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La mini Opel, ID.3 in fiamme, Xpeng e…Settimana flash

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La Rocks-e, piccolissima Opel da città , clone della Citroen Ami.

La mini Opel che è un clone della Citroen Ami, la Rocks-e – L’incendio della VW ID.3 – La Xpeng P7 in Europa – Il Giappone che… / Settimana in 4 flash.

La mini Opel che è un clone della Citroen Ami

Arriva il clone Opel della piccola Citroen Ami (qui i prezzi). Si chiama Rocks-e: in Germania sarà in vendita dall’autunno, online o presso rivenditori selezionati. Gli altri mercati, tra cui l’Italia, seguiranno nel 2022. La Rocks-e la Ami sono fondamentalmente  identiche, uno dei tanti esempi delle possibili sinergie nel Gruppo Stellantis, di cui anche Fiat fa parte. Si tratta di veicoli per la città, che si possono guidare con il patentino degli scooter. Con 6 kW di potenza, due posti e velocità limitata a 45 km/h. Le dimensioni sono quanto di più contenuto: lunghezza 2,41 metri per 471 kg di peso. L’autonomia arriva fino a 75 km, con batteria da 5,5 kWh che può essere ricaricata al 100% in circa 3,5 ore tramite le normali prese domestiche. Nelle pause, come un telefonino. La Opel offre comunque un adattatore per la ricarica nelle colonnine pubbliche.

La mini Opel e…/ La iD.3 in fiamme, che è successo?

Continua a far discutere il caso della Volkswagen ID.3 distrutta dalle fiamme a Groningen, in Olanda (video sopra). Il fatto risale alla vigilia di Ferragosto e, in attesa di perizie ufficiali, le ipotesi si sprecano. La dinamica è stata questa: la proprietaria dell’auto aveva appena terminato una sessione di ricarica, disconnettendo il connettore. Stava sistemando il figlioletto sul sedile posteriore quando ha visto del fumo salire dal sotto-scocca. A questo punto si è allontanata, chiamando i pompieri. Le fiamme hanno rapidamente distrutto l’auto, danneggiando anche una Nissan Leaf che si trovava nella stessa piazzola. Trattandosi di un’auto elettrica, il caso ha attirato un’attenzione mediatica ben superiore ai tanti incendi che ogni anno distruggono veicoli termici. Urge comunque, dalle autorità olandesi e dalla Volkswagen, un report puntuale su quel che è accaduto.

Arriva in Europa la Xpeng P7, cinese anti-Tesla

la mini Opel

I cinesi arrivano, con calma ma arrivano. La Xpeng, una delle marche elettriche più apprezzate in patria, ha spedito la prima nave carica di P7, una berlina nata per competere con la Tesla Model 3. Destinazione: Norvegia, ovvero il paradiso europeo dell’auto elettrica, in cui la Xpeng vende già il suo primo modello, un Suv denominato G3. Con un pacco-batterie CATL da 80,9 kWh , la P7 dichiara un’autonomia di ben 700 km secondo il ciclo NEDC, piuttosto generoso. Con lo standard WLTP, utilizzato in Europa, dovremmo comunque essere a 530 km (470 nella versione a quattro ruote motrici). Ricarica fino a 100 kW nelle colonnine DC. Impressionante anche il prezzo: in Norvegia il listino parte da 440.000 corone, ovvero quasi 42.500 euro.

La mini OpleIn Giappone ora le colonnine le stanno togliendo

Giappone in controtendenza. Mentre in tutto il mondo il numero di stazione di ricarica aumenta anno dopo anno, nel Paese asiatico si assiste a un calo. È la prima volta che accade dal 2010, ma i numero dicono che negli ultimi 12 mesi i punti in cui rifornire le auto elettriche sono diminuiti di 1.087 unità. Il motivo? Dopo anni di installazioni a getto continuo, i gestori delle reti di ricarica si sono resi conto che molte colonnine “lavoravano” pochissimo. Ed è iniziato un lavoro di razionalizzazione che ha portato alla disattivazione appunto di un migliaio di stazioni. Complice anche il fatto che il circolante di auto elettriche in tutto il Paese arriva solo all’1%. Il governo di Tokio ha comunque confermato di considerare il 2035 come data ultima per vendere auto a combustione interna. 


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