Home Vaielettrico risponde La mia wallbox nel cortile comune. Come sceglierla?

La mia wallbox nel cortile comune. Come sceglierla?

6
ricarica box condominiale

Un lettore vuole installare una wallbox nel cortile condominiale, dove dispone del suo posto auto riservato, collegandola al suo contatore domestico. Ha interpellato più di un installatore e ognuno propone una soluzione diversa. Quale scegliere, chiede a Vaielettrico? Risponde il fondatore e CEO di Silla Industries Alberto Stecca che mette a disposizione dei lettori le sue competenze su tutte le tematiche della ricarica, in particolare quella domestica e privata. Silla Industries è una giovane azienda padovana che produce l’ampia gamma di wallbox Prism. Ricordiamo che potete inviare i vostri quesiti all’indirizzo mail info@vaielettrico.it

 

Sono conteto della mia Zoe, ma la ricarica…

Sono un possessore di una Zoe comprata nel mese di dicembre. Anche se il costo è un po’ troppo alto, comunque sono felice dell’acquisto perché ho ritrovato la gioia di guidare e godermi il viaggio verso la destinazione, anche se si tratta di andare al lavoro.

Il fatto che la macchina scorra in silenzio sulla strada, il non usare costantemente il cambio nel traffico, la comodità dei sedili che si ripercuote favorevolmente sulla mia ernia, mi porta comunque ad affrontare il percorso giornaliero con tranquillità e serenità rispetto alla vettura precedente con la quale correvo sempre, rischiando anche incidenti.

Ora si tratta di adeguare l’appartamento e veniamo alla questione che volevo porvi. Non ho un garage, ma un posto macchina esterno nel parcheggio condominiale. Ora, chiaramente, vorrei un/una wallbox intelligente in grado di controllare i consumi dell’appartamento e regolarsi di conseguenza.

I miei dubbi sul collegamento e la protezione

Sto facendo fare dei preventivi da diversi professionisti. Ma le risposte sono contrastanti. Chi vuole stendere un filo come quello di casa, e già so che non basterà per via della dispersione. C’è chi portare il cavo di alimentazione della wallbox avanti e indietro da casa al cortile con raddoppio dei costi. Chi vuole stendere una linea di derivazione dedicata al/alla wallbox e porre in opera un filo più minuto con un interruttore a valle che controlli i carichi.

Qual’è la verità? Quale wallbox è adatto/a per l’installazione nel cortile esterno? Come fare affinché poi non sia di pubblico utilizzo, ma solamente mio esclusivo? È necessaria la connessione wifi per gestire la ricarica dato che la programmazione della stessa è prevista anche dall’applicazione della macchina? La linea sarà di circa 100 mt e passerà per metà nei garage condominiali e per metà all’esterno.

P.S. Se si potessero tradurre i termini in italiano, magari, anzi sicuramente troveremo delle soluzioni più eleganti di “scatola da muro” e non si avrebbero problemi con il genere degli articoli.

 Di Alberto Stecca∗

wallbox cortile
Alberto Stecca, co fondatore di Silla Industries

RISPOSTA-Mettersi all’ascolto del cliente significa anche riconoscere che l’offerta nel nostro settore possa generare confusione. I termini tecnici sono tanti, spesso in inglese e raramente si ha un ampio grado di confidenza con essi. Ecco che quando ci approcciamo all’acquisto di un dispositivo diventa difficile per un acquirente fare una scelta autonoma, in piena consapevolezza.

Innanzitutto è utile farsi un’idea per quanto possibile chiara delle proprie necessità di utilizzo. Orientando poi la scelta verso il dispositivo più adatto a rispondere alle proprie esigenze, in rapporto qualità-prezzo.

Una certificazione per la wallbox da esterno

Nel caso specifico del lettore sappiamo che è alla ricerca di un dispositivo per la ricarica che possa essere installato all’esterno e possa essere preservato dall’utilizzo di persone non autorizzate. Sul mercato esistono proposte che possono offrire al lettore entrambe le funzionalità di cui ha bisogno.

Installare una wall box nel cortile condominiale

L’installazione all’aperto è normata dalla legislazione in termini di sicurezza. La colonnina che andrà a scegliere dovrà rispettare delle soglie minime di indicatori precisi. Ad esempio il grado di protezione IP che in questo frangente misura la tolleranza della colonnina nei confronti dell’acqua e delle polveri sottili, agenti esterni che potrebbero incidere molto negativamente sull’integrità del caricatore da parete e soprattutto
sulla sua sicurezza in uso.

Una chiavetta per impedire gli abusi

L’ideale è lasciare l’installazione della colonnina all’esperienza di personale competente.  Scegliendo quindi un brand che, oltre a produrre un dispositivo dalle funzionalità richieste, abbia anche una rete di installatori certificati. Nei casi come quello del lettore l’identificazione via RFID resa possibile dall’ausilio di chiavette in dotazione con l’apparecchio e la possibilità di disattivare l’avvio automatico della carica permetteranno al lettore di non incorrere in spiacevoli incidenti con persone non autorizzate a utilizzare la colonnina. Anche in questo caso sul mercato esistono valide proposte cui far riferimento.

Altro punto importante per il lettore (e in generale per chi non ha un garage) è che la prima verifica da fare sia quella di potersi effettivamente collegare al contatore condominiale. Il quale, a seconda dei casi, potrebbe non avere la potenza necessaria a gestire anche la ricarica di una vettura elettrica.

Attenzione all’impianto elettrico

Nel caso in cui ci si volesse collegare al proprio appartamento o al contatore del proprio appartamento va inoltre verificata con attenzione l’eventuale modifica dell’impianto elettrico perché verrebbe ad attraversare parti comuni del condominio. Se infatti la distanza della colonnina dal contatore non è un problema tecnico, sono invece gli aspetti normativi e autorizzativi del condominio a costituire uno scoglio ben più grande.

Fondatore e CEO di Silla Industries

— Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico—

Apri commenti

6 COMMENTI

  1. Il lavoro è molto semplice perchè mi ha riguardato personalmente . 1) La mia abitazione è alimentata con un Contratto 6Kw. monofase 2) Ho informato (non ho chiesto il permesso) l’amministratore del condominio della mia intenzione di installare l’impianto di ricarica nel mio parcheggio di proprietà nel cortile del condominio 3) Ho fatto un sopralluogo con l’amministratore e l’elettricista del condominio per definire il passaggio ottimale (e di gradimento per i condomini) della linea nelle parti comuni (cantine) per raggiungere il mio posto auto – 4) Ho acquistato una wallbox con tessera di riconoscimento e possibilità gestione della potenza di carica per non sovraccaricare il mio contatore. 5) Ho fatto installare un quadretto elettrico a valle del mio contatore con un contakw ed un differenziale da 32 A con sensibilità 0,3 a protezione linea , 6) ho acquistato 70 metri di cavo di alta qualità 3 x 6 mmq, cavo a doppio isolamento non propagante l’incendio adatto ad essere posato in tubazioni sotto terra cavo classificato FG7 a partire dal mio contatore .
    Non ho utilizzato alcun cavo del condominio.
    Ho fatto realizzare l’impianto da un professionista.
    Attualmente carico la mia vettura a 2,7kw/h prevalente la notte, ed è assolutamente sufficiente.
    In caso di emergenze utilizzo una colonnina fast charge in città.

  2. Direi che se è in luogo comune, o è a disposizione di tutti o è per uso personale in ogni caso con tessere Rfit in modo che solo chi è in possesso può utilizzarla.
    Altro dato che sia auto regolata, in base al carico della casa, o se si ha il fotovoltaico possa interagire anche con esso, un altro punto potrebbe essere una di quelle colonnine che partecipano alla sperimentazione ARERA .
    Altro non mi vieni in mente.

    • Soprattutto son comode dato che oramai anche la stragrande maggioranza dei cellulari di fascia bassa ha nfc, la tessera si può inserire lì per non avere ulteriori chiavi da portarsi dietro e per semplicità di condivisione in famiglia o amici in visita etc

      • Peccato che se la colonnina o Walbox è solo Rfit e non c’è un apposita APP che ti permette di usare NFC ci fai gran poco.

        • Beh voglio sperare che chi produce la wallbox faccia anche la app per smartphone, che cmq dovrebbe fare per fartela comandare a distanza col WiFi, chiaro che conviene controllare prima se c’è possibilità di usarlo

          • Non c’entra nulla APP per controllare la colonnina con l’usare NFC, dovrebbe essere la colonnina/walbox che può ricevere NFC e il Rfit non è la stessa tecnologia

Rispondi