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La mini-Audi, l’Aston Martin, Renault…5 novità da Shangai

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La mini-Audi, la potentissima Aston Martin, il piccolo Suv Renault, il Suv VW a 7 posti e  la berlina della Nio. Sono le 5 novità più rilevanti del Salone di Shangai.
Un tempo era solo un Motor Show locale. Poi il mercato cinese è esploso e si è definitivamente affermato a livello mondiale con l’avvento dell’elettrico, mercato in cui la Cina è leader. Nulla di strano, quindi, che anche le marche europee scelgano il palcoscenico di Shangai per presentare le loro novità a emissioni zero.

1 – AI:ME Concept, la citycar Audi con piante a bordo

Il futuro è fatto soprattutto di auto condivise, che viaggeranno per le città senza bisogno della guida umana. Ed ecco che Audi presenta la AI:ME, una citycar dotata del livello 4 di guida autonoma (il massimo è 5). L’idea è di racchiudere in 4,3 metri di lunghezza e 1,9 di larghezza il lusso che ci si aspetta da una Audi. Tutto è governato da una app, compresa la richiesta del numero di posti di cui abbiamo bisogno. La base è due, ma si può arrivare a quattro posti. Con la possibilità, udite udite, di ingentilire l’abitacolo con delle piante a bordo. L’autonomia è notevole, dato che il pacco-batterie è da 65 kWh, mentre il motore (sincrono a magneti permanenti) arriva a 170 cavalli di potenza. In futuro potrebbe essere impiegata nelle grandi città dove esiste il servizio Audi on demand.      —Altri dettagli cliccando qui —

2 – L’Aston Martin Rapid E, a tiratura limitatissima

Questa non è certo un’auto per lo sharing: verrà prodotta solo in 155 esemplari e sarà anche l’auto di James Bond nel prossimo film con protagonista 007. Il grande capo dell’Aston Martin, Marek Reichman, l’ha svelata a Shangai spiegando che la Rapide E è dotata di un sistema di batterie a 800 V per maggiori efficienze di ricarica. E che i motori “gemellati” posteriori producono 610 CV di potenza massima e qualcosa come 950 Nm di coppia. Un’accelerazione spaventosa, in meno di 4 secondi da 0 a 100 km/h. L’autonomia è di circa 320 km (standard WLTP), grazie a un pacco-batterie da 65 kWh formato da 5.600 celle cilindriche. Evidentemente si è preferito non appesantire troppo la vettura, che certamente non nasce per lunghi spostamenti. Qui altre info

3 – Il fratellino della Zoe fatto in Cina per i cinesi

Debutto anche per il piccolo Suv elettrico Renault City K-ZE, più piccolo della Zoe. L’auto sarà prodotta e venduta in Cina, dalla joint-venture tra eGT New Energy Automotive e l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi con il costruttore locale Dongfeng. Il City K-ZE, presenta linee decise, con un passo di appena 2.423 mm e un bagagliaio da 300 litri. Molteplici le modalità di ricarica: City K-ZE è compatibile sia con le prese domestiche da 220V che con le infrastrutture pubbliche. Nella modalità ricarica veloce bastano 50 minuti per passare dallo 0 all’80%. Nella modalità ricarica lenta ci vogliono 4 ore per ricaricare il 100%. A bordo l’infotainment è gestito da un touchscreen a colori da 8 pollici, con funzioni WiFi 4G e riconoscimento vocale. Il City K-ZE offre inoltre sensori PM2.5 ed un sistema di controllo della qualità dell’aria.

4 – Xpeng, il (bel) clone cinese della Tesla

Per ammissione del suo stesso fondatore, Henry Xia, il costruttore cinese Xpeng è nato nel 2014 ispirandosi alla Tesla. E puntando sui brevetti che Elon Musk rese disponibili come open source per promuovere la mobilità elettrica nel mondo. Per la verità Tesla a un certo punto ha ritenuto che l’ispirazione fosse un po’ troppo appiccicosa, arrivando a citare Xpeng in tribunale. Con l’accusa di avere trafugato la tecnologia dell’Autopilot tramite un dipendente infedele.  A Shangai, comunque, è stata presentata la P7, una supercar tutt’altro che brutta. In grado di accelerare da 0 a 100 in 4 secondi, con 600 km di autonomia (secondo lo standard NEDC, poco più di 400 reali). Il pilota automatico è di livello 3 (il massimo è 5). La produzione della P 7 dovrebbe iniziare a fine anno nella fabbrica di Zhhaoqing, attualmente in costruzione, con l’inizio delle consegne nel secondo trimestre 2020. Già oggi, comunque, sarebbero stati raccolti 3 mila ordini

5 – Occhio alla Nio, la cinese più promettente

Ma l’auto cinese più ammirata (e con più probabilità di arrivare anche in Italia) è stata la concept NIO ET Preview. In cui il nome vuole apertamente dichiarare che questo è solo l’antipasto di una gamma ben più vasta. Le linee sono decisamente pulite e dimostrano il progresso fatto dai cinesi anche nello stile. L’autonomia dichiarata è di 510 km, a cui va però fatta la tara. I cinesi continuano a usare lo standard NEDC, ormai sostituito in Europa dal più realistico WLTP. Di fatto l’autonomia reale dovrebbe essere tra i 300 e i 350 km. La Nio è una delle Case cinesi più promettenti e ha già alle spalle un primo successo. Del Suv a sette posti ES8, in produzione dalla scorsa estate, sono già state vendute 15 mila unità. E presto inizierà la produzione di un Suv più piccolo, l’ES6, già presentato a dicembre.

Leggi anche: ID.ROOMZ, il Suv a 7 posti presentato da Volkswagen a Shangai. E qui: il debutto elettrico Toyota, con le prime due vetture.

 

 

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