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La moto robot Davinci DC100 è vostra con 26mila euro

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Prima assoluta in Europa per Davinci DC100, la moto-robot elettrica cinese in grado di autobilanciarsi, restando in equilibrio anche da ferma. Debutta a EICMA 2022, al Padiglione 13, Stand Q70.

Qui a Milano Fiera ne abbiamo viste tante di moto elettriche rivoluzionarie, passare come meteoriti e inabissarsi subito dopo (leggi). Davinci DC100 invece ha tutte le carte in regola per finire presto sulle nostre strade. La rete di vendita in Europa è praticamente fatta e la moto si può già ordinare sul sito di Davinci Motor (qui). Anche il prezzo è fissato 26 mila euro, in linea con i concorrenti europei e americani.

L’ambizione della start up è proporre una superbike elettrica competitiva con le 1.000 cc termiche e con qualcosa in più.

Davinci Motor lavora allo sviluppo della sua moto da circa 7 anni e ora «è pronta a mostrare al mondo quello che è stata in grado di realizzare» ha affermato Rosanna Libia, Business Manager Internazionale di Davinci Motor.

Quello che contraddistingue Davinci DC100 è un compromesso unico fra design, prestazioni, peso e funzionalità. Ha un’accelerazione da 0-100 km/h in circa 3 secondi, può raggiungere una velocità massima di 200 km/h, ha un’autonomia di oltre 400 km. Ed è dotata di presa CCS Combo che consente la ricarica in corrente continua dalle colonnine Fast. Bastano quindi meno di 30 minuti per portare da 0 a 100 la carica della sua batteria da 17,7 kWh.

Lo sportello che copre la presa abilitata alla ricarica Quick da colonnine in Ac, e Fast da quelle in DC.

Il motore sincrono da 100 kW a forma di anello sviluppato da Davinci Motor è montato direttamente sul cerchione della ruota posteriore. Senza alcun tipo di trasmissione. Questo libera spazio nella parte centrale della moto per sistemare al meglio il pacco batterie sotto la grande carena in carbonio; e in prospettiva anche i giroscopi per la stabilizzazione del veicolo.

Infine, il DC100 è dotato della nuova tecnologia di batteria cell-to-chassis che consente di ridurre il numero delle componenti, quindi aumentare lo spazio interno e ridurre il peso del veicolo. Una soluzione tecnica per aumentare direttamente la potenza mentre la tecnologia della batteria esistente rimane invariata.

Qi Wang, COO di Davinci Motor, spiega che l’azienda ha fatto costantemente riferimento alla tradizione motocliclistica europea e finalmente «EICMA 2022 segna la prima apparizione del DC100 al di fuori della Cina»

Fondata nel 2013, Davinci Motor è un’azienda nata dalla ricerca nei veicoli robotici. La Davinci DC100 evolverà infatti implementando le sue funzioni autonome, fino ad arrivare a seguire come un cagnolono il proprietario. In prospettiva, e per ottimizzare la movimentazione senza pilota, la moto potrebbe montare un secondo motore sulla ruota anteriore.

Davinci dc100
Il motore di Davinci DC100, collocato nello spazio tra il cerchione posteriore e il mozzo

Il sistema di bilanciamento con servosterzo elettronico consentirebbe alla moto di rimanere in equilibrio anche da ferma, senza pilota a bordo, oppure di partire dolcemente alla bassissime velocità al rilascio del freno, senza scarti e oscillazioni. O infine, disponendo di un controllo da remoto via app, DC100 potrebbe raggiungerti a comando come un robot.

Per Davinci DC100 futuro a due motori?

Nelle fumose affermazioni rilasciate la settimana scorsa si parla anche di un sistema di intelligenza artificale in grado di integrare più motori. In futuro, quindi, potremmo vedere una moto Davinci DC100 con motore anche sulla ruota anteriore?

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6 COMMENTI

  1. /// il motore ruota, con tutti i suoi limiti, risolve un sacco di problemi e si sposa benissimo con certe tipologie di mezzi (commuting e turismo su tutti) \\\ Non so.. Ho sempre letto che è una soluzione tecnica da limitare ai veicoli cittadini non molto potenti, secondo me potrebbe essere meglio il motore laterale che peró viene abbastanza snobbato dai costruttori

  2. I giroscopi sono utili per chi non ha mai imparato ad andare in bicicletta! 😁 Io non la prenderei una moto del genere, se si guasta il sistema è morte sicura!

    • In effetti non so quanto senso abbia, termica o elettrica che sia, una moto “stabilizzata”, a questo punto meglio un trike o un quad !

      • O magari direttamente un’automobile a sto punto.
        Però per quanto sia brutta come il peccato e benchè non ci creda nessuno che faccia 400 km con 18 kw scarsi di batteria, il mezzo tecnicamente mi stuzzica parecchio. Mi incuriosisce davvero. Non dico che se fosse per me la farei uguale, ma il motore ruota, con tutti i suoi limiti, risolve un sacco di problemi e si sposa benissimo con certe tipologie di mezzi (commuting e turismo su tutti)

        • /// il motore ruota, con tutti i suoi limiti, risolve un sacco di problemi e si sposa benissimo con certe tipologie di mezzi (commuting e turismo su tutti) \\\ Non so.. Ho sempre letto che è una soluzione tecnica da limitare ai veicoli cittadini non molto potenti, secondo me potrebbe essere meglio il motore laterale che peró viene abbastanza snobbato dai costruttori

          • boh… qui 100 kw glieli hanno pur messi.
            E mi paiono pure troppi sinceramente tenendo conto che ci sono a zero giri.

            -il motore laterale-

            Miii che storia…. vero! Non ci avevo pensato! Figata! Bravo!
            Con un motore laterale infulcrato per esempio in un forcellone monobraccio si può addirittura ipotizzare un’accoppiata propulsore-epicicloidale a due velocità… Tutto da capire come gestire i pesi e l’effetto giroscopico, ma Pronti Via sarebbe da leccarsi i baffi… 😛

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