzionato; in altri casi abbiamo improvvisato e l’App ci ha sempre permesso di identificare il punto di ricarica, prenotarlo da remoto, attivarlo e scollegarlo a fine carica a colpo sicuro. A Viareggio abbiamo passato un brutto quarto d’ora quando l’App ci ha segnalato il fine ricarica dopo meno di un’ora e appena 8 kWh incamerati. Eravamo sul punto di coricarci, e invece ci siamo precipitati in strada per riattivare la colonnina. Ma era un falso allarme: arrivati sul posto il display segnalava tutto a posto, ricarica attiva.

Quindi abbiamo dimostrato che già oggi la rete di ricarica pubblica di Enel X può consentire a un’auto elettrica di viaggiare per mille miglia in tempi molto vicini a quelli di una termica. Non diciamoci però “tutto bene madama la marchesa”. In autostrada avremmo consumato molto di più e trovato molti meno punti di ricarica fast.  Anzi, per il momento non ne avremmo trovato nemmeno uno. Nelle città le colonnine quick in corrente alternata sono abbastanza numerose,  ma al turista di passaggio ne servono di più e più vicine agli hotel e ai ristoranti per consentire agevoli ricariche notturne e in pausa pranzo.

Ringraziamenti / L’organizzazione: il coraggio di una scommessa

La Mille Miglia Green 2021 è stata una scommessa. In forse fino alle ultime settimane prima del via, ripescata all’ultimo istante soprattutto grazie all’adesione di Mercedes Benz Italia, ha richiesto uno sforzo organizzativo spropositato. Basti pensare che i tre equipaggi in gara sono stati scortati da ben quattro auto d’appoggio, due delle quali anch’esse elettriche. Ma la Mille Miglia vuole guardare al futuro, al suo e a quello dell’auto, e ha capito che il futuro sarà elettrico. Il seme piantato oggi germoglierà l’anno prossimo, quando l’obiettivo sarà portare in gara almeno dieci equipaggi “alla spina”. Mille Miglia Green 2021 ha dimostrato che si può fare.

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Brescia, 19 giugno ore 15,30: foto di gruppo per tutta la squadra della Mille Miglia Green 2021 qualche minuto prima di tagliare il traguardo sulla pedana di Viale Venezia

Sarà necessario però ritoccare qualcosa. Per esempio individuare sistemazioni alberghiere che consentano a tutti gli equipaggi di ricaricare agevolmente durante la notte. Per le tappe più lunghe, bisognerà disegnare gli itinerari in modo tale da offrire più opzioni di ricarica veloce: la pianificazione delle ricariche potrebbe così rientrare tra le pove  richieste agli equipaggi. Dare più visibilità alla carovana elettrica, identificandola con un simbolo che non lasci dubbi agli spettatori e agli addetti lungo il percorso, sarà infine la condizione per spingere più costruttori ad impegnarsi in prima persona, seguendo l’esempio di Mercedes Benz Italia.

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10 COMMENTI

  1. Letto con attenzione, bellissima avventura, non poche le difficoltà ma risolte, alla fine il mio pensiero è puntare sulle ricariche in hotel e sui ristoranti, dove il tempo di sosta è obbligatorio, oltre ad aumentare anche le altre infrastrutture.
    Non vedo l’ora di leggere quella del 2022 ma con molte più EV e di produttori differenti.
    Grazie per la condivisione e grazie a tutti gli organizzatori.

  2. Molto meglio se era una manifestazione divisa come le prime edizioni …in Mezzo alle 1000 miglia perde di valore … 1000 Miglia Green a un anima propria e merita di essere valorizzata di più di come è stata organizzata nel ultima edizione.

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