La micro Renault, i problemi di gioventù della Ford Mustang Mach-E, il crash testa della Tesla Model Y…In pillole le altre news della settimana.
La micro Renault solo per lo sharing, Mobilize EZ-1
All’interno di Renault nasce una nuova sotto-marca elettrica. Si chiama Mobilize, per produrre e gestire micro-veicoli destinati allo sharing nelle città. Primo modello: la EZ-1, che sembra un po’ una risposta alla Citroen Ami (qui). Con una filosofia di commercializzazione altrettanto innovativa: gli utenti pagheranno solo per l’utilizzo che ne faranno, in base a criteri di tempo o chilometraggio. Un veicolo connesso che propone un accesso senza chiavi e interagisce con gli utenti tramite smartphone. Le dimensioni sembrano quelle della Twizy: un veicolo compatto e agile per 2 persone, lungo solo 2,3 metri. L’EZ-1 Prototype è dotato di un innovativo sistema di cambio della batteria comealternativa alla ricarica, per consentirne l’utilizzo non-stop. Ed è realizzato nel rispetto dei principi dell’economia circolare, con 50% di materiali riciclati: la micro Renault, a fine vita, sarà riciclabile al 95% negli impianti di Re-Factorya Flins.

La Ford stoppa le consegne della Mustang per controlli
La prima auto elettrica non si scorda mai…Nel senso che produrla è spesso molto più complicato del previsto. I problemi hanno riguardato un po’ tutti. A partire da Tesla con i famosi “colli di bottiglia” nella messa a regime della catena di montaggio del Model 3, e dalla Volkswagen, con i mille problemi nel software della ID.3. Ora anche la Ford rallenta le consegne della Mustang Mach-E, iniziate solo il mese scorso. Il sito Electrek (qui) ne ha chiesto conto alla Casa di Deaborn, dopo avere raccolto le lamentele di diversi clienti. E la Ford ha confermato di aver effettivamente ritardato “diverse centinaia di modelli Mustang Mach-E” per ulteriori “controlli di qualità“: “Vogliamo assicurarci che le auto prodotte soddisfino la qualità che i nostri clienti si aspettano e meritano“, ha detto un portavoce. Senza specificare quale problema è sotto osservazione.
Voto massimo in sicurezza per la Tesla Model Y
Tesla conferma la solidità progettuale dei suoi prodotti (in tutti i sensi) ottenendo il punteggio massimo, 5 stelle, anche nei crash-test del Model Y. La prova è stata effettuata dall’Ente federale americano per la sicurezza stradale, NHTSA, con le consuete simulazioni degli urti a cui si può andare incontro su strada. Il video sotto mostra l’ottima tenuta dell’auto, con esplosione degli air-bag, e il livello di protezione dei passeggeri.
Anche gli altri veicoli della gamma Tesla (Model S, Model X e Model 3) sono usciti con il punteggio massimo dai crasi-test svolti in diverse parti del mondo. Il Model Y verrà venduto in Italia già nei prossimi mesi (prezzi da 63 mila euro) e presto verrà prodotto nella nuovissima fabbrica tedesca GigaBerlin. Utilizzando una rivoluzionaria pressa prodotta da un’azienda bresciana, la Idra, che consente di limitare al massimo il numero dei pezzi (e i costi).
Germania e Norvegia spingono le vendite delle Audi e-tron
Dopo una partenza lente nel 2019, la prima Audi elettrica, la e-tron, ha archiviato un 2020 con numeri record, nonostante la pandemia. In tutto ne sono state vendute 47.324 (comprese le versioni S e Sportback), con una crescita del 79,5% rispetto all’anno precedente. Teniamo presente che non si tratta di un modello propriamente economico: i listini partono da oltre 73 mila euro per versione più “economica”, la 50 Quattro. Tanto per dare un riferimento: la più diretta concorrente, la Mercedes EQC , nel 2020 non è andata oltre le 20 mila immatricolazioni. Il successo della e-tron deve soprattutto a due mercati: la Germania, con vendite raddoppiate, e la Norvegia. Nel Paese scandinavo l’Audi e-tron l’anno scorso è stata addirittura l’auto più venduta in assoluto.
Da tempo sostengo che , soprattutto nelle grandi città e per chi ha un box o posto auto e ha una seconda auto che utilizza prevalentemente in città facendo pochi chilometri al giorno, il quadriciclo elettrico pesante rappresenta la vera soluzione immediata per la mobilità sostenibile.
Certo , una soluzione del genere non può costare 15\20mila euro ma deve avere un costo commisurato e sostenibile.
Sto seguendo con attenzione il prossimo lancio della XEV yo-yo che è annunciato entro l’anno, e invito la Redazione a fare altrettanto, magari dando maggiori informative su analoghi modelli già in circolazione in Europa.
Grazie e complimenti.
Twizy 2, l’auto diventa un servizio.
Finalmente il servizio che aspettavamo.
Il servizio che diventa il tema del design della Twizy 2, ora Mobilize EZ-1 Prototype.
La vettura si propone non fine a se stessa, è una nuova soluzione di mobilità urbana progettata per un uso condiviso post vaccini.
Un servizio erogato in modo innovativo: gli utenti pagheranno solo quello che usano, in termini di tempo di guida o di chilometraggio.
Per questo Twizy 2 è connessa per interagire con gli smartphone degli utenti e si localizza per utilizzarla senza chiavi.
Si riciclerò o meglio rigenererà quasi completamente negli ospedali Renault Re-Factory.
Il design che si presta alla rigenerazione continua.
Un’auto, un servizio e l’araba fenice.
Manca solo un elemento fondamentale: la guida autonoma livello 5 per consentire alla Twizy 2 di venirci a prendere.
Scusate se è poco.